IL MINISTRO DELL'INTERNO
        Delegato per il coordinamento della protezione civile

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto il decreto legislativo n. 300 del 30 luglio 1999;
  Visto  il  decreto-legge  26 luglio  1996,  n. 393, convertito, con
modificazioni, dalla legge 25 settembre 1996, n. 496;
  Viste  le  ordinanze  n.  2621  del 1o luglio 1997 pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana n. 159 del 10 luglio
1997,  n. 2630 del 24 luglio 1997 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della  Repubblica  italiana  n.  175  del 29 luglio 1997, n. 2637 del
12 agosto  1997  pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana  n.  195  del  22 agosto  1997,  n.  2769  del 25 marzo 1998
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 73
del  28 marzo  1998,  n.  2878  del  20 ottobre 1998 pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica italiana n. 254 del 30 ottobre
1998  concernenti  dissesti  idrogeologici e salvaguardia delle coste
nelle regioni Basilicata, Molise, Sardegna e Sicilia;
  Visto  il decreto del Sottosegretario di Stato all'Interno delegato
per  il  coordinamento  della  protezione  civile  del 2 agosto 1999,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 184
del  7 agosto 1999, "Rimodulazione del programma di cui all'ordinanza
n. 2621 del 1o luglio 1997 "Interventi per fronteggiare situazioni di
emergenza  e  risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici
ed  alla  salvaguardia  delle coste nelle regioni Basilicata, Molise,
Sardegna e Sicilia";
  Visto  il decreto del Sottosegretario di Stato all'Interno delegato
per  il  coordinamento  della  protezione  civile del 13 agosto 1999,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 197
del   23 agosto   1999,   "Integrazioni   al  decreto  2 agosto  1999
concernente: Rimodulazione del programma di cui all'ordinanza n. 2621
del  1o luglio  1997  -  Interventi  per  fronteggiare  situazioni di
emergenza  e  risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici
ed  alla  salvaguardia  delle coste nelle regioni Basilicata, Molise,
Sardegna e Sicilia".
  Vista  la  richiesta,  fatta  con nota n. 459 del 19 febbraio 2001,
della  regione  siciliana  di  un ulteriore finanziamento, rispetto a
quello  reso disponibile dalla stessa regione, pari a 1,5 miliardi di
lire, ritenuto insufficiente per la messa in sicurezza dell'area;
  Considerato  che  l'intensita'  e  l'estensione  del dissesto rende
necessario  integrare  il  programma  prevedendo  interventi  per  la
salvaguardia dell'abitato di Alcara Li Fusi.
  Considerato che si rende necessaria la parziale rimodulazione degli
interventi  ricompresi  nell'elenco  1  del  programma rimodulato con
decreto  del  Sottosegretario  di  Stato  all'Interno delegato per il
coordinamento  della protezione civile del 2 agosto 1999 e successive
modifiche ed integrazioni, utilizzando parte del fondo di riserva par
eventuali maggiori  oneri  di  cui  al  comma  2,  art. 1, del citato
decreto del 2 agosto 1999;
  Considerato  che, ai sensi di quanto previsto dall'art. 1, comma 2,
dell'ordinanza  n.  2878/1998,  il  Ministro dell'interno delegato al
coordinamento  della  protezione civile, puo' provvedere, con proprio
decreto, alla rimodulazione del programma di cui all'art. 1, comma 2,
dell'ordinanza n. 2621/1997;
  Vista   l'ordinanza  n.  2769  del  25 marzo  1998  che  nomina  il
presidente della regione Molise commissario delegato per l'attuazione
delle  indagini,  dei rilievi e del monitoraggio riguardanti la frana
in localita' "Lama del Gallo" nel comune di Ripalimosani (Campobasso)
ed  istituisce  una  commissione  tecnico  scientifica  composta  dai
professori Vittorio Biggiero (coordinatore) e Arturo Pellegrino;
  Visto   che   il  prof.  Arturo  Pellegrino  si  e'  dimesso  dalla
commissione  tecnico  scientifica  e  il  coordinatore ha indicato il
prof.  Luciano  Picarelli, esperto nello studio dei fenomeni franosi,
quale nuovo componente della commissione;
  Visto   il   parere   favorevole   espresso  dal  comitato  tecnico
amministrativo,   di  cui  all'art.  3  dell'ordinanza  n.  2621  del
1o luglio  1997,  in  esito  all'esame del progetto preliminare degli
interventi di sistemazione della predetta frana;
  Viste  le economie conseguite sui fondi stanziati dall'ordinanza n.
2769  del  25 marzo  1998  e inseriti nel programma dell'ordinanza n.
2621/1997;
  Considerato   che   tali  economie  possono  essere  impiegate  per
pervenire   alla   redazione  della  progettazione  definitiva  degli
interventi;
  Visto  che  l'art.  2, comma 2, dell'ordinanza n. 2769 del 25 marzo
1998  stabilisce  che  l'onere  complessivo  per  le  attivita' della
commissione  tecnico scientifica non possa superare il limite di lire
100 milioni;
  Sentite  la  regione  siciliana,  la  regione  Molise ed i soggetti
interessati;
  Su  proposta  del direttore dell'agenzia di protezione civile prof.
Franco Barberi;

                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Il  programma degli interventi di cui all'ordinanza n. 2621 del
1o luglio  1997,  e'  integrato  con l'intervento: "Indagini, studi e
primi  interventi  urgenti  per la messa in sicurezza dell'abitato di
Alcara  Li  Fusi  (Messina)  - Contrada Villicano' - ed al ripristino
della  viabilita'",  per  l'importo  di  lire  2.1  miliardi  e  pari
riduzione  dell'importo  del "Fondo di riserva per eventuali maggiori
oneri",  ed  e'  designato  quale  ente  attuatore  l'amministrazione
comunale  di Alcara Li Fusi che si avvale del proprio ufficio tecnico
ed,  ove  necessario,  di  tecnici  esterni  e dell'ufficio del genio
civile di Messina.
  Per l'attuazione degli interventi di cui al programma rimodulato si
provvede  avvalendosi  delle disposizioni e deroghe dell'ordinanza n.
2621/1997 e successive modifiche ed integrazioni.