(Accordo - art. III)
                            Articolo III 
 
                  Misure generali di conservazione 
 
   1. Le Parti prendono  provvedimenti  per  conservare  gli  uccelli
acquatici  migratori  attribuendo  una  particolare  attenzione  alle
specie in pericolo nonche' a quelli il cui stato di conservazione  e'
sfavorevole. 
   2. A tal fine, le Parti: 
    (a) Concedono agli uccelli acquatici migratori in pericolo  nella
zona dell'Accordo, una  protezione  altrettanto  rigorosa  di  quella
prevista ai paragrafi 4 e 5 dell'Articolo III della Convenzione; 
    (b) si accertano che  ogni  utilizzazione  di  uccelli  acquatici
migratori sia fondata su di una  valutazione  effettuata  sulla  base
delle miglior conoscenze disponibili sull'ecologia di questi uccelli,
nonche' sul principio dell'uso  sostenibile  di  tali  specie  e  dei
sistemi ecologici di cui sono tributari; 
    (c) individuano i siti e  gli  habitat  degli  uccelli  acquatici
migratori situati sul loro territorio e favoriscono la protezione, la
gestione, la  riabilitazione  ed  il  restauro  di  questi  siti,  in
collegamento  con  le  organizzazioni  enumerate   all'articolo   IX,
paragrafi  (a)  e  (b)  del  presente  Accordo,   interessati   dalla
conservazione degli habitat; 
    (d) coordinano i loro sforzi per fare  in  modo  che  un'adeguata
rete  di  habitat  venga  mantenuta  o,  se  del  caso,   ristabilita
sull'insieme dell'area di ripartizione di ciascuna specie di  uccelli
acquatici migratori interessata, in particolare nel caso in cui  zone
umide si estendano sul territorio di piu' di una  Parte  al  presente
Accordo; 
    (e) Studiano i problemi che sorgono che verosimilmente sorgeranno
per via di attivita' umane e si adoperano al fine di elaborare misure
correttive, ivi comprese le misure di restauro e di ripristino  degli
habitat, come pure misure di compensazione per la perdita di habitat; 
    (f) Cooperano nelle situazioni di emergenza  che  necessitano  di
un'azione internazionale e  per  individuare  le  specie  di  uccelli
migratori  che  sono  i  piu'  vulnerabili   in   queste   situazioni
concertata; 
    (g) Vietano l'introduzione intenzionale nell'ambiente  di  specie
non indigene di  uccelli  acquatici  migratori  e  prendono  tutti  i
provvedimenti necessari per prevenire la  fuoruscita  accidentale  di
tali specie se questa introduzione o fuoruscita  nuoce  allo  statuto
della conservazione della flora o della fauna  selvatica;  se  specie
non  indigene  di  uccelli  acquatici  migratori  sono   gia'   state
introdotte, le Parti prendono ogni provvedimento utile  per  impedire
che tali specie divengano  una  potenziale  minaccia  per  le  specie
indigene; 
    (h)  Promulgano  o  sponsorizzano  ricerche  sulla   biologia   e
l'ecologia degli uccelli  acquatici,  ivi  compresa  l'armonizzazione
della ricerca e dei metodi di sorveglianza continua, nonche', se  del
caso, la messa in  opera  di  programmi  comuni  o  di  programmi  di
cooperazione relativi alla ricerca e ad un monitoraggio continuo; 
    (i) analizzano i loro bisogni in materia di formazione,  in  modo
particolare per quel  che  riguarda  le  inchieste,  il  monitoraggio
continuo,  e  l'inanellamento  degli  uccelli  acquatici   migratori,
nonche' la gestione  delle  zone  umide,  in  vista  d'individuare  i
soggetti prioritari ed i settori in cui la formazione e' necessaria e
collaborano all'elaborazione ed  alla  messa  in  opera  di  adeguati
programmi di formazione; 
    (j) elaborano  e  perseguono  programmi  volti  a  suscitare  una
maggiore consapevolezza e  comprensione  dei  programmi  generali  di
conservazione  degli  uccelli   acquatici   migratori   nonche'   dei
particolari obiettivi e delle disposizioni del presente Accordo; 
    (k) scambiano informazioni, come pure i risultati  dei  programmi
di  ricerca,  di  monitoraggio  continuo,  di  conservazione   e   di
istruzione; 
    (l) cooperano al fine  di  assistersi  reciprocamente  per  poter
essere in grado di attuare l'Accordo, soprattutto per quanto concerne
la ricerca ed il monitoraggio continuo.