(Allegato II)
                                                          Allegato II 
                                               (articolo 11, comma 1) 
 
Metodi ufficiali di  analisi  per  l'accertamento  dei  titoli  delle
           materie prime e dei lavori in metallo prezioso. 
 
                               PLATINO 
 
Metodo I: si segue la norma UNI EN ISO 11210  (1997),  determinazione
del  platino  nelle  leghe  di  platino   per   gioielleria:   metodo
gravimetrico dopo precipitazione dell'esacloroplatinato di ammonio. 
 
Metodo II: si segue la norma UNI EN ISO 11489 (1997),  determinazione
del  platino  nelle  leghe  di  platino   per   gioielleria:   metodo
gravimetrico dopo riduzione con cloruro di mercurio. 
 
Metodo  III:  analisi  per  coppellazione   e   successivi   attacchi
(spargimenti)  con  acido  nitrico  ed  acido   solforico,   fino   a
separazione completa dei metalli preziosi  presenti  nella  lega.  Il
metodo III di saggio e' valido per le sole materie prime. 
 
Il grado di precisione dei metodi comporta, in sede di  analisi,  una
incertezza non superiore a millesimi ± 3,0. 
 
                              PALLADIO 
 
Si segue la  norma  UNI  EN  ISO  11490  (1997):  determinazione  del
palladio nelle leghe di palladio per gioielleria: metodo gravimetrico
con dimetilgliossima. 
Il grado di precisione del metodo comporta, in sede di  analisi,  una
incertezza non superiore a millesimi ± 2,0. 
 
                                 ORO 
 
Si segue la norma UNI EN 31426 (1997): determinazione dell'oro  nelle
leghe di oro per gioielleria: metodo della coppellazione e successivo
spartimento con acido nitrico. 
Il grado di precisione del metodo comporta, in sede di  analisi,  una
incertezza non superiore a millesimi ± 1,0. 
 
                               ARGENTO 
 
Metodo I: si segue la  norma  UNI  EN  31427  (1997),  determinazione
dell'argento  nelle  leghe  di  argento   per   gioielleria:   metodo
volumetrico (potenziometrico) con utilizzo di bromuro di potassio. 
 
Metodo II: si segue la norma UNI EN 3753, determinazione dell'argento
nelle leghe di argento: metodo per precipitazione di Gay Lussac,  per
attacco con acido nitrico e precipitazione con cloruro di sodio. 
 
Il grado di precisione dei  metodi  comporta,  in  sede  di  analisi,
un'incertezza non superiore a millesimi ± 1,0.