(Protocollo-art. 1)
				 
PROTOCOLLO DI ATTUAZIONE DELLA  CONVENZIONE  DELLE  ALPI  NELL'AMBITO
                       DELLA DIFESA DEL SUOLO 

 

				 
                    PROTOCOLLO «DIFESA DEL SUOLO» 

 

 
Preambolo. 
  La Repubblica d'Austria, 
  la Repubblica Francese, 
  La Repubblica Federale di Germania, 
  La Repubblica Italiana, 
  Il Principato di Liechtenstein, 
  Il Principato di Monaco, 
  La Repubblica di Slovenia, la Confederazione Svizzera, 
nonche' 
  La Comunita' Europea, 
  in conformita' con il loro mandato in base alla Convenzione per  la
Protezione delle Alpi (Convenzione delle Alpi), del 7 novembre  1991,
di assicurare una  politica  globale  di  protezione  e  di  sviluppo
sostenibile del territorio alpino; 
  in attuazione dei loro impegni di cui all'articolo 2, commi 2  e  3
della Convenzione delle Alpi; 
  al fine di ridurre il degrado quantitativo e qualitativo del suolo,
in particolare impiegando tecniche di produzione agricola e forestale
che rispettino il suolo, usando suolo e terreno in modo  parsionioso,
contenendo l'erosione e l'impermeabilizzazione dei suoli; 
  tenuto conto del fatto che la difesa  dei  suoli  alpini,  la  loro
gestione sostenibile e il ripristino delle loro funzioni naturali  in
siti compromessi avvengono nell'interesse generale; 
  considerato che le Alpi sono uno dei  piu'  grandi  spazi  naturali
continui d'Europa e si distinguono per la loro  diversita'  ecologica
ed  i  loro  ecosistemi  altamente  sensibili,  che  debbono   essere
mantenuti nella loro funzionalita'; 
  convinti  che  la  popolazione  locale  debba  essere  posta  nelle
condizioni di determinare essa  stessa  le  prospettive  del  proprio
sviluppo sociale, culturale e economico, nonche' di  concorrere  alla
sua realizzazione nel quadro del vigente ordinamento istituzionale; 
  consapevoli che le Alpi costituiscono un importante spazio  per  la
vita e l'economia delle popolazioni locali e  uno  spazio  ricreativo
per gli abitanti di altre regioni, da un lato, mentre, dall'altro, le
diverse esigenze d'uso, che si concentrano  nel  limitato  territorio
alpino, minacciano l'integrita' delle funzioni del suolo e richiedono
pertanto un'armonizzazione degli interessi economici con le  esigenze
ecologiche; 
  tenuto conto del fatto che il suolo assume un ruolo  specifico  nel
quadro  degli  ecosistemi,  che  la  sua  ricostituzione  nonche'  la
rigenerazione dei suoli compromessi sono processi  molto  lenti,  che
nel territorio alpino si debbono prevedere in maggior misura fenomeni
erosivi, dovuti alle condizioni topografiche del  territorio  alpino,
che il suolo e' ricettacolo  di  sostanze  inquinanti,  da  un  lato,
mentre, dall'altro  i  suoli  contaminati  possono  essere  fonti  di
immissioni di inquinanti in  ecosistemi  limitrofi  e  costituire  un
pericolo per l'uomo, gli animali e le piante; 
  consapevoli che l'uso  del  suolo,  in  particolare  attraverso  lo
sviluppo insediativo, l'industria e  l'artigianato,  il  turismo,  le
attivita' estrattive,  gli  interventi  infrastrutturali,  l'economia
agricola  e   forestale,   nonche'   il   traffico   puo'   provocare
compromissioni del suolo stesso, in senso quantitativo e qualitativo,
e che cio' richiede che  siano  proposte  a  livello  intersettoriale
misure adeguate per  la  difesa  del  suolo  al  fine  di  prevenire,
contenere e rimuovere i danni; 
  considerato il fatto che la difesa del suolo influisce in vari modi
sulle altre politiche  settoriali  nel  territorio  alpino,  rendendo
pertanto   necessario   un    coordinamento    interdisciplinare    e
intersettoriale; 
  convinti che determinati problemi possono essere  risolti  soltanto
sul piano transfrontaliero e richiedono  misure  comuni  degli  Stati
alpini, le quali vengono attuate dalle  Parti  firmatarie  attraverso
gli strumenti a loro disposizione; 
hanno convenuto quanto segue: 


 

				 
                               Art. 1. 

 

				 
                              Finalita' 

 
  1. Il presente Protocollo ha come scopo l'attuazione degli  impegni
concordati  per  la  difesa  del  suolo  tra  le   Parti   contraenti
nell'ambito della Convenzione delle Alpi. 
  2. Il suolo va mantenuto efficiente in modo sostenibile 
    1. nelle sue funzioni naturali, come: 
      a)  base  e  spazio  vitale  per  uomini,  animali,  piante   e
microorganismi, 
      b) elemento costitutivo della natura e del paesaggio, 
      c) parte integrante dell'ecosistema, soprattutto  in  relazione
al ciclo delle acque e delle sostanze nutritive, 
      d) mezzo di  trasformazione  e  regolazione  per  l'apporto  di
sostanze, in particolare per le sue proprieta' di filtro,  tampone  e
contenitore, particolarmente per la protezione delle acque di falda, 
      e) serbatoio genetico; 
    2. nella  sua  funzione  di  archivio  della  storia  naturale  e
culturale; 
    3. per garantire il suo utilizzo come: 
      a)  sito  per  l'agricoltura  ivi  comprese  la  pastorizia   e
l'economia forestale; 
      b) spazio abitativo e per attivita' turistiche; 
      c)  sito  per   altri   usi   economici,   per   i   trasporti,
l'approvvigionamento e lo smaltimento; 
      d) giacimento di materie prime. 
  Occorre in particolare garantire e conservare nel lungo periodo, in
senso quantitativo e qualitativo, le funzioni  ecologiche  del  suolo
come parte essenziale dell'ecosistema. E'  necessario  promuovere  il
ripristino dei suoli compromessi. 
  3. Le misure da adottare perseguono in particolare un uso del suolo
adeguato al sito, un uso parsimonioso delle superfici, la prevenzione
delle erosioni e  delle  alterazioni  negative  della  struttura  dei
suoli, nonche' la riduzione al minimo delle  immissioni  di  sostanze
dannose per il suolo. 
  4. In particolare si deve conservare e favorire la  diversita'  dei
suoli tipica del territorio alpino e i siti caratteristici. 
  5. Per questi scopi  assume  particolare  importanza  il  principio
della prevenzione  in  funzione  di  uno  sviluppo  sostenibile,  che
comprende la salvaguardia della funzionalita' e  dei  potenziali  usi
dei suoli a scopi diversi, nonche'  la  loro  disponibilita'  per  le
future generazioni.