Art. 4. Caratteristiche di coltivazione Il sistema di coltivazione delle "Clementine del Golfo di Taranto", di cui al presente disciplinare. deve essere obbligatoriamente quello tradizionalmente adottato all'interno dell'area delimitata nel precedente art. 3 e prevede le seguenti tecniche: a) la potatura e' praticata ogni anno a primavera inoltrata, e' finalizzata ad assecondare l'equilibrio tra la funzione vegetativa e produttiva, con tagli limitati specialmente nei primi anni. La forma di allevamento e' quella a globo - vaso. b) la concimazione e' sempre basata sullo stato di fertilita' del terreno, a seguito di opportune analisi effettuate con cadenza triennale. La concimazione di base viene praticata in inverno - primavera con concimi liquidi e/o solidi ed integrati alla ripresa vegetativa con micro - meso e macro elementi. Trovano applicazione anche la concimazione fogliare, i fitoregolatori e la fertirrigazione. c) Irrigazione viene praticata in quasi tutti i periodi dell'anno, in assenza di piogge. Il metodo piu' in uso e' quello a goccia o a zampillo, diretto e lontano dalla proiezione della chioma, per evitare possibili attacchi di "marciumi" nella zona del colletto. d) Le lavorazioni del terreno servono per il controllo delle infestanti, l'interramento dei concimi e la riduzione della perdita d'acqua dal terreno per evaporazione. e) I trattamenti antiparassitari sono praticati con i prodotti fitosanitari a base di principi attivi registrati per gli agrumi. Per l'ammissione all'I.G.P. i nuovi impianti dovranno essere realizzati in terreni ben drenati. Sono ammessi frangiventi (vivi o morti) per la protezione della coltura nelle diverse fasi. Fatto salvo i sesti di impianto preesistenti che hanno densita' da 350 a 750 piante/ha, nei nuovi impianti la densita' non deve superare n. 500 piante/ha. Sono ammessi impianti a sesto dinamico con diversa densita', fino ad un massimo di 25 anni di eta'. La produzione unitaria massima consentita per le clementine, e' fissata in 50 t/ha. I nuovi impianti devono essere realizzati esclusivamente con piante innestate, conformi alla norme di qualita' CE sulla commercializzazione del materiale di propagazione. Fino a che non sara' stata accertata la buona rispondenza di altri porta innesti, i nuovi impianti di agrumi devono essere realizzati usando come esclusivo porta innesto il Citrus aurantium L., volgarmente noto come "Arancio amaro" o "Melangolo". La raccolta dei frutti deve essere effettuata a mano, con l'uso delle forbici, evitando che i frutti vengano deteriorati. I frutti devono essere raccolti asciutti, senza foglia o con qualche foglia. I frutti privi di calice (rosetta) sono esclusi dalla I.G.P. La tecnica della deverdizzazione non e' ammessa. E' consentito l'impiego di cere e/o di prodotti conservanti ammessi dalla legislazione del Paese cui i frutti sono destinati, e in quanto tali, agenti esclusivamente all'esterno della buccia, senza alterazione del sapore e dell'odore tipici di ciascuna clementina.