(all. 2 - art. 1)
Allegato B "Linee guida relativi ai parametri tecnici ed economici "

   INDICE
   1. Modelli insediativi
   2. Tipologie di alloggi e residenze per studenti
   3. Spazi e dotazioni degli Ambiti Funzionali
   3.1  Elenco  degli  ambiti  funzionali  e  delle  relative  unita'
ambientali:
   3.2 Descrizione dei requisiti generali degli ambiti funzionali:
   3.3 Requisiti generali delle principali unita' ambientali
   4. Dotazioni e caratteristiche tecniche degli arredi, attrezzature
e impianti
   4.1 Arredi e forniture
   4.2 Impianti
   4.3 Caratteristiche delle finiture
   5. Requisiti tecnico - prestazionali
   5.1 benessere termoigrometrico
   5.2 benessere respiratorio, olfattivo e qualita' dell'aria
   5.3 benessere visivo
   5.4 inquinamento elettromagnetico
   5.5 benessere acustico
   5.6 risparmio energetico
   5.7 manutenzione
   5.8 accessibilita'
   5.9 prevenzione incendi
   5.10 sicurezza dei percorsi

   1. Modelli insediativi

   La residenza universitaria si caratterizza in Italia per essere un
sistema  di  spazi  organizzato  per  aree  funzionali destinate alla
residenza   e   ai   servizi   collegata  alle  strutture  didattiche
universitarie, nonche' integrata nel contesto urbano.
   Il   grado   di   dipendenza   dalle   strutture  universitarie  e
d'integrazione  col  contesto  urbano  determina  differenti  modelli
insediativi  che  a  loro  volta  sono  strettamente  influenzati dal
rapporto esistente tra citta' e universita'
   1.  UNIVERSITA'  SEPARATA  DALLA  CITTA':  gli studenti, in numero
inferiore  a  quello degli abitanti, vivono nel CAMPUS separato dalla
citta',  ma  da  essa  dipendente.  Qui le residenze rappresentano un
sistema costituito da molteplici strutture strettamente collegate con
l'istituzione  universitaria, in grado di ospitare permanentemente la
quasi totalita' degli universitari. La dimensione dell'insediamento e
la  localizzazione esterna o marginale alla citta' determinano scarse
o  addirittura  nulle  relazioni  con  il  contesto urbano. In questo
modello  i servizi collettivi sono per lo piu' unificati in modo tale
da servire piu' residenze per cui ciascuna di esse assume la funzione
di  dormitorio  destinato  ad  ospitare esclusivamente lo studio e il
riposo individuale. La centralizzazione dei servizi realizza notevoli
economie di scala dei costi di costruzione e di gestione.
   2.  MODELLO  INTEGRATO  CITTA' UNIVERSITA': rappresenta il modello
insediativo    storico   sviluppatosi   in   Italia   dalla   nascita
dell'istituzione accademica nel quale l'universita' vive nella citta'
costituendone  parte  essenziale  in un rapporto numerico equilibrato
tra    abitanti    e   studenti.   Qui   la   residenza,   svincolata
organizzativamente  dalla  sede  dove  ha  luogo  l'istruzione vera e
propria,  costituisce  l'elemento  di  un  sistema  di  alloggiamenti
diffusi nell'area d'influenza dell'universita'.
   La  singola  residenza si caratterizza come INSEDIAMENTO INTEGRATO
se  la  sua  localizzazione  permette  una  facile  accessibilita' ai
servizi  didattici, rimanendo integrata con il contesto urbano con il
quale  scambia  relazioni  e  informazioni e di cui utilizza la vasta
gamma  di  servizi  offerti  (luoghi  di  ristoro,  librerie, cinema,
teatri,   giardini   pubblici,   circoli  sportivi).  Ogni  struttura
appartenente  a  questo  modello  richiede  una dotazione completa di
servizi  collettivi in grado di realizzare un'entita' autonoma, anche
se   gli   spazi   a   cio'   destinati  possono  essere  ridotti  in
considerazione della loro complementarieta' con servizi esterni.
   Nel caso di INSEDIAMENTO ISOLATO si hanno residenze localizzate in
zone  distanti sia dalle aule universitarie sia da quei servizi quali
biblioteche, librerie, luoghi di incontro culturale che completano il
percorso  formativo  degli  studenti  (in Italia costituiscono per lo
piu'  strutture  acquisite  dagli  enti per il diritto allo studio in
situazioni  emergenziali).  Generalmente  sono  caratterizzate da una
maggiore  dotazione  di  spazi  per  attivita'  collettive e di svago
rispetto all'insediamento integrato (campi sportivi....), anche se la
distanza dalle strutture dove viene impartito l'insegnamento comporta
una   permanenza   minore   nella  residenza  e  quindi  una  ridotta
utilizzazione.  Rappresentano  le  proposte  meno  gradite all'utenza
poiche'  l'effetto  combinato  della dimensione ridotta rispetto alla
soluzione  del  campus e la difficolta' di accedere a servizi esterni
istituisce  un  corto  circuito  d'isolamento nel quale la vita dello
studente  si  esercita  esclusivamente nello studio in residenza e in
facolta'.
   L'attuale  riorganizzazione  dell'edilizia  universitaria  attuata
attraverso  la  frammentazione  localizzativa a vasto raggio (urbano,
metropolitano,  alcune  volte  regionale)  degli  Atenei  per poli di
specializzazione   vede,   a   fronte  del  rafforzamento  di  alcuni
insediamenti  storici,  la  nascita  di  nuovi  centri destinati alla
didattica  e  alla  ricerca  per i quali devono essere previste nuove
residenze.
   L'INSEDIAMENTO  INTEGRATO  appare quello piu' idoneo a risolvere i
problemi di adeguamento quantitativo e qualitativo delle residenze in
quanto   adattabile   a  diversi  tipi  di  intervento  (dalla  nuova
edificazione al restauro, dalla ristrutturazione urbanistica a quella
edilizia)  ed applicabile sia per adeguare al fabbisogno il numero di
posti  letto  nelle sedi che si consolidano sia per attivare le nuove
strutture residenziali nei poli di decentramento universitario.
   2.Tipologie di alloggi e residenze per studenti
   I   modelli  organizzativi  piu'  diffusi  secondo  i  quali  sono
strutturate  le  piu' recenti realizzazioni residenziali per studenti
possono classificarsi in quattro tipi fondamentali:
   * ad albergo
   * a minialloggi
   * nuclei integrati
   * misti
   TIPO AD ALBERGO
   L'organizzazione   spaziale  prevede  corpi  edilizi  rettangolari
lunghi  nei  quali  su  un corridoio centrale si affacciano le camere
singole   (preferenziale)  o  doppie.  Questo  tipo  e'  realizzabile
preferibilmente  con  bagno di pertinenza. Al fine di ridurre i costi
della  struttura  sono  proponibili soluzioni nelle quali un bagno di
pertinenza sia condivisibile da due stanze singole.
   I   servizi  residenziali  collettivi  sono  concentrati  in  zone
definite e separate dalle camere dei residenti.
   Questa  soluzione  si presenta piu' semplice di altre dal punto di
vista  realizzativo  per la serialita' degli elementi compositivi, ma
di  contro,  soprattutto  se  le  dimensioni del piano sono notevoli,
induce  nell'utenza  comportamenti  di  scarso controllo sullo spazio
collettivo  aumentando  l'utilizzazione  della  stanza  rispetto alle
parti comuni.
   Le  realizzazioni  con schema distributivo ad albergo recentemente
vengono, in molti casi di ristrutturazione, adeguate alle esigenze di
spazi  di socializzazione degli utenti sacrificando alcune camere per
ogni  piano  per far posto a cucine collettive e ad aree di soggiorno
per piccoli gruppi.
   TIPO A MINIALLOGGI
   Prevede   l'alloggiamento   degli   studenti   in  veri  e  propri
appartamenti  di  piccole  dimensioni  raggruppati  intorno a zone di
distribuzione.  Ogni  appartamento,  destinato ad uno o due utenti e'
autonomo  in  quanto  dotato  di  zona  cottura, servizio igienico ed
eventuale  zona  giorno.  Gli spazi comuni dell'intero complesso sono
assenti  o  molto  ridotti  e  riferiti  a  servizi  essenziali quali
portineria,  lavanderia.  Adeguato per tipologie di utenza superiore,
per  gli  studenti  comuni rappresenta una proposta abitativa che non
soddisfa  appieno  le  esigenze  di  socializzazione e comunicazione.
Costituisce  una  soluzione  economicamente  piu' onerosa determinata
dall'incidenza dei costi delle cucine e delle relative attrezzature
   TIPO A NUCLEI INTEGRATI
   E'  costituito  da  un numero variabile di camere, preferibilmente
singole,  in  grado  di  ospitare  da 2/3 a 6 o piu' studenti, che fa
riferimento   per  alcune  funzioni  (preparazione  pasti,  pranzo  e
soggiorno  ..)  ad  ambiti  spaziali  riservati  dando luogo a nuclei
separati d'utenza. L'organizzazione a nuclei integrati appare la piu'
idonea  a  mediare  tra  le  esigenze  di  privacy  e  socialita' dei
residenti  in  quanto  l'utilizzazione  di  spazi da parte di piccoli
gruppi permette di dilatare le dimensioni complessive della struttura
senza  dare origine a problemi d'estraneazione indotti dalla presenza
di troppi soggetti.
   Essendo  organizzabile secondo moduli variabili, puo' dare origine
ad  ambienti  meno uniformi, piu' stimolanti dal punto di vista della
percezione  e  dell'appropriazione spaziale e adattarsi facilmente al
recupero  del  patrimonio  edilizio  esistente  dove  i vincoli della
maglia  strutturale  preesistente,  del posizionamento delle aperture
impongono  il  ricorso  a  soluzioni non univoche e rigide, nonche' a
varie   organizzazioni   distributive  dell'edificio,  siano  esse  a
corridoio o a nucleo centrale.
   TIPO MISTO
   Con  sempre maggiore frequenza appaiono realizzazioni (soprattutto
nei  paesi  europei  dove  la cultura del collegio e' molto radicata)
nelle  quali  sono compresenti i diversi tipi distributivi. In questo
modo  la  stessa residenza e' in grado di ospitare differenti tipi di
utenti  (studenti, borsisti, studenti sposati, professori visitatori)
e  conservare  quella funzione fondamentale di incentivare i processi
di socializzazione e integrazione.

    ---->  Vedere immagini da pag. 28 a pag. 64 della G.U.  <----