(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                   Al Presidente della Repubblica
    Nel  consiglio  comunale  di  Avella  (Avellino), rinnovato nelle
consultazioni elettorali del 29 novembre 1998, composto dal sindaco e
da   sedici  consiglieri,  si  e'  venuta  e  determinare  una  grave
situazione  di  crisi  a causa delle dimissioni rassegnate, in data 3
marzo 2000, da dieci componenti del corpo consiliare.
    Le  citate  dimissioni, rese con atti separati contemporaneamente
presentati al protocollo dell'ente, di oltre la meta' dei consiglieri
hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.
    Il  prefetto  di Avellino, pertanto, ritenendo essersi verificata
l'ipotesi  prevista  dall'art.  39,  comma 1, lettera b), n. 2, della
legge  8 giugno 1990, n. 142, come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della  legge  15 maggio 1997, n. 127, ha proposto lo scioglimento del
consiglio   comunale  sopracitato  disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento  n. 622/13.4/Gab. del 4 marzo 2000, la sospensione, con
la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del
comune.
    Considerato  che  nel suddetto ente non puo' essere assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale  minima  del consiglio comunale compatibile
con  il  mantenimento  in  vita  dell'organo,  si  ritiene che, nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
    Mi  onoro,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito  schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Avella  (Avellino)  ed  alla nomina del
commissario  per la provvisoria gestione del comune nella persona del
dottor Antonio Esposito.
      Roma, 19 aprile 2000
                                     Il Ministro dell'interno: Bianco