Allegato A alla delibera n. 24/01/CIR LINEE GUIDA DI IMPLEMENTAZIONE TECNICA Il presente allegato descrive il servizio di accesso condiviso a livello di rete locale di cui all'art. 1 della presente delibera. 1. Descrizione del servizio di accesso condiviso. Il "servizio di accesso condiviso" consiste nell'offerta disaggregata in uso della porzione di spettro non utilizzata per servizi di telefonia vocale di una coppia elicoidale simmetrica in rame della rete locale o della sottorete locale di distribuzione. In tale porzione di spettro l'operatore che ha richiesto l'accesso condiviso puo' fornire servizi basati su tecnologia xDSL mentre la porzione inferiore dello spettro continua ad essere utilizzata per la fornitura al pubblico del servizio telefonico. Allo scopo di eliminare le possibili interferenze tra i servizi dell'operatore che offre i servizi di telefonia vocale e dell'operatore che fornisce servizi xDSL e' necessario l'utilizzo di uno splitter. Lo splitter e' un dispositivo che viene istallato presso la terminazione d'utente e presso la centrale locale pertinente di quella sede cliente. Esso e' costituito da un filtro passa basso, per i servizi di telefonia vocale, ed un filtro passa alto, per i servizi xDSL. Parte dello splitter, quella che svolge la funzione di filtro passa alto, e' in alcuni casi incorporata nel modem xDSL. L'accesso condiviso e' realizzato in due modalita': 1) trasmissione di servizi ADSL in condivisione con servizi POTS (c.d. ADSL su POTS); 2) trasmissione di servizi ADSL in condivisione con servizi ISDN (c.d. ADSL su ISDN). I metodi per configurare la trasmissione su singolo doppino di servizi "ADSL su POTS" oppure "ADSL su ISDN" sono descritti nella Raccomandazione ITU G.992.1.(1) La trasmissione con tecnica ADSL e' conforme alle Raccomandazioni ITUG.992.1 per l'ADSL c.d. full rate e alla Raccomandazione ITU-T G.992.2 per il c.d. "splitterless ADSL" o "ADSL Lite" che consente l'utilizzo, in sostituzione dello splitter che va installato nella terminazione d'utente, di singoli micro-filtri di tipo passa basso, ognuno dei quali puo' essere connesso dallo stesso utente all'apparecchio telefonico (2). Nel seguito vengono fornite le linee guida di implementazione dell'accesso condiviso nel caso di utilizzo del sistema ADSL. Tali linee guida saranno adattate nel caso in cui la normativa internazionale produca degli standard per altri apparati xDSL adatti all'uso in accesso condiviso (si veda ad esempio il sistema VDSL tuttora in corso di standarizzazione) e lo stato di maturazione della tecnologia e del mercato ne consenta l'introduzione nella rete locale. 2. Configurazione tecnica di implementazione dell'accesso condiviso a livello di rete locale. L'offerta del servizio di accesso condiviso si basa sulla catena impiantistica riportata in Fig. 1 e comprende: 1) Splitter d'utente (3), Viene fornito dall'operatore che richiede il servizio di accesso condiviso. Risulta comunque utile prevedere una modalita' di fornitura da parte dell'ON a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. Lo splitter deve essere conforme alle specifiche tecniche riportate nella sezione 3 del presente allegato. 2) Splitter nella centrale locale (SL/SGU) pertinente di quella sede cliente. Viene fornito dall'operatore che richiede il servizio di accesso condiviso. Risulta comunque utile prevedere una modalita' di fornitura da parte dell'ON a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. Lo splitter deve essere conforme alle specifiche tecniche riportate nella sezione 3 del presente allegato. Lo splitter puo' essere integrato nel DSLAM o di tipo stand alone. 3) Cavo di raccordo (a) che collega il lato centrale del MDF al HDF e trasporta sia la telefonia vocale sia i servizi ADSL. Le caratteristiche e la lunghezza del cavo di raccordo sono compatibili con i requisiti di qualita' della telefonia vocale. Tali requisiti sono riportati nell'offerta di riferimento dell'ON. Il cavo di raccordo viene fornito e installato dall'ON. 4) Cavo di raccordo (b) che collega il lato rete del MDF al HDF e trasporta i servizi di telefonia vocale. Le caratteristiche e la lunghezza del cavo di raccordo sono compatibili con i requisiti di qualita' della telefonia vocale. Tali requisiti sono riportati nell'offerta di riferimento dell'ON. Il cavo di raccordo viene fornito dall'ON. 5) Tratta di rete dal MDF fino alla terminazione d'utente. Viene fornita dall'ON e comprende: raccordo di abbonato, distributore, tratta della rete secondaria, armadio di distribuzione, tratta della rete primaria, permutatore. (1) Lo standard G.992.1 Annex B dell'ITU-T prevede anche la coesistenza di ADSL e ISDN sullo stesso doppino ("ADSL su ISDN"). In tal caso per evitare interferenze con il segnale ISDN (il cui spettro si estende fino a circa 90-130 kHz a secondo che il codice di linea utilizzato sia 2B1Q o 4B3T) la banda utilizzata dal sistema ADSL viene ristretta all'intervallo che va da circa 138 kHz a 1.1 MHz (i toni DMT da 0 a 28 non vengono utilizzati). La presenza contemporanea delle due soluzioni ADSL su POTS e ADSL su ISDN su doppini adiacenti puo' comportare problemi di interferenza (paradiafonia) per cui la fattibilita' e modalita' di implementazione dell'accesso condiviso nel caso ADSL su ISDN condizionata alla possibilita' di adottare opportuni accorgimenti tecnici necessari ad evitare interferenze dannose tra linee che utilizzano ADSL su POTS e linee su cui si richiede di utilizzare ADSL su ISDN. (2) Tale soluzione, basata sull'utilizzo di micro-filtri, viene spesso indicata con il termine ADSL con "splitter distribuito". (3) Lo splitrer nella terminazione di utente puo' essere omesso e sostituito con micro-filtri applicabili a ciascun apparecchio telefonico nel caso di utilizzo della tecnica "ADSL Lite". ----> Vedere Figura di pag. 61 <---- Fig. 1 - Schema di principio di implementazione dell'accesso condiviso nel caso ADSL su POTS o ADSL su ISDN (co-locazione fisica). Per quanto riguarda le procedure di test in linea occorre tener presente che i problemi connessi alla risorsa fisica in rame si possono verificare sia in banda fonica sia alle frequenze superiori. Per quanto riguarda malfunzionamenti in banda fonica molti guasti possono essere individuati anche con lo splitter in uso. Viceversa in altri casi puo' essere necessario dover effettuare il test senza lo splitter in cascata. Per tale ragione e' necessario che lo SLA tra i due operatori definisca le modalita' di disconnessione tramite bypass dello splitter minimizzando i disservizi per l'utente e per gli operatori coinvolti. Gli stessi aspetti sono previsti nello SLA per i guasti che possono verificarsi nella banda utilizzata per i servizi xDSL. 3. Caratteristiche tecniche dello splitter per ADSL su POTS/ISDN. Lo splitter e' un dispositivo a tre porte: una verso la linea d'utente (L), una verso il modem ADSL (X) ed una verso gli apparati per la telefonia (telefono o autocommutatore) (T). Le porte T e X devono essere idealmente isolate. Fra le porte L e T e viceversa devono sussistere condizioni di massima trasparenza per tutte le funzionalita' della rete PSTN. Le caratteristiche tecniche dello splitter rispettano gli standard di riferimento (ETSI e/o ITU) allo scopo di evitare qualunque distorsione del segnale in banda fonica e in banda dati che porti ad una degradazione della qualita' del servizio percepita dall'utente finale. Le caratteristiche dello splitter sono definite nei documenti ETSI TR 101 728 V1.1.1 (2000-12), ETSI TR 101 388 V1.2.1 (2001-10) ed ETSI TR 102 139 V1.1.1 (2000-06), e il sistema ADSL utilizzato e' conforme alla tecnologia di trasmissione numerica definita nella raccomandazione ITU-T G.992.l. 4. Co-locazione. Gli operatori che richiedono il servizio di accesso condiviso hanno requisiti di spazio simili a quelli necessari nel caso di full ULL. Di conseguenza gli obblighi dell'ON relativi alla collocazione nel caso dell'accesso condiviso sono gli stessi previsti nell'allegato A della delibera n. 2/00/CIR. La configurazione riportata nella Fig. 1 si riferisce alla co-locazione fisica interna degli apparati dell'operatore che richiede accesso condiviso in ambienti opportuni adibiti all'interno della centrale dell'ON (SL/SGU). Il servizio di accesso condiviso viene fornito anche secondo la modalita' di co-locazione fisica esterna (o a distanza) in appositi cabinet/armadio nei pressi dei siti dell'ON. 5. Struttura dei costi del servizio di accesso condiviso. La struttura di pricing del servizio di accesso condiviso e' articolata in canoni mensili e contributi "una tantum", questi ultimi sono ulteriormente distinti in contributo impianto e contributi aggiuntivi. Il valore del canone e' legato solo ai costi aggiuntivi dovuti alla fornitura del servizio di accesso condiviso rispetto a quelli legati alla fornitura del servizio di telefonia vocale e non contiene i costi comuni. I costi comuni sono quelli legati a tutti gli elementi della rete di distribuzione ed alle attivita' svolte per la fornitura del servizio di telefonia vocale e che sono gia' coperti dalle tariffe relativi a tali servizi. 6. Condizioni relative all'accesso disaggregato alla sottorete locale (sub-loop unbundling). 6.1 Definizione del servizio. L'accesso alla sottorete locale e' una forma di accesso disaggregato in cui viene consentito all'operatore beneficiario l'accesso ad una rete locale parziale (in rame o in fibra) che collega il punto terminale della rete nella sede dell'abbonato ad un punto di concentrazione o a un determinato punto di accesso intermedio della rete telefonica pubblica fissa. 6.2 Informazioni minime necessarie riguardo gli elementi della sottorete cui e' offerto l'accesso. L'operatore notificato mette a disposizione lo spazio fisico e le risorse tecniche necessarie per ospitare e connettere, secondo modalita' ragionevoli, le apparecchiature pertinenti di un beneficiario, che intende usufruire del servizio di accesso alla sottorete locale. L'operatore notificato rende altresi' disponibili le risorse connesse alla fornitura dell'accesso disaggregato alla sottorete locale, in particolare gli spazi per la ubicazione degli apparati del soggetto beneficiario, i cavi di collegamento e i sistemi informatici pertinenti, il cui accesso e' necessario a un beneficiario per fornire i servizi su base concorrenziale ed equa. Gli elementi minimi necessari che sono resi disponibili dall'operatore notificato sono: a) informazioni relative all'ubicazione dei punti di accesso fisici intermedi della rete locale; b) informazioni relative a disponibilita' di sottoreti locali in parti specifiche della rete di accesso; c) condizioni tecniche relative all'accesso alle sottoreti locali e alla loro utilizzazione, ivi incluse le caratteristiche tecniche della sottorete locale; d) procedure di ordinazione e di fornitura, limitazioni dell'uso; e) servizi di co-locazione nei punti di accesso alla sottorete locale dove per "co-locazione" si intende la messa a disposizione dello spazio fisico e delle risorse tecniche necessarie per ospitare e connettere, secondo modalita' ragionevoli, le apparecchiature pertinenti di un beneficiario; f) opzioni di co-locazione nei siti di cui al precedente punto; g) caratteristiche delle apparecchiature: limitazioni eventuali delle apparecchiature che possono essere installate; h) condizioni di accesso per il personale di operatori concorrenti; i) norme di sicurezza; j) norme per l'assegnazione dello spazio in caso di spazio limitato nei punti di accesso alla sottorete locale. GLOSSARIO ADSL - Asymmetric Digital Subscriber Line; CPE - Customer Premise Equipment; DMT - Discrete Multitone; DSL - Digital subcriber Line; DSLAM - DSL Access Multiplexer; HDF - Hand-over Distribution Frame; ISDN - lntegrated Services Digital Network; ITU - International Telecommunications Union; MDF - Main Distribution Frame; NT - Network Termination; ON - Operatore Notificato; ONP - Open Network Provision; POTS - Plain Old Telephone Service; SA - Shared Access; SGU - Stadio di Gruppo Urbano; SL - Stadio di Linea; SLA - Service Level Agreement; SGT - Stadio di Gruppo di Transito; TR - Technical Recommandation; ULL - Unbundling Local Loop; VDSL - Very high bit rate Digital Subscriber Line; xDSL - Digital Subscriber Line di tipo "x"; DEFINIZIONI Accesso disaggregato: istituto mediante il quale un operatore rende disponibili, a qualsiasi altro operatore che ne faccia richiesta per la fornitura di un servizio di telecomunicazioni, dei singoli elementi dell'infrastruttura di rete in modo non discriminatorio e in qualsiasi punto tecnicamente ragionevole. In genere, il servizio di accesso disaggregato puo' comprendere sia la disponibilita' fisica/virtuale dell'elemento di rete sia alcune funzioni basilari di manutenzione dello stesso. L'"accesso disaggregato alla rete locale", include sia l'accesso completamente disaggregato alla rete locale (full unbundling), sia l'accesso condiviso alla rete locale; esso non implica cambiamenti della proprieta' della rete locale. Armadio di distribuzione: punto di sezionamento fra rete di distribuzione primaria e secondaria che rappresenta un elemento di elasticita'. Chiamato anche armadio di distribuzione primario. Borchia d'utente: vedi Terminazione d'utente. Cavo a coppie simmetriche: cavo in rame realizzato con coppie di conduttori fisicamente ed elettricamente simmetrici rispetto alla terra. Distributore: elemento di separazione tra la rete di distribuzione secondaria in cavo a coppie simmetriche in rame e i singoli raccordi di utente. Chiamato anche distributore secondario. DSLAM: DSL Access Multiplexer. Elemento che affascia lato utente i modem xDSL sui quali si attestano le linee d'utente xDSL raccolte. Realizza funzioni di multiplazione delle suddette linee xDSL su un'interfaccia a larga banda con protocollo di tipo ATM od IP. ETSI: European Telecommunications Standards Institute: l'organismo europeo di Stati membri il cui compito e' quello di definire gli standards e raccomandazioni dell'industria europea di telecomunicazioni. FULL ULL (Full Unbundling): "accesso completamente disaggregato alla rete locale", la fornitura a un beneficiario dell'accesso alla rete locale o alla sottorete locale dell'operatore notificato che autorizzi l'uso di tutto lo spettro delle frequenze disponibile sulla coppia elicoidale metallica nel caso di accesso alla rete in rame. HDF: Hand-Over Distribution Frame. Vedi Permutatore di scambio. ISDN: Rete numerica che permette la fornitura di servizi di telefonia pubblica in connettivita' numerica end-to-end e servizi dati. ITU-T (International Telecommunication Union-Telecommunications): l'organismo internazionale di Stati membri il cui compito e' quello di definire gli standards e raccomandazioni dell'industria internazionale di telecomunicazioni. MDF: Main Distribution Frame. Vedi Permutatore. Permutatore (Urbano): Main Distribution Frame nella terminologia inglese. Elemento posto in centrale al confine tra la rete di distribuzione in rame e l'autocommutatore. Svolge le funzioni di terminazione e numerazione della rete in rame e consente la funzione di permutazione, protezione e sezionamento tra la rete e l'autocommutatore. Permutatore di scambio (Hand-Over Distribution Frame): Permutatore che realizza il confine tra il permutatore dell'operatore notificato e quello dell'operatore co-locato. Ad esso accedono entrambi gli operatori. POTS: Rete pubblica di telefonia che consente la fornitura end-to-end di servizi di telefonia pubblica in connettivita' analogica di tipo 3.1 kHz. Raccordo di utente: singola coppia simmetrica in rame che dal distributore arriva alla terminazione di utente. Rete di distribuzione in rame: complesso di portanti fisici basati su coppie simmetriche (doppini) in rame e terminazioni che si estende dal permutatore presso la centrale locale (SGU o SL) fino alla rete di abbonato. Rete di distribuzione: svolge le stesse funzioni della rete di accesso. Mentre con rete di distribuzione s'intende usualmente la porzione di rete locale realizzata da collegamenti in rame (ma anche fibra in taluni casi) e apparecchiature passive quali distributori e ripartitori, il termine rete di accesso e' piu' generico e indica una porzione di rete locale che puo' comprendere anche apparati trasmissivi di diverso tipo quali multiplatori di utente, Sistemi di Accesso Flessibile, Sistemi di Accesso Sincrono, ecc. Il termine rete di distribuzione non e' definito formalmente e nel presente contesto normativo non e' usato, se non in casi specifici per indicare specifiche porzioni di rete di accesso e quando non sono possibili ambiguita'. Rete di distribuzione in rame primaria: parte della rete di distribuzione in rame che collega la centrale locale (SGU o SL) agli armadi di distribuzione (nel caso di rete elastica) o anche direttamente ai centri nodali di riparto elementare (nel caso di rete rigida). Rete di distribuzione in rame secondaria: parte della rete di distribuzione in rame che collega l'armadio di distribuzione o il centro nodale di riparto elementare (nel caso di rete rigida) ai distributori. Sottorete locale: per "sottorete locale", si intende una rete locale parziale che collega il punto terminale della rete nella sede dell'abbonato ad un punto di concentrazione o a un determinato punto di accesso intermedio della rete telefonica pubblica fissa. Stadio di gruppo urbano: lo stadio di commutazione che svolge funzioni di instradamento verso le SGT e gestisce tutti gli SL che ad esso fanno capo (livello 2 della gerarchia di commutazione di Telecom Italia). Stadio di linea: lo stadio di commutazione che consente la raccolta dell'utenza attraverso la rete di distribuzione (livello 3 della gerarchia di commutazione di Telecom Italia). Puo' essere sia remotizzato che co-locato presso la centrale SGU. Normalmente realizzato con un modulo remoto dell'autocommutatore posto presso la SGU. Strisce di permutazione: elementi, posti presso un multiplatore o uno SL remoto, che costituiscono il punto ove sono attestate le coppie corrispondenti al livello periferico di rete. Svolgono le funzioni di permutazione, protezione e sezionamento delle coppie. Sub-Loop Unbundling: accesso disaggregato alla "sottorete locale". Terminazione di utente (Network Termination): punto in cui e' attestata presso l'utente la linea fisica, cui sono collegati gli apparati e/o l'impianto di utente. XDSL: una famiglia di standard e di tecnologie trasmissive concepite per realizzare flussi dati ad alta velocita' sugli esistenti doppini in rame della rete di distribuzione. La lettera "x" sottintende la genericita' dei sistemi DSL e viene sostituita da "A", "RA", "H", "S", "I", "V" in funzione della capacita' trasmissiva dell'apparato DSL.