(Allegato I)
                                                           Allegato I 
                                   (previsto all'articolo 3, comma 3) 
 
                             DEFINIZIONI 
 
    a) "compartimento": una o piu' aziende nell'ambito di un  sistema
comune di biosicurezza in cui sia presente una popolazione di animali
acquatici con un distinto stato sanitario rispetto ad una determinata
malattia; 
    b) "sistema comune di biosicurezza":  applicazione  delle  stesse
misure relative alla sorveglianza sanitaria degli animali  acquatici,
alla prevenzione delle malattie e alla lotta contro le stesse; 
    c) "zona di protezione": zona circostante un'azienda o  una  zona
destinata a molluschicoltura infette in cui si  applicano  misure  di
lotta allo scopo di prevenire la diffusione delle malattie; 
    d)  "malattia":  infezione  con  manifestazioni  cliniche  o  non
cliniche, determinata dalla presenza di uno o piu' agenti  eziologici
negli animali acquatici; 
    e)  "zona  o  compartimento  indenne   da   malattia":   zona   o
compartimento dichiarato indenne  da  malattia  in  conformita'  agli
articoli 46 e 47; 
    f) "malattia emergente": malattia individuata  in  tempi  recenti
come malattia grave, la cui causa si e' potuta o  non  si  e'  potuta
ancora stabilire, in grado di diffondersi nella stessa popolazione di
animali o da una popolazione all'altra,  ad  esempio  attraverso  gli
scambi commerciali di animali acquatici e/o i relativi prodotti. Essa
puo'  significare  inoltre  una   malattia,   indicata   nell'elenco,
individuata  in  una  nuova  specie   ospite   non   ancora   inclusa
nell'allegato III, parte II, come specie sensibile; 
    g) "unita' epidemiologica": gruppo di animali acquatici che hanno
in comune approssimativamente lo stesso rischio di esposizione ad  un
agente patogeno in un luogo geograficamente  delimitato.  Il  rischio
puo' derivare  dal  fatto  che  essi  vivono  nello  stesso  ambiente
acquatico o da pratiche di allevamento tali da rendere  possibile  la
rapida diffusione di un agente patogeno da un gruppo di animali ad un
altro; 
    h) "fermo dell'impianto": operazione che prevede l'allontanamento
dall'azienda degli animali  acquatici  delle  specie  sensibili  alla
malattia in questione o in grado di diffonderne l'agente patogeno  e,
per quanto  possibile,  lo  svuotamento  dell'acqua,  allo  scopo  di
gestire la situazione epidemiologica; 
    i)   "successiva   lavorazione":   lavorazione   degli    animali
d'acquacoltura prima del consumo umano tramite misure e  tecniche  di
vario tipo agenti sull'integrita' anatomica, quali il dissanguamento,
l'eviscerazione, la decapitazione, la  lavorazione  in  tranci  e  la
filettatura, che producono rifiuti o  sottoprodotti  e  possono  dare
origine al rischio di diffusione di malattie; 
    l) "aumento  del  tasso  di  mortalita":  mortalita'  anomala  in
quantita' notevolmente superiore  al  livello  ritenuto  normale  per
l'azienda  o  zona  in  questione,  comprese  quelle  destinate  alla
molluschicoltura,  nelle  normali   condizioni.   Il   riconoscimento
dell'aumento del tasso di mortalita' viene preso  di  comune  accordo
dal proprietario dell'azienda e l'autorita' sanitaria competente; 
    m) "infezione": presenza di un agente patogeno che si  moltiplica
o  comunque  si  sviluppa,  o  e'  latente,  sull'animale  ospite   o
all'interno dello stesso; 
    n) "zona o compartimento infetto": zona o compartimento in cui e'
stata accertata la presenza dell'infezione; 
    o) "quarantena": isolamento di un gruppo  di  animali  acquatici,
senza contatti diretti o indiretti con altri animali  acquatici,  per
sottoporli ad osservazione per un tempo definito e,  ove  occorra,  a
prove e trattamenti, ivi compreso il corretto trattamento delle acque
reflue; 
    p)  "specie  sensibili":  qualsiasi  specie  in  cui  sia   stata
dimostrata l'infezione da parte  di  un  agente  patogeno  per  causa
naturale o mediante infezione sperimentale che  imita  le  condizioni
naturali; 
    q) "vettore": specie che non e' sensibile  ad  una  malattia,  ma
capace di propagare l'infezione trasmettendo agenti patogeni  da  una
specie ospite all'altra; 
    r) "zona": area geograficamente delimitata caratterizzata  da  un
sistema idrologico omogeneo  comprendente  una  parte  di  un  bacino
imbrifero  compresa  tra  la  sorgente  e  una  barriera  naturale  o
artificiale  che  impedisca  la  migrazione  a  monte  degli  animali
acquatici dai  tratti  inferiori  del  bacino,  o  un  intero  bacino
idrografico dalla sorgente all'estuario, oppure piu'  di  un  bacino,
estuari inclusi, determinati dal collegamento che si  stabilisce  sul
piano epidemiologico tra i diversi bacini idrografici  attraverso  le
zone d'influenza del mare.