Art. 9. Direzione generale per i Paesi dell'Africa sub-sahariana La Direzione generale per i Paesi dell'Africa sub-sahariana e' articolata in cinque uffici, ciascuno dei quali svolge le funzioni previste dall'art. 6, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 11 maggio 1999, n. 267, citato nelle premesse, in relazione ai Paesi ed agli organismi regionali e sub-regionali di seguito indicati: Ufficio I (Africa occidentale): Benin, Burkina Faso, Camerun, Capoverde, Ciad, Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Togo; ECOWAS (Economic Community Western African States) ed altri organismi sub-regionali; Ufficio II (Africa orientale): Eritrea, Etiopia, Gibuti, Kenya, Seychelles, Somalia, Sudan, IGAD (Inter Governmental Authority for Development); Ufficio III (Africa centrale e Grandi laghi): Burundi, Congo, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica centro-africana, Repubblica democratica del Congo, Ruanda, Tanzania, Uganda; Ufficio IV (Africa australe): Angola, Botswana, Comore, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Sao Tome' e Principe, Sud Africa, Swaziland, Zambia, Zimbabwe; COMESA (Community of Eastern and Southern Africa), SADC (Southern Africa Development Community); Ufficio V (Cooperazione regionale): Organizzazione per l'unita' africana (OUA); prevenzione e gestione dei conflitti, processi di democratizzazione, seguiti del vertice UE-Africa, cooperazione economica regionale, integrazione dell'Africa nell'economia mondiale, Commissione Economica per l'Africa (ECA), Banca Africana di sviluppo. Gli uffici predetti assicurano inoltre la partecipazione italiana ai gruppi di lavoro in ambito PESC, per le questioni attinenti ai Paesi di propria competenza.