(all. 6 - art. 1)
                                                           Allegato 6
              NORME DI QUALITA' PER PATATE DA INDUSTRIA
    Fascia C.
    Ogni fornitura deve essere costituita da prodotto:
      1) della  stessa  varieta'  e provenienza, se consegnato sfuso;
con  l'indicazione  della varieta' e provenienza dei singoli lotti se
consegnato in contenitori;
      2) sano, mercantile, asciutto, privo di alterazioni patologiche
e di malattie evolutive, nonche' di lesioni profonde;
      3)  con  assenza  di  materiali  estranei (zolle, sassi, terra,
ecc.);
      4)  con residuo secco minimo del 19% piu' o meno 0,5% accertato
con  metodo idrometico. Per partire con valori inferiori si rimanda a
possibili  eventuali  accordi  fra  acquirente  e  venditore, tenendo
presente  che  un  punto  di  sostanza  secca  corrisponde mediamente
all'8/10% di peso;
      5) esente da odori e sapori anomali e con residui chimici entro
la  norma. I limiti di accettabilita' dei punti 1), 2), 3) sono cosi'
stabiliti:
        tuberi di cui al punto 1): 5% in peso;
        tuberi di cui al punto 2): 5% in peso;
        materiali estranei di cui al punto 3): 3% in peso.
    La  sommatoria  delle  tolleranze  di  cui  sopra non deve essere
superiore all'8% in peso per ogni partita.
    La franchigia totale e' fissata al 3%.

               PROTOCOLLO AGGIUNTIVO PARTE INTEGRANTE
             DELL'ACCORDO INTERPROFESSIONALE PATATA 2001

    Il  giorno  3 aprile  2001  presso  il  Ministero delle politiche
agricole  e  forestali,  le Unioni nazionali dei produttori di patate
UNAPA  e  ITALPATATE,  le associazioni di categoria degli industriali
(AIIPA)   e   ANICAV   con  la  partecipazione  delle  organizzazioni
professionali  Coldiretti,  CIA e Confagricoltura, hanno sottoscritto
l'accordo   interprofessionale   per   le   patate   destinate   alla
trasformazione  industriale  per  la  campagna  2001  nel quale viene
fissato  un  obiettivo  di  trasformazione di 130.000 tonnellate, nei
limiti  delle  quantita'  ripartite  dalle  Unioni  nazionali  tra le
Associazioni produttori aderenti.
    In  ordine  a quanto sopra e al fine di permettere l'applicazione
delle  azioni  previste dal piano nazionale di intervento nel settore
pataticolo ed in particolare le azioni relative all'adeguamento delle
infrastrutture,  alla  razionalizzazione  della  fase commerciale, al
miglioramento  tra  fase produttiva ed industriale nonche' azioni per
il    potenziamento   dell'associazionismo,   l'AGEA   corrispondera'
direttamente:
      1) alle associazioni dei produttori agricoli:
        a) la  somma di lire 39/Kg per le associazioni dei produttori
situate  nel  nord  Italia  e  di  lire 45/Kg per le associazioni dei
produttori  situate  nel  centro-sud  Italia  al  fine  di  garantire
l'applicazione  dell'accordo  per  i  quantitativi  sopra riportati e
migliorare le caratteristiche qualitative del prodotto attraverso un'
assistenza diretta alla produzione.
        b) la somma di lire 17/Kg come sostegno ai centri di raccolta
e   sosta   temporanea   del   prodotto   in  attesa  della  consegna
all'industria.
    Per  ciascuno  degli  interventi  di  cui alle lettere a) e b) le
associazioni  dei  produttori  riconosciute  presenteranno  all'esame
dell'AGEA un programma operativo.
      2) alle Unioni:
        a) la  somma di lire 6/Kg per l'attivita' di contrattazione e
di   coordinamento   dell'accordo  interprofessionale  relativo  alla
cessione di patate alle industrie di trasformazione.
        b) la somma di lire 4/Kg per l'attivita' di certificazione di
conformita'  all'accordo  nazionale  dei  contratti  stipulati tra le
associazioni dei produttori e le industrie di trasformazione.
    Tale  attivita'  verra'  effettuata  dalle  Unioni nazionali alle
quali le singole associazioni aderiscono
        c) la  somma  di lire 3/Kg per la gestione delle attivita' di
sperimentazione   e   moltiplicazione   di  varieta'  specifiche  per
l'industria di trasformazione.
    Per  gli  interventi  di  cui  al  punto  2), le Unioni nazionali
riconosciute delle associazioni dei produttori presenteranno all'AGEA
un  programma  operativo  congiunto,  di  intesa  con il MIPAF per le
azioni di cui al punto 2, lettera c).
      3) al Fondo comune delle due Unioni:
        La   somma  di  lire  1  al  kg  per  finanziare  l'attivita'
dell'osservatorio  economico  del  centro  di  documentazione  per la
patata (CEPA) prevista all'art. 5 dell'accordo interprofessionale.