(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
PROTOCOLLO  PER  L'ESECUZIONE  DELLA  VACCINAZIONE  CONTRO  L'EPATITE
                              VIRALE B
    Le  vaccinazioni  contro l'epatite virale B sono eseguite secondo
la schedula prevista per ciascun vaccino registrato in Italia.
    Per  gli  scopi  della  legge  27 maggio  1991,  n.  165,  e  per
assicurare uniformita' della strategia della vaccinazione antiepatite
B  su tutto il territorio italiano, e' opportuno seguire calendari di
vaccinazione   e  regimi  di  trattamento  post-esposizione  il  piu'
possibile uniformi, secondo il protocollo di seguito riportato.
1) Neonati che debbono effettuare le vaccinazioni dell'obbligo:
    a) nati da madre HBsAg negativa:
      il  vaccino  antiepatite  B va somministrato al terzo, quinto e
undicesimo  mese  di  vita contemporaneamente alle altre vaccinazioni
obbligatorie  e  raccomandate,  secondo  le  modalita'  descritte nel
decreto ministeriale 7 aprile 1999;
    b) nati da madre HbsAg positiva:
      prima  dose alla nascita (entro le prime 12-24 ore di vita, con
contemporanea   somministrazione,   in   altra   sede   corporea,  di
immunoglobuline specifiche antiepatite B);
      seconda dose a distanza di quattro settimane dalla prima;
      terza  dose subito dopo il compimento del secondo mese di vita,
in  concomitanza con la somministrazione delle prime dosi degli altri
vaccini obbligatori e raccomandati;
      quarta dose all'undicesimo mese di vita, in concomitanza con la
somministrazione delle suddette vaccinazioni.
    Dosaggio  pediatrico:  una  volta completato il ciclo primario di
vaccinazione, non sono necessarie dosi di richiamo.
2) Soggetti  di  eta'  inferiore  a  16 anni appartenenti ai gruppi a
rischio e adolescenti della coorte dell'obbligo.
    Si segue lo schema di somministrazione: 0, 1, 6 mesi.
    Dosaggio  pediatrico:  una  volta completato il ciclo primario di
vaccinazione, non sono necessarie dosi di richiamo.
3) Soggetti di eta' superiore a 16 anni ed adulti.
    Si segue lo schema di somministrazione: 0, 1, 6 mesi.
    Dosaggio  per  adulti:  una volta completato il ciclo primario di
vaccinazione, non sono necessarie dosi di richiamo.
4) Personale sanitario.
    E'  indicata la valutazione della risposta anticorpale a distanza
di  almeno  un  mese  dal  completamento  del  ciclo  primario  della
vaccinazione contro l'epatite virale B.
    E'   parimenti  indicato  il  controllo  anticorpale  al  momento
dell'inizio  dell'attivita'  di  operatore  sanitario  per coloro che
avessero ricevuto precedentemente un ciclo primario di vaccinazione.
    Nei   soggetti   che   hanno  completato  il  ciclo  primario  di
vaccinazione  contro  l'epatite virale B e che presentino positivita'
per  anti-HBs al controllo anticorpale, non e' necessaria alcuna dose
di richiamo ne' ulteriori controlli dello stato immunitario.
    Nei   soggetti   che   hanno  completato  il  ciclo  primario  di
vaccinazione  contro  l'epatite  virale  B  e che vengono riscontrati
negativi  al  controllo anticorpale, va somministrata una quarta dose
di  vaccino  contro  l'epatite  virale  B,  con ulteriore valutazione
anticorpale a distanza di almeno un mese da questa.
    Nei  soggetti  non  vaccinati,  qualora si dovesse fare ricorso a
profilassi   post-esposizione,   oltre  alla  somministrazione  delle
immunoglobuline,  e'  indicata  l'esecuzione  di un ciclo completo di
vaccinazione contro l'epatite virale B secondo le modalita' descritte
al punto 6, paragrafo 1, e la determinazione dell'anti-HBs a distanza
di almeno un mese dal completamento del ciclo primario (terza dose).
    Nei   soggetti  vaccinati  e  riscontrati  antiHBs-negativi  (non
responders),  la  profilassi  post-esposizione va effettuata mediante
somministrazione di immunoglobuline specifiche.
5) Soggetti emodializzati e/o immunocompromessi.
    Si  segue lo schema di somministrazione 0, 1, 6 mesi, utilizzando
una    dose   doppia   rispetto   a   quella   usata   per   l'adulto
immunocompetente,   ovvero   preparazioni   vaccinali   apposite.  Il
contenuto in alluminio non deve comunque superare 1,25 mg/dose.
    Al  fine di ottenere una risposta sierologica adeguata, ulteriori
dosi  di  rinforzo  potranno  essere  decise caso per caso in base ai
risultati del monitoraggio sierologico dell'anti-Hbs.
6) Trattamento post-esposizione.
    Per  i  soggetti  non  vaccinati si segue lo schema accelerato di
immunizzazione  contro  l'epatite virale B con somministrazione delle
dosi  di vaccino ai tempi: 0, 1, 2 mesi e successiva somministrazione
di una dose di rinforzo a distanza di 6-12 mesi dalla terza.
    Contemporaneamente  alla  somministrazione  della  prima  dose di
vaccino   e'   opportuna   la   somministrazione  di  immunoglobuline
specifiche,  in  sede  corporea  diversa  da  quella  utilizzata  per
l'inoculazione del vaccino contro l'epatite virale B.
    Le   immunoglobuline  specifiche  vanno  somministrate  entro  il
settimo  giorno  ed  il  ciclo  di  vaccinazione  per  il trattamento
post-esposizione  va  iniziato  entro  il  quattordicesimo giorno dal
contatto potenzialmente infettante.
    Per i soggetti pur vaccinati in precedenza, di cui non si conosca
la  risposta  anticorpale  al  ciclo  di  immunizzazione primaria, e'
indicata la somministrazione di immunoglobuline specifiche insieme ad
una  dose  di  vaccino e l'esecuzione di un test per la ricerca degli
anticorpi anti-HBs a distanza di almeno un mese.
7) Vie di somministrazione e modalita' di conservazione.
    Il  vaccino  contro  l'epatite  virale B va somministrato per via
intramuscolare, nella faccia antero-laterale della coscia nei neonati
e nei lattanti, e nella regione deltoidea nei ragazzi e negli adulti.
    Tutti  i  vaccini  contro  l'epatite  virale B vanno conservati a
temperature  comprese  tra  due  e  otto  gradi  centigradi, evitando
accuratamente  il  congelamento  che  ne  provoca  il  deterioramento
irreversibile.
Nota al punto 2
    Le  categorie  a  rischio  cui  la  vaccinazione contro l'epatite
virale  B  e'  raccomandata  ed  offerta  gratuitamente  dal Servizio
sanitario  nazionale sono elencate nel decreto ministeriale 4 ottobre
1991,  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 251
del  25 ottobre  1991  e  nel  decreto  ministeriale  22 giugno 1992,
pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  - serie generale - n. 158 del
7 luglio 1992.