(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato A
          ----> vedere allegato a pag. 23 della G.U. <----


            RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI
             GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA

                          Nota metodologica

    La  legge  7  marzo 1996, n. 108, volta a contrastare il fenomeno
dell'usura,  prevede  che  siano  resi noti con cadenza trimestrale i
tassi  effettivi  globali  medi,  comprensivi di commissioni, spese e
remunerazioni   a   qualsiasi   titolo  connesse  col  finanziamento,
praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari.
    Il  decreto  del  Ministro  del  tesoro del 20 settembre 2000, in
corso  di  pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale, ha ripartito le
operazioni  di  credito  in categorie omogenee attribuendo alla Banca
d'Italia  e  all'Ufficio  italiano dei cambi il compito di rilevare i
tassi.
    La  rilevazione dei dati per ciascuna categoria riguarda le medie
aritmetiche   dei   tassi  praticati  sulle  operazioni  censite  nel
trimestre  di  riferimento.  Essa  e' condotta per classi di importo;
limitatamente  a  talune  categorie  e'  data  rilevanza alla durata,
all'esistenza  di  garanzie e alla natura della controparte. Non sono
incluse nella rilevazione alcune fattispecie di operazioni condotte a
tassi che non riflettono le condizioni del mercato (ad es. operazioni
a tassi agevolati in virtu' di provvedimenti legislativi).
    Per  le operazioni di "credito personale", "credito finalizzato",
"leasing", "mutuo", "altri finanziamenti" e "prestiti contro cessione
del  quinto  dello  stipendio"  i  tassi  rilevati  si riferiscono ai
rapporti  di finanziamento accesi nel trimestre; per esse e' adottato
un  indicatore  del  costo del credito analogo al TAEG definito dalla
normativa  comunitaria  sul  credito  al consumo. Per le "aperture di
credito  in  conto  corrente",  gli  "anticipi su crediti e sconto di
portafoglio  commerciale"  e  il  "factoring"  -  i  cui  tassi  sono
continuamente  sottoposti  a  revisione  -  vengono  rilevati i tassi
praticati  per tutte le operazioni in essere nel trimestre, computati
sulla base dell'effettivo utilizzo.
    La  commissione  di  massimo scoperto non e' compresa nel calcolo
del tasso ed e' oggetto di autonoma rilevazione e pubblicazione nella
misura media praticata.
    La rilevazione interessa l'intero sistema bancario e il complesso
degli intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'art.
107 del testo unico bancario.
    I dati relativi agli intermediari finanziari iscritti nell'elenco
di  cui all'art. 106 del medesimo testo unico sono stimati sulla base
di  una  rilevazione  campionaria.  Nella costruzione del campione si
tiene conto delle variazioni intervenute nell'universo di riferimento
rispetto  alla  precedente  rilevazione. La scelta degli intermediari
presenti  nel  campione  avviene per estrazione casuale e riflette la
distribuzione  per  area  geografica.  Mediante opportune tecniche di
stratificazione  dei  dati,  il  numero  di operazioni rilevate viene
esteso  all'intero  universo attraverso l'utilizzo di coefficienti di
espansione,  calcolati  come rapporto tra la numerosita' degli strati
dell'universo e quella degli strati del campione.
    La  Banca  d'Italia  e  l'Ufficio italiano dei cambi procedono ad
aggregazioni  tra dati omogenei al fine di agevolare la consultazione
e  l'utilizzo  della  rilevazione. La tabella - che e' stata definita
sentiti la Banca d'Italia e l'Uffico italiano dei cambi - e' composta
da  19  tassi  che  fanno  riferimento  alle  predette  categorie  di
operazioni.
    Le  categorie  di  finanziamento  riportate  nella  tabella  sono
definite  considerando  l'omogeneita'  delle  operazioni  evidenziata
dalle  forme  tecniche  adottate  e  dal livello dei tassi di mercato
rilevati.
    Le classi di importo riportate nella tabella sono aggregate sulla
base  della  distribuzione  delle  operazioni  tra  le diverse classi
presenti  nella  rilevazione  statistica;  lo  scostamento  dei tassi
aggregati  rispetto  al dato segnalato per ciascuna classe di importo
e' contenuto.
    I  mercati  nei  quali  operano  le  banche  e  gli  intermediari
finanziari   si  differenziano  talvolta  in  modo  significativo  in
relazione  alla  natura  e  alla  rischiosita'  delle operazioni. Per
tenere  conto  di  tali  specificita', alcune categorie di operazioni
sono  evidenziate  distintamente  per  le  banche  e gli intermediari
finanziari.
    Data  la  metodologia  della  segnalazione,  i  tassi d'interesse
bancari riportati nella tabella differiscono da quelli rilevati dalla
Banca  d'Italia  nell'ambito  delle  statistiche decadali e di quelle
della Centrale dei rischi, orientate ai fini dell'analisi economica e
dell'esame della congiuntura. Ambedue le rilevazioni si riferiscono a
campioni,  tra  loro  diversi,  di  banche; i tassi decadali non sono
comprensivi  degli  oneri  e delle spese connessi col finanziamento e
sono ponderati con l'importo delle operazioni; i tassi della Centrale
dei rischi si riferiscono alle operazioni di finanziamento di importo
superiore a 150 milioni.
    Secondo  quanto  previsto dalla legge, i tassi medi rilevati sono
stati  corretti  in  relazione  alla  variazione del valore medio del
tasso  ufficiale  di  sconto  nel  periodo successivo al trimestre di
riferimento.  A  decorrere  dal  1 gennaio 1999, ai sensi del decreto
legislativo  26 giugno  1998,  n.  213,  che reca le disposizioni per
l'introduzione    dell'euro   nell'ordinamento   nazionale,   si   fa
riferimento  alle  variazioni  del  tasso  la  cui misura sostituisce
quella della cessata ragione normale dello sconto.
    Dopo  aver aumentato i tassi della meta', cosi' come prescrive la
legge,  si  ottiene  il  limite  oltre il quale gli interessi sono da
considerarsi usurari.