(Allegato)
                                                             Allegato 
                                   (previsto dall'art. 49-quindecies) 
 
VALORI  LIMITE  DI  ESPOSIZIONE  E  VALORI  DI  AZIONE  PER  I  CAMPI
                          ELETTROMAGNETICI 
 
    Le seguenti grandezze  fisiche  sono  utilizzate  per  descrivere
l'esposizione ai campi elettromagnetici: 
    Corrente di contatto (I c).  La  corrente  di  contatto  tra  una
persona e un oggetto e' espressa in Ampere (A). Un conduttore che  si
trovi in un campo elettrico puo' essere caricato dal campo. 
    Densita' di corrente (J). E' definita come la corrente che  passa
attraverso una sezione unitaria perpendicolare alla sua direzione  in
un volume conduttore quale  il  corpo  umano  o  una  sua  parte.  E'
espressa in Ampere per metro quadro (A/m^2). 
    Intensita' di campo elettrico. E' una  grandezza  vettoriale  (E)
che corrisponde  alla  forza  esercitata  su  una  particella  carica
indipendentemente dal suo movimento nello spazio. E' espressa in Volt
per metro (V/m). 
    Intensita' di campo magnetico. E' una  grandezza  vettoriale  (H)
che, assieme all'induzione magnetica, specifica un campo magnetico in
qualunque punto dello spazio. E' espressa in Ampere per metro (A/m). 
    Induzione  magnetica.  E'  una  grandezza  vettoriale   (B)   che
determina una forza agente sulle cariche in movimento. E' espressa in
Tesla (T). Nello spazio libero e nei materiali biologici  l'induzione
magnetica  e   l'intensita'   del   campo   magnetico   sono   legate
dall'equazione 1 A m^-1 = 4pgreco 10^-7 T. 
    Densita' di potenza (S). Questa grandezza  si  impiega  nel  caso
delle  frequenze  molto  alte  per  le  quali   la   profondita'   di
penetrazione nel corpo e' modesta. Si tratta della  potenza  radiante
incidente perpendicolarmente a  una  superficie,  divisa  per  l'area
della superficie in questione ed e' espressa in Watt per metro quadro
(W/m^2). 
    Assorbimento  specifico  di  energia  (SA).  Si  definisce   come
l'energia assorbita per unita' di massa di  tessuto  biologico  e  si
esprime in Joule per chilogrammo  (J/kg).  Nella  presente  direttiva
esso si impiega per limitare gli effetti  non  termici  derivanti  da
esposizioni a microonde pulsate. 
    Tasso di assorbimento specifico di energia (SAR). Si  tratta  del
valore mediato su tutto il corpo o su alcune parti di esso, del tasso
di assorbimento di energia per unita' di massa di tessuto corporeo ed
e' espresso in Watt per chilogrammo (W/kg). Il SAR a corpo intero  e'
una misura ampiamente accettata per porre  in  rapporto  gli  effetti
termici nocivi  dell'esposizione  a  radiofrequenze  (RF).  Oltre  al
valore del SAR mediato su tutto il corpo, sono necessari anche valori
locali del SAR per valutare e limitare la  deposizione  eccessiva  di
energia  in  parti  piccole  del  corpo  conseguenti  a   particolari
condizioni di esposizione, quali ad esempio il caso di  un  individuo
in contatto con la terra, esposto a RF dell'ordine di pochi MHz e  di
individui esposti nel campo vicino di un'antenna. 
    Tra  le  grandezze  sopra   citate,   possono   essere   misurate
direttamente l'induzione  magnetica,  la  corrente  di  contatto,  le
intensita' di campo elettrico e magnetico, e la densita' di potenza. 
 
                   A. VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE 
 
    Per specificare i valori limite di esposizione relativi ai  campi
elettromagnetici, a  seconda  della  frequenza,  sono  utilizzate  le
seguenti grandezze fisiche: 
      * sono definiti valori limite di esposizione per la densita' di
corrente relativamente ai campi variabili nel tempo fino a 1  Hz,  al
fine di prevenire effetti sul sistema cardiovascolare e  sul  sistema
nervoso centrale; 
      * fra 1 Hz e 10 MHz sono definiti valori limite di  esposizione
per la densita' di corrente,  in  modo  da  prevenire  effetti  sulle
funzioni del sistema nervoso; 
      * fra  100  kHz  e  10  GHz  sono  definiti  valori  limite  di
esposizione per il SAR, in modo da prevenire stress termico sul corpo
intero  ed   eccessivo   riscaldamento   localizzato   dei   tessuti.
Nell'intervallo di frequenza compreso fra 100 kHz e 10 MHz, i  valori
limite di esposizione previsti si riferiscono sia  alla  densita'  di
corrente che al SAR; 
      * fra  10  GHz  e  300  GHz  sono  definiti  valori  limite  di
esposizione  per  la  densita'  di  potenza  al  fine  di   prevenire
l'eccessivo riscaldamento dei tessuti della superficie del corpo o in
prossimita' della stessa. 
 
                              Tabella 1 
 
     Valori limite di esposizione (art. 49-quindecies, comma 1). 
 
            Tutte le condizioni devono essere rispettate. 
                                  ; 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
Note: 
    1. f e' la frequenza in Hertz. 
    2. I valori limite di esposizione per la densita' di corrente  si
prefiggono   di   proteggere   dagli   effetti   acuti,    risultanti
dall'esposizione, sui tessuti  del  sistema  nervoso  centrale  nella
testa e nel torace. I valori limite di esposizione nell'intervallo di
frequenza compreso fra 1 Hz e 10 MHz sono basati sugli effetti nocivi
accertati sul sistema  nervoso  centrale.  Tali  effetti  acuti  sono
essenzialmente  istantanei  e   non   v'e'   alcuna   giustificazione
scientifica per modificare i valori limite di esposizione nel caso di
esposizioni di breve durata. Tuttavia, poiche'  i  valori  limite  di
esposizione si riferiscono agli effetti nocivi  sul  sistema  nervoso
centrale, essi possono permettere densita' di corrente  piu'  elevate
in tessuti corporei diversi dal sistema nervoso centrale a parita' di
condizioni di esposizione. 
    3. Data la non omogeneita' elettrica del corpo,  le  densita'  di
corrente dovrebbero essere calcolate come medie su una sezione  di  1
cm ^2 perpendicolare alla direzione della corrente. 
    4. Per le frequenze fino a 100  kHz,  i  valori  di  picco  della
densita' di corrente possono essere ottenuti moltiplicando il  valore
efficace rms per (2)^"1/2". 
  5. Per le frequenze fino a 100 kHz e per i campi magnetici pulsati,
la massima densita' di corrente associata agli  impulsi  puo'  essere
calcolata in base ai tempi di salita/discesa e al  tasso  massimo  di
variazione dell'induzione magnetica. La densita' di corrente  indotta
puo' essere  confrontata  con  il  corrispondente  valore  limite  di
esposizione. 
    Per  gli  impulsi  di  durata  la   frequenza   equivalente   per
l'applicazione dei limiti di esposizione va calcolata come f = 1/(2). 
    6. Tutti i valori di SAR devono essere ottenuti come media su  un
qualsiasi periodo di 6 minuti. 
    7. La massa adottata per mediare il SAR  localizzato  e'  pari  a
ogni 10 g di tessuto contiguo. Il SAR massimo ottenuto  in  tal  modo
costituisce il valore impiegato per  la  stima  dell'esposizione.  Si
intende che i suddetti 10 g di tessuto devono  essere  una  massa  di
tessuto contiguo con  proprieta'  elettriche  quasi  omogenee.  Nello
specificare una massa contigua di  tessuto,  si  riconosce  che  tale
concetto puo' essere utilizzato nella dosimetria numerica ma che puo'
presentare difficolta'  per  le  misurazioni  fisiche  dirette.  Puo'
essere utilizzata una geometria semplice quale una  massa  cubica  di
tessuto, purche' le grandezze dosimetriche calcolate assumano  valori
conservativi rispetto alle linee guida in materia di esposizione. 
    8. Per esposizioni pulsate nella gamma di. frequenza compresa fra
0,3 e 10 GHz e per esposizioni localizzate del capo,  allo  scopo  di
limitare  ed  evitare   effetti   uditivi   causati   da   espansione
termoclastica,  si  raccomanda  un   ulteriore   valore   limite   di
esposizione. Tale limite e' rappresentato dall'assorbimento specifico
(SA) che non dovrebbe superare 10 mJ/kg calcolato come media su 10  g
di tessuto. 
    9. Le densita'  di  potenza  sono  ottenute  come  media  su  una
qualsiasi superficie esposta di 20 cm^2 e su un qualsiasi periodo  di
68/f^"1,05" minuti (f in GHz) per compensare la graduale  diminuzione
della profondita' di penetrazione con l'aumento della  frequenza.  Le
massime densita' di potenza nello spazio, mediate su  una  superficie
di 1 cm^2, non dovrebbero superare 20 volte il valore di 50 W/m^2. 
    10. Per  quanto  riguarda  i  campi  elettromagnetici  pulsati  o
transitori o in generale per quanto riguarda l'esposizione simultanea
a  campi  di  frequenza  diversa,  e'  necessario   adottare   metodi
appropriati di valutazione,  misurazione  e/o  calcolo  in  grado  di
analizzare le caratteristiche delle forme d'onda e  la  natura  delle
interazioni biologiche, tenendo conto delle norme armonizzate europee
elaborate dal CENELEC. 
 
                         B. VALORI DI AZIONE 
 
  I valori di azione di cui alla tabella 2 sono  ottenuti  a  partire
dai valori limite di esposizione secondo le basi razionali utilizzate
dalla Commissione internazionale per la protezione  dalle  radiazioni
non ionizzanti (ICNIRP)  nelle  sue  linee  guida  sulla  limitazione
dell'esposizione alle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP 7/99). 
 
                              Tabella 2 
 
           Valori di azione ( art- 49-quindecies, comma 2) 
 
                [valori efficaci (rms) imperturbati] 
 
                                  ; 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
Note: 
    1. f e' la frequenza espressa nelle unita' indicate nella colonna
relativa all'intervallo di frequenza. 
    2. Per le frequenze comprese fra 100 kHz e 10 GHz, S "eq", E,  H,
B e I "L" devono essere calcolati come medie su un qualsiasi  periodo
di 6 minuti. 
    3. Per le frequenze che superano 10 GHz, S "eq", E, H e B  devono
essere calcolati come medie su un qualsiasi  periodo  di  68/f^"1/05"
minuti (f in GHz). 
    4. Per le frequenze fino a 100 kHz, i valori di azione  di  picco
per le intensita' di campo possono essere ottenuti  moltiplicando  il
valore efficace rms per (2)^"1/2". Per gli impulsi di durata t p,  la
frequenza  equivalente  da  applicare  per  i  valori  di  azione  va
calcolata come f = 1/(2t p). 
    Per le frequenze comprese tra 100 kHz  e  10  MHz,  i  valori  di
azione  di  picco  per  le  intensita'  di   campo   sono   calcolati
moltiplicando i pertinenti valori efficaci (rms) per 10^a, dove  a  =
(0,665 log (f/10) + 0,176), f in Hz. 
    Per le frequenze comprese tra 10 MHz  e  300  GHz,  i  valori  di
azione di picco sono calcolati moltiplicando i valori efficaci  (rms)
corrispondenti per 32 nel caso delle intensita' di campo e  per  1000
nel caso della densita' di potenza di onda piana equivalente. 
    5.  Per  quanto  riguarda  i  campi  elettromagnetici  pulsati  o
transitori  o  in  generale  l'esposizione  simultanea  a  campi   di
frequenza diversa,  e'  necessario  adottare  metodi  appropriati  di
valutazione, misurazione  e/o  calcolo  in  grado  di  analizzare  le
caratteristiche delle forme d'onda  e  la  natura  delle  interazioni
biologiche, tenendo conto delle norme armonizzate  europee  elaborate
dal CENELEC. 
    6. Per i  valori  di  picco  di  campi  elettromagnetici  pulsati
modulati si propone  inoltre  che,  per  le  frequenze  portanti  che
superano 10 MHz, S e q valutato come media sulla durata  dell'impulso
non superi di 1000 volte i  valori  di  azione  per  S  e  q,  o  che
l'intensita' di campo non superi di  32  volte  i  valori  di  azione
dell'intensita' di campo alla frequenza portante.