(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                   Al Presidente della Repubblica
    Il consiglio comunale di Ficarazzi (Palermo) e' stato sciolto con
decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data 20 aprile 1999,
registrato alla Corte dei conti in data 23 aprile 1999, per la durata
di  mesi  diciotto,  ai sensi dell'art. 1 del decreto-legge 31 maggio
1991,  n.  164,  convertito, con modificazioni, dalla legge 22 luglio
1991,  n.  221, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e
condizionamento  da  parte  della  criminalita'  organizzata.     Per
effetto  dell'avvenuto  scioglimento,  la gestione dell'ente e' stata
affidata alla commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo
del  ripristino  della legalita' operando in un ambiente che, a causa
della  permanente e condizionante influenza negativa esercitata dalla
locale  malavita  organizzata,  stenta  ad  affrancarsi  dal radicato
sistema di diffusa arbitrarieta'.
    Invero,  come  rilevato  dal prefetto di Palermo con relazione in
data  7 settembre  2000,  nonostante  i  pur  soddisfacenti risultati
conseguiti  con  gli  interventi di risanamento sinora effettuati, lo
stato   di   degrado   ambientale   e  culturale  ed  il  livello  di
sedimentazione della illegalita', che caratterizzano il territorio ed
il  tessuto  sociale  del  paese,  ostacolano  e  rallentano l'azione
protesa al completo recupero dell'amministrazione della cosa pubblica
ai  criteri di legalita' e di buon andamento, assolutamente disattesi
dal disciolto consiglio comunale.
    La  complessiva  opera  di  ripristino, avviata dalla commissione
straordinaria  nel  delineato  difficile  contesto, ha specificamente
mirato  a  recidere  i  legami  inquinanti  dell'ente mediante la sua
riorganizzazione  burocratica.  A  tal  fine,  e'  stato  disposto il
trasferimento  di alcuni dipendenti in settori non strategici, mentre
nei  confronti  di altri dipendenti e' stata disposta l'esautorazione
dalle   funzioni   apicali   rivestite,   dando   corso  ai  relativi
provvedimenti disciplinari.
    La  commissione  straordinaria  e',  inoltre, riuscita a recedere
dalle  trattative  avviate dall'amministrazione locale per l'acquisto
di  un immobile da destinare ad uffici, che era stato gia' oggetto di
anomale interferenze e pressioni, destinando l'ammontare del relativo
mutuo,   gia'  deliberato  dalla  Cassa  depositi  e  prestiti,  alla
costruzione di una nuova casa comunale.
    Anche  nel settore dell'abusivismo edilizio sono state avviate le
necessarie  procedure di contrasto, adottati i relativi provvedimenti
di  revoca  o  diniego  di concessioni edilizie in sanatoria, nonche'
disposte le conseguenti ingiunzioni di demolizione di immobili.
    Con  pari  incisivita'  l'organo  straordinario ha proceduto alla
definizione  delle  pratiche  espropriative  da  tempo pendenti; alla
tutela   in   sede  giurisdizionale  o  transattiva  degli  interessi
dell'ente,  che  ne  ha  tratto  conseguenti benefici economici; alla
riattivazione  dei  servizi  che,  come quello della nettezza urbana,
avevano  evidenziato gravi carenze di funzionalita' a discapito della
collettivita'.
    Il completamento dei vari interventi intrapresi dalla commissione
straordinaria,   tra   i   quali  assumono  particolare  rilievo  sia
l'adozione di una nuova pianta organica, sia il perfezionamento delle
procedure  relative  all'approvazione  dello  strumento  urbanistico,
richiedono,  per  la  loro  complessita'  e per le cautele imposte da
pericoli  di  possibili  illecite interferenze, un ulteriore lasso di
tempo che ne consenta la definizione, offrendo piu' ampie garanzie di
legalita'.
    Come  evidenziato  nella  citata relazione prefettizia, anche nel
corso   della  riunione,  svoltasi  in  data  30 agosto  2000  con  i
rappresentanti  delle  locali  forze  dell'ordine,  e'  emerso che la
situazione  riscontrata  nel  comune di Ficarazzi impone un ulteriore
intervento  dello  Stato  per  assicurare  il  buon  andamento  della
amministrazione  ed  il  regolare  funzionamento  dei servizi ad essa
affidati,  mediante  l'applicazione dell'istituto della proroga della
gestione   commissariale,  finalizzata  a  garantire  la  rispondenza
dell'azione  amministrativa  alle  esigenze  della collettivita' e la
fattiva  tutela  degli  interessi  primari, nonche' a consentire alla
comunita'  locale di esprimere la propria libera determinazione ed il
programma  di  rinnovamento  al di fuori di possibili condizionamenti
malavitosi.
    La   valutazione   della  descritta  situazione,  correlata  alla
persistenza   dell'influenza  criminale  forte  del  suo  consolidato
insediamento,   rende   necessario  che  il  periodo  della  gestione
commissariale sia protratto di ulteriori sei mesi.
    Ritenuto,  pertanto,  che  -  alla  stregua  della  relazione del
prefetto di Palermo, che deve intendersi qui integralmente richiamata
-   ricorrano  le  condizioni  per  l'applicazione  dell'art.  2  del
decreto-legge   20 dicembre   1993,   n.   529,   convertito,   senza
modificazioni,  dalla  legge  11 febbraio  1994,  n.  108, si formula
rituale  proposta  per la proroga della durata dello scioglimento del
consiglio comunale di Ficarazzi (Palermo) per il periodo di sei mesi.
      Roma, 28 settembre 2000
                                     Il Ministro dell'interno: Bianco