(all. 1 - art. 1) (parte 1)
                                                           ALLEGATO A

        REGOLE TECNICHE DI CONNESSIONE DI CUI ALL'ARTICOLO 3,
        COMMA 6 DEL DECRETO LEGISLATIVO 16 MARZO 1999, N. 79

1. OGGETTO E SCOPO
Scopo  delle  Regole  Tecniche  di  connessione  (nel seguito "Regole
Tecniche")  e'  disciplinare  le  condizioni  tecniche  per l'accesso
regolamentato  alla  Rete  di  trasmissione  nazionale  (nel  seguito
"RTN").
Formano l'oggetto delle Regole Tecniche:
*  le  caratteristiche funzionali e le prestazioni della RTN nei siti
di connessione;
*  i  requisiti  tecnici  essenziali  in  materia  di progettazione e
funzionamento  concernenti,  in  particolare, i criteri funzionali di
progettazione  e  le  caratteristiche di funzionamento degli impianti
elettrici  di  generazione,  delle  reti elettriche di distribuzione,
delle  apparecchiature elettriche direttamente connesse, dei circuiti
di interconnessione e delle linee dirette.
Ai  fini del presente documento si applicano le definizioni riportate
nel cap. 13.

2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Le Regole Tecniche si applicano:
*   agli   impianti   elettrici   direttamente   connessi  alla  RTN,
comprendenti
a) gli impianti di generazione;
b) le reti di distribuzione;
c) le apparecchiature elettriche;
d) i circuiti di interconnessione della RTN con altre reti o parti di
reti  non  gia'  identificate  alle  lettere precedenti a), b) e c) e
gestite da soggetti diversi dal Gestore;
*   agli   impianti   elettrici  indirettamente  connessi  alla  RTN,
comprendenti
a) gli impianti di produzione di cui all'art. 3, comma 12 del decreto
legislativo n. 79/99;
b)   gli   impianti   di  produzione  sottoposti  alla  attivita'  di
dispacciamento;
*  alle  altre  reti non connesse alla RTN (quali reti con obbligo di
connessione  di terzi, reti interne di utenza, linee dirette), di cui
all'articolo 15 della deliberazione dell'Autorita' n. 52/00 .
Le  Regole  Tecniche  si  applicano  a  reti  ed  impianti  di utenza
esistenti e futuri.
L'adeguamento  alle  Regole Tecniche degli impianti esistenti avviene
con   gradualita',   tenendo   conto  delle  esigenze  del  servizio,
dell'impegno   di   risorse   richiesto   dagli  interventi  e  della
sostenibilita'  dei  relativi  costi,  anche mediante il ricorso alle
deroghe di cui al successivo capitolo 12.

3. CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI DELLA RTN NEI SITI DI CONNESSIONE
A   far  data  dall'entrata  in  vigore  delle  Regole  Tecniche,  le
caratteristiche  di  progettazione  della RTN nei siti di connessione
saranno conformi a quanto prescritto nelle Regole Tecniche medesime.
Le  caratteristiche  e  le prestazioni di funzionamento della RTN nei
siti  di  connessione  esistenti alla data di entrata in vigore delle
Regole  Tecniche non sono uniformi, a causa dei differenti periodi di
realizzazione  della  Rete  di  trasmissione  nazionale.  Per  i soli
aspetti   esplicitamente   menzionati   nel   presente  capitolo,  le
caratteristiche  e  le  prestazioni  della RTN in ciascun particolare
sito   di   connessione   possono   essere  riportate  negli  accordi
complementari,  di  cui  al  paragrafo  0, sottoscritti tra Gestore e
Utente connesso nel sito medesimo.
Nella  maggior  parte dei casi, la qualita' dei servizi forniti dalla
RTN  dipende  dal  corretto funzionamento dell'insieme degli impianti
connessi. Pertanto, le caratteristiche di funzionamento della RTN nei
siti di connessione sono assicurate dal Gestore quando:
*  non  sussistano  condizioni  critiche per la sicurezza del sistema
elettrico nazionale o parti di esso;
* tutti gli Utenti della RTN rispettino le prescrizioni dettate dalle
presenti Regole Tecniche.
Per  le caratteristiche della tensione influenzate da eventi aleatori
e  variabili  da  sito a sito, di cui ai successivi par. 0, 0 e 0, si
indicano  nel  seguito  intervalli di variazione massimi, non essendo
disponibili rilevazioni sistematiche e statistiche per sito.
Per  i valori influenzati prevalentemente dalle caratteristiche degli
impianti  di  cui  al  par 3.6 i valori riportati si riferiscono agli
obiettivi di qualita' assunti in pianificazione.
Negli   accordi  complementari  possono  essere  riportati  i  valori
indicativi riferiti al particolare sito di connessione.
3.1 Limiti di variazione della frequenza
La frequenza nominale della RTN e' pari a 50 Hz.
In  condizioni normali o normali di allarme la frequenza e' mantenuta
nell'intervallo  da  49,9  a 50,1 Hz, con esclusione della Sardegna e
della  Sicilia dove la frequenza e' mantenuta nell'intervallo da 49,5
a 50,5 Hz.
In  condizioni eccezionali (condizioni di emergenza o di ripristino),
la frequenza puo' variare tra 47,5 Hz e 51,5 Hz.
3.2 Limiti di variazione della tensione
In  condizioni  normali,  i  valori  della  tensione  sono  contenuti
nell'intervallo (+ o -)10% del valore nominale.
In  condizioni eccezionali, i valori di tensione sono nell'intervallo
(15% del valore nominale.
Per  i  singoli livelli di tensione nominale, inoltre, la tensione e'
contenuta, per la maggior parte del tempo, negli intervalli seguenti:
*  (+ o -)5%  intorno  al valore di 400 kV per il livello di tensione
nominale 380 kV;
*  (+ o -)5%  intorno  al valore di 220 kV per il livello di tensione
nominale 220 kV;
*  (+ o -)5%  intorno  al valore di 150 kV per il livello di tensione
nominale 150 kV;
*  (+ o -)5%  intorno  ai valori di 130 kV per il livello di tensione
nominale 132 kV, con esclusione delle regioni Umbria e Marche;
* (+ o -)5% intorno al valore di tensione di 120 kV per il livello di
tensione  nominale  132  kV  per le regioni Umbria e Marche (ove sono
ancora installati trasformatori AT/MT di Utenti con tensione primaria
di 120 kV, anche se e' gia' pianificato l'adeguamento a 132 kV).
Negli   accordi  complementari  possono  essere  riportati  i  limiti
indicativi   di   variazione,   relativi   al   particolare  sito  di
connessione.
3.3 Valore atteso dell'indice di disalimentazione
Il  valore  dell'indice  di disalimentazione per il sistema elettrico
nazionale  puo'  variare  in  funzione  dell'area e degli anni tra un
minuto  e  decine  di  minuti; l'indice riferito al sistema elettrico
italiano negli ultimi anni e' stato compreso tra 2 e 4 minuti.
In    caso    di   disalimentazione,   la   durata   complessiva   di
disalimentazione  relativa  ad  un  singolo  sito di connessione puo'
variare da un minuto a qualche ora per anno.
Negli   accordi  complementari  possono  essere  riportati  i  valori
indicativi relativi al particolare sito di connessione.
3.4 Numero atteso annuo di interruzioni del servizio
Il numero atteso delle interruzioni di breve durata, per ciascun sito
di  connessione,  puo' variare da qualche unita' a qualche decina per
anno.
Il numero atteso delle interruzioni di lunga durata, per ciascun sito
di connessione, e' inferiore a due per anno.
Negli   accordi  complementari  possono  essere  riportati  i  valori
indicativi riferiti al particolare sito di connessione.
3.5 Numero atteso dei buchi di tensione
Il  numero  dei  buchi  di tensione, per ciascun sito di connessione,
puo'   variare  da  qualche  decina  a  un  centinaio  per  anno.  La
variabilita'  e'  funzione  dell'ubicazione  del  sito di connessione
nella  RTN,  della  potenza di corto circuito e dell'estensione della
magliatura della rete su cui e' inserito il sito di connessione.
Negli   accordi  complementari  possono  essere  riportati  i  valori
indicativi riferiti al particolare sito di connessione.
3.6  Altre  caratteristiche della tensione in condizioni di esercizio
normale
Le  caratteristiche  della  tensione riportate nel presente paragrafo
non sono garantite in tutti i siti di connessione della RTN.
Le  emissioni  disturbanti consentite ai singoli Utenti sono valutate
anche  sulla  base  di  prefissati  valori  della  potenza  di  corto
circuito, dichiarati all'Utente nei siti di connessione in condizioni
normali del sistema elettrico.
La  scelta  della  magliatura  di  rete  non puo' essere condizionata
dall'esigenza di ridurre i fenomeni di cui al presente paragrafo.
3.6.1 Massimo livello di distorsione armonica totale
In condizioni normali, il fattore di distorsione armonica totale (nel
seguito: "THD") sulla RTN, e' generalmente contenuto entro i seguenti
valori:
* 3% per la rete 150-132 kV;
* 1,5% per la rete 380-220 kV.
3.6.2 Massimo grado di dissimmetria della tensione trifase
In  condizioni  normali  il grado di dissimmetria in ciascun punto di
consegna  e',  generalmente,  inferiore  all'1%,  salvo  nei  casi di
interruzione  di una fase, contro i quali non sono adottate sulla RTN
protezioni specifiche.
3.6.3 Indici di severita' della fluttuazione di tensione (flicker)
I   valori  di  pianificazione  degli  indici  di  severita'  per  la
fluttuazione  della tensione a breve termine (Pst) ed a lungo termine
(Plt) sono contenuti entro le seguenti soglie:


  Livello di tensione (kV)     Pst     Plt

     220 - 380                 0,70    0,50
     132 - 150                 0,85    0,62

3.7   Livelli   di   tenuta   alle   sovratensioni   e  coordinamento
dell'isolamento
Il  coordinamento  dell'isolamento  negli impianti in esercizio della
RTN  non  e'  realizzato  secondo  standard  uniformi,  a  causa  del
differente periodo di costruzione degli impianti.
Per  tale  motivo,  negli  accordi  complementari  sono individuati i
livelli  di  tenuta  negli  impianti  della RTN rilevanti ai fini del
coordinamento dell'isolamento nel sito di connessione.
3.8 Valori massimo e minimo delle correnti di corto circuito
Il  documento  "Programma  Triennale  di  sviluppo",  emesso ai sensi
dell'articolo  9 dell'atto di concessione, approvato con DM 17 luglio
2000,  fornira'  i  valori  aggiornati  di corrente di corto circuito
massima nei siti di connessione sia con riferimento alla rete attuale
che a quella prevista nel piano di sviluppo.
I  valori  di  corrente  di  corto  circuito  minimi  sono forniti su
richiesta degli interessati.
3.9 Caratteristiche e prestazioni dei sistemi di protezione
Gli  Utenti devono tenere conto, nella progettazione e nell'esercizio
dei  propri impianti, dei criteri generali e delle caratteristiche di
selettivita'   e  rapidita'  del  sistema  di  protezione  della  RTN
riportati nel presente paragrafo.
Tali  criteri  riguardano  la maggior parte delle stazioni elettriche
costruite  o  rinnovate  dal  1990  in  poi;  le  altre  stazioni non
risultano in generale conformi.
Negli  accordi  complementari  sono  indicate le caratteristiche e le
prestazioni   delle  protezioni  relative  agli  impianti  della  RTN
rilevanti   ai   fini   del  loro  coordinamento  con  le  protezioni
dell'Utente.
Il  sistema  di  protezione  della  rete  e'  basato su rele' di tipo
distanziometrico,  entro  i  cui  limiti  tecnici di funzionamento e'
garantita la corretta eliminazione dei guasti.
Protezioni principali
I  sistemi di protezione della RTN sono realizzati con l'obiettivo di
mettere  fuori  servizio  soltanto  le zone di rete affette da guasto
isolabili mediante interruttori.
Le  protezioni  principali  impiegate  sulla  RTN sono dimensionate e
tarate  in  modo  da  interrompere  la corrente di corto circuito, ad
eccezione  dei  guasti  altamente  resistivi, nei tempi massimi sotto
elencati, tranne che in zone particolari di impianto:
a) 100-120 ms in impianti a 380 kV ;
b) 100-120 ms in impianti isolati in SF6;
c)  100-120  ms  in impianti prossimi ad impianti di generazione, ove
sussistano particolari problemi di stabilita';
d)  500  ms  in impianti isolati in aria a 220 kV e 150-132 kV (e che
non rientrino in nessuna delle categorie precedenti).
Tali  tempi  sono  compatibili,  anche  in  caso  di mancata apertura
dell'interruttore principale, con il limite massimo di 250 ms fissato
per garantire la stabilita' transitoria del sistema di trasmissione e
per la salvaguardia degli impianti isolati in SF6.
Protezioni di riserva
In  caso di mancato intervento della protezione principale, il guasto
viene  eliminato  da  protezioni poste in elementi di rete adiacenti.
Tali  protezioni, in questa circostanza, hanno la funzione di riserva
alla protezione principale.
Per  conseguire  la  selettivita'  in una zona di rete, le protezioni
delle  zone  adiacenti,  nel  loro  funzionamento  come protezioni di
riserva, sono ritardate opportunamente, in modo da non intervenire in
anticipo sulla protezione principale.
Sono  previsti  diversi  livelli di protezione di riserva; i relativi
tempi  di intervento sono compresi tra 0,3 s e 3,5 s, a seconda delle
condizioni di rete e di guasto e della tensione nominale della rete.
3.10 Caratteristiche dei dispositivi di interruzione e sezionamento
A  causa  dei differenti periodi di installazione, le caratteristiche
tecniche  e funzionali dei dispositivi di interruzione e sezionamento
negli   impianti  che  attualmente  costituiscono  la  RTN  non  sono
rispondenti a standard uniformi.
Per tale motivo, negli accordi complementari possono essere riportate
le  caratteristiche  dei  dispositivi  di interruzione e sezionamento
relativi agli impianti limitrofi al sito di connessione.
3.11 Stato del neutro
La RTN e' progettata ed esercita con il neutro efficacemente a terra.
3.12 Conduzione degli impianti di trasmissione
I  Titolari  della  RTN  garantiscono lo stato di funzionamento degli
impianti, nei limiti delle prestazioni degli impianti stessi.
I  Titolari  della  RTN  sono  responsabili  dell'esercizio  e  della
conduzione  degli  impianti,  della  relativa  manutenzione  e  della
sicurezza di persone e cose.
L'esercizio  degli  impianti comprende la supervisione continua dello
stato  degli  impianti,  l'esecuzione  delle  manovre  ed  il  pronto
intervento.  Le  manovre  (ordinarie,  in  emergenza  e  di  messa in
sicurezza)   sono  eseguite,  automaticamente,  mediante  sistemi  di
teleconduzione, o manualmente tramite il presidio degli impianti.
La  conduzione  della  RTN  e'  in  capo  ai Titolari della RTN ed e'
funzionale   all'attuazione  degli  ordini  del  Gestore  utilizzando
adeguati flussi informativi da e verso i centri di teleconduzione ed,
eccezionalmente, da e verso gli impianti.
Per  l'espletamento dell'esercizio e della conduzione degli impianti,
sono  previste  dai Titolari della RTN strutture e organizzazione che
assicurano, in modo continuativo (24 ore al giorno per tutti i giorni
dell'anno)  e  con  tempi di intervento adeguati, l'adempimento delle
funzioni assegnate.
3.13 Prestazioni dei sistemi di comunicazione
Nella  RTN sono installati apparati di misura, di trasmissione dati e
d'interfaccia   per   la   ricezione   di   segnali   di  telescatto,
teleregolazione e telecomando.
Sotto   il   profilo   funzionale,  le  prestazioni  dei  sistemi  di
teletrasmissione  installati  sulla  RTN  sono quelle riportate nella
tabella 1 del par. 0.
Gli  standard non sono uniformi su tutta la RTN in quanto e' in corso
l'integrazione funzionale delle reti di proprietari diversi.
3.14 Limiti di scambio di potenza attiva e reattiva
I valori ammissibili del prelievo e dell'immissione di potenza attiva
e  reattiva  nei  siti  di  connessione sono stabiliti dal Gestore al
momento  della  richiesta  di  connessione.  Essi  sono, in generale,
determinati  in  condizioni  di  rete  integra  nella  consistenza  e
configurazione  d'esercizio  alla  data  prevista  per  l'entrata  in
servizio dell'impianto.
Concorrono  alla  determinazione  di  detti  valori  e  ad  eventuali
limitazioni a quanto richiesto dall'Utente:
* portata in sicurezza N-1 e numero dei collegamenti disponibili;
*  flussi  di  potenza  in  particolari  situazioni  di carico (punta
invernale, notturna, minimo annuo, ecc.);
* mantenimento della sicurezza statica e dinamica d'esercizio;
* vincoli all'esercizio di elettrodotti imposti dalle autorita', noti
alla stessa data.
3.15 Indisponibilita' per lavori
In  occasione di qualsiasi intervento di manutenzione programmata, il
Gestore  rende  noti  i  programmi ed assicura il coordinamento delle
indisponibilita'  degli  Utenti  con  quelle  dei Titolari della RTN,
secondo    criteri    di    mantenimento    della   sicurezza   degli
approvvigionamenti  di  energia  e  di contenimento dei costi ad essa
associati, nonche' della sicurezza di trasmissione.
In  casi  di  interventi  straordinari  che  comportino l'adozione di
schemi di rete provvisori (quali, ad esempio, messa in retta di linee
o  collegamenti  a  T), il Gestore puo', se necessario e per il tempo
strettamente necessario, limitare il ritiro di potenza dagli impianti
di generazione.
Analoghe  limitazioni  possono  essere  necessarie  anche  durante la
manutenzione ordinaria in zone di rete non adeguatamente magliate.

4   REGOLE   TECNICHE   COMUNI  A  TUTTE  LE  CATEGORIE  DI  IMPIANTI
DIRETTAMENTE CONNESSI
La  connessione  di  un  Utente  alla RTN non deve dar luogo ad alcun
degrado  nelle  prestazioni o nella affidabilita' della RTN stessa, e
deve  contribuire  alla  sicurezza  ed  alla  qualita'  del  servizio
elettrico, secondo la tipologia d'impianto.
La  progettazione  dell'impianto  dell'Utente  deve  essere  eseguita
tenendo  presente che, con la connessione, l'impianto stesso non deve
influenzare   negativamente  il  funzionamento  della  RTN  ne'  deve
danneggiare gli altri Utenti della RTN.
L'utente   progetta  e  realizza  gli  impianti  nel  rispetto  della
normativa  vigente  in materia di sicurezza e tutela dell'incolumita'
delle persone e delle cose. L'esecuzione degli impianti deve avvenire
utilizzando  materiali e componenti realizzati ed installati a regola
d'arte.
4.1 Schemi di principio per il collegamento
Descrizione
Gli  schemi  di  principio  normalmente  utilizzati  nella  RTN  sono
classificati in base:
a) all'inserimento dell'impianto nella rete di trasmissione;
b) alla tipologia dei sistemi di sbarra (schemi di stazione);
c) agli organi di manovra e d'interruzione adottati.
In relazione all'inserimento sono ammesse le seguenti tipologie.
* Inserimenti su linee esistenti.
-  In derivazione rigida. Tale collegamento e' consentito qualora non
sia  possibile  ricorrere  ad  altre  tipologie di collegamento ed e'
applicabile  a  reti  a tensione non superiore a 150 kV e per potenze
non  superiori  a  20  MVA.  Non  sono consentite linee a piu' di tre
estremi.
-  In  entra-esce. L'inserimento in entra-esce puo' essere realizzato
con  due  linee  separate  o  con  una  linea  in  doppia  terna. Per
inserimenti  sul  livello di tensione 380 kV, la soluzione con doppia
terna  e'  utilizzata  solo  nell'ipotesi  dimostrata  di  non  poter
realizzare la soluzione con linee separate.
* Inserimenti su stazioni esistenti.
-  In  antenna.  Questo  collegamento  e' generalmente adottato se le
distanze  dalla  stazione  di  connessione  sono  inferiori al valore
convenzionale  di  20  km.  Per  impianti  che richiedano una elevata
disponibilita'  (quali  gli  impianti  di produzione base con potenza
complessiva  superiore  a  100  MVA), il collegamento in antenna puo'
essere realizzato con piu' linee in parallelo.
- In stazione adiacente. In questo collegamento un impianto di Utente
e'  inserito  sulle  sbarre  di stazione senza linea interposta o con
tratti  di conduttori di lunghezza (convenzionale) inferiore a 500 m,
senza interruttore in partenza dall'impianto di Utente.
-  In doppia antenna. In questo collegamento una stazione di consegna
e'  collegata  attraverso  due  nuovi  collegamenti a due stazioni di
connessione diverse (con la stessa tensione nominale). E' equivalente
ad un inserimento di tipo entra-esce.
In  relazione  ai sistemi di sbarra sono ammessi i seguenti schemi di
connessione.
* Assenza di sbarre. Questo schema e' consentito solo nel caso in cui
una  linea d'arrivo corrisponda ad un solo stallo Utente direttamente
connesso. L'adozione di tale schema deve essere richiesta dall'Utente
e   comporta,   da   parte   dello   stesso,  l'assunzione  di  piena
responsabilita'  per  le  maggiori durate delle interruzioni dovute a
questo   schema  di  connessione.  L'Utente  deve,  comunque,  essere
disponibile, su richiesta del Gestore motivata da esigenze della RTN,
a   passare   ad  altro  schema  di  connessione.  La  disponibilita'
dell'Utente  al  cambiamento  di schema deve essere evidenziata negli
accordi complementari.
*  Sistemi  a semplice sbarra. Questo schema e' generalmente adottato
sulla rete da 120 a 150 kV.
*  Sistemi  a  doppia  sbarra.  Tale  tipo  di  sistema  di sbarra e'
obbligatorio per connessioni a 380-220 kV in caso di piu' Utenti o di
piu' di 2 linee AT.
In  relazione  agli organi di manovra ed interruzione sono ammesse le
seguenti soluzioni:
*   soluzioni   normali,   nelle   quali  e'  possibile  l'esclusione
dell'impianto mediante manovra di soli interruttori;
*  soluzioni  ridotte,  nelle  quali  l'esclusione  dell'impianto  e'
affidata,  in  tutto o in parte, a sezionatori anziche' interruttori.
L'adozione  di  tali  soluzioni  deve  essere richiesta dall'Utente e
comporta,    da   parte   dello   stesso,   l'assunzione   di   piena
responsabilita'  per  le  maggiori durate delle interruzioni dovute a
questa  soluzione.  Anche  nel  caso  in  cui  il  Gestore accordi la
possibilita'  di  una  soluzione  ridotta,  l'Utente  deve, comunque,
essere  disponibile,  su  richiesta  del Gestore motivata da esigenze
della  RTN,  a  predisporre  l'impianto  in  modo  da poter passare a
soluzioni normali in tempi successivi.
Determinazione del sito e dello schema di connessione
La  determinazione  del  sito  di  connessione  e  dello  schema piu'
appropriato sono determinati in base ai seguenti fattori:
* distanza dalla rete dell'impianto da connettere (linee e stazioni);
* taglia dell'impianto;
*  presenza,  nell'area  di  interesse, di impianti di produzione, di
linee e di stazioni;
* possibilita' di ampliamento delle stazioni;
*  capacita'  di  trasporto della/e linea/e in relazione alla massima
portata in corrente della/e stessa/e;
* margini di stabilita' statica e dinamica della RTN;
* sicurezza di esercizio della RTN, cui l'impianto e' connesso;
*  contributo  alle  correnti  massime  di  corto  circuito trifase e
monofase a seguito dell'inserimento dell'impianto.
Il  sistema  di  sbarre  ed  il  numero di linee di collegamento sono
definiti  dal  Gestore,  d'accordo  con  l'Utente  e  sulla  base dei
seguenti fattori:
*  esigenze della rete, quali la disponibilita' di linee e sbarre per
alimentare  in  modo  sicuro  altri  Utenti nella stessa stazione, la
disponibilita'  di  produzione,  la  selettivita' delle protezioni in
relazione   alla   disponibilita'   della   linea  o  della  stazione
interessata;
*  esigenze  dell'impianto  dell'Utente,  quali  la disponibilita' di
sbarre e di collegamenti, legate alla taglia dell'impianto, al numero
di  circuiti  o  di  gruppi  di  generazione dell'impianto stesso, al
servizio previsto (continuo, di punta o altro) o alla continuita' del
servizio.
Per  eseguire  le  verifiche  di  idoneita' delle soluzioni scelte si
fara'   riferimento,  ove  necessario,  alle  condizioni  tipiche  di
funzionamento  ipotizzate  nella  pianificazione della RTN (quali, ad
esempio,  carico  previsionale  alla  punta  o  carico minimo) e agli
assetti   standard   delle   protezioni   applicate   alle  soluzioni
impiantistiche adottate.
L'impianto  dell'Utente  deve  poter  essere sempre isolato dal resto
della rete e escluso dalla RTN in tempi che dipendono dall'importanza
funzionale della rete, dagli indici di disalimentazione sostenibili e
dalle  esigenze  degli  altri  Utenti  della rete. A tali esigenze fa
riscontro  il  criterio  di scelta della soluzione standard o ridotta
degli   organi   di   manovra,   la  loro  tipologia  (telecomandati,
motorizzati,  manuali) e la presenza o meno di sezionatori di by-pass
per l'esclusione rapida dell'impianto.
Dallo  schema di collegamento selezionato deriva l'inserimento o meno
di impianti e linee nella RTN.
Il  ruolo  degli  interruttori  (generale,  d'interfaccia,  ecc.)  e'
individuato sullo schema di principio adottato.
4.2 Punti di separazione funzionale
I  punti di separazione funzionale fra le attivita' di competenza del
Gestore  e  quelle  di competenza dell'Utente sono indipendenti dalla
proprieta'  degli  impianti.  Tali  punti sono individuati, lato RTN,
come  quelli  oltre i quali la posizione degli organi di manovra e di
interruzione  presenti  non  influenza  la  configurazione  della RTN
stessa.
Negli  schemi  di  collegamento  in  antenna di cui al par. 0, che in
nessun  caso  influenzano  la  configurazione  della RTN, il punto di
separazione  funzionale  puo'  essere  individuato  a monte o a valle
dell'interruttore   generale,   la  cui  manovra  di  chiusura  deve,
comunque, essere concordata con il Gestore.
Per i circuiti bt di controllo e protezione il confine e' individuato
in  apposite  interfacce o morsettiere di interfaccia, che provvedono
allo scambio dati ed alla separazione galvanica dei circuiti.
4.3 Gestione delle stazioni elettriche
La  gestione  dell'impianto  dell'Utente afferente ad una stazione di
consegna  implica  relazioni  funzionali  tra Utente e Titolare della
RTN, tra Utente e Gestore e tra Titolare della RTN e Gestore che, per
le   attivita'   di  dispacciamento  e  trasmissione,  devono  essere
formalizzate attraverso opportuni regolamenti.
La stazione di consegna e' costituita da almeno due zone distinte, di
pertinenza, rispettivamente, dell'Utente e del Titolare della RTN. Le
aree   di  competenza  e  di  responsabilita'  nell'esercizio,  nella
conduzione  e  nella  manutenzione delle diverse parti, devono essere
ben  individuate, sugli schemi ed in sito, da chiari confini fisici e
devono essere documentate anche negli accordi complementari.
La  separazione delle responsabilita' deve altresi' trovare riscontro
nella separazione dei circuiti ausiliari tramite opportune interfacce
e,   nella   parte   AT,   tramite   l'interposizione  di  organi  di
sezionamento,  per  le  responsabilita'  inerenti  la sicurezza delle
persone e delle cose.
Per  le  stazioni esistenti dove si riscontrino obiettive difficolta'
di  realizzazione della separazione circuitale, gli eventuali accordi
e  regolamenti  gia' stipulati tra Utente e Titolare della RTN devono
essere   opportunamente  riesaminati,  se  necessario,  per  definire
chiaramente le responsabilita'.
La  maglia  di  terra  deve  essere  unica  per  l'intera stazione di
consegna.  Il  dimensionamento e la verifica periodica delle tensioni
di  passo  e di contatto si basano sul valore della corrente di corto
circuito e del relativo tempo di eliminazione, che sono stabiliti dal
Gestore.
La   gestione   delle   parti  della  stazione  dell'Utente  connesso
funzionali  alle  attivita'  di  dispacciamento  e  trasmissione deve
essere coordinata dal Gestore.
Per  tale  parte  d'impianto l'Utente deve assicurare, anche mediante
appositi accordi siglati con il Titolare della RTN:
*  l'osservabilita'  in  remoto  dell'impianto  tramite  telemisure e
telesegnali;
*  l'efficienza  degli  organi  di  manovra  e  d'interruzione, degli
automatismi, degli interblocchi e delle protezioni;
*  la  conduzione  dell'impianto  senza  interruzione  e con tempi di
esecuzione adeguati;
* il pronto intervento e la messa in sicurezza degli impianti.
Per tutte le attivita' che implicano manovre ed ispezioni in impianto
l'Utente e' tenuto a stipulare accordi con il Titolare della RTN.
In  merito  alle procedure di indisponibilita' programmata si applica
quanto riportato al par. 4.4 e al cap. 9.
Per  quanto  riguarda  lo  sviluppo delle stazioni, si applica quanto
riportato al cap. 9.
4.3.1 Punti di consegna multipli
Il  parallelo  tra  porzioni  di RTN attraverso reti con piu' siti di
connessione e' regolato dal Gestore.
L'Utente  deve  prendere  provvedimenti  tali  da impedire paralleli,
accidentali o non autorizzati, fra due punti diversi della RTN.
Gli  eventuali  interblocchi  nell'impianto dell'Utente devono essere
concordati con il Gestore.
4.3.2 Alimentazioni di emergenza
In  presenza  di  alimentazione  di emergenza l'Utente deve impedire,
mediante  opportuni  interblocchi,  la chiusura contemporanea di tale
alimentazione  e  di  quella principale, in modo da evitare paralleli
accidentali  o  non autorizzati fra due punti diversi della RTN o fra
reti differenti.
4.3.3 Responsabilita' per la sicurezza.
I  Titolari  della  RTN e gli Utenti adottano regole di sicurezza per
l'esecuzione  di lavori nell'impianto stesso, in accordo con tutte le
norme  di  Legge  vigenti  in materia e con le procedure adottate dal
Titolare della RTN.
I  Titolari della RTN e gli Utenti aggiornano le regole di sicurezza,
in  relazione  all'evoluzione  normativa  e  alle modificazioni degli
impianti.
4.4 Indisponibilita' per manutenzione
L'installazione  e  la  manutenzione  di apparecchiature del Titolare
della   RTN   o   dell'Utente  rientrano  nelle  competenze  e  nelle
responsabilita'  del  titolare  delle  stesse, anche se installate in
un'area  di  proprieta'  altrui. Eventuali apparati di proprieta' del
Gestore   sono   installati   e   manutenuti   a  cura  del  titolare
dell'impianto dove sono installati.
Gli  accordi  complementari contengono un elenco di dettaglio di tali
apparati.
I   programmi  di  manutenzione  delle  parti  d'impianto  di  Utente
funzionali  alle attivita' di trasmissione e dispacciamento di cui al
cap.   9,   lettera   a),   devono   essere  concordati  e  approvati
periodicamente  dal Gestore, per tener conto della compatibilita' con
i piani di manutenzione della RTN.
Il   coordinamento   e'   assicurato   da  una  programmazione  delle
indisponibilita'  articolata  su  piu'  fasi  temporali con orizzonte
annuale  e  trimestrale  con revisione periodica settimanale di piani
mensili e giornaliera dei piani settimanali.
L'Utente e' tenuto a:
*  comunicare  al Gestore il piano di indisponibilita' nelle scadenze
da questi stabilite;
* comunicare tempestivamente ogni richiesta di variazione;
*  coordinare  i propri piani di lavoro con quelli dei Titolari della
RTN attenendosi ai programmi deliberati.
I  programmi  di indisponibilita' di tutti gli altri elementi, di cui
al  cap.  9, lettere b) e c), che non comportano indisponibilita' dei
collegamenti  ma  di  una  o  piu'  funzioni d'interesse del Gestore,
devono  essere comunicati al Gestore stesso con congruo anticipo e da
questi approvati.
4.5 Protezioni
4.5.1 Criteri generali
I   sistemi   di  protezione  dell'Utente  e  della  RTN  nella  zona
circostante la stazione di consegna devono:
* essere coordinati;
*  essere  monitorati,  ai fini dell'accertamento del comportamento e
per la ricostruzione dei disservizi;
* assicurare la riserva reciproca in caso di malfunzionamento;
*  contribuire  alla  sicura  individuazione degli elementi guasti ed
alla  loro  conseguente  esclusione,  per  accelerare la diagnosi del
disservizio e la ripresa del servizio.
La  scelta  del  sistema  di  protezione  deve  essere  effettuata di
concerto  con  il  Gestore della RTN, tenendo conto, tra l'altro, dei
seguenti aspetti:
* assetto delle protezioni nella stazione di connessione limitrofa;
* schemi di connessione e di stazione;
*  caratteristiche  della  stazione  di  consegna e della stazione di
connessione (esecuzione in aria , SF6, ecc.);
* caratteristiche del collegamento (linea aerea, in cavo, mista).
Le caratteristiche e la tipologia dei rele' da adottare devono tenere
conto  della  natura  attiva  o passiva dell'impianto dell'Utente. Si
considerano  attive  le  utenze con presenza di generazione oppure di
alimentazioni multiple.
Per  le  utenze  con  basse  potenze  di corto circuito devono essere
adottati  particolari  accorgimenti  per  garantire  la selettivita',
cosi' come indicato al par. 4.5.5.
Gli  indici  di  corretto  funzionamento  su  guasto  dei  sistemi di
protezione   relativi   all'impianto  di  Utente,  alla  stazione  di
consegna,  alle  stazioni di connessione ed alle linee di connessione
non dovranno essere inferiori al 99%.
4.5.2 Protezioni della stazione di consegna
Il  sistema  principale di protezione nella stazione di consegna deve
eliminare  i  guasti  in maniera selettiva e con tempi coordinati con
quelli adottati nella RTN, a pari livello di tensione.
Devono  essere  previste  protezioni  di  riserva che, opportunamente
coordinate,  suppliscano, ove necessario, al mancato intervento delle
protezioni principali.
I sistemi di sbarre delle stazioni di consegna a 380 kV devono essere
dotati di una protezione differenziale di sbarra.
Nei sistemi di sbarre delle stazioni di consegna a tensione inferiore
(da  120  a 150 kV, 220 kV) l'impiego di una protezione differenziale
di  sbarra  e'  stabilito  negli accordi complementari, tenendo conto
delle caratteristiche costruttive dell'impianto.
4.5.3 Protezione contro guasti esterni all'impianto dell'Utente
Il  macchinario  dell'impianto  di Utente deve essere protetto contro
sollecitazioni  dovute  a guasti non eliminati dalle protezioni della
RTN   o   da   queste  non  coperti  (quali,  ad  esempio,  i  guasti
longitudinali).
Al  fine  di  evitare  il  verificarsi  di  danni ai propri impianti,
derivanti  dalle  distorsioni armoniche e dalle dissimmetrie presenti
in  rete,  l'Utente  e'  tenuto ad installare adeguate protezioni che
isolino l'impianto al superamento dei limiti fissati. Tali protezioni
devono  essere  tarate,  d'accordo con il Gestore, in maniera tale da
non escludere anticipatamente l'impianto in regime transitorio.
A  parita'  di  altre condizioni, le esigenze di disponibilita' della
RTN prevalgono su quelle dell'impianto di Utente.
4.5.4 Protezioni contro guasti interni all'impianto dell'Utente
Le  protezioni  contro  i guasti interni devono provvedere ad isolare
tempestivamente    e   selettivamente   la   sola   parte   coinvolta
dell'impianto di Utente, compatibilmente con lo schema di connessione
adottato,  senza coinvolgere parti di RTN o altri Utenti direttamente
o indirettamente connessi.
Il  mantenimento  dell'efficienza  del sistema di protezione contro i
guasti interni e' responsabilita' dell'Utente.
4.5.5 Protezioni dei collegamenti AT tra la stazione di consegna e la
RTN
Le  linee  AT  di  collegamento  afferenti  alla stazione di consegna
devono  essere protette secondo i criteri adottati dal Gestore per le
linee della RTN di pari livello di tensione.
Nella  stazione  di consegna devono essere installati interruttori in
grado  di interrompere la massima corrente di corto circuito, a monte
e a valle, calcolata dal Gestore.
Gli interruttori nelle stazioni di consegna collegate alla rete a 380
kV devono essere dotati di una protezione di mancata apertura.
Nelle  stazioni  di  consegna  collegate a reti a tensione inferiore,
l'impiego  di  una  protezione di mancata apertura e' stabilito negli
accordi complementari.
Nei  casi  di impianti di generazione di modesta taglia e con potenza
di  corto  circuito troppo bassa per garantire il corretto intervento
di protezioni distanziometriche, devono essere adottate protezioni di
massima  corrente,  coordinate  con  rele'  di  minima  tensione.  In
presenza  di  trasformatori  di  gruppo eserciti a neutro isolato, il
sistema  di  protezione  deve  essere  integrato con rele' di massima
tensione omopolare.
4.5.6 Tarature dei dispositivi di protezione
Le  tarature  di  tutte  le  protezioni  elettriche,  principali e di
riserva,  ovunque  installate  (nella  stazione di connessione, nella
stazione  di  consegna,  nell'impianto  di  Utente), che condizionano
l'eliminazione  dei  guasti  sulla  RTN  sono  stabilite  dal Gestore
secondo  i  criteri  esposti  nel  paragrafo  precedente  e  mediante
procedure codificate.
Il  Gestore  e  l'Utente  si  devono  scambiare  a  tal fine tutte le
informazioni necessarie.
Qualora   l'Utente   ritenga   che   le   tarature  non  garantiscano
l'integrita' del proprio macchinario o delle proprie apparecchiature,
ne  da'  immediata  comunicazione al Gestore, che prendera' opportuni
provvedimenti.
4.5.7 Interventi sui dispositivi di protezione
Le   caratteristiche   funzionali  e  le  tarature  delle  protezioni
elettriche,  concordate o gia' impostate sulle protezioni stesse, non
possono essere modificate dall'Utente senza il preventivo assenso del
Gestore.
L'Utente  e'  tenuto  ad adeguare le protezioni installate sui propri
impianti  nelle  zone  di  confine con la RTN, anche su richiesta del
Gestore, in caso di insufficienza funzionale.
4.5.8 Dispositivi di richiusura automatica
Alle  protezioni  di  linea  gia'  descritte  devono essere associati
dispositivi di richiusura rapida e/o lenta.
Il  Gestore  e  l'Utente  concordano  negli  accordi complementari, a
seconda  delle  caratteristiche  di  impianto,  il tipo di richiusura
(unipolare, tripolare, uni-tripolare) da adottare, le temporizzazioni
e,  ove  necessario, le condizioni di sincronismo. Tali scelte devono
essere  effettuate  secondo  i  criteri usualmente adottati per linee
della RTN di pari livello di tensione.
In  generale,  la  richiusura  rapida  tripolare  non e' adottata nei
collegamenti   direttamente  afferenti  alle  centrali,  per  evitare
sollecitazioni  meccaniche  inammissibili  sui generatori presenti, e
nei  tronchi  successivi di rete, dove sussista un elevato rischio di
perdita del sincronismo.
In casi particolari, cosi' come indicato al par. 5.9.2, la richiusura
rapida  tripolare  puo'  essere  adottata  anche  in  prossimita'  di
centrali di generazione, predisponendo opportuni criteri di esercizio
cautelativi.
Per  limitare  le  sovratensioni  di manovra, sulla rete a 380 kV non
viene di norma adottata la richiusura rapida tripolare.
Nei  collegamenti  in  antenna,  per  assicurare  il  successo  della
richiusura  rapida  unipolare,  legata alla selezione di fase ed alla
estinzione  dell'arco,  si  adottano  opportuni dispositivi accessori
specifici.
4.5.9 Telescatto rapido per protezione
In  relazione  alle  caratteristiche degli impianti ed allo schema di
connessione,  il  Gestore  puo'  prescrivere  l'impiego di sistemi di
telescatto  diretto,  che  agiscono  sugli  interruttori  generali  o
d'interfaccia.
4.5.10 Telepilotaggio
Nel  caso di linee dell'Utente in cui uno o piu' estremi appartengano
alla   RTN,   l'estremo   di   competenza   dell'Utente  deve  essere
equipaggiato  con  apparati  di telepilotaggio compatibili con quelli
adottati sulla RTN.
Di  norma  il  telepilotaggio  si applica a linee a 220 e 380 kV ed a
linee a piu' estremi.
4.6 Caratteristiche dei componenti elettrici
Le prescrizioni seguenti si applicano:
*  alla  stazione  di  consegna,  anche  qualora  essa  coincida  con
l'impianto di Utente;
* alle stazioni di connessione.
Tutte  le  parti  di  impianto  e  le  apparecchiature  devono essere
conformi  agli  standard  tecnici e di qualita' in vigore dodici mesi
prima dell'installazione.
Le  parti  di  impianto  rilevanti ai fini dell'affidabilita' e della
continuita'  del  servizio  della  RTN  (quali, ad esempio, macchine,
apparecchiature  o  sistemi  di  controllo)  devono essere fornite da
costruttori operanti in regime di qualita'.
Tutti  gli  apparati  e tutti i circuiti, primari e secondari, devono
presentare  caratteristiche  di  funzionamento e sovraccaricabilita',
permanente  e  transitoria  (per  almeno  1  s),  corrispondenti alle
caratteristiche  nominali  e  alle correnti massime di corto circuito
della RTN nei siti di connessione.
Particolare   attenzione   deve   essere   posta   nella   scelta  di
interruttori,  sezionatori,  TA,  TV  e trasformatori, per i quali le
caratteristiche  di  prestazione  devono  essere  selezionate tenendo
conto delle caratteristiche della RTN.
Il  proprietario  di  ciascun  componente  o  apparato  garantisce la
rispondenza  del  componente  o  dell'apparato  stesso  ai  requisiti
richiesti.
4.7 Stato del neutro
Per  tensioni  uguali  o  superiori  a  120  kV,  i centri stella dei
trasformatori  elevatori  di  centrale e di interconnessione tra reti
devono essere predisposti per il collegamento francamente a terra.
Il  Gestore  stabilisce  un  piano di collegamento a terra dei centri
stella  dei  trasformatori  in  modo  da assicurare che, nel rispetto
delle caratteristiche d'isolamento delle macchine gia' installate, il
neutro  delle reti a tensione uguale o superiore a 120 kV rimanga, in
ogni punto, collegato efficacemente a terra.
4.8 Prestazioni dei sistemi di comunicazione
L'impianto   dell'Utente   deve  essere  integrato  nei  processi  di
controllo (in tempo reale e in tempo differito) e di conduzione della
RTN.
La  sicurezza  dell'esercizio  deve  essere  assicurata  mediante  lo
scambio di dati ed informazioni tra Impianti, Sale manovra, Centri di
Controllo  del  Gestore e Centri di Teleconduzione del Titolare della
RTN interessato.
Lo scambio di informazioni, ordini e comandi riguarda il controllo in
tempo   reale,  la  teleregolazione,  la  teletrasmissione  dati,  la
telefonia e i telecomandi.
Per  consentire il controllo della RTN da parte del Gestore, l'Utente
e'  tenuto  a  fornire  misure  e  segnalazioni  su parti del proprio
impianto,  tali da assicurare l'osservabilita' dell'impianto stesso e
le  funzioni di gestione del sistema, quali ad esempio la stima dello
stato,  i  bilanci  energetici,  il  calcolo  della  riserva  e delle
perdite.
La  trasmissione  dei  dati,  singoli o aggregati, dall'impianto sino
alle  sedi del Gestore e' a carico e responsabilita' dell'Utente, che
deve  anche garantire sia la ridondanza delle informazioni e dei dati
trasmessi  richiesta dal sistema di controllo del Gestore sia tutti i
servizi ad essa associati .
Il  Gestore  stabilisce  i  formati  dei  dati  ed  i  protocolli  di
comunicazione.   Le   modalita'   d'interfacciamento   devono  essere
compatibili con il sistema di controllo del Gestore.
Le  eventuali interfacce con le sedi del Gestore, sia hardware sia di
conversione  dei formati e dei protocolli, sono a carico dell'Utente,
anche  se  installate  presso  i  centri  di  controllo  del  Gestore
medesimo.
Le  modalita'  d'interfacciamento  con  il  Gestore sono condizionate
dalla  data  d'entrata in servizio dell'impianto dell'Utente, poiche'
e'  in  corso  il  rifacimento  dell'attuale sistema di controllo del
Gestore.  Le  soluzioni durante la fase transitoria saranno riportate
negli accordi complementari.
Sotto  il  profilo  funzionale,  le prestazioni minime dei sistemi di
telecontrollo  nei  siti di connessione, strumentali al funzionamento
della RTN, sono riportate nella seguente Tabella 1.
          ---->   Vedere tabella a pag. 30 del S.O.  <----


4.8.1 Apparati di telecontrollo
Il  Gestore  puo' richiedere che uno o piu' apparati di telecontrollo
nell'impianto   dell'Utente  vengano  dedicati  alla  trasmissione  e
ricezione  dati.  Il  ricorso  a macchine dedicate a singole funzioni
(es. Telescatto) puo' essere richiesto per rientrare nei requisiti di
sicurezza e nei tempi di attuazione dei comandi e delle segnalazioni,
relative ai piani di difesa.
Per  la  trasmissione  di  dati  (ad es. file) in tempo differito, il
Gestore deve dare il proprio consenso all'adozione di dispositivi non
integrati negli apparati di telecontrollo.
4.8.2 Informazioni inviate dall'Utente
Ciascun Utente deve trasmettere al Gestore le informazioni dei propri
impianti  per  la costruzione della serie storica del fabbisogno, per
l'esercizio ordinario della RTN, per la ripresa del servizio e per la
ricostruzione dei disservizi.
Per  ciascuna  categoria  di  Utenti,  e'  riportato,  nella  sezione
relativa, un elenco standard minimo di tali informazioni.
L'elenco di dettaglio delle informazioni richieste e' riportato negli
accordi complementari.
4.8.3 Telecomandi per l'attuazione dei piani di difesa
L'impianto   dell'Utente   deve  essere  opportunamente  predisposto,
secondo   le   indicazioni   del   Gestore   e  secondo  gli  accordi
complementari,  per  poter  ricevere,  smistare ed attuare comandi di
sola apertura, automatici o manuali, impartiti a distanza dai sistemi
di  protezione  della  RTN  o  dai  sistemi centralizzati del Gestore
facenti parte dei piani di difesa della rete.
A  tal fine l'impianto deve poter essere equipaggiato con apparati di
ricezione compatibili con quelli adottati nella RTN.
I  comandi di apertura agiranno, in caso di sovraccarichi su elementi
di  rete  o per prevenire squilibri di potenza in una data area della
RTN:
*  sugli  interruttori  funzionali  all'attivita' di trasmissione, in
modo tale da escludere l'intero impianto;
*  su altri interruttori dell'impianto, concordati con il Gestore, al
fine  di  distaccare  porzioni  di  carico  o far uscire dal servizio
impianti di generazione.
I  circuiti  di  smistamento  devono contenere i ritardi di eventuali
rele' ripetitori entro 10 ms.
I telecomandi rapidi per protezione sono assimilati ai telescatti.
4.8.4 Collegamenti telefonici
I  centri  di  controllo  del  Gestore impartiscono alle Sale Manovra
dell'Utente  (direttamente  o  tramite i Centri di Teleconduzione dei
Titolari  della  RTN)  disposizioni  telefoniche  relativamente  alla
conduzione degli impianti, sia in condizioni operative normali che di
emergenza.
Se  richiesto  dal  Gestore,  l'Utente  deve  predisporre  una  linea
telefonica dedicata.
Le  caratteristiche  funzionali delle apparecchiature necessarie allo
scopo sono definite dal Gestore.
4.9 Contributo alle correnti di corto circuito
Il  Gestore  calcola,  nelle stesse ipotesi di calcolo di cui al par.
3.8,  i  contributi alle correnti di corto circuito provenienti dagli
impianti di Utente, sulla base dei dati che l'Utente stesso e' tenuto
a comunicare ed aggiornare.
La  corrente  di  corto  circuito in ogni punto della RTN, incluso il
contributo  dell'impianto di Utente, non deve essere superiore al 90%
del  potere  di  interruzione  degli  interruttori, che, di norma, e'
scelto tra uno dei seguenti valori riportati:
* 50 kA per il 380 kV;
* 31,5 kA; 40 kA; 50 kA per il 220 kV;
* 20 kA o 31,5 kA per il 132-150 kV.
I tempi d'intervento delle protezioni non possono essere aumentati in
caso di deboli contributi.
Provvedimenti   eventuali   per  la  riduzione  dei  contributi  sono
strettamente controllati dal Gestore.
4.10 Coordinamento dell'isolamento
Il    coordinamento    dell'isolamento   dovra'   essere   effettuato
coerentemente  con  i  criteri  adottati sulla RTN (cfr. par. 3.7), a
parita' di livello di tensione nominale.
Se  richiesto  dal  Gestore,  gli  avvolgimenti  AT dei trasformatori
dovranno  essere  realizzati  con  pieno  isolamento verso terra, per
consentire,  in  qualsiasi momento, l'esercizio con centro stella non
collegato a terra.
4.11 Limiti di scambio di potenza
Le  potenze attive e reattive effettivamente scambiate sono stabilite
nell'attivita'  di  dispacciamento  ed  esulano dalle presenti Regole
Tecniche.  Esse  non potranno comunque superare i limiti stabiliti al
par. 3.14.
Le condizioni generali applicabili sono riportate nel seguito; quelle
particolari   sono  riportate  nei  capitoli  relativi  alle  diverse
tipologie di Utente.
4.11.1 Scambio in condizioni normali
Le  caratteristiche  costruttive  dell'impianto devono essere tali da
garantire  con  continuita' lo scambio di potenza attiva e reattiva e
le regolazioni concordati per il servizio continuativo.
4.11.2 Scambio in altre condizioni
Le  caratteristiche costruttive dell'impianto (inclusi i processi, le
regolazioni  degli  stessi  e  le  relative  tarature)  devono essere
adeguate:
* per i produttori, a seguire l'evoluzione in tensione ed in corrente
nei  limiti  prefissati,  restando  connessi  e producendo la potenza
attiva di programma;
*  per  gli  Utenti  passivi,  a garantire la stessa potenza ritirata
precedentemente  in  condizioni normali, salvo la quota parte di essa
dipendente  dalla  frequenza  e  dalla  tensione  e salvo inserimento
dell'impianto di Utente nei piani di difesa.
4.12 Regolazione e controllo in emergenza
L'Utente puo' essere chiamato, a richiesta del Gestore, a partecipare
alle attivita' di:
* regolazione della frequenza;
* regolazione della tensione;
* partecipazione ai piani di difesa;
*  partecipazione  ai piani di ripristino del servizio elettrico dopo
un fuori servizio esteso (piani di riaccensione);
Le prestazioni relative a ciascuna categoria di Utenti sono descritte
nei rispettivi paragrafi.
4.13 Documentazione tecnica del sito di connessione
Il  Gestore e l'Utente devono identificare univocamente l'impianto ed
individuare i referenti abilitati a fornire le informazioni tecniche.
Per   ogni   sito   di   connessione   deve   essere  predisposta  la
documentazione  tecnica  di  riferimento,  ai fini della gestione del
sito  di  connessione,  nei  rapporti  tra  Gestore,  Titolare  della
Stazione della RTN d'interesse e l'Utente.
L'Utente  e'  responsabile della redazione, dell'aggiornamento, della
conservazione   e   della  formale  comunicazione  al  Gestore  della
documentazione tecnica relativa al proprio impianto.
Tale documentazione deve comprendere almeno:
* uno schema unifilare della stazione di consegna;
*  schemi  funzionali del sistema di comando e controllo, per ciascun
componente di impianto;
*   descrizioni   tecniche,   manuali   e   dati  di  collaudo  delle
apparecchiature  AT,  dei sistemi di comando, protezione e controllo,
dei servizi ausiliari e del macchinario presenti in impianto.
I  segni grafici utilizzati negli schemi elettrici di impianto devono
essere conformi alla relativa normativa tecnica vigente.
L'Utente   deve  mettere  a  disposizione  del  Gestore,  a  semplice
richiesta   di  quest'ultimo,  tutta  la  documentazione  tecnica  di
impianto, in forma elettronica e nei formati definiti dal Gestore.
L'Utente e' altresi' tenuto a collaborare all'aggiornamento periodico
del Data Base del Sistema di Controllo.
Per  ogni  sito  di  connessione  verra' conservato presso il Gestore
l'elenco  delle caratteristiche tecniche del sito stesso. Tale elenco
sara'  costituito  ed aggiornato a cura del Gestore, sulla base delle
informazioni fornite dall'Utente. Nell'elenco saranno anche segnalate
le eventuali deroghe concesse.
Le  informazioni  relative  alle  prestazioni  degli  impianti  e dei
processi  di  produzione  di  energia  elettrica sono riportate negli
accordi   complementari   e   nelle  apposite  sezioni  del  presente
documento.
4.13.1 Schema unifilare
Lo  schema unifilare deve rappresentare accuratamente i circuiti e le
loro connessioni per l'intero sito di connessione.
Sullo   schema   unifilare   devono  essere  rappresentate  tutte  le
apparecchiature   AT,   cosi'  come  posizionate  in  impianto,  e  i
collegamenti  a  tutti  i  circuiti  in bassa tensione ed esterni. Lo
schema   unifilare   deve   recare,   inoltre,  nomi,  numerazioni  e
caratteristiche  nominali  principali  di  tutto  il macchinario e di
tutte le apparecchiature AT presenti in impianto.
Se nel sito di connessione sono presenti apparecchiature blindate con
isolamento  in gas, tale circostanza deve essere chiaramente indicata
sullo schema stesso, evidenziandone la compartimentazione.
4.13.2   Schemi  funzionali  del  Sistema  di  Comando,  Controllo  e
Protezione
Per   ciascuno  stallo  della  stazione  di  consegna  l'Utente  deve
redigere:
* uno schema funzionale, anche semplificato, che documenti le logiche
fondamentali  di  protezione,  gli interblocchi e le relazioni tra le
funzioni di automazione e di protezione;
*  uno schema o una lista dei segnali logici ed analogici disponibili
per il monitoraggio.
4.13.3 Descrizioni tecniche, manuali e dati di collaudo
Per  ciascuna tipologia di apparato e di componente della stazione di
consegna  di  sua  competenza  l'Utente deve fornire, desumendoli dal
manuale  del costruttore, tutti i dati necessari per le attivita' del
Gestore.  Per  le  parti  soggette  a  collaudo,  i dati in questione
saranno sostituiti dai dati di collaudo.
4.14 Accordi complementari
Gli   accordi  complementari  vengono  stipulati  tra  il  Gestore  e
l'Utente,  allo scopo di specificare nel dettaglio le prescrizioni di
tipo  generale  delle  Regole  Tecniche  di  connessione,  laddove le
medesime dispongano in tal senso.
Gli  accordi  complementari  sono  costituiti  sostanzialmente da tre
sezioni:
*  prestazioni  della  RTN nel particolare sito di connessione (cosi'
come indicato al cap. 3)
* caratteristiche degli impianti della RTN, dell'Utente e delle linee
di collegamento nel particolare sito di connessione;
*  disciplina  dei  rapporti  tra Gestore e Utente per quanto attiene
all'esercizio,  alla  manutenzione  e  allo  sviluppo  delle porzioni
d'impianto  funzionali alla RTN, con particolare riferimento a quanto
riportato nei par. 4.2, 4.3 e al cap. 9.
Gli  argomenti principali trattati negli accordi complementari sono i
seguenti.
Prestazioni indicative della RTN nel sito di connessione
* Limiti di variazione della tensione;
*  numero atteso annuo di interruzioni del servizio (sia di breve che
di lunga durata);
* valore atteso dell'indice di disalimentazione;
* numero atteso annuo di buchi di tensione;
* massimo livello di distorsione armonica totale;
*  massimo  valore  dell'indice di severita' del flicker, sia a breve
che a lungo termine;
* eventuali difformita', dovute a vetusta' o a particolari concezioni
progettuali, nelle prestazioni della RTN rispetto a quanto dichiarato
nel cap. 3.
Caratteristiche degli impianti e dei processi
Impianti della RTN
*  Coordinamento dell'isolamento relativo alla stazione di consegna o
alla stazione di connessione;
*  caratteristiche  del  sistema  di  protezione  nella  stazione  di
consegna.
Impianti dell'Utente
* Caratteristiche degli interruttori comandati a distanza dai sistemi
di  protezione  della  RTN  o  da  dispositivi del Gestore (quali, ad
esempio,  quelli necessari per l'attuazione dei piani di difesa della
rete);
*  eventuale  impiego ed ubicazione di dispositivi per il distacco di
carichi o di gruppi di generazione;
*  criteri  integrativi  per la definizione dei confini di competenza
funzionale,  quando  si  tratti  di un Utente con elevate esigenze di
interoperabilita'  verso  la  RTN  (quale,  ad  esempio,  una rete di
distribuzione)  o  di  un  impianto  cui  siano associati particolari
processi industriali;
*  eventuale  impiego di dispositivi automatici per l'inserzione e la
disinserzione  di  mezzi  di  compensazione  della  potenza  reattiva
(quali, ad esempio, condensatori di rifasamento o reattori);
* elenco degli eventuali apparati di proprieta' del Gestore che siano
installati nell'impianto di Utente.
Linee di collegamento
* Coordinamento dell'isolamento;
* caratteristiche degli interruttori e dei sezionatori;
* eventuale impiego di apparati di teleprotezione.
Impianti di produzione
* Flessibilita' della produzione;
*  intervalli  di  tensione  e di frequenza nei quali, in presenza di
carichi essenziali, il Produttore garantisce la produzione di potenza
attiva;
*  per  i  sistemi  di eccitazione dei generatori, eventuali impieghi
diversi  dalla  regolazione  primaria  di tensione (regolazione della
tensione AT nel punto di consegna, programma di erogazione di potenza
reattiva,  regolazione  a  potenza  reattiva  costante, regolazione a
fattore di potenza costante);
*  profili  di  tensione  da impostare sui sistemi per la regolazione
della tensione nelle centrali di produzione;
*  eventuali  scelte  di  dettaglio  riguardanti  le  protezioni  dei
generatori,  in  relazione  al  tipo  di  generatore (termoelettrico,
idroelettrico ecc.);
*  valori  di  statismo  da impostare sui regolatori di velocita' dei
gruppi di generazione.
Esercizio, conduzione e controllo degli impianti
*  Gestione  dei  punti di consegna multipli e delle alimentazioni di
emergenza,  che  comportino  la  messa in parallelo tra loro di parti
distinte della RTN;
* caratteristiche dei sistemi di telecomunicazione;
*  modalita'  transitorie  di  interfacciamento  dell'Utente verso il
Gestore  per  lo  scambio  dei dati (fino all'entrata in servizio del
nuovo sistema di controllo del Gestore);
* eventuale abilitazione alla partecipazione dell'Utente a servizi di
rete non obbligatori;
* scelta dei periodi di indisponibilita' di elementi di impianto;
* accesso agli impianti e procedure per l'esecuzione di lavori;
*  sicurezza  a  persone  e  cose  in  occasione  di  interventi  per
manutenzione e sviluppo.
Gli  accordi  complementari contengono, inoltre, l'elenco dettagliato
delle    informazioni    (telesegnali,    telemisure,    telecomandi,
teleregolazioni) che l'Utente ed il Gestore devono scambiarsi.
Le  eventuali  deroghe  alle  Regole  Tecniche, accordate dal Gestore
secondo  la  procedura  descritta nel par. 12.1, sono riportate negli
accordi complementari.
Fatto  salvo  quanto  previsto nella Convenzione Tipo di cui al DM 22
dicembre    2000,   e'   responsabilita'   dell'Utente   disciplinare
pattiziamente  con  i  Proprietari, ovvero con i Titolari di porzioni
della  RTN  e  delle  apparecchiature  installate  negli  impianti di
Utente, per quanto di competenza e nel rispetto delle presenti Regole
Tecniche, le seguenti attivita':
* esercizio, conduzione e controllo degli impianti;
* accesso agli impianti e procedure per l'esecuzione di lavori;
* sicurezza in occasione di interventi per manutenzione o sviluppo;
* periodi orientativi di indisponibilita' degli elementi di impianto;
* impiego di apparati di teleprotezione sulle linee di collegamento;
* teledistacco di gruppi di generazione o di carichi.
La  disciplina  pattizia  stipulata dall'Utente con i soggetti di cui
sopra deve essere riportata degli accordi complementari.

5 IMPIANTI DI GENERAZIONE DIRETTAMENTE CONNESSI
Il contenuto del presente capitolo si applica a tutti gli impianti di
generazione  direttamente  connessi  alla  RTN, ivi compresi i gruppi
degli  impianti  dove ha luogo sia generazione che consumo di energia
elettrica (ad es., impianti di Autoproduttori).
5.1 Caratteristiche della tensione
5.1.1 Distorsione armonica
Il  Produttore  fornisce  tutti  i  dati  documentati di emissione di
armoniche;  sulla  base  di  tali  dati il Gestore valuta gli effetti
sulla  rete,  in condizioni di minima potenza di corto circuito sulla
rete stessa.
Le  armoniche  emesse dall'impianto devono essere tali che il THD nel
sito di connessione non superi i valori indicati al paragrafo 3.6.1.
Nel  calcolo  del  THD  il  Gestore  includera' i carichi disturbanti
dell'impianto di generazione.
5.1.2 Dissimmetria delle tensioni
Il  Produttore  documentera' eventuali carichi presenti ed alimentati
in modo da indurre dissimmetrie nelle tensioni.
5.2 Prestazioni degli impianti di generazione
L'utente  e' tenuto a dichiarare le caratteristiche dell'impianto per
singola  unita'  di generazione. I dati dichiarati devono riferirsi a
quelli di esercizio.
I dati forniti vengono utilizzati dal Gestore:
*  nei  suoi  calcoli  di  rete,  sia  per  valutare  la richiesta di
connessione  dell'impianto  di generazione sia per attivita' connesse
ad altri Utenti;
* per le valutazioni nell'ambito delle attivita' di dispacciamento.
Oltre  alle  informazioni  generali  sulla  tipologia d'impianto sono
richiesti la tipologia di processo e le fonti primarie utilizzate.
L'utente  deve inoltre dichiarare tutti i vincoli legati al processo,
limitativi  delle prestazioni tipiche della tipologia d'appartenenza,
e gli eventuali vincoli di natura ambientale.
Le    caratteristiche    d'interesse   principali   ai   fini   della
individuazione della flessibilita' in esercizio sono:
* il tipo di servizio;
* il minimo tecnico;
* il gradiente di presa di carico in funzione della potenza erogata;
* il tempo di avviamento a caldo, al rientro da un blocco;
* le ore di utilizzazione;
* le ore di disponibilita';
Le  caratteristiche  d'interesse  ai fini del comportamento elettrico
sono  tutte  quelle  relative  all'alternatore,  alla  turbina  ed al
trasformatore  elevatore  necessarie  alla  esecuzione  di calcoli di
dinamica, di cortocircuito e di load flow, (quali, ad esempio potenze
nominali, correnti e tensioni nominali, reattanze) e devono riferirsi
al singolo gruppo di generazione.
Ai fini dell'attitudine a fornire servizi di rete, le caratteristiche
sono  quelle  dei regolatori e delle curve di capability nel campo di
variazione della tensione.
Il  Gestore,  salvo  dichiarazione  diversa  da parte del Produttore,
assumera',  per le valutazioni di propria competenza, i rendimenti ed
i tassi di guasto tipici di ciascuna tipologia di impianto.
Stessi  obblighi  di  dichiarazione  e  responsabilita' devono essere
applicati alle informazioni relative a:
*  attitudine  ad  alimentare  porzioni isolate della RTN e/o carichi
propri;
* attitudine a sopportare il rifiuto di carico;
* attitudine a fornire il servizio di riaccensione.
Le  caratteristiche  sopra  elencate saranno tenute in considerazione
nel valutare l'idoneita' dell'impianto a fornire energia e servizi di
rete opzionali.
Possono  essere  motivo di rifiuto della connessione carenze relative
a:
* possibilita' di erogare servizi di rete obbligatori;
* funzionamento in seguito a guasti esterni;
*  campo  di  variazione  della  tensione e della frequenza della RTN
all'interno del quale il gruppo rimane connesso alla RTN stessa.
5.3 Prestazioni dei gruppi di generazione
I  generatori devono essere in grado di mantenere con continuita' uno
stato di funzionamento compreso nei seguenti limiti:
*  potenza  attiva  erogata  (Pc)  qualsiasi, compresa tra la potenza
efficiente (Pe) e il minimo tecnico dichiarato;
*  potenza  reattiva  richiesta  dalla  rete,  compresa tra il valore
minimo  (Qc,min)  e  quello  massimo (Qc,max), desunti sulla curva di
capability (Fig. 1) in corrispondenza della potenza attiva erogata ed
a tensione di macchina e frequenza comprese nell'area A di Fig. 2.
Inoltre,  i  generatori  devono poter mantenere, per almeno 15 minuti
consecutivi  e  per  almeno  dieci volte l'anno, il seguente stato di
funzionamento:
*  potenza  attiva  erogata  (Pc)  qualsiasi, compresa tra la potenza
efficiente (Pe) e il minimo tecnico dichiarato;
*  potenza  reattiva, se richiesta dalla rete, compresa tra il valore
minimo  (Qc,min)  e  quello  massimo (Qc,max), desunti sulla curva di
capability  in  corrispondenza  della  potenza  attiva  erogata,  con
tensione di macchina e frequenza comprese
a) nell'area B di Fig. 2, per i generatori a rotore liscio di potenza
nominale uguale o superiore a 10 MVA;
b) nell'area C di Fig. 2, per i generatori a rotore liscio di potenza
nominale inferiore a 10 MVA e per i generatori a poli salienti.
Il fattore di potenza nominale (in sovraeccitazione) ai terminali del
generatore deve essere:
a) per macchine a rotore liscio non superiore a:
* 0,85 per taglie sino a 200 MVA;
* 0,9 per taglie superiori a 200 MVA;
b) per macchine a poli salienti non superiore a:
* 0,85 per taglie sino a 70 MVA;
* 0,9 per taglie superiori a 70 MVA.
Il fattore di potenza in sottoeccitazione ai terminali del generatore
deve  essere  0,95.  La  presenza  di  limitatori non deve ridurre la
potenza  reattiva limite apprezzabilmente. La taratura dei limitatori
dovra' essere comunque concordata con il Gestore.
      ---->   Vedere figure a pag. 38 e pag. 39 del S.O.  <----


5.4  Prestazioni  minime  in presenza di variazioni di frequenza e di
tensione
L'impianto di generazione ed i relativi macchinari ed apparecchiature
devono  essere  progettati,  costruiti  ed  eserciti  per  restare in
parallelo anche in condizioni eccezionali di rete.
In  tali condizioni devono essere garantite, secondo quanto stabilito
nel presente documento e negli accordi complementari:
* l'erogazione della potenza attiva programmata;
* la partecipazione alla regolazione di frequenza;
* la partecipazione alla regolazione di tensione.
Per  gli  impianti  di  produzione  integrati in processi con carichi
essenziali  alla  produzione  di  energia  elettrica e dichiarati non
idonei  al  funzionamento  in  condizioni  eccezionali  di  rete,  il
Produttore  deve  dichiarare  negli accordi complementari il campo di
tensione e il campo di frequenza nei quali e' garantita la produzione
di  potenza  attiva.  Il  Gestore  si riserva di limitare a priori il
ritiro   di   potenza   a   fini   preventivi   di   sicurezza  degli
approvvigionamenti.
Ciascun   Utente   e'   responsabile  della  protezione  del  proprio
macchinario  e  delle proprie apparecchiature contro danni causati da
eventuali  regimi  di frequenza e/o di tensione al di fuori del campo
di  variazione  in  condizioni  eccezionali  della rete. Modalita' di
separazione  dalla  rete in regimi di frequenza e/o di tensione al di
fuori  dei  limiti  espressi  e modalita' di rientro in servizio sono
concordate con il Gestore negli accordi complementari.
5.5 Funzionamento in presenza di correnti di sequenza inversa
Ogni  gruppo  di  generazione  deve  tollerare, senza scollegarsi, la
corrente   di  sequenza  inversa  causata  da  guasti  dissimmetrici,
eliminati dalle protezioni di riserva della RTN con i seguenti tempi:
2  secondi  per la rete 150-132 kV; 2,6 secondi per la rete 220 kV; 4
secondi per la rete 380 kV.
5.6 Regolazione e controllo in emergenza
5.6.1 Regolazioni obbligatorie
Tutti  i  gruppi  di  potenza  nominale  superiore  a  10  MVA devono
contribuire  alla  regolazione primaria di frequenza, ad eccezione di
quelli privi, per propria natura, di capacita' regolanti.
Gli  statismi  sono  coordinati  dal  Gestore  e  impostati  a valori
compresi tra 2% e 8%, con le seguenti precisazioni:
* per i gruppi idroelettrici il valore e' compreso tra 2% e 5%;
* per i gruppi termoelettrici il valore compreso e' tra 5% e 8%.
Nel definire il valore di statismo si tiene conto, tra l'altro: delle
caratteristiche  del gruppo, dell'ubicazione dell'impianto nella RTN,
della eventuale partecipazione dell'impianto alla riaccensione.
Tutti  i  gruppi  di  generazione devono contribuire alla regolazione
primaria di tensione.
Per  la  definizione  del  profilo  di  tensione  e  del programma di
erogazione  della potenza reattiva da attuare si rimanda agli accordi
complementari.
5.6.2  Regolazioni  e  controlli  in  emergenza  soggetti  ad accordi
specifici
In base alle esigenze della RTN, al Produttore puo' essere chiesto di
partecipare,  con  tutti  i  propri  gruppi  o  con parte di essi, ai
seguenti servizi:
* regolazione secondaria di frequenza;
* regolazione secondaria di tensione;
* partecipazione ai piani di riaccensione;
* partecipazione ai piani di difesa.
Gli  impianti  ed  i relativi gruppi possono essere scelti tra quelli
abilitati  e  piu'  idonei, per le loro caratteristiche e per la loro
ubicazione rispetto alla rete, a fornire lo specifico servizio.
5.7 Informazioni trasmesse dal Produttore
Di  seguito  sono  elencate  le tipologie di informazioni che ciascun
Produttore  deve  trasmettere  al Gestore. L'elenco di dettaglio e le
modalita'  di  scambio  delle  informazioni  saranno  stabiliti,  per
ciascun impianto di produzione, negli accordi complementari.
5.7.1 Segnali e misure per la gestione della RTN
Per  l'esercizio  in  tempo reale della RTN e' necessario che ciascun
impianto di produzione trasmetta almeno:
* misure di tensione ai morsetti di ciascun generatore;
* misure di tensione di sbarra AT;
* misure di potenza attiva e di potenza reattiva su ciascun gruppo di
generazione;
*  misure  di  potenza  attiva  e  di  potenza  reattiva nel punto di
consegna;
*  segnalazioni  di posizioni di organi di manovra e di interruzione,
dei   montanti  di  gruppo,  di  eventuali  parallelo  sbarre  e,  se
rilevante,   delle   derivazioni   per  l'alimentazione  dei  servizi
ausiliari.
Per le misure di energia si rimanda ad apposita regolamentazione.
5.7.2 Informazioni per la rapida ripresa del servizio
A    seguito    di   un   disservizio,   l'Utente   deve   comunicare
tempestivamente:
*  la disponibilita' dell'impianto escluso durante il disservizio, le
cause   che  ne  hanno  determinato  l'esclusione  e  quelle  che  ne
impediscono il rientro.
* i tempi necessari al rientro.
Nel  caso  siano  presenti  registratori  cronologici  di  eventi,  e
limitatamente  ai  confini tra RTN e impianto, le informazioni devono
pervenire al Gestore entro 10 s dall'evento.
5.7.3 Informazioni per la ricostruzione dei disservizi
Per la ricostruzione dei disservizi devono essere resi disponibili al
Gestore:
*   registrazioni  rilevate  da  oscilloperturbografi  (relative,  ad
esempio,  a  valori  istantanei  di  corrente  e di tensione, segnali
logici relativi al funzionamento dei sistemi di protezione),
* registrazioni cronologiche di eventi;
* registrazioni di transitori elettromeccanici;
* segnalazioni locali.
5.8 Livelli di regolazione trasmessi dal Gestore
Gli impianti degli Utenti che partecipano alla regolazione secondaria
di  tensione  ed  alla  regolazione  secondaria  di frequenza/potenza
devono essere predisposti per ricevere i relativi segnali di livello,
trasmessi dal Gestore.
5.9 Protezioni dei gruppi di generazione
5.9.1 Protezioni contro i guasti interni
L'insieme  minimo  di  protezioni elettriche da adottare (riferite al
singolo generatore) e' costituito da quelle elencate qui di seguito.
*  differenziale  di  generatore  (per  generatori  di potenza pari o
superiore a 10 MVA);
*  minima  impedenza (per generatori di potenza pari o superiore a 50
MVA);
* terra statore;
* terra rotore;
* sottoeccitazione e/o perdita di eccitazione;
* massima tensione;
* direzionale di potenza attiva (per generatori termoelettrici).
* massimo flusso (opzionale);
* perdita di passo (opzionale);
* massima velocita';
* massima temperatura parti attive e/o fluido refrigerante ;
*  differenziale  di trasformatore elevatore o totale (per generatori
di potenza pari o superiore a 10 MVA);
*  massima  corrente  sul  lato  AT  del trasformatore elevatore (per
generatori di potenza inferiore a 200 MVA);
*  mancata apertura interruttore di gruppo (per generatori di potenza
pari o superiore a 20 MVA).
Fatto   salvo   quanto   specificatamente   previsto   negli  accordi
complementari  in  relazione  a  particolari tipologie d'impianto, le
protezioni  elettriche  sopra  elencate  valgono  (con  le  eccezioni
indicate)  per  tutti  i gruppi di generazione, indipendentemente dal
tipo (termoelettrico, idroelettrico ecc.) e dalla potenza nominale.
Le  protezioni  per  "sottoeccitazione  e/o  perdita di eccitazione",
massimo  flusso  e  perdita  di  passo sono sensibili a perturbazioni
sulla  RTN  (quali  guasti  e  oscillazioni  elettromeccaniche)  ed a
condizioni   eccezionali  della  RTN  stessa.  La  taratura  di  tali
protezioni deve, quindi, essere concordata con il Gestore.
La  protezione per mancata apertura dell'interruttore di gruppo invia
un  comando  di apertura ad interruttori installati nella stazione di
connessione. In caso di connessione diretta alla stazione, il comando
di apertura e' locale; in caso di collegamento tramite linea priva di
interruttore   in   partenza,  l'apertura  e'  comandata  a  distanza
(telescatto).
Le  protezioni contro i guasti interni devono comandare il blocco del
gruppo di generazione.
5.9.2 Protezioni contro i guasti esterni
Ciascun  generatore  deve  essere  dotato  di  protezioni in grado di
separarlo  dalla  RTN  in  caso  di  guasti  nella  RTN non eliminati
correttamente.   Le   tarature   di  tali  protezioni  devono  essere
coordinate  con  quelle  delle  protezioni  nella RTN e sono, quindi,
stabilite dal Gestore.
Le  protezioni  contro i guasti esterni devono limitarsi all'apertura
dell'interruttore AT di macchina allo scopo di separare il generatore
ed   il  trasformatore  elevatore  dalla  RTN.  Inoltre  essi  devono
mantenersi  in  servizio  sui  propri  servizi ausiliari, pronti alla
ripresa del parallelo con la RTN.
Le protezioni in questione sono le seguenti:
* protezione distanziometrica lato AT (per generatori di potenza pari
o superiore a 200 MVA);
*  massima  corrente  con  minima tensione lato MT (per generatori di
potenza inferiore a 200 MVA);
*  rele'  di  massima  tensione  omopolare  lato  AT  (per  gruppi di
generazione  il  cui  trasformatore elevatore sia esercito con neutro
isolato);
* rele' a sequenza inversa (squilibrio di corrente);
*  massima  e  minima frequenza (solo per generatori termoelettrici e
per generatori idroelettrici non regolanti);
* protezione di sbarra se presente nella stazione di consegna.
Per  impianti  connessi,  direttamente o tramite linea, a stazioni di
connessione  dotate  di  protezione  contro  la  mancata apertura dei
relativi  interruttori,  l'impianto  d'utente deve essere predisposto
per  ricevere  un comando d'apertura da smistare agli interruttori di
macchina connessi.
Per  gruppi  di taglia inferiore a 10 MVA e connessi a reti a 120÷150
kV,  possono  essere concordate negli accordi complementari modalita'
di  distacco  per  guasti esterni per consentire la richiusura rapida
tripolare  anche  in prossimita' dei gruppi stessi, a beneficio della
continuita' del servizio.
5.10 Regolatori di velocita'
Ogni  gruppo  di  generazione  deve essere dotato di un regolatore di
velocita',  il  cui  segnale  di  riferimento del carico possa essere
variato da 0 al 100% del carico nominale in un tempo massimo di 50 s.
Il  regolatore deve essere in grado di funzionare correttamente anche
in  condizioni  perturbate della tensione ausiliaria di alimentazione
(ad esempio, in presenza di guasti sulla RTN).
Se  il  gruppo  partecipa  alla regolazione primaria di frequenza, il
regolatore   deve   possedere   gli  ulteriori  requisiti  funzionali
descritti qui di seguito.


          Grado di statismo             Tarabile tra 2 % e  8 %

   Tolleranza massima sulla misura
             di velocita'                        0,02%

    Zona di insensibilità massima     Regolatori già in servizio:
                                            (+ o -) 20 mHz
                                           Nuovi regolatori:
                                            (+ o -) 10 mHz

I  valori  da  impostare  sulle bande morte tarabili sono definiti in
accordo  alle regole UCTE (Union pour la Coordination du Transport de
l'Electricite).
Il  regolatore deve garantire il funzionamento stabile del gruppo per
un  tempo  indefinito, per qualunque frequenza compresa fra 47,5 Hz e
51,5  Hz,  e  con qualunque carico compreso fra il carico dei servizi
ausiliari  e  la  potenza massima generabile dal gruppo. Inoltre deve
garantire  il  corretto funzionamento fino a 46 Hz per tempi limitati
(qualche secondo).
Per i gruppi che partecipano alla regolazione secondaria di frequenza
i regolatori di velocita' devono inoltre essere in grado di ricevere,
dal   regolatore   centralizzato   del  Gestore,  comandi  remoti  di
variazione del segnale di riferimento di carico.
Su richiesta del Gestore, i gruppi devono essere in grado di regolare
la  frequenza,  anche se funzionante su una porzione isolata di rete,
in modo da riportare e mantenere la frequenza al valore nominale (+ o
-)0,25%, e consentire la rimagliatura della rete.
5.11 Regolatori di tensione
Un  sistema  automatico  di  controllo  dell'eccitazione,  ad  azione
continua,  deve  regolare  la  tensione  ai  morsetti  del  gruppo di
generazione, con un errore non superiore al (+ o -)0,5% del valore di
riferimento impostato. Il sistema di eccitazione dovra' essere dotato
di limitatori di sovraeccitazione e sottoeccitazione, per il rispetto
delle curve di prestazione della macchina.
Non  sono  previste,  in  generale, la regolazione a potenza reattiva
costante e quella a fattore di potenza costante.
In  casi particolari, e solo per gruppi di potenza non superiore a 10
MVA  ,  il Gestore ed il Produttore potranno concordare l'adozione di
una   di   tali  modalita',  citandola  espressamente  negli  accordi
complementari.
Se  il gruppo partecipa anche alla regolazione primaria di frequenza,
il  sistema  di  eccitazione  dovra'  possedere i requisiti ulteriori
descritti nel seguito.



Errore di tensione massimo     Generatori termoelettrici: (+ o -)0,2%
ammissibile                    Generatori idroelettrici: (+ o -)0,5%

Riferimento di tensione        Tarabile tra 80% Vn e 110% Vn

Ceiling a funzionamento        Eccitatrici statiche: 200 %
nominale                       Altre eccitatrici: 160 %

Tempo di mantenimento del
ceiling in caso di corto
circuito vicino
(per generatori di potenza >
100 MVA)                               2 s

Corrente di campo massima
per 10 s (per generatori di
potenza > 100 MVA)                     150%

Compound positivo (**)
(per generatori di potenza >   70%-80% della c.d.t. sul trasformatore
50 MVA)                        elevatore


Il  limite di sovraeccitazione deve essere temporaneamente superabile
per  consentire  il  forzamento  della  corrente  di campo in caso di
guasto nella RTN.
Il   sistema  di  eccitazione  (per  le  eccitatrici  statiche)  deve
funzionare  regolarmente  anche con tensione di alimentazione pari al
20%  della  propria  tensione nominale. Tale valore e' elevato al 30%
per le eccitatrici gia' in servizio.
Per  generatori di potenza superiore a 100 MW, devono essere previsti
dispositivi  di  stabilizzazione ("Power System Stabilizer", PSS) che
agiscano   sul   sistema  di  eccitazione  in  modo  da  smorzare  le
pendolazioni di potenza causate da disturbi sulla RTN. Le tarature di
tali  dispositivi devono essere concordate con il Gestore nell'ambito
degli accordi complementari.

6 RETI DI DISTRIBUZIONE DIRETTAMENTE CONNESSE
Le  prescrizioni  del presente paragrafo si applicano a tutte le reti
di  distribuzione  connesse  direttamente con la RTN, con connessioni
semplici o multiple (connessioni multi-sito).
La  connessione diretta di impianti di distribuzione avviene di norma
tramite  linee  a  150-132  kV  e  trasformazioni dirette 220 kV/MT o
150-132 kV/ MT.
Per  come  e'  definita  la  RTN  a  150 e 132 kV, sussistono elevate
esigenze d'interoperabilita' tra la RTN e le reti di distribuzione.
Per tale motivo:
*  le isole di distribuzione a 132 e 150 kV devono essere osservabili
dal sistema di controllo del Gestore;
*   le  protezioni  dei  tratti  consistenti  l'isola  devono  essere
coordinate strettamente con quelle presenti sulla RTN.
Per  le  stazioni  di  distribuzione  connesse  a linee della RTN, il
gestore  della rete di distribuzione deve adottare regole tecniche di
connessione  nei  confronti  di  terzi  non  in  contrasto con quelle
adottate dal Gestore per gli impianti direttamente connessi alla RTN.
6.1 Caratteristiche della tensione
Sulla  rete  AT  il  Distributore  e'  tenuto  a  limitare i disturbi
generati  dai  propri Utenti con le stesse prescrizioni e limitazioni
adottate dal Gestore per la RTN di pari tensione.
6.2 Distacco del carico
I  carichi  alimentati dalle reti di distribuzione sono integrati nei
piani   di   difesa   elaborati   dal   Gestore.   In   tale   ambito
l'alleggerimento del carico viene effettuato:
*   con   dispositivi  installati  nelle  stazioni  di  distribuzione
(modalita' in locale)
* con dispositivi centralizzati del Gestore (teledistacchi)
L'alleggerimento  del  carico in locale viene realizzato, a fronte di
variazione   della   frequenza,  in  modo  da  assicurare  che  venga
disalimentato  selettivamente  il  minimo carico (in MW) necessario a
ristabilire la frequenza nominale.
A tale scopo, nelle reti di distribuzione dovranno essere installati,
a cura dei rispettivi gestori e su richiesta del Gestore, dispositivi
di  alleggerimento  del  carico sensibili alla frequenza e/o alla sua
derivata.
Il   gestore  della  rete  di  distribuzione  e'  responsabile  della
manutenzione  dei dispositivi in questione e deve segnalare qualsiasi
variazione sostanziale di carico distaccabile.
Per   l'alleggerimento   del   carico   effettuato   con  dispositivi
centralizzati si applicano le regole di cui al punto 4.8.3.
6.3 Procedure per la riaccensione e la rialimentazione
Per  quanto  concerne  la predisposizione degli impianti a seguito di
disservizi   estesi,   le  reti  di  distribuzione  partecipano  alle
procedure  di  riaccensione  secondo  quanto stabilito dal Gestore, e
secondo le disposizioni riportate negli accordi complementari.
6.4  Dispositivi  per  la  produzione  o  l'assorbimento  di  potenza
reattiva
Per  limitare  i  transiti  di  potenza  reattiva  verso  i  siti  di
connessione,  il  Gestore  puo'  richiedere  l'impiego  nelle reti di
distribuzione  di  mezzi  di compensazione della potenza reattiva (ad
esempio  condensatori  di  rifasamento),  disponendone  la  loro piu'
efficace ubicazione e gli orari di inserzione/disinserzione.
La  regolazione  della tensione effettuata mediante la variazione del
rapporto  di  trasformazione  dei  trasformatori  AT/MT  deve  essere
coordinata  con  le azioni del Gestore, che ha facolta' di richiedere
il  blocco dei variatori nel caso di condizioni di esercizio prossime
al collasso di tensione.
6.5 Segnali e misure trasmessi dall'Utente
Per   consentire   l'interoperabilita'  tra  la  RTN  e  le  reti  di
distribuzione,  il gestore della rete di distribuzione, per tutti gli
impianti  di  sua  competenza,  deve  teletrasmettere  al  Gestore le
tipologie di segnali e misure elencate nei successivi paragrafi.
L'elenco  di dettaglio e' riportato, per ciascuna rete, negli accordi
complementari.
6.5.1 Segnali e misure per l'esercizio ordinario della RTN
Per l'esercizio ordinario della RTN devono essere previsti i seguenti
segnali e misure:
* segnalazioni di posizioni di organi di manovra;
* misure di tensione;
*  se  richiesto  dal  Gestore, misure di potenza attiva e di potenza
reattiva.
Le  misure  di  potenza  attiva  e di potenza reattiva, se richieste,
saranno fornite separatamente per ogni elemento di impianto.
Per le misure di energia si rimanda ad apposita regolamentazione.
6.5.2  Informazioni  per  la  rapida  ripresa  del  servizio e per la
ricostruzione dei disservizi
In  alcune  stazioni  di  particolare rilevanza, cui fanno capo linee
della  RTN,  potranno  essere richieste informazioni rilevate su tali
linee da:
* registratori cronologici degli eventi;
* oscilloperturbografi;
* segnalazioni locali.
6.6 Piccole reti isolate
Per  le  piccole  reti  isolate,  il Gestore stabilira' caso per caso
criteri  che  garantiscano,  ove necessario, la connessione sicura ed
affidabile con la RTN, tenendo conto delle disposizioni contenute nel
regolamento di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 79/99.
6.7 Interoperabilita' e sviluppo delle reti
Al fine di garantire adeguati livelli di interoperabilita' tra la RTN
e  le  reti  di  distribuzione,  e' necessario il coordinamento della
gestione,  dell'esercizio,  della manutenzione e dello sviluppo delle
reti in questione con la RTN.
L'esercizio  delle  stazioni  di distribuzione funzionali alla RTN e'
responsabilita'  dei  rispettivi  proprietari. Devono essere previste
strutture  e  organizzazione che assicurino, in modo continuativo (24
ore  al  giorno)  e  con tempi di intervento adeguati, l'espletamento
delle funzioni assegnate.
L'esercizio  comprende  la  supervisione  continua  dello stato degli
impianti,  l'esecuzione  delle  manovre (ordinarie, in emergenza e di
messa  in  sicurezza)  a distanza oppure in locale, automaticamente o
manualmente, ed il pronto intervento.
I  titolari  delle  stazioni  in  questione  garantiscono lo stato di
funzionamento  degli  impianti  nei  limiti  delle prestazioni e sono
responsabili della manutenzione e della sicurezza di persone e cose.
La  conduzione  delle  stazioni  e'  coordinata  con il Controllo del
Sistema  Elettrico dal Gestore attraverso adeguati flussi informativi
da  e  verso i centri di teleconduzione ed eccezionalmente da e verso
gli impianti.
La  conduzione  dei  punti  di  consegna  e'  regolata da accordi tra
Gestore,   Utenti,  Titolari  della  RTN  e  gestori  della  rete  di
distribuzione.
Per  la  manutenzione  ordinaria,  straordinaria  e  per  ogni  altro
intervento che interessi la RTN, Il Gestore assicura il coordinamento
delle  indisponibilita'  di  tutti  i  soggetti  interessati  secondo
criteri  di  mantenimento della sicurezza degli approvvigionamenti di
energia  e  dei  costi  ad essa associati, nonche' della sicurezza di
trasmissione.
In  caso  di  interventi  straordinari  che  comportino l'adozione di
schemi di rete provvisori (messa in retta di linee, collegamenti a T,
ecc.)  per i periodi di tempo strettamente necessari, il Gestore puo'
derogare  temporaneamente  dall'assicurazione degli stessi livelli di
sicurezza  tipici  della  situazione normale, secondo quanto previsto
nel successivo par. 12.1.
Analoghe  limitazioni  possono  essere  necessarie  anche  durante la
manutenzione ordinaria in zone di rete non adeguatamente magliate.
Per  quanto  riguarda  lo  sviluppo  delle  reti  di distribuzione, i
gestori  di  tali  reti  notificheranno al Gestore tutte le modifiche
pianificate inerenti le reti a tensione compresa tra 120 e 220 kV. Il
Gestore  valutera'  i  piani  proposti  al fine di garantire adeguati
livelli di interoperabilita'.

7 APPARECCHIATURE ELETTRICHE DIRETTAMENTE CONNESSE
Salvo    esplicita    indicazione   contraria,   nel   seguito,   con
"apparecchiature  direttamente  connesse"  si  indicano  gli impianti
elettrici di Utenti che prelevano energia dalla RTN per uso proprio.
Le  prescrizioni  del  presente  paragrafo  si  applicano  a tutte le
apparecchiature  elettriche  direttamente  connesse  con  la RTN, con
connessioni   semplici   o  multiple  (connessioni  multi-sito),  ivi
compresi  i  carichi degli impianti dove ha luogo sia generazione che
consumo  di  energia  elettrica  (quali,  ad esempio, gli impianti di
Autoproduttori).
7.1 Caratteristiche della tensione
Le  quote  massime  di  emissione  di  disturbi  accordate al singolo
Utente,  che  si  connetta alla RTN o che intenda apportare rilevanti
modifiche ad un impianto gia' connesso, saranno fissate tenendo conto
dei  valori  di  pianificazione adottati, delle emissioni degli altri
Utenti  gia' allacciati alla medesima rete, dell'emissione trasferita
dal  resto  della  rete  e delle emissioni future di nuovi Utenti che
hanno gia' iniziato l'iter di richiesta di connessione.
Nelle  porzioni  di  rete  dove  i limiti di pianificazione sono gia'
superati  non e' ammesso l'allacciamento di nuovi Utenti disturbanti,
senza interventi tali da far rientrare i valori nei limiti.
Per  valutare  l'impatto  del nuovo Utente sulla RTN sono necessari i
seguenti dati:
* i dati caratteristici dell'impianto dell'Utente;
* i parametri caratteristici della rete nel nodo di allacciamento.
*  i  limiti  di  emissione Utente tipici dell'impianto, in relazione
alla taglia dichiarata dall'Utente;
*  le  emissioni  dell'impianto  dell'Utente,  valutate  dal  Gestore
supponendo  l'impianto  stesso  gia'  collegato  e  tenendo conto del
disturbo gia' preesistente.
Nel  confronto  tra  i  limiti  di  emissione  Utente  e le emissioni
dell'impianto si possono verificare le seguenti alternative:
* le emissioni dell'impianto non superano i valori di pianificazione:
l'impianto puo' essere connesso;
*   le   emissioni   dell'impianto   sono   superiori  ai  limiti  di
pianificazione:  la  connessione  e'  condizionata  ad  una ulteriore
compensazione,  tale  da  rientrare  nei  limiti di pianificazione, e
comunque non superiore al 70 %.
7.2 Dispositivi per il distacco del carico
L'alleggerimento del carico viene effettuato:
* con dispositivi installati in impianto;
* con dispositivi centralizzati del Gestore (teledistacchi).
L'alleggerimento  del  carico in locale viene realizzato, a fronte di
variazione   della   frequenza,  in  modo  da  assicurare  che  venga
disalimentato  selettivamente  il  minimo carico (in MW) necessario a
ristabilire  la  frequenza  nominale.  A  tale  scopo dovranno essere
installati,  su  richiesta del Gestore, dispositivi di alleggerimento
del carico sensibili alla frequenza e/o alla sua derivata.
L'Utente  e'  responsabile  della  manutenzione  dei  dispositivi  in
questione.
Per   l'alleggerimento   del   carico   effettuato   con  dispositivi
centralizzati si applicano le regole di cui al par. 4.8.3.
Le modalita' di installazione dei dispositivi di distacco carico sono
definite negli accordi complementari.
7.3 Segnali e misure trasmessi dall'Utente
L'Utente deve trasmettere al Gestore le tipologie di segnali e misure
elencate nel presente paragrafo, limitatamente al punto di consegna.
L'elenco  di  dettaglio  sara'  stabilito,  per ciascun Utente, negli
accordi complementari.
7.3.1. Segnali e misure per l'esercizio ordinario della RTN
Devono essere previsti:
* segnali di posizione degli organi di manovra;
* misure di tensione;
*  se  richiesto  dal  Gestore, misure di potenza attiva e di potenza
reattiva.
Le  misure  di  potenza  attiva e di potenza reattiva saranno fornite
separatamente per ogni elemento di impianto.
Per le misure di energia si rimanda ad apposita regolamentazione.
7.3.2.  Informazioni  per  la  rapida  ripresa  del servizio e per la
ricostruzione dei disservizi
Limitatamente   alle   linee   connesse  della  RTN  potranno  essere
richieste, se disponibili, informazioni rilevate da:
* registratori cronologici degli eventi;
* localizzatori di guasto;
* oscilloperturbografi;
* segnalazioni locali.
7.4  Dispositivi  per  la  produzione  o  l'assorbimento  di  potenza
reattiva
Il Gestore potra' richiedere l'impiego di condensatori di rifasamento
o  reattori  in  derivazione,  ubicati  opportunamente,  e fornira' i
relativi programmi d'inserzione.

8 CIRCUITI DI INTERCONNESSIONE DELLA RTN CON ALTRE RETI
Le  prescrizioni  del  presente  paragrafo  si  applicano  a  tutti i
circuiti   di  interconnessione,  semplice  o  multipla  (connessione
multi-sito), della RTN con altre reti.
L'interconnessione  della RTN con altre reti (porzioni limitate della
RTN, reti in territorio estero, reti interne di utenza delle Ferrovie
dello  Stato) non deve dar luogo ad alcun degrado nelle prestazioni o
nella affidabilita' della RTN stessa.
Nei  siti di connessione, si devono rispettare gli stessi vincoli cui
e' soggetta la RTN per quanto concerne:
*  il  massimo  livello  ammesso  di  distorsione  armonica totale in
immissione nella RTN;
*  il massimo grado di dissimmetria ammesso della tensione trifase in
immissione nella RTN;
* il massimo valore ammesso per gli indici di severita' relativi alla
fluttuazione di tensione;
*   i   livelli   di  tenuta  alle  sovratensioni  ed  i  criteri  di
coordinamento dell'isolamento;
* il numero atteso annuo di buchi di tensione originati nelle reti di
propria competenza.
*   Il   rispetto   di   tali   vincoli  puo'  non  essere  garantito
transitoriamente   se   non  sussistano,  per  la  rete  direttamente
connessa, condizioni di emergenza.
8.1 Porzioni limitate della RTN
Le  porzioni  limitate  della RTN affidate in gestione a terzi devono
essere conformi ai criteri esposti nel cap. 3 per la RTN in generale.
8.2 Linee di interconnessione con l'estero
La  connessione  alla  rete di trasmissione nazionale dei circuiti di
interconnessione  con  le  reti  elettriche  estere  e'  stabilita in
accordo con i relativi gestori, tenendo segnatamente conto di:
*  regole  e raccomandazioni dell'UCTE (Union pour la Coordination du
Transport de l'Electricite);
*   raccomandazioni   emesse   dall'ETSO   (Association  of  European
Transmission System Operators).
A ciascun circuito di interconnessione e' associato un regolamento di
esercizio,  concordato  con  i  gestori  esteri,  che  stabilisce  le
condizioni   di  interoperabilita'  delle  reti,  gli  assetti  delle
protezioni e le modalita' di esercizio e manutenzione.
Ogni  azione  che comporti una variazione ai regolamenti di esercizio
dei circuiti di interconnessione deve essere concordata tra Gestore e
gestori esteri.
Il  Gestore  gestisce  gli  scambi  di  potenza attiva e reattiva sui
collegamenti  in  sicurezza  N-1  ed  in  modo  da  salvaguardare  la
sicurezza del sistema nazionale, anche attuando piani di difesa della
rete in caso di disservizi piu' gravosi.
Il  Gestore  stabilisce pertanto, nell'ambito delle raccomandazioni e
delle   regole   emesse   da   UCTE  ed  ETSO,  la  capacita'  totale
trasmissibile  (TTC  - Total Transfer Capacity), il margine operativo
di trasmissione (TRM - Trasmission Reliability Margin) e la capacita'
netta trasmissibile (NTC - Net Transfer Capacity).
Gestore  e  gestori  esteri  sono tenuti a scambiarsi preventivamente
tutte le informazioni che possano avere ripercussioni sui transiti di
potenza tra le rispettive reti di trasmissione.
A  tale riguardo, il Gestore e i gestori esteri definiscono di comune
accordo,   per  ciascuna  linea  di  interconnessione,  una  "regione
d'influenza",  vale  a  dire  quella  parte  dei  rispettivi  sistemi
elettrici  che  ha  impatto  diretto  sulla linea di interconnessione
stessa.
Per  ciascuna  regione  d'influenza  il Gestore e i gestori esteri si
scambiano  tutte  le  informazioni  necessarie  per  la  gestione, la
manutenzione   e   lo   sviluppo   delle   reti.   Tali  informazioni
riguarderanno almeno i seguenti aspetti:
* caratteristiche ed equivalenti di rete;
* schemi di esercizio;
* programmi di manutenzione;
* caratteristiche dei sistemi di protezione e controllo;
* modalita' di attuazione delle regolazioni di tensione e frequenza;
* dati necessari all'analisi statica e dinamica delle reti;
* modalita' d'attuazione dei piani di difesa.
8.3 Reti interne di utenza delle Ferrovie dello Stato
Le  stazioni delle Ferrovie dello Stato che collegano le proprie reti
interne  di  utenza  alla  RTN  devono  essere  conformi  alle regole
tecniche che disciplinano la connessione, ai sensi dell'art. 3, comma
4 del D.M. 25 giugno 1999.
Per  come  e'  definita  la  RTN  a  150 e 132 kV, sussistono elevate
esigenze d'interoperabilita' tra le stesse reti.
Per tale motivo:
*  le  isole  a 132 e 150 kV devono essere osservabili dal sistema di
controllo del Gestore;
* le protezioni devono essere coordinate;
* la manutenzione deve essere coordinata.
Per  le  stazioni elettriche connesse a linee della RTN o ad impianti
di  generazione  d'interesse  dell'attivita'  di  dispacciamento,  il
gestore  della  rete  deve adottare regole di connessione verso terzi
coerenti   con   quelle   adottate   dal  Gestore  per  gli  impianti
direttamente connessi alla RTN.
8.3.1 Distacco del carico
I  carichi  alimentati  dalle  reti  delle  Ferrovie dello Stato sono
integrati nel piano elaborato dal Gestore.
Nell'ambito  dei  piani  di  difesa  l'alleggerimento  del carico nel
sistema  nazionale  e'  realizzato  con  modalita' diffusa in modo da
assicurare  che  venga  alleggerito  selettivamente  il minimo carico
necessario a ristabilire la frequenza nominale.
8.3.2 Procedura per la riaccensione e la rialimentazione
Per  quanto  concerne  la predisposizione degli impianti a seguito di
disservizi  estesi,  le  reti  interne di utenza delle Ferrovie dello
Stato  partecipano  alle  procedure  di  riaccensione  secondo quanto
stabilito dal Gestore.
8.3.3  Dispositivi  per  la  produzione  o  l'assorbimento di potenza
reattiva
Per  esigenze  di regolazione della tensione nei siti di connessione,
Il  Gestore puo' richiedere l'impiego di mezzi di compensazione della
potenza   reattiva   (ad   esempio   condensatori   di  rifasamento),
disponendone  la  loro  piu'  efficace  ubicazione  e  gli  orari  di
inserzione/disinserzione.
8.3.4 Segnali e misure trasmessi dall'Utente
Per  consentire  l'interoperabilita' con la RTN, e' necessario che il
gestore  delle  reti  in  questione  trasmetta al Gestore della RTN i
segnali e le misure elencati genericamente di seguito.
L'elenco   di   dettaglio   sara'  stabilito,  per  ciascun  sito  di
connessione, negli accordi complementari.
Segnali e misure per l'esercizio ordinario della RTN
* Segnalazioni di posizioni di organi di manovra;
* misure di tensione;
*  se  richiesto  dal  Gestore, misure di potenza attiva e di potenza
reattiva.
Le  misure  di  potenza  attiva  e di potenza reattiva, se richieste,
saranno  fornite  separatamente per ogni elemento di impianto (linea,
trasformatore, ecc.).
Informazioni   per   la   rapida   ripresa  del  servizio  e  per  la
ricostruzione dei disservizi
In  alcune  stazioni  di  particolare rilevanza, cui fanno capo linee
della RTN, saranno richieste informazioni rilevate su tali linee da:
* registratori cronologici degli eventi;
*  oscilloperturbografi (valori istantanei di corrente e di tensione,
segnali di posizione di interruttori o altro).

9  SEPARAZIONE  FUNZIONALE DELL'ATTIVITA' DI TRASMISSIONE DALLE ALTRE
ATTIVITA' ELETTRICHE
L'ubicazione   delle   parti   dell'impianto   di  Utente  funzionali
all'attivita' di trasmissione e', in linea di principio, indipendente
dalla posizione dei punti di separazione funzionale di cui al par. 0.
Vengono definiti funzionali all'attivita' di trasmissione:
a)  tutti  gli  interruttori, sezionatori e sistemi di sbarra che, in
relazione allo schema di connessione, sono necessari a configurare la
RTN,   ovvero   a  garantire  la  continuita',  la  magliatura  e  la
flessibilita' di gestione della RTN;
b)  tutti  i sistemi di protezione, i telescatti e gli automatismi di
apertura  che  agiscono  sugli  interruttori  di  cui alla precedente
lettera  a),  nonche'  gli  apparati  di  regolazione  (di tensione e
frequenza),  che  garantiscono  la  sicurezza  di persone e cose e la
connessione  operativa  degli  impianti di Utente nelle condizioni di
funzionamento ammesse;
c) gli apparati di monitoraggio, di misura e di telecomunicazione che
garantiscono  il  flusso  informativo  tra  Gestore  ed Utente, fatta
eccezione  per quello che attiene alla misura di energia, ove valgono
prescrizioni non comprese nelle presenti Regole Tecniche.
I  rapporti tra Gestore e Utente devono essere conformi alle seguenti
regole generali.
*  L'esercizio,  e  in  particolare la conduzione, delle parti di cui
alla  precedente  lettera  a),  deve  essere  effettuato attuando gli
ordini   del   Gestore,  che  determina  le  configurazioni  di  rete
attraverso il controllo degli organi di manovra. Il pronto intervento
e  la  messa  in sicurezza degli impianti devono essere assicurati in
tempi minimi.
*  L'esercizio  delle  parti  di cui alla precedente lettera b), deve
comprendere  l'attuazione,  ed  il relativo riscontro, della taratura
delle  protezioni calcolata dal Gestore. In caso di malfunzionamento,
il  ripristino  della  piena  funzionalita'  deve  avvenire  in tempi
minimi,  tenendo  presente  che  l'indisponibilita'  delle protezioni
comporta l'apertura del collegamento.
*  L'esercizio  delle parti di cui alla lettera c) deve assicurare le
stesse  prestazioni  dell'Utente  assicurate  per gli apparati di cui
alla  lettera  b),  tenendo,  tuttavia, conto della minore criticita'
delle  parti di impianto in oggetto rispetto ai sistemi di protezione
e controllo.
*  Lo  sviluppo  delle  parti di cui ai punti a), b) e c) deve essere
armonizzato  con  lo  sviluppo  della  RTN  e,  pertanto, deve essere
concordato   con  il  Gestore,  che  si  riserva  di  richiedere  gli
interventi piu' idonei.
* La manutenzione delle parti di cui ai punti a), b) e c) deve essere
coordinata  con  le indisponibilita' di rete e notificata al Gestore,
secondo quanto espresso al par. 0.
La  separazione funzionale dell'attivita' di trasmissione dalle altre
attivita' elettriche deve, inoltre, consentire:
*  la  semplicita'  dei  rapporti  intercorrenti tra il Gestore e gli
altri esercenti gli impianti nel sito di connessione;
*   la   chiara  individuazione  delle  responsabilita'  inerenti  la
conduzione e la manutenzione di ogni singolo organo;
* la sicurezza di persone e cose nel sito di connessione.
In  particolare,  per  quanto  riguarda la continuita' circuitale, la
flessibilita'   di  gestione  della  RTN  ed  il  mantenimento  della
connessione   operativa,   gli   organi   di  manovra  facenti  parte
funzionalmente  della  RTN  devono  essere  comandati  a  distanza  o
localmente  da  personale operativo in turno continuo nell'arco delle
24 della giornata e nell'arco dell'intero anno.

10 IMPIANTI DI GENERAZIONE INDIRETTAMENTE CONNESSI
Il  presente paragrafo si applica a tutti gli impianti di generazione
indirettamente  connessi  con  la RTN. Per gli impianti dove ha luogo
sia  generazione che consumo (ad es., impianti di Autoproduttori), si
definiscono "impianti di produzione indirettamente connessi" le parti
di  impianto dedicate alla generazione ed indirettamente connesse con
la RTN.
Ferme   restando   le   classificazioni  degli  impianti  date  nella
deliberazione  52/00,  gli  impianti  di  generazione  indirettamente
connessi si distinguono in:
*  Impianti di tipo 1: impianti connessi con la RTN per il tramite di
una  porzione di rete con tensione nominale pari o superiore a 120 kV
(generalmente un sistema di sbarre).
*  Impianti  di  tipo  2:  impianti  (rilevanti  per  le attivita' di
trasmissione  e dispacciamento) connessi con la RTN per il tramite di
una porzione di rete con tensione nominale inferiore a 120 kV.
Agli  impianti  di tipo 1 si applicano tutte le Regole Tecniche degli
impianti di generazione direttamente connessi.
Per  entrambi  i tipi di impianti, vale il principio generale secondo
cui  la  connessione non deve causare alcun degrado nelle prestazioni
della RTN.
Le regole tecniche relative agli impianti di tipo 2 sono indicate nei
paragrafi seguenti.
10.1 Segnali e misure trasmessi dall'impianto
I   segnali  e  le  misure  che  genericamente  ciascun  impianto  di
produzione  di  tipo  2 deve trasmettere al Gestore, quando questi lo
richieda, sono:
* segnalazioni di posizioni di organi di manovra;
*  misure  di  potenza  attiva  e  di  potenza  reattiva nel punto di
consegna e separatamente per ciascun gruppo di generazione.
L'elenco   di   dettaglio  e'  riportato,  per  ciascun  impianto  di
produzione, negli accordi complementari.
10.2 Limiti di variazione della frequenza di rete
Il  Gestore  concorda  con  il  gestore  della rete a cui il medesimo
impianto  e'  direttamente  connesso  i  campi di frequenza entro cui
l'impianto stesso rimane connesso.
10.3 Potenza massima degli impianti
Il  gestore  della  rete a cui l'impianto di generazione di tipo 2 e'
direttamente   connesso   deve  verificare  che  la  potenza  massima
complessiva  (attiva  e reattiva) dell'impianto, e quelle dei singoli
gruppi di generazione, siano compatibili con le portate, le cadute di
tensione ammissibili e le condizioni generali d'esercizio di tutte le
linee di connessione interessate.
10.4 Ripristino del servizio elettrico
Gli  impianti  di  generazione  indirettamente connessi di tipo 2 non
sono  obbligati  a  partecipare al ripristino del servizio elettrico,
salvo diversa esigenza del gestore della rete a cui sono direttamente
connessi.
10.5 Regolazione della frequenza
Tutti  i  gruppi  di  potenza  nominale  superiore  a  10  MVA devono
contribuire  alla  regolazione primaria di frequenza, ad eccezione di
quelli  privi,  per propria natura, di capacita' regolanti (quali, ad
esempio, i gruppi idroelettrici ad acqua fluente).
Il  grado  di  statismo  e'  scelto,  di comune accordo tra Gestore e
Produttore,  nell'intervallo  tra  2%  e  5  %,  ed e' indicato negli
accordi complementari.
10.6 Regolazione della tensione
L'eventuale partecipazione dei gruppi alla regolazione di tensione e'
oggetto  di  accordo  tra  il Produttore ed il gestore della rete cui
l'impianto di produzione di tipo 2 e' direttamente connesso.
10.7 Requisiti di flessibilita'
10.7.1  Procedure  di  rialimentazione  e  condizioni di avviamento e
parallelo
Le  procedure  per la rialimentazione e le condizioni di avviamento e
parallelo  sono  oggetto  di  accordo tra il Produttore ed il gestore
della  rete  cui  l'impianto  di produzione di tipo 2 e' direttamente
connesso.
10.7.2 Presa di carico
Il  Gestore  concorda  con  il gestore della rete a cui l'impianto e'
direttamente  connesso  eventuali prescrizioni relative alla presa di
carico  dei gruppi; quest'ultimo gestore garantisce la compatibilita'
con l'impianto di generazione.
10.7.3 Capacita' di variazione della potenza reattiva
I  requisiti  dei gruppi in impianti di tipo 2, per cio' che riguarda
la  capacita'  di variare la potenza reattiva sono oggetto di accordo
tra  Produttore  e gestore della rete cui l'impianto di produzione e'
direttamente connesso
10.7.4 Funzionamento in seguito a guasti esterni
In  caso di guasti sulla rete cui l'impianto e' direttamente connesso
si  applicano  le  regole stabilite dal gestore di tale rete. Possono
essere   concordate   opportune   modalita'   di  distacco  selettivo
dell'impianto  di tipo 2, in modo da isolare l'impianto interessato e
da  consentire  la  richiusura  rapida tripolare anche in prossimita'
dell'impianto stesso, a beneficio della continuita' del servizio.
In  caso  di  mancanza  di  tensione  (totale  o parziale) sulla RTN,
occorre evitare che l'impianto di generazione di tipo 2 alimenti, sia
pure indirettamente, tale rete.
10.7.5 Attitudine ad alimentare porzioni isolate della RTN.
Gli  impianti di produzione di tipo 2 non possono alimentare porzioni
isolate  della  RTN.  Quando si crei accidentalmente un'isola di rete
comprendente impianti della RTN, l'intero impianto di produzione deve
venire separato dalla rete di distribuzione cui e' connesso.
10.8  Informazioni  per  la  rapida  ripresa  del  servizio  e per la
ricostruzione dei disservizi
Per   alcune  situazioni  particolari,  il  Gestore  puo'  richiedere
informazioni rilevate da:
* registratori cronologici degli eventi
*  oscilloperturbografi  (quali,  ad  esempio,  valori  istantanei di
corrente e di tensione, segnali di posizione di interruttori).
10.9 Protezioni dei gruppi
Sono  concordate tra Produttore e gestore della rete a cui l'impianto
di produzione e' direttamente connesso.

11 REGOLE TECNICHE RELATIVE ALLE RETI NON CONNESSE CON LA RTN
Il  presente  paragrafo  riguarda i seguenti tipi di reti o impianti,
quando non siano connessi con la RTN:
* reti con obbligo di connessione a terzi;
* reti interne di utenza;
* linee dirette.
Tali  reti  devono  essere progettate ed esercite in modo tale da non
causare,  neppure indirettamente, degrado nelle prestazioni della RTN
(in  alcuna  condizione  di  funzionamento)  o  nella  sicurezza  del
servizio elettrico in genere.
Per  tale ragione, le procedure di gestione, esercizio e manutenzione
adottate  sulle  reti  in  questione  devono essere coordinate con le
Regole  Tecniche  adottate dal Gestore, al quale e' affidata l'azione
di coordinamento.

12 DEROGHE E VIOLAZIONI ALLE REGOLE TECNICHE DI CONNESSIONE
12.1 Deroghe
Il  Gestore  puo' accordare o disporre deroghe all'applicazione delle
presenti Regole Tecniche.
Le deroghe in nessun caso possono comportare:
* discriminazioni fra Utenti o fra categorie di Utenti della rete;
*   degrado   delle   prestazioni  della  RTN  negli  altri  siti  di
connessione;
* imposizione di oneri aggiuntivi ad altri Utenti.
Le deroghe sono riconducibili a tre categorie:
a)  deroghe che comportano esclusivamente una variazione quantitativa
dei   parametri   indicati   nella   singola  Regola  Tecnica,  senza
modificarne  la  relativa  prescrizione,  disposte anche a seguito di
richiesta motivata dell'utente;
b) deroghe ad una singola regola tecnica, disposte anche a seguito di
una richiesta motivata dell'utente;
c)  deroghe  temporanee,  disposte  dal  Gestore,  nei casi in cui la
sicurezza   del   sistema   elettrico   possa  risultare  compromessa
dall'applicazione delle Regole Tecniche.
Relativamente  alle  deroghe rientranti nella categoria a) il Gestore
provvede  a comunicare all'Autorita' e all'utente diretto o indiretto
interessato la deroga disposta.
Relativamente  alle deroghe rientranti nella categoria b) il Gestore,
prima   di   disporre  una  deroga,  fa  istanza  all'Autorita',  con
riferimento  ad  un  singolo  sito  di  connessione,  presentando una
proposta  motivata  di  deroga,  che  viene  trasmessa per conoscenza
all'Utente  diretto  o  indiretto  interessato.  L'Autorita', sentito
l'Utente  diretto  o  indiretto  interessato,  si pronuncia in merito
all'approvazione   della  deroga  nel  termine  di  90  giorni  dalla
ricezione  della  proposta.  Qualora  la pronuncia dell'Autorita' non
intervenga  entro  tale  termine,  la  proposta  si intende da questa
tacitamente  approvata.  Il  Gestore comunica per iscritto le deroghe
disposte agli Utenti diretti o indiretti interessati.
Le   deroghe  rientranti  nelle  suddette  categorie  a)  e  b)  sono
registrate  in apposite sezioni del registro, predisposto dal Gestore
ai   sensi  dell'art.  16,  comma  6  della  deliberazione  n.  52/00
dell'Autorita',  relativo  alle  modificazioni  e  integrazioni delle
Regole   Tecniche   e   sono,   inoltre,   riportate   negli  accordi
complementari stipulati tra Gestore ed Utente.
Relativamente  alle  deroghe rientranti nella categoria c) il Gestore
da'  motivata  e tempestiva comunicazione all'Autorita' e agli Utenti
diretti  o  indiretti interessati delle deroghe disposte e della loro
presumibile  durata  massima,  operando al fine di rimuovere nel piu'
breve  tempo  possibile  le  cause  che  hanno  determinato la deroga
temporanea  alle  Regole  Tecniche.  Su  richiesta dell'Autorita', il
Gestore   fornisce   ulteriori,   piu'   dettagliate  informazioni  e
motivazioni circa le deroghe rientranti nella suddetta categoria c).
12.2 Violazioni
Il  Gestore vigila sul rispetto delle Regole Tecniche ed individua le
violazioni poste in essere dagli Utenti direttamente e indirettamente
connessi.
Di   ogni  violazione  delle  Regole  Tecniche  il  Gestore  fornisce
tempestiva informativa all'Autorita'.
In  relazione  alle conseguenze che possono derivare dalla violazione
di   una  o  piu'  Regole  Tecniche,  e'  possibile  individuare  tre
differenti categorie di violazioni:
a) violazioni molto gravi;
b) violazioni gravi;
c) violazioni lievi.
Nel   determinare   l'entita'   delle  violazioni  saranno  prese  in
considerazione le seguenti circostanze:
1. la natura e l'entita' dal danno;
2.  il  pericolo  derivante dalla violazione, per la vita e la salute
delle persone, nonche' per l'incolumita' delle cose, ivi compresi gli
impianti costituenti la RTN, e dell'ambiente;
3.  gli impedimenti arrecati alla continuita', alla efficienza e alla
sicurezza del servizio elettrico;
4.   l'individuazione  delle  responsabilita'  dei  singoli  soggetti
interessati dall'evento;
5. il reiterarsi in tempi ravvicinati di piu' di una violazione dello
stesso tipo.
a) Violazioni molto gravi;
Costituiscono violazioni molto gravi:
a.1)  il  mancato  rispetto,  da  parte degli Utenti della RTN, delle
Regole  Tecniche  o  delle  norme  in tema di sicurezza nell'utilizzo
della  strumentazione,  degli  apparati o degli impianti, quando cio'
determini grave danno o pericolo di danno ad impianti, persone, cose,
animali ovvero all'ambiente;
a.2)  Il  rifiuto  immotivato  da  parte degli Utenti di permettere i
controlli  o  le  ispezioni  previste nelle presenti Regole Tecniche,
ovvero  il  comportamento  ostruzionista da parte degli stessi Utenti
nei confronti dell'espletamento di tali controlli o ispezioni.
a.3)  il  rifiuto immotivato del Gestore di consentire l'accesso alla
RTN da parte di nuovi Utenti.
a.4)  l'interruzione  o  la  sospensione  immotivata,  da  parte  del
Gestore,  del  prelievo  o della fornitura di energia elettrica ad un
Utente;
b) Violazioni gravi
Costituiscono violazioni gravi:
b.1)  Il mancato rispetto da parte degli Utenti delle Regole Tecniche
o   delle   norme   in   tema   di   sicurezza   nell'utilizzo  della
strumentazione,  degli  apparati  o  degli  impianti, quando cio' non
determini  grave danno o pericolo di danno ad impianti, persone, cose
o animali;
b.2)  il  rifiuto  immotivato  degli  Utenti di fornire al Gestore le
necessarie   informazioni   ovvero   i   chiarimenti   in   merito  a
comportamenti  difformi  dalle  prescrizioni contenute nelle presenti
Regole Tecniche;
b.3)  il  ritardo  ingiustificato  da parte del Gestore nel fornire i
servizi richiesti ai nuovi utenti.
c) Violazioni lievi
Costituiscono  violazioni  lievi tutte quelle violazioni delle Regole
Tecniche  che  non  sono  riconducibili alle violazioni gravi o molto
gravi.
Per  l'individuazione  della  violazione  e  dell'Utente responsabile
della stessa, il Gestore si avvale anche del proprio Centro Nazionale
di Controllo e dei Centri di Ripartizione Territoriali.
Individuata  la  violazione,  il  Gestore diffida il/i soggetto/i che
ha/hanno  posto  in  essere  il  comportamento  contrario alle Regole
Tecniche  di  provvedere  al  ripristino delle condizioni di rispetto
delle  Regole  stesse entro un termine, fissato dal Gestore medesimo,
compreso  tra un minimo di 2 ed un massimo di 45 giorni, in base alla
gravita'   della  violazione  e  della  variazione  quantitativa  dei
parametri  tecnici  e/o  qualitativi  di  riferimento contenuti nelle
presenti Regole Tecniche.
Qualora  l'utente  non  ottemperi,  entro  il  termine indicato, alla
diffida  del  Gestore,  quest'ultimo  potra' adottare tutte le azioni
necessarie per ripristinare, con oneri a carico dell'utente medesimo,
il corretto funzionamento del sistema.
Nel  caso  delle violazioni molto gravi poste in essere dagli Utenti,
il Gestore, previa tempestiva e motivata comunicazione all'Autorita',
avviera'  nei  confronti  dell'utente la procedura di distacco, fatta
salva  in ogni caso la quantificazione e la richiesta di risarcimento
di   eventuali   danni  causati  dal  comportamento  dell'Utente.  In
particolare,  nel  caso  delle violazioni molto gravi di cui al punto
a.1), viene avviata immediatamente la procedura di distacco.
Per  quanto  riguarda le violazioni gravi il Gestore, previo espresso
parere dell'Autorita' in proposito, richiede all'Utente la cessazione
immediata  del  comportamento  in  violazione  nonche',  se del caso,
l'immediata riduzione dell'immissione o del prelievo di energia.
In  caso di violazioni lievi, il Gestore valutera' la possibilita' di
concedere  deroghe di natura temporanea alle presenti Regole Tecniche
a  seguito  di  specifica  richiesta  scritta  dell'Utente  medesimo,
secondo quanto previsto al precedente par.0.
Qualora  l'Utente  ottemperi  alla  diffida  del  Gestore, il Gestore
medesimo,   fatta  salva  ogni  pretesa  risarcitoria  nei  confronti
dell'Utente   stesso,  documentera'  con  comunicazione  scritta,  da
inviarsi  per  conoscenza  anche  all'Autorita'  e  ad  altri  Utenti
eventualmente  interessati, l'avvenuto ripristino delle condizioni di
rispetto delle presenti Regole Tecniche.
Qualora    nell'applicazione    delle   Regole   Tecniche   insorgano
controversie  tra  i soggetti giuridici elencati nell'art. 3, comma 4
della  delibera  dell'Autorita'  n.52/00  e  il Gestore, l'Autorita',
fermo  restando  quanto disposto dall'art. 2, comma 20 lett. c) della
legge  n.  14  novembre 1995 n. 481, procedera' ai sensi dell'art. 2,
comma 20 lett. d) della medesima legge.

13 DEFINIZIONI
Ai fini del presente documento valgono le seguenti definizioni.


=====================================================================
             Termine              |           Definizione
=====================================================================
                                  |Accordi specifici tra Gestore e
                                  |Utente, direttamente o
                                  |indirettamente connesso alla RTN,
                                  |allo scopo di specificare nel
                                  |dettaglio le prescrizioni di tipo
                                  |generale delle Regole Tecniche di
                                  |connessione. Essi sono costituiti
             Accordi complementari|basilarmente da tre sezioni:
                                   ----------------------------------
                                  |* prestazioni della RTN nel
                                  |particolare sito di connessione
                                   ----------------------------------
                                  |* caratteristiche degli impianti
                                  |della RTN, dell'Utente e delle
                                  |linee di collegamento nel
                                  |particolare sito di connessione;
                                   ----------------------------------
                                  |* disciplina dei rapporti tra
                                  |Gestore e Utente per quanto
                                  |attiene all'esercizio, alla
                                  |manutenzione e allo sviluppo delle
                                  |porzioni d'impianto funzionali
                                  |alla RTN.
                                   ----------------------------------
                                  |Gli accordi complementari
                                  |contengono la descrizione delle
                                  |eventuali deroghe, concesse con i
                                  |meccanismi previsti dall'articolo
                                  |5 della delibera dell'Autorità
                                  |n.52/00, e non impongono ulteriori
                                  |diritti o obbligazioni al Gestore
                                  |e all'Utente rispetto a quanto
                                  |previsto nelle Regole Tecniche di
                                  |connessione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |La combinazione di due condizioni:
                      Affidabilità|disponibilità e sicurezza.
                                   ----------------------------------
                                  |La disponibilità è l'idoneità a
                                  |far fronte staticamente ed in ogni
                                  |istante alle richieste globali di
                                  |potenza ed energia elettrica dei
                                  |clienti nei punti di connessione,
                                  |tenendo in conto i fuori servizi
                                  |programmati e forzati dei
                                  |componenti del sistema elettrico.
                                   ----------------------------------
                                  |La sicurezza è l'idoneità ad
                                  |affrontare i disturbi improvvisi
                                  |come cortocircuiti o perdita
                                  |forzata di componenti del sistema
                                  |elettrico. Tale aspetto considera
                                  |quindi proprio gli effetti delle
                                  |transizioni non affrontate con il
                                  |precedente criterio.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Alimentazione di utenze utilizzata
                                  |nei casi in cui, a causa di
                                  |disservizi di rete per cause
                                  |accidentali ed imprevedibili o per
                                  |interventi di manutenzione
                                  |programmata sulla stessa, non sia
                                  |possibile utilizzare un'altra
                                  |alimentazione, indicata come
                                  |principale e localizzata nello
        Alimentazione di emergenza|stesso sito.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Relè sensibili al valore della
                                  |frequenza e della sua derivata che
                                  |comandano il distacco di
                                  |predefiniti blocchi di carico
                                  |quando la frequenza, a seguito di
                                  |disservizi, raggiunge i valori non
      Alleggeritori automatici del|compatibili con l'esercizio del
                            carico|sistema elettrico.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Tensione nominale di valore
                                  |superiore a 35 kV e inferiore a
                     Alta tensione|220 kV.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Tensione nominale di valore uguale
                Altissima tensione|o superiore a 220 kV.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Qualunque impianto elettrico
                                  |connesso alla rete di trasmissione
                                  |nazionale tramite connessione
                                  |diretta, ivi incluse le reti
                                  |interne d'utenza, con l'esclusione
                                  |degli impianti di generazione e
                                  |delle reti con l'obbligo di
         Apparecchiatura elettrica|connessione di terzi.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Persona fisica o giuridica che
                                  |produce energia elettrica e la
                                  |utilizza in misura non inferiore
                                  |al 70% annuo per uso proprio
                                  |ovvero per uso delle società
                                  |controllate, della società
                                  |controllante e delle società
                                  |controllate dalla medesima
                                  |controllante, nonché per uso dei
                                  |soci delle società cooperative di
                                  |produzione e distribuzione
                                  |dell'energia elettrica di cui
                                  |all'articolo 4, numero 8, della
                                  |legge 6 dicembre 1962, n. 1643,
                                  |degli appartenenti ai consorzi o
                                  |società consortili costituiti per
                                  |la produzione di energia elettrica
                                  |da fonti energetiche rinnovabili e
                                  |per gli usi di fornitura
                                  |autorizzati nei siti industriali
                                  |anteriormente alla data di entrata
                    Autoproduttore|in vigore del DL n.79 del 16.3.99
---------------------------------------------------------------------
                                  |Attività di trasporto e
                                  |trasformazione dell'energia
                                  |elettrica sulla Rete.
                                  |Dell'attività di trasmissione
          Attività di trasmissione|fanno parte:
                                   ----------------------------------
                                  |* la gestione unificata della Rete
                                  |e delle parti delle stazioni
                                  |elettriche non comprese nella
                                  |medesima ma ad essa comunque
                                  |connesse e funzionali all'attività
                                  |di trasmissione ai sensi
                                  |dell'articolo 3, comma 5, del
                                  |decreto del Ministro
                                  |dell'industria, del commercio e
                                  |dell'artigianato 25 giugno 1999;
                                   ----------------------------------
                                  |* la programmazione e
                                  |l'individuazione degli interventi
                                  |di sviluppo;
                                   ----------------------------------
                                  |* l'autorizzazione annuale degli
                                  |interventi di manutenzione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Autorità per l'energia elettrica e
                                  |il gas, istituita ai sensi della
                          Autorità|legge 14 novembre 1995,n. 481.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Intervallo di frequenza, impostato
                                  |volontariamente, entro il quale il
                                  |regolatore di velocità di un
                                  |gruppo di generazione non
      Banda morta di un regolatore|reagisce.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Diminuzione improvvisa della
                                  |tensione di alimentazione
                                  |all'utenza ad un valore compreso
                                  |tra il 90 % e l'1 % della tensione
                                  |nominale per un periodo di tempo
                                  |superiore a 10 millisecondi e
                  Buco di tensione|inferiore o uguale a 1 minuto.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massima potenza che può essere
                                  |complessivamente scambiata con
                                  |continuità tra due aree elettriche
                                  |assicurando la sicurezza di
Capacità totale trasmissibile (TTC|esercizio dei rispettivi sistemi
        - Total Transfer Capacity)|elettrici.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Capacità complessivamente
                                  |utilizzabile per le importazioni,
                                  |definita per frontiera di ogni
                                  |paese interconnesso, pari alla
                                  |differenza tra la capacità totale
                                  |trasmissibile sulle linee di
                                  |interconnessione del paese
                                  |interessato (TTC) e il margine
 Capacità netta trasmissibile (NTC|operativo di trasmissione
          - Net Transfer Capacity)|corrispondente (TRM):
                                   ----------------------------------
                                  |NTC = TTC - TRM
---------------------------------------------------------------------
                                  |Carichi elettrici direttamente
                                  |associati al processo di
                                  |produzione di energia elettrica
                                  |del produttore ed indispensabili
 Carichi essenziali di un impianto|alla continuità della generazione
                     di produzione|di energia elettrica.
---------------------------------------------------------------------
                               CEI|Comitato Elettrotecnico Italiano
---------------------------------------------------------------------
                                  |Valore massimo percentuale della
                                  |tensione fornita dal sistema di
                                  |eccitazione (in condizioni di
                                  |alimentazione nominali), riferito
                                  |alla tensione di eccitazione in
                                  |condizioni di funzionamento
                           Ceiling|nominali.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Un impianto comprendente una o più
                                  |unità di generazione
                                  |(unità/gruppi), anche se separate,
                                  |di proprietà e/o controllato dallo
                                  |stesso produttore e/o
                          Centrale|autoproduttore.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Insieme di impianti destinati al
                                  |controllo e all'esercizio della
                                  |RTN o di un sistema elettrico di
                                  |Utente (diverso da un Sistema di
               Centro di Controllo|Produzione).
---------------------------------------------------------------------
                                  |Insieme di elementi della RTN
                                  |costituito dalla linea di
                                  |trasmissione e dagli stalli agli
                                  |estremi della stessa, inclusi i
                                  |relativi organi di sezionamento
                                  |circuitale. La classificazione dei
                                  |collegamenti per livelli di
                                  |tensione viene effettuata facendo
                                  |riferimento alla tensione
                                  |nominale. La lunghezza del
                                  |collegamento è, di norma, la
                                  |lunghezza della linea che
                                  |costituisce il collegamento
                      Collegamento|stesso.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Situazione in cui il sistema
                                  |elettrico è in condizioni di
            Condizione eccezionale|"emergenza" e/o di "ripristino".
---------------------------------------------------------------------
                                  |Situazione di funzionamento del
                                  |sistema elettrico in cui, a causa
                                  |di guasti o perturbazioni, si ha
                                  |la violazione di limiti operativi
                                  |su elementi di rete e/o la
                                  |disalimentazione di porzioni di
           Condizione di emergenza|carico.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Situazione in cui, verificata la
                                  |disalimentazione totale o parziale
                                  |del carico, vengono eseguite le
                                  |necessarie azioni per riportare il
          Condizione di ripristino|sistema in condizione normale.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Situazione in cui la richiesta
                                  |complessiva di carico è
                                  |soddisfatta, non sussistono
                                  |violazioni a regime stazionario
                                  |dei limiti di funzionamento dei
                                  |componenti costituenti il sistema
                                  |stesso e sono soddisfatti i
                Condizione normale|criteri di sicurezza previsti.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Situazione in cui la richiesta
                                  |complessiva di carico è
                                  |soddisfatta, non sussistono
                                  |violazioni a regime stazionario
                                  |dei limiti di funzionamento dei
                                  |componenti costituenti il sistema
                                  |stesso, ma non sono soddisfatti i
     Condizione normale di allarme|criteri di sicurezza previsti.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Confine che delimita l'esatta
                                  |proprietà patrimoniale delle parti
                                  |degli impianti afferenti a diversi
              Confine di proprietà|proprietari.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Connessione di tutti gli impianti
                                  |per i quali sussiste, in almeno un
                                  |punto, una continuità circuitale,
                                  |senza interposizione di impianti
      Connessione diretta alla RTN|elettrici di terzi, con la RTN.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Connessione di tutti gli impianti,
                                  |rilevanti ai fini dell'esercizio
                                  |delle attività di trasmissione e
                                  |dispacciamento, per i quali
                                  |sussiste in almeno un punto una
                                  |continuità circuitale, con
                                  |interposizione di impianti
    Connessione indiretta alla RTN|elettrici di terzi, con la RTN.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Scambio di telemisure, telesegnali
                                  |ed allarmi tra il Gestore e
                                  |l'Utente in tempi di qualche
                                  |minuto, finalizzato al controllo
          Controllo in tempo reale|del sistema elettrico nazionale.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Convenzione, approvata con Decreto
                                  |MICA del 22 dicembre 2000, che, ai
                                  |sensi dell'art. 3, comma 8 del
                                  |decreto legislativo n.79/99,
                                  |disciplina i rapporti tra Gestore
                  Convenzione Tipo|e Titolari della RTN.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Concessione al GRTN approvata con
                                  |decreto del 17 luglio 2000 del
                                  |Ministero dell'Industria, del
                                  |Commercio e dell'Artigianato:
                                  |"Convenzione tra il Ministero
                                  |dell'Industria, del Commercio e
 Convenzione di concessione tra il|dell'Artigianato e il Gestore
     Ministero dell'Industria e il|della rete di trasmissione
                             GRTN.|nazionale S.p.A.".
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massima corrente di guasto
                                  |monofase delle reti AAT e AT nelle
        Corrente di guasto a terra|condizioni ordinarie di esercizio.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massima corrente di guasto
                                  |monofase delle reti AAT e AT nelle
                                  |condizioni ordinarie di esercizio
        Corrente di guasto a terra|della configurazione di rete
                      previsionale|prevista a cinque anni.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Valore efficace massimo di
                                  |corrente che un elemento della RTN
                                  |può trasportare in maniera
  Corrente limite di funzionamento|continua per un tempo
                        permanente|indeterminato.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Valore efficace massimo di
                                  |corrente che un elemento della RTN
                                  |può trasportare per un tempo ben
  Corrente limite di funzionamento|determinato e in condizioni di
                       transitorio|funzionamento definite.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Contatto accidentale, diretto o
                                  |con interposta una impedenza, tra
                                  |i conduttori di linea oppure tra
                    Corto circuito|questi e la terra.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Diagramma che esprime la potenza
                                  |richiesta da una rete elettrica in
                   Curva di carico|funzione del tempo.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Decreto 25 giugno 1999 del
                                  |Ministero dell'Industria, del
                                  |Commercio e dell'Artigianato,:
                                  |"Determinazione dell'ambito della
    Decreto ministeriale 25 giugno|rete elettrica di trasmissione
                              1999|nazionale"
---------------------------------------------------------------------
                                  |Decreto legislativo 16 marzo 1999,
                                  |n. 79 del Ministero
                                  |dell'Industria, del Commercio e
                                  |dell'Artigianato: "Attuazione
                                  |della direttiva 96/92/CE recante
                                  |norme comuni per il mercato
      Decreto legislativo n. 79/99|interno dell'energia elettrica"
---------------------------------------------------------------------
                                  |Decreto 21 gennaio 2000 del
                                  |Ministero dell'Industria, del
                                  |Commercio e dell'Artigianato:
                                  |"Assunzione della titolarità e
                                  |delle funzioni da parte della
                                  |società Gestore della rete di
           Decreto 21 gennaio 2000|trasmissione nazionale S.p.A."
---------------------------------------------------------------------
                                  |Deliberazione n° 52/00, del 9
                                  |marzo 2000, dell'Autorità per
                                  |l'energia elettrica e il gas:
                                  |"Emanazione di Direttive al
                                  |gestore della rete di trasmissione
                                  |nazionale per l'adozione di regole
                                  |tecniche ai sensi dell'articolo 3,
                                  |comma 6, del decreto legislativo
            Deliberazione n. 52/00|16 marzo 1999, n. 79"
---------------------------------------------------------------------
                                  |Limiti di funzionamento
                                  |ammissibili di un generatore
                                  |sincrono nel piano cartesiano
                                  |Potenza reattiva/Potenza attiva,
                                  |definiti sulla base delle
                                  |temperature o delle
                                  |sovratemperature ed,
    Diagramma di potenza (Curva di|eventualmente, della stabilità
                       Capability)|statica.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Direttiva 21 gennaio 2000 del
                                  |Ministero dell'Industria, del
                                  |Commercio e dell'Artigianato:
                                  |"Direttive per la società Gestore
                                  |della rete di trasmissione
                                  |nazionale di cui all'art. 3, comma
                                  |4, del decreto legislativo 16
         Direttiva 21 gennaio 2000|marzo 1999, n.79."
---------------------------------------------------------------------
                  Disalimentazione|v. Interruzione
---------------------------------------------------------------------
                                  |Attività diretta ad impartire
                                  |disposizioni per l'utilizzo e
                                  |l'esercizio coordinato degli
                                  |impianti di produzione, della RTN,
                                  |delle reti ad essa connessa e dei
                                  |servizi di rete, quali,
                                  |esemplificativamente, i servizi di
                                  |regolazione di tensione e
                                  |frequenza, di riserva e di
                    Dispacciamento|riaccensione della rete.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Stato nel quale un elemento della
                                  |RTN è utilizzabile per l'attività
                                  |di trasmissione alle condizioni
                                  |previste in uno stato di
Disponibilità di un elemento della|consistenza funzionale ben
                              Rete|definito.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Combinazione di apparecchi diversi
                                  |o un singolo apparecchio idoneo a
                                  |svolgere le funzioni di
            Dispositivo di manovra|disconnessione di un circuito.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Rapporto tra il valore efficace
                                  |dell'armonica di ordine n di una
                                  |grandezza alternata ed il valore
  Distorsione armonica di ordine n|efficace della sua fondamentale.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Rapporto tra il valore efficace
                                  |del residuo armonico ed il valore
                                  |efficace della grandezza
 Distorsione armonica totale (THD)|alternata.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Ogni fenomeno elettromagnetico
                                  |suscettibile di degradare la
                                  |prestazione di un dispositivo,
         Disturbo elettromagnetico|apparecchio o sistema.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Impresa distributrice che vende
                                  |l'energia a tariffa ai clienti
                                  |vincolati ed ai clienti idonei che
                                  |non hanno stipulato contratti sul
                                  |mercato libero. Il Distributore ha
                                  |l'obbligo di allacciare alla
                                  |propria rete i clienti vincolati
                                  |che ne facciano richiesta,
                                  |gestisce la rete di distribuzione
                                  |in zone definite, acquista energia
                                  |elettrica con contratti bilaterali
                                  |dai produttori o dai rivenditori e
                                  |dalla Borsa dell'energia, assicura
                                  |servizi di vettoriamento ai
                                  |clienti idonei allacciati alla
                                  |propria rete che hanno stipulato
                      Distributore|contratti sul mercato libero.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Trasporto e trasformazione di
                                  |energia elettrica su reti di
                                  |distribuzione ad alta, media e
                                  |bassa tensione per le consegne ai
                     Distribuzione|clienti finali.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Fenomeno per cui un disturbo
                                  |elettromagnetico ha origine da una
                         Emissione|sorgente.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Utilizzazione metodica degli
                                  |impianti di potenza ed accessori
                                  |secondo procedure codificate in
                                  |attuazione delle determinazioni
                                  |della gestione della RTN.
                         Esercizio|Dell'esercizio fanno parte:
                                   ----------------------------------
                                  |i. la conduzione, per l'attuazione
                                  |delle manovre ordinate dal Gestore
                                  |e delle consegne autonome;
                                   ----------------------------------
                                  |ii. il pronto intervento, a
                                  |seguito di guasto o anomalia;
                                   ----------------------------------
                                  |iii. le manovre per la messa fuori
                                  |servizio e in sicurezza degli
                                  |impianti;
                                   ----------------------------------
                                  |iv. il monitoraggio dello stato
                                  |degli impianti;
                                   ----------------------------------
                                  |v. le ispezioni sugli impianti.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Impressione soggettiva della
                                  |fluttuazione della luminanza di
                                  |lampade ad incandescenza o
                                  |fluorescenti dovuta a fluttuazioni
              Flicker (sfarfallio)|della tensione di alimentazione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Serie di variazioni ripetitive del
          Fluttuazione di tensione|valore efficace della tensione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Differenza, in funzione del tempo,
                                  |tra il valore efficace della
                                  |tensione immediatamente precedente
                                  |l'inizio della variazione di
                                  |tensione e i successivi valori
  Forma d'onda della variazione di|efficaci della tensione valutati
                          tensione|su ogni semiperiodo.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Numero di oscillazioni per secondo
                                  |in cui il valore di una grandezza
                                  |alternata, ad esempio la tensione,
                                  |varia dalla polarità positiva alla
                                  |polarità negativa. Si misura in
                         Frequenza|Hertz (Hz)
---------------------------------------------------------------------
                                  |Macchina elettrica che effettua la
                                  |trasformazione da una fonte di
                                  |energia primaria in energia
                        Generatore|elettrica.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Insieme della attività e delle
                                  |procedure che determinano il
                                  |funzionamento e la previsione del
                                  |funzionamento, in ogni condizione,
                                  |di una rete elettrica; tali
                                  |attività e procedure comprendono
                                  |la gestione dei flussi di energia
                                  |elettrica, dei dispositivi di
                                  |interconnessione e dei servizi di
                                  |rete necessari, nonché le
                                  |decisioni degli interventi di
               Gestione della rete|manutenzione e sviluppo.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Insieme della attività e delle
                                  |procedure che determinano il
                                  |funzionamento e la previsione del
                                  |funzionamento, in ogni condizione,
                                  |di una stazione elettrica; tali
                                  |attività e procedure comprendono
                                  |l'esercizio della stazione, nonché
                                  |le decisioni, i programmi e gli
                                  |interventi relativi alla
Gestione di una stazione elettrica|manutenzione e allo sviluppo.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Persona fisica o persona giuridica
                                  |che gestisce, anche non avendone
                Gestore della rete|la proprietà, una rete elettrica.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Società per azioni che esercita,
                                  |in regime di concessione le
                                  |attività di trasmissione e di
                                  |dispacciamento di energia
                                  |elettrica, ivi compresa la
                                  |gestione unificata della rete di
                                  |trasmissione nazionale, costituita
Gestore della rete di trasmissione|ai sensi dell'articolo 3 del
                         nazionale|decreto legislativo n. 79/99.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Rapporto tra le ampiezze delle
                                  |componenti di sequenza inversa e
       Grado di dissimmetria della|di sequenza diretta di un sistema
                          tensione|di tensioni trifase.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Complesso costituito dall'insieme
                                  |del motore primo e del generatore
             Gruppo di generazione|elettrico.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Gruppo di generazione non idoneo a
                                  |mantenere la tensione e la
                                  |frequenza dell'energia elettrica
                                  |consegnata alla rete entro il loro
              Gruppo non regolante|campo normale di valori.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Gruppo di generazione idoneo a
                                  |mantenere la tensione e la
                                  |frequenza dell'energia elettrica
                                  |consegnata alla rete entro il loro
                  Gruppo regolante|campo normale di valori.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Cedimento di un componente
                                  |elettrico o condizione di pericolo
                                  |per persone o cose, che determina
                                  |l'immediata messa fuori servizio
                            Guasto|di un elemento della RTN.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Infrastrutture dedicate al
                                  |servizio di trasmissione
                                  |dell'energia elettrica facenti
                                  |parte della RTN, quali ad esempio
                                  |le linee e le stazioni di
          Impianti di trasmissione|smistamento e di trasformazione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Complesso di componenti elettrici
                                  |destinato al trasporto e alla
                                  |trasformazione dell'energia
               Impianto di potenza|elettrica.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Complesso delle apparecchiature
                                  |destinate alla conversione
                                  |dell'energia fornita da qualsiasi
                                  |fonte primaria in energia
 Impianto di produzione di energia|elettrica consegnata alla rete di
                         elettrica|trasmissione o di distribuzione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Insieme costituito dai dispersori,
                                  |dai conduttori di terra, dai
                                  |collettori (o nodi) di terra e dai
                                  |conduttori di protezione ed
                                  |equipotenziali, destinato a
                 Impianto di terra|realizzare la messa a terra.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Indicatore della capacità del
                                  |sistema complessivo di protezione
                                  |nell'eliminare i guasti, una volta
                                  |che siano stati rilevati. E'
  Indice di corretto funzionamento|definito dalla formula Dp = 1-F/A
                    su guasto (Dp)|dove:
                                   ----------------------------------
                                  |A= numero totale di guasti nel
                                  |sistema;
                                   ----------------------------------
                                  |F= numero di guasti nel sistema in
                                  |cui l'interruttore ha mancato
                                  |l'apertura.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Rapporto tra l'energia non fornita
                                  |in una determinata rete elettrica
                                  |per cause accidentali e la potenza
                                  |alla punta nella stessa rete nel
        Indice di disalimentazione|periodo di tempo considerato.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Indice di severità di flicker
                                  |calcolato nel periodo di 10
                                  |minuti. Esso rappresenta una
                                  |misura della severità visuale del
  Indice di severità del flicker a|flicker in relazione alla soglia
               breve termine (Pst)|di irritabilità al disturbo.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Indice di severità del flicker
                                  |valutato sul periodo di due ore,
                                  |utilizzando la serie dei
                                  |successivi valori di Pst
                                  |riscontrati nel medesimo periodo,
  Indice di severità del flicker a|secondo il seguente algoritmo di
               lungo termine (Plt)|calcolo: **********
         ---->   Vedere algoritmo a pag. 64 del S.O.  <----



---------------------------------------------------------------------
                                  |Stato nel quale un elemento della
                                  |RTN non è utilizzabile da parte
                                  |del Gestore per l'attività di
    Indisponibilità di un elemento|trasmissione. L'indisponibilità si
                        della Rete|distingue come segue.
                                   ----------------------------------
                                  |i. Programmata: è prevista nel
                                  |piano annuale delle
                                  |indisponibilità oppure nel piano
                                  |trimestrale per le indisponibilità
                                  |e ha una durata inferiore a cinque
                                  |giorni.
                                   ----------------------------------
                                  |ii. Occasionale: non è prevista
                                  |nel piano annuale ma è prevista
                                  |nel piano trimestrale delle
                                  |indisponibilità e ha una durata
                                  |superiore o uguale a cinque
                                  |giorni, oppure non è prevista nel
                                  |piano trimestrale ma è prevista
                                  |nel piano mensile.
                                  |L'indisponibilità occasionale si
                                  |distingue in differibile, se è
                                  |relativa ad una manutenzione
                                  |occasionale differibile o
                                  |indifferibile, se è relativa ad
                                  |una manutenzione occasionale
                                  |indifferibile.
                                   ----------------------------------
                                  |iii. Su guasto, se è conseguente
                                  |al verificarsi di un guasto;
                                   ----------------------------------
                                  |iv. Per causa esterna, se dovuta
                                  |ad esigenze di terzi o ad eventi
                                  |non attribuibili al Titolare; ad
                                  |esempio: lavori o prove richiesti
                                  |da gestori/titolari di reti
                                  |limitrofe o da altri operatori,
                                  |calamità naturali, provvedimenti
                                  |di autorità pubbliche.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Inserimento nel quale una o più
                                  |linee sono dedicate ad un solo
            Inserimento in antenna|Utente.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Inserimento, mediante una
                                  |derivazione da un elettrodotto
                                  |esistente, di un tronco di linea o
                                  |di un trasformatore con il solo
                                  |interruttore nell'estremo lato
 Inserimento in derivazione rigida|Utente.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Inserimento costituito da una
                                  |stazione di consegna connessa
                                  |attraverso due nuovi collegamenti
                                  |a due stazioni di connessione
                                  |diverse (con la stessa tensione
                                  |nominale). È equivalente ad un
     Inserimento in doppia antenna|inserimento di tipo entra-esce.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Inserimento costituito da una
                                  |stazione di consegna connessa ad
                                  |una linea preesistente, in modo da
                                  |generare due soli tronchi di linea
                                  |afferenti a due stazioni di
         Inserimento in entra-esce|connessione diverse.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Inserimento di un impianto di
                                  |Utente a sbarre di stazione senza
                                  |linea interposta o con tratti di
                                  |conduttori di lunghezza inferiore
                                  |a 500 m (convenzionale), senza
                                  |interruttore in partenza
 Inserimento in stazione adiacente|dall'impianto di Utente.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Collegamento fra reti elettriche
          Interconnessione di reti|necessario al trasferimento di
                        elettriche|energia elettrica.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Modalità operative per
                                  |l'espletamento delle attività di
                                  |gestione, esercizio, manutenzione
                                  |e sviluppo di due o più reti
                                  |interconnesse, al fine di
                                  |garantire il funzionamento
          Interoperabilità di reti|simultaneo e coordinato delle
                        elettriche|stesse.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Dispositivo di sezionamento e
                                  |manovra in grado di portare ed
                                  |interrompere correnti in
                                  |condizioni normali di esercizio, e
                                  |inoltre atto a portare per un
                                  |determinato periodo di tempo e ad
                                  |interrompere correnti in
                                  |specificate condizioni eccezionali
                                  |di esercizio, come ad esempio in
                      Interruttore|caso di corto circuito.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Interruttore la cui apertura
                                  |assicura la separazione
                                  |dell'intero impianto di produzione
                                  |dalla rete di trasmissione o di
             Interruttore generale|distribuzione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Condizione nella quale la tensione
                                  |ai terminali di consegna
                                  |dell'energia elettrica per un
                                  |Utente è inferiore all'1% della
                      Interruzione|tensione nominale.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Interruzione dovuta di norma
                                  |all'esecuzione di interventi e
                                  |manovre programmati sulla rete
                                  |preceduta dalla comunicazione agli
                                  |Utenti interessati del periodo
                                  |temporale di interruzione, con
                                  |mezzi idonei e con un anticipo non
        Interruzione con preavviso|inferiore a un giorno.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Interruzione in tutti i casi in
                                  |cui gli Utenti non siano stati
                                  |avvisati con mezzi idonei e
                                  |comunque con un anticipo inferiore
                                  |a un giorno. Un'interruzione senza
                                  |preavviso può essere classificata
      Interruzione senza preavviso|come:
                                   ----------------------------------
                                  |- interruzione lunga, se ha durata
                                  |superiore a tre minuti;
                                   ----------------------------------
                                  |- interruzione breve, se ha durata
                                  |superiore a un secondo e non
                                  |superiore a tre minuti;
                                   ----------------------------------
                                  |- interruzione transitoria, se ha
                                  |durata non superiore a un secondo.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Parte di rete costituita
                                  |dall'insieme di tutte le arterie
                                  |metallicamente tra loro connesse e
                                  |alimentate dagli stessi nodi
                                  |estremi; l'isola di distribuzione
                                  |può comprendere linee della rete
            Isola di distribuzione|di trasmissione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Limite di frequenza, di corrente o
                                  |di tensione a cui un componente
                                  |del sistema elettrico può
                                  |funzionare per definiti intervalli
                                  |temporali e che non deve essere
                                  |oltrepassato per evitare danni ai
                                  |componenti del sistema o un
                Limite ammissibile|possibile collasso del sistema.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massima emissione consentita alla
                                  |totalità degli Utenti disturbanti
       Limite di emissione propria|connessi alla rete considerata.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massima emissione consentita alla
                                  |totalità degli Utenti disturbanti,
                                  |in relazione al livello di
                                  |compatibilità, al livello di
                                  |emissione trasferibile e al limite
                                  |di emissione propria della rete
 Limite di emissione totale Utenti|considerata.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Quota parte del limite di
                                  |emissione totale Utenti che può
                                  |essere resa disponibile al singolo
        Limite di emissione Utente|Utente.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Limite di frequenza, di corrente e
                                  |di tensione a cui un elemento del
                                  |sistema elettrico può funzionare
           Limite di funzionamento|per un tempo indefinito.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massima potenza trasmissibile
                                  |attraverso un nodo del sistema per
                                  |la quale l'intero sistema, o la
                                  |parte di esso cui si riferisce il
Limite di stabilità statica (di un|limite di stabilità, è ancora
                sistema elettrico)|staticamente stabile.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massima potenza trasmissibile
                                  |attraverso un nodo del sistema per
                                  |la quale l'intero sistema, o la
                                  |parte di esso cui si riferisce il
   Limite di stabilità transitoria|limite di stabilità, è ancora
         (di un sistema elettrico)|stabile transitoriamente.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Qualsiasi linea elettrica che
             Linea di collegamento|collega:
                                   ----------------------------------
                                  |* l'impianto di consegna con
                                  |l'impianto di Utente, oppure
                                   ----------------------------------
                                  |* l'impianto di consegna con la
                                  |stazione di connessione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Linea elettrica in alta tensione
                                  |che collega due diverse reti
                                  |elettriche di trasmissione o di
                                  |distribuzione o anche due aree di
         Linea di interconnessione|generazione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Linea elettrica ad alta o
                                  |altissima tensione, aerea o in
                                  |cavo, destinata al trasporto
                                  |dell'energia elettrica dagli
                                  |impianti di produzione alle reti
             Linea di trasmissione|di distribuzione o agli Utenti.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Linea elettrica di trasporto
                                  |dell'energia elettrica che collega
                                  |un centro di produzione ad un
                                  |centro di consumo,
                                  |indipendentemente dal sistema di
                     Linea diretta|trasmissione e distribuzione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Valore di disturbo
                                  |elettromagnetico, con alta
                                  |probabilità di non essere
                                  |superato, generato da una
                                  |apparecchiatura funzionante
                                  |all'interno di un sistema; il
                                  |Gestore adotta una probabilità del
              Livello di emissione|95 %.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massimo valore di disturbo
                                  |trasferibile ad una rete con un
                                  |certo livello di tensione da parte
                                  |di reti con altri livelli di
   Livello di emissione trasferita|tensione.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Massimo livello di un dato
                                  |disturbo elettromagnetico,
                                  |incidente in modo specificato su
                                  |un particolare dispositivo,
                                  |apparecchio o sistema, per il
                                  |quale non si verifica
                                  |deterioramento della sua
               Livello di immunità|prestazione specifica.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Azione o insieme di azioni che
                                  |determina una modificazione dello
                           Manovra|schema di rete.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Operazioni e interventi
                                  |finalizzati al mantenimento o al
                                  |ripristino dell'efficienza e del
                                  |buon funzionamento degli impianti
                                  |elettrici, tenuto conto
                                  |dell'eventuale decadimento delle
                      Manutenzione|prestazioni.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Attività che viene effettuata su
                                  |impianti o su parti di essi per il
                                  |mantenimento o il ripristino
                                  |dell'efficienza e del buon
                                  |funzionamento degli impianti
                                  |stessi, avuto riguardo del
                                  |decadimento prestazionale, senza
                                  |che ne derivi alcuna modifica
                                  |della consistenza o della
                                  |funzionalità degli impianti che ne
            Manutenzione ordinaria|sono oggetto..
---------------------------------------------------------------------
                                  |Manutenzione di durata uguale o
                                  |superiore ai 5 giorni complessivi
                                  |prevista nel piano annuale delle
                                  |indisponibilità ovvero concordata
                                  |successivamente senza carattere di
          Manutenzione programmata|urgenza.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Attività che viene effettuata per
                                  |il rinnovo e il prolungamento
                                  |della vita utile di un impianto,
                                  |senza comportare modifica dello
                                  |stato di consistenza funzionale e
        Manutenzione straordinaria|delle caratteristiche tecniche.
---------------------------------------------------------------------
                                  |Porzione della capacità netta
                                  |trasmissibile riservata al fine di
 Margine operativo di trasmissione|garantire la sicurezza del
     (TRM -Trasmission Reliability|funzionamento del sistema
                            Margin|elettrico per:
                                   ----------------------------------
                                  |a) la gestione delle deviazioni
                                  |non intenzionali dello scambio
                                  |estero reale rispetto a quello
                                  |programmato; tali deviazioni
                                  |derivano da varianti della
                                  |produzione o dell'assorbimento
                                  |totale del sistema elettrico
                                  |nazionale;