(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato 1
            RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
4. Informazioni cliniche.
4.1. Indicazioni terapeutiche.
    Trattamento di malattie dermatologiche androgeno-dipendenti nella
donna  quali:  forme  conclamate  di  acne di ogni tipo, con notevole
presenza   di   grasso  sulla  cute  (seborrea)  ed  accompagnate  da
manifestazioni  infiammatorie  e nodulari (acne papulopustolosa, acne
nodulocistica);  caduta  dei  capelli  androgeno-dipendente (alopecia
androgenetica);  forme modeste di crescita anomala di peli al viso ed
al corpo (irsutismo).
    Un  irsutismo  di  recente  comparsa  o rapidamente ingravescente
richiede approfondite indagini cliniche.
    Sebbene  "Nome  del prodotto" abbia anche effetto contraccettivo,
non  puo'  essere  prescritto  a  tali fini; l'uso deve invece essere
riservato  nei  casi  in cui si renda necessario il trattamento delle
patologie androgeno-dipendenti sopra descritte.
    Si  raccomanda  la  sospensione del trattamento tre-quattro cicli
dopo  la risoluzione completa delle condizioni per cui il prodotto e'
stato  prescritto,  e  che  "Nome del prodotto" non sia ulteriormente
utilizzato ai soli fini contraccettivi.
    Ulteriori  cicli  di trattamento con "Nome del prodotto" potranno
essere     somministrati     se     le     condizioni     patologiche
androgeno-dipendenti dovessero ripresentarsi.
4.2. Posologia e modo di somministrazione.
    Avendo  una composizione simile a quella dei contraccettivi orali
combinati  "Nome  del  prodotto"  inibisce  l'ovulazione  e  pertanto
previene  il  concepimento.  Le pazienti in trattamento con "Nome del
prodotto",  pertanto,  non  devono  utilizzare  altri  contraccettivi
ormonali  in  quanto  cio' esporrebbe la paziente a dosi eccessive di
ormoni  senza  alcuna  necessita'  ai fini di un efficace trattamento
contraccettivo.
    Per  la  stessa  ragione  le donne che desiderano pianificare una
gravidanza non dovrebbero assumere "Nome del prodotto".
    Prima  di  iniziare  l'assunzione  di  "Nome  del  prodotto",  e'
opportuno eseguire una visita medica generale e ginecologica completa
(compreso  la  mammella e lo striscio secondo Papanicolau) e valutare
attentamente l'anamnesi familiare.
    Se  qualche  membro  della  famiglia e' stato affetto da malattie
tromboemboliche   (come  trombosi  venosa  profonda,  ictus,  infarto
miocardico)  in  giovane  eta',  sara' necessario escludere eventuali
disturbi della coagulazione.
    Escludere uno stato di gravidanza.
Primo ciclo.
    L'assunzione  delle compresse della prima confezione di "Nome del
prodotto" deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale, cioe' il
primo giorno di mestruazione.
    Il  trattamento  proseguira' con l'assunzione di una compressa in
ognuno  dei successivi ventuno giorni, seguiti da un intervallo senza
trattamento  di  sette  giorni,  nel  corso del quale si verifichera'
un'emorragia da sospensione.
Cicli successivi.
    L'assunzione   delle   compresse   della   successiva  confezione
riprendera'  dopo  i  sette giorni di intervallo, nello stesso giorno
della settimana nel quale e' stata iniziata la prima confezione.
Passaggio da un contraccettivo orale a "Nome del prodotto".
    La  prima compressa di "Nome del prodotto" deve essere assunta il
primo  giorno  della  emorragia  che  si  verifica  dopo l'assunzione
dell'ultima compressa del precedente contraccettivo orale usato dalla
paziente.
Assunzione irregolare.
    Qualora  la  paziente  dimenticasse  di prendere una compressa di
"Nome  del  prodotto"  all'ora  consueta  dovra'  prenderla  entro le
successive   dodici   ore.  Se  trascorrono  piu'  di  trentasei  ore
dall'assunzione  dell'ultima  compressa, la protezione contraccettiva
non  e'  piu'  garantita.  Tralasciare  la  compressa  dimenticata  e
riprendere  la  normale assunzione giornaliera, ma adottare ulteriori
precauzioni  contraccettive  per  il  resto  del  ciclo,  per evitare
l'instaurarsi di una gravidanza che renderebbe necessaria l'immediata
interruzione del trattamento.
Impiego post-partum e post-abortum.
    Normalmente,  dopo un parto o un aborto, "Nome del prodotto" deve
essere   prescritto  solo  dopo  il  completamento  del  primo  ciclo
mestruale normale.
    Qualora  motivi medici impongano anche un immediato ed affidabile
effetto contraccettivo, il trattamento con "Nome del prodotto" potra'
essere iniziato entro il dodicesimo (ma non prima del settimo) giorno
dopo il parto o non piu' tardi del quinto giorno dopo l'aborto.
    Quando   si   somministrano   contraccettivi  orali  nel  periodo
immediatamente  successivo  a  un  parto  o  un aborto, e' necessario
valutare l'aumento del rischio di malattia tromboembolica.
Assenza di emorragia da sospensione.
    Qualora,  in  casi  eccezionali,  non si verifichi l'emorragia da
sospensione,  prima di continuare l'assunzione di "Nome del prodotto"
bisognera'  escludere  l'eventualita'  di una gravidanza in atto, che
renderebbe necessaria l'immediata interruzione del trattamento.
Provvedimenti in caso di emorragia irregolare.
    Si  osservano  a  volte  lievi  emorragie  (spotting) o emorragie
intermestruali,  in  particolare durante i primi tre mesi di impiego,
che cessano in genere spontaneamente. La donna puo' quindi continuare
l'assunzione  di  "Nome  del  prodotto"  anche  in  caso di emorragia
irregolare.  Ove  l'emorragia  perduri  o ricorra, sono consigliabili
interventi diagnostici atti a escludere cause organiche e l'eventuale
necessita' di un raschiamento.
    Cio'  vale  anche nel caso di lievi emorragie che si ripresentino
ad   intervalli   irregolari  in  parecchi  cicli  consecutivi  o  si
verifichino  per  la  prima volta dopo un prolungato uso di "Nome del
prodotto".
Disturbi gastrointestinali.
    Se   si  manifestano  vomito  o  diarrea  entro  tre-quattro  ore
dall'assunzione  della compressa, l'efficacia contraccettiva potrebbe
diminuire,  per  cui continuare la normale assunzione giornaliera, ma
adottare ulteriori precauzioni contraccettive per il resto del ciclo,
per evitare l'instaurarsi di una gravidanza che renderebbe necessaria
l'immediata    interruzione   del   trattamento.   Se   il   disturbo
gastrointestinale   dovesse   protrarsi,   si  dovranno  prendere  in
considerazione altri metodi contraccettivi.
Durata d'uso.
    La  durata  d'uso  dipende  dalla gravita' del quadro clinico; di
norma il trattamento deve essere proseguito per molti mesi.
    Dopo   la   remissione  della  sintomatologia  si  raccomanda  di
proseguire  l'assunzione  di  "Nome  del  prodotto"  per  tre-quattro
ulteriori  cicli.  Nel  caso  si  ripresenti  una  recrudescenza dopo
settimane  o  mesi  dalla  sospensione  e'  necessario  riprendere il
trattamento con "Nome del prodotto".
4.3 Controindicazioni.
    Gravidanza.
    Allattamento.
    Giovani  donne  nelle  quali  i  cicli  mestruali non sono ancora
stabilizzati.
    Precedenti  personali  o  familiari  di  patologia tromboembolica
venosa  idiopatica  (TEV), quando l'anamnesi familiare si riferisce a
TEV in fratelli o genitori in eta' relativamente giovane.
    Processi trombotici o embolici venosi in atto.
    Processi trombotici o embolici arteriosi in atto o pregressi.
    La presenza di uno o piu' fattori di rischio di trombosi venosa o
arteriosa  puo'  costituire una controindicazione all'uso (vedere 4.4
"Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
    Disturbi  cardiovascolari:  ipertensione,  patologia  coronarica,
valvulopatie, disturbi del ritmo che possono originare trombi.
    Anemia drepanocitica.
    Anamnesi di emicrania con sintomatologia neurologica focale.
    Diabete mellito complicato da micro o macroangiopatie.
    Patologia oftalmica di origine vascolare.
    Disturbi del metabolismo lipidico.
    Pancreatite   in   atto   o   pregressa   se  associata  a  grave
ipertriglice-ridemia.
    Gravi  disturbi  della  funzionalita'  epatica,  ittero o intenso
prurito  gravidico nell'anamnesi, sindrome di Dubin-Johnson, sindrome
di Rotor.
    Tumori epatici, in atto o pregressi (benigni o maligni).
    Malattie   displasiche   mammarie  accertate  con  visita  medica
specialistica.
    Patologie  maligne ormono-dipendenti, accertate o sospette, degli
organi genitali o della mammella.
    Emorragia vaginale di natura non accertata.
    Herpes gestationis nell'anamnesi.
    Peggioramento dell'otosclerosi in corso di gravidanza.
    Ipersensibilita' nei confronti di uno qualunque dei componenti di
"Nome del prodotto".
    Qualora  durante  l'impiego di "Nome del prodotto" compaia per la
prima  volta  una  qualunque  di  queste condizioni l'assunzione deve
essere immediatamente interrotta.
    "Nome del prodotto" non deve essere utilizzato nell'uomo.
4.4. Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso.
    "Nome  del prodotto" contiene il progestinico ciproterone acetato
e  l'estrogeno  etinilestradiolo,  e  viene somministrato per ventuno
giorni  a  cicli  mensili.  Pertanto  e' essenzialmente analogo ad un
contraccettivo orale combinato.
Avvertenze:
    Il  fumo  di  sigarette  aumenta  il  rischio  di  gravi  effetti
collaterali  cardiovascolari associati all'utilizzo di contraccettivi
orali  combinati  o  di "Nome del prodotto". Tale rischio aumenta con
l'eta' e con il numero di sigarette fumate (quindici o piu' sigarette
al  giorno),  ed e' piu' marcato nelle donne con piu' di trentacinque
anni d'eta'. Le donne che utilizzano contraccettivi orali combinati o
"Nome del prodotto" devono essere fermamente avvertite di non fumare.
Esame medico.
    Prima  di iniziare o di ricominciare la somministrazione di "Nome
del  prodotto" si deve raccogliere una completa anamnesi clinica e si
deve effettuare una visita medica, sulla base di quanto indicato alle
voci  "Controindicazioni"  (sezione 4.3) e "Avvertenze" e deve essere
ripetuta  periodicamente.  Una  visita medica periodica e' importante
perche'  alcune  controindicazioni  (per esempio un attacco ischemico
transitorio,  ecc.)  o  fattori  di  rischio (per esempio un'anamnesi
familiare  di  trombosi  venosa o arteriosa) possono comparire per la
prima volta durante l'impiego di "Nome del prodotto". La frequenza ed
il tipo di queste visite debbono essere adattati individualmente alla
paziente,  ma debbono in genere rivolgere particolare attenzione alla
pressione  sanguigna,  al  seno,  agli  organi  addominali e pelvici,
compresa la citologia cervicale e gli esami di laboratorio rilevanti.
    Le  donne  debbono essere avvisate che le preparazioni come "Nome
del  prodotto"  non  proteggono  nei  confronti dell'infezione da HIV
(AIDS) ne' di altre malattie a trasmissione sessuale.
        Rischio di malattia tromboembolica arteriosa e venosa
    Prima  di  prescrivere contraccettivi orali combinati o "Nome del
prodotto",  e'  necessario  effettuare  una  ricerca  sistemica sulla
presenza di fattori di rischio di malattia tromboembolica arteriosa e
venosa  e  prendere  in  considerazione  le  controindicazioni  e  le
precauzioni per l'uso.
    La  terapia  deve  essere  interrotta  se  si  presentano sintomi
premonitori  di  imminenti  complicazioni:  cefalee intense insolite,
disturbi  visivi,  pressione  arteriosa  elevata,  segni  clinici  di
flebite ed embolia polmonare.
    L'uso  di qualsiasi contraccettivo orale combinato o di "Nome del
prodotto"  comporta  un  aumentato  rischio  di  tromboembolia venosa
(TEV),  inclusa  la  trombosi  venosa profonda e l'embolia polmonare,
rispetto al non uso. L'eccesso di rischio e' massimo durante il primo
anno   di   assunzione   in  una  donna  che  inizi  ad  assumere  un
contraccettivo  orale  combinato  per  la prima volta. Questo rischio
aumentato  e' comunque inferiore rispetto al rischio di TEV associato
con  la gravidanza, che e' stimato in 60 casi per 100.000 gravidanze.
La  guarigione  da tali eventi non e' sempre completa. La TEV risulta
fatale nell'1-2% dei casi.
    Studi  epidemiologici hanno evidenziato che l'incidenza della TEV
nelle  utilizzatrici  dei  contraccettivi  orali  a  basso  contenuto
d'estrogeno  ("0.05  mg  di  etinilestradiolo)  e' fino a 40 casi per
100.000  anni-donna  rispetto  al  valore  di  5-10  casi per 100.000
anni-donna nelle donne che non assumono contraccettivi orali.
    Alcuni  fattori  possono  aumentare  il  rischio  della  trombosi
venosa,  come  l'obesita'  grave (indice di massa corporea "30kg/m2),
eta',  predisposizione  genetica  ad  eventi  coagulativi  o anamnesi
personale  o  familiare  positiva  di  confermata  di  TEV idiopatica
(quando  l'anamnesi  familiare  si  riferisce  a  TVE  in  fratelli o
genitori  in  eta'  relativamente  giovane,  vedere  la  sezione 4.3.
"Controindicazioni").  Inoltre,  il  rischio  di  TEV potrebbe essere
temporaneamente  aumentato  da  stati di immobilizzazione prolungata,
importanti  interventi  chirurgici,  qualunque  intervento chirurgico
agli  arti inferiori o grave trauma (si veda "Motivi che giustificano
l'immediata sospensione del trattamento con "Nome del prodotto ").
    Vi  e'  una  certa  evidenza  epidemiologica  che l'incidenza sia
maggiore  nelle  utilizzatrici  di  "Nome del prodotto" rispetto alle
utilizzatrici  di contraccettivi orali a basso contenuto di estrogeno
("0,05 mg).
    L'insieme  delle  utilizzatrici  di  "Nome  del  prodotto" per il
trattamento   delle   patologie   androgeno-dipendenti  indicate,  e'
probabile  che  comprenda pazienti intrinsecamente a maggiore rischio
cardiovascolare,  quale  quello  associato  alla  sindrome dell'ovaio
policistico.
    Studi    epidemiologici   hanno   anche   associato   l'uso   dei
contraccettivi   orali   combinati   ad   un   aumentato  rischio  di
tromboembolia   arteriosa   (infarto  miocardico,  attacco  ischemico
transitorio).  Alcuni  fattori  quali  abitudine  al  fumo, obesita',
malattie  cardiovascolari,  ipertensione, diabete, emicrania, possono
incrementare  il  rischio  di  tromboembolia arteriosa. Il rischio di
tromboembolia arteriosa associato ai contraccettivi orali aumenta con
l'eta' ed e' aggravato dal fumo delle sigarette.
Tumori.
Carcinoma degli organi riproduttivi e della mammella.
    In  alcuni  studi  epidemiologici e' stato riportato un aumentato
rischio  di cancro della cervice in donne che utilizzano associazioni
estro-progestiniche orali per periodi prolungati; tuttavia continua a
non  esservi  consenso su quanto questo risultato sia attribuibile ad
effetti  confondenti,  dovuti  a  comportamenti  sessuali  e ad altri
fattori, quali il papilloma virus umano (HPV).
    Una meta-analisi su 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le
donne  che  stanno utilizzando associazioni estro-progestiniche orali
hanno un rischio relativo lievemente aumentato (RR=1.24) di avere una
diagnosi  di  cancro  della  mammella.  L'eccesso di rischio scompare
gradualmente nel corso dei dieci anni successivi all'interruzione del
trattamento.  Poiche'  nelle  donne  al di sotto dei quaranta anni il
cancro  mammario  e' un evento raro, il maggior numero delle diagnosi
di  cancro  mammario  nelle  donne  che  assumono  o hanno assunto di
recente un'associazione estro-progestinica orale e' basso rispetto al
rischio  di cancro mammario che si corre durante l'intera vita di una
donna.  Questi  studi  non  forniscono  alcuna  prova  di un rapporto
causale.  L'incremento  di  rischio  che  si e' osservato puo' essere
dovuto  ad  una  piu' precoce diagnosi di cancro mammario nelle donne
che  assumono  associazioni  estro-progestiniche  orali, agli effetti
biologici  degli  stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori.
Il cancro mammario, diagnosticato nelle utilizzatrici di associazioni
estro-progestiniche orali, tende ad essere clinicamente meno avanzato
rispetto  a  quello diagnosticato nelle donne che non hanno mai usato
un'associazione estro-progestinica orale.
Neoplasia epatica.
    Nelle  donne  che assumono associazioni estro-progestiniche orali
sono stati riportati, raramente, tumori epatici benigni e, ancor piu'
raramente,  tumori  epatici  maligni.  In casi isolati, questi tumori
hanno  provocato un'emorragia intraddominale che ha messo la paziente
in  pericolo  di  vita.  Se  una  donna  che  assume  un'associazione
estro-progestinica  orale dovesse presentare forte dolore nella parte
superiore  dell'addome,  epatomegalia o segni indicativi di emorragia
intraddominale,  la  diagnosi  differenziale  deve tenere conto della
possibilita' che si tratti di un tumore epatico.
                          Altre condizioni
Funzionalita' epatica.
    Disturbi   acuti   o   cronici  della  funzione  epatica  possono
richiedere  l'interruzione  del  trattamento  con "Nome del prodotto"
finche'  i markers della funzionalita' epatica non siano tornati alla
norma.  La  ricomparsa  di  ittero  colestatico gia' manifestatosi in
gravidanza  o  durante  precedente  trattamento con steroidi sessuali
richiede l'interruzione di "Nome del prodotto".
Malattie della cistifellea.
    Studi  precedenti avevano riportato un aumentato rischio relativo
di  interventi  alla  colecisti  in donne che utilizzano associazioni
estro-progestiniche  orali  ed  estrogeni.  Studi piu' recenti, hanno
comunque mostrato che il rischio relativo di sviluppare malattia alla
colecisti nelle donne che utilizzano associazioni estro-progestiniche
orali, puo' essere minimo.
Neoplasia epatica.
    Nelle  donne  che assumono associazioni estro-progestiniche orali
sono  stati  riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor piu'
raramente,  tumori  epatici  maligni.  In casi isolati, questi tumori
hanno  provocato emorragia intraddominale che ha messo la paziente in
pericolo   di   vita.   Se   una  donna  che  assume  un'associazione
estroprogestinica  orale  dovesse  presentare  un  forte dolore nella
parte  alta  dell'addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di
emorragia  intraddominale,  nel  porre  diagnosi deve essere presa in
considerazione la possibilita' che si tratti di un tumore epatico.
Lesioni oculari.
    Durante l'utilizzo di associazioni estro-progestiniche orali sono
stati  riportati casi di trombosi alla retina. Se si verifica una non
spiegabile  parziale  o completa perdita della vista, l'insorgenza di
proptosi  o  diplopia,  papilledema o lesioni vascolari della retina,
l'uso  di  "Nome  del  prodotto" deve essere interrotto e deve essere
valutata immediatamente la causa.
Cefalea.
    La  comparsa  o  l'esacerbazione  di  emicrania  o lo sviluppo di
cefalea con una nuova caratteristica che e' ricorrente, persistente e
di   grave   entita',   costituiscono   situazioni   che   richiedono
l'interruzione di "Nome del prodotto" e la valutazione della causa.
Effetti sul metabolismo dei lipidi e dei carboidrati.
    Benche'   le   associazioni   estro-progestiniche  orali  possono
influenzare  la resistenza periferica all'insulina e la tolleranza al
glucosio,  non  vi  e' prova della necessita' di un aggiustamento del
regime  terapeutico  nelle pazienti diabetiche che usano associazioni
estro-progestiniche.  Tuttavia  durante  l'assunzione  di  "Nome  del
prodotto" le pazienti diabetiche debbono essere attentamente seguite.
    Donne  con  ipertrigliceridemia  o  storia  familiare  di  questa
condizione  possono  presentare  un  aumentato rischio di pancreatite
qualora assumano associazioni estro-progestiniche orali.
Livello dei folati.
    I  livelli  sierici  dei  folati  possono  essere diminuiti dalla
terapia  con  associazioni  estro-progestiniche orali questa potrebbe
avere un'importanza clinica se la donna iniziera' una gravidanza poco
tempo dopo l'interruzione di "Nome del prodotto".
Ritenzione dei liquidi.
    Le   associazioni   estro-progestiniche   orali   devono   essere
prescritti   con   cautela  alle  donne  le  cui  condizioni  mediche
potrebbero essere aggravate dalla ritenzione dei liquidi.
Elevata pressione sanguigna.
    L'uso    delle    associazioni    estroprogestiniche   orali   e'
controindicato  in  donne  con  storia di ipertensione o con malattie
correlate  all'ipertensione o malattie renali (vedere paragrafo 4.3).
Se  donne ipertese scelgono di utilizzare "Nome del prodotto", devono
essere  tenute  sotto stretto controllo e, nel caso si verificasse un
significativo  aumento  della  pressione  sanguigna,  l'assunzione di
"Nome del prodotto" deve essere interrotta.
    Benche'    in    molte    donne    che    assumono   associazioni
estroprogestiniche  orali sia stato riscontrato un lieve innalzamento
della  pressione  sanguigna,  un  aumento  clinicamente  rilevante e'
evento  raro.  Non  e'  stata  stabilita una relazione tra impiego di
associazioni  estroprogestiniche  orali ed ipertensione. Tuttavia, se
durante  l'uso  di un'associazione estroprogestinica oralesi verifica
ipertensione  clinicamente significativa, per prudenza il medico deve
far  sospendere  l'assunzione del prodotto e trattare l'ipertensione.
Se  appropriato  l'impiego  dell'associazione estroprogestinica orale
puo'  essere  ripreso  qualora, a seguito di terapia antiipertensiva,
siano stati ottenuti valori normali di pressione sanguigna.
Patologia dell'intestino.
    In  concomitanza  all'impiego  di associazioni estroprogestiniche
orali sono stati riportati morbo di Chron e colite ulcerosa.
Disturbi della sfera emotiva.
    Le    donne    che    durante    l'assunzione   di   associazioni
estroprogestiniche   orali,   diventano  significativamente  depresse
devono interrompere il trattamento per determinare se tale sintomo e'
farmaco-correlato.  Donne  con  storia  di  depressione devono essere
tenute  sotto  controllo  e  il trattamento deve essere sospeso se si
presenta una depressione di grado grave.
Sanguinamenti irregolari.
    Durante  l'assunzione di qualunque associazione estroprogestinica
orale possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting
o  emorragia  da rottura), soprattutto nei primi mesi di trattamento.
Pertanto,  la  valutazione  di  un  qualunque  sanguinamento vaginale
irregolare ha significato solo dopo una fase di assestamento di circa
tre cicli di trattamento.
    Se le emorragie irregolari persistono o si manifestano dopo cicli
precedentemente   regolari,   si   deve  prendere  in  considerazione
un'eziologia   non   ormonale  e,  per  escludere  malignita'  o  una
gravidanza,  debbono essere attuate misure diagnostiche adeguate, che
possono comprendere un raschiamento.
    In  alcune  donne  puo'  non presentarsi emorragia da sospensione
durante l'intervallo libero da trattamento. Se "Nome del prodotto" e'
stato   assunto   secondo   quanto  descritto  al  paragrafo  4.2  e'
improbabile  che si sia instaurata una gravidanza. Tuttavia, se prima
dalla  mancata  emorragia  da  sospensione "Nome del prodotto" non e'
stato  assunto  correttamente  o  se  le emorragie da sospensione non
verificatesi  sono  due,  prima  di  continuare ad assumere "Nome del
prodotto" si deve escludere una gravidanza.
    Durante  l'assunzione  di  associazioni  estroprogestiniche orali
puo'  comparire  occasionalmente cloasma, soprattutto nelle donne con
storia  di  cloasma  gravidico;  le  pazienti con tendenza al cloasma
debbono   evitare   l'esposizione   al   sole   o   alle   radiazioni
ultraviolette.
    Sia   durante   la   gravidanza   che   durante  l'assunzione  di
associazioni  estroprogestiniche  orali e' stata riportata comparsa o
aggravamento delle condizioni di seguito elencate, tuttavia non vi e'
prova  conclusiva  per  quanto  attiene  la  correlazione  tra  dette
condizioni  associazioni estroprogestiniche orali: ittero e/o prurito
da   colestasi,   formazione  di  calcoli  biliari,  porfiria,  lupus
eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitico, corea di Sydenham,
herpes gestationis, perdita dell'udito da otesclerosi.
                 Riduzione o perdita dell'efficacia
    L'efficacia  delle  associazioni  estroprogestiniche  orali  puo'
diminuire  in  caso  si dimentichi da assumere compresse o in caso di
vomito  e/o  diarrea  (sezione  4.2),  oppure  in  caso di assunzione
contemporanea di altri medicinali (sezione 4.5).
    Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere
assunte  in  contemporanea  con  medicinali contenenti contraccettivi
orali,  digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina
a  causa  del  rischio  di  un decremento dei livelli plasmatici e di
diminuzione    dell'efficacia    terapeutica    delle    associazioni
estroprogestiniche   orali,   digossina,  teofillina,  carbamazepina,
fenobarbital, fenitoina (vedi sezione 4.5 "Interazioni").
    Motivi che richiedono l'immediata sospensione del trattamento con
"Nome del prodotto":
      1) insorgenza per la prima volta, o esacerbazione, di emicranie
o aumento della frequenza di cefalee di intensita' insolita;
      2)  improvvisi  disturbi  della  vista  o  dell'udito  o  altri
disturbi della percezione;
      3)  primi sintomi di tromboflebite o sintomi tromboembolici (ad
es.  dolori  insoliti  o  edema  agli arti inferiori, dolore puntorio
durante  la respirazione o tosse di natura non accertata). Sensazione
di dolore e costrizione al petto;
      4)  sei  settimane  prima di un intervento chirurgico rilevante
(ad  es.  addominale,  ortopedico) inclusi interventi chirurgici agli
arti  inferiori  e  terapia  sclerosante delle varici, e per tutta la
durata  di uno stato di immobilizzazione, come in caso di incidenti o
interventi  chirurgici. Il trattamento con "Nome del prodotto" potra'
essere  ripreso due settimane dopo la piena ripresa deambulatoria. In
caso   di  interventi  d'emergenza,  sara'  indicata  una  profilassi
antitrombotica come ad es. eparina sottocutanea;
      5) insorgenza di ittero, epatite, prurito generalizzato;
      6) aumento delle crisi epilettiche;
      7) sensibile aumento della pressione arteriosa;
      8) insorgenza di depressione grave;
      9)   dolore   intenso  nella  regione  addominale  superiore  o
ingrossamento del fegato;
      10)  peggioramento delle condizioni che notoriamente peggiorano
durante l'uso dei contraccettivi orali o durante la gravidanza;
      11)  la  gravidanza  e' ragione per l'immediata sospensione del
trattamento,  poiche'  alcuni studi suggeriscono che i contraccettivi
orali   assunti  nelle  fasi  iniziali  della  gravidanza  potrebbero
aumentare  leggermente  il  rischio  di  malformazioni  fetali. Altre
sperimentazioni non hanno evidenziato tale rischio. Tale possibilita'
tuttavia  non puo' essere esclusa, anche se il rischio e' sicuramente
molto basso.
4.5. Interazione con altri medicinali e altre forme di interazione.
    L'interazione con altri farmaci, che determinano un aumento della
clearance degli ormoni sessuali, puo' portare ad emorragia da rottura
o   ridurre   l'efficacia   del  contraccettivo  orale.  Le  seguenti
interazioni sono state riferite in letteratura.
    Metabolismo   epatico:  interazioni  si  possono  verificare  con
farmaci  che  inducono  gli  enzimi  epatici  e pertanto aumentano la
clearance  degli  ormoni  sessuali  (ad  es.  fenitoina, barbiturici,
primidone,   carbamazepina,   rifampicina   e   probabilmente   anche
oxcarbazepina, topibramato, felbamato, ritronavir, griseofulvina).
    Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere
somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si
potrebbe  avere  una  perdita  dell'efficacia  anticoncezionale. Sono
state   riportate   gravidanze   indesiderate  e  ripresa  del  ciclo
mestruale.  Cio'  a  seguito dell'induzione degli enzimi responsabili
del  metabolismo  dei  farmaci  da parte delle preparazioni a base di
Hypericum  perforatum.  L'effetto  di  induzione  puo' persistere per
almeno 2 settimane dopo l'interruzione del trattamento con prodotti a
base di Hypericum perforatum.
    Interferenza   con  il  circolo  enteroepatico:  alcune  evidenze
cliniche  suggeriscono  una  riduzione  del  circolo enteroepatico in
coincidenza  dell'assunzione  di  alcuni antibiotici, con conseguente
riduzione   della   concentrazione   di   etinilestradiolo   (ad  es.
penicilline e tetracicline).
    Le  donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o piu'
farmaci  appartenenti  ad  una  qualunque  delle summenzionate classi
devono temporaneamente adottare, un metodo contraccettivo di barriera
per  tutta  la  durata  di assunzione contemporanea del farmaco e nei
ventotto  giorni  successivi alla sospensione della terapia. Nel caso
di  trattamento  con  antibiotici  (ad  eccezione  di  rifampicina  e
griseofulvina),  deve essere usato un metodo di barriera sette giorni
successivi all'interruzione della terapia. Se la somministrazione del
farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di
"Nome  del  prodotto",  la  successiva  confezione del contraccettivo
dovra'  essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero
da pillola.
    Le  associazioni  estro-progestiniche  come  "Nome  del prodotto"
possono  interferire con il metabolismo di altri farmaci. Pertanto le
loro   concentrazioni   plasmatiche   o   tissutali  possono  esserne
influenzate (ad es. la ciclosporina).
    Consultare le istruzioni del farmaco concomitante.
Esami di laboratorio.
    L'uso  di  "Nome  del  prodotto"  puo' influenzare i risultati di
alcuni  esami  di  laboratorio tra i quali parametri biochimici della
funzionalita'   epatica,  tiroidea,  surrenalica  e  renale,  livelli
plasmatici  delle  proteine di trasporto, per esempio della globulina
legante  i  corticosteroidi  e  delle  frazioni lipido/lipoproteiche,
parametri  del  metabolismo  glucidico,  della  coagulazione  e della
fibrinolisi. Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori
normali di laboratorio.
    Il  personale  di laboratorio dovra' essere informato dell'uso di
"Nome del prodotto" quando vengono richiesti dei test di laboratorio.
4.6. Gravidanza e allattamento.
    L'assunzione   di   "Nome  del  prodotto"  e'  controindicata  in
gravidanza.
    In   caso  di  gravidanza  durante  l'assunzione  del  "Nome  del
prodotto", interrompere immediatamente l'assunzione del preparato.
    L'uso   di   "Nome   del   prodotto"  e'  controindicato  durante
l'allattamento.  Il  ciproterone  acetato  si  trasferisce  nel latte
materno. Circa lo 0.2% della dose materna viene assorbito dal neonato
attraverso  il  latte,  corrispondendo ad una dose di circa 1 mcg/kg.
Durante  l'allattamento  lo  0.02%  della dose giornaliera materna di
etinilestradiolo puo' essere trasferita con il latte al neonato.
4.7. Effetti sulla capacita' di guidare e di usare macchinari.
    Non sono stati osservati effetti.
4.8. Effetti indesiderati.
    Effetti indesiderati gravi:
      vi  e'  un maggiore rischio di tromboembolia venosa nelle donne
che utilizzano "Nome del prodotto". Per ulteriori informazioni vedere
4.4. "Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego".
    I  seguenti effetti indesiderati sono stati riportati nelle donne
che utilizzano associazioni estroprogestiniche orali:
      complicanze   relativamente   rare   che  pero'  richiedono  la
sospensione del trattamento:
        accidenti  tromboembolici  arteriosi  (in particolare infarto
miocardio, accidente cerebrovascolare);
        accidenti tromboembolici venosi (flebite, embolia polmonare);
        ipertensione, coronaropatie;
        iperlipidemia (ipertrigliceridemia e/o ipercolesterolemia);
        mastodinia grave, mastopatia benigna;
        cefalee intense e insolite, emicrania, vertigini, alterazioni
della vista;
        esacerbazione dell'epilessia;
        adenoma epatico, ittero colestatico;
        cloasma.
    Complicanze   piu'   comuni  che  non  richiedono  in  genere  la
sospensione del trattamento:
      nausea,   cefalee  leggere,  aumento  di  peso,  irritabilita',
pesantezza alle gambe;
      tensione  al  seno,  emorragie intermestruali, variazione nella
secrezione  vaginale,  oligomenorrea,  amenorrea,  alterazioni  nella
libido;
      irritazione oculare con l'uso delle lenti a contatto.
    Raramente:
      disturbi cutanei (rash, eritema nodoso, eritema multiforme);
      vomito;
      reazioni di ipersensibilita'.
    Altri   effetti  indesiderati:  litiasi  biliare,  ritenzione  di
fluidi.
    Effetti    alla    sospensione    del    trattamento:   amenorrea
post-trattamento.
    Quando  si  interrompe il trattamento si puo' osservare amenorrea
con  assenza  di ovulazione (che insorge piu' frequentemente in donne
con  precedenti  irregolarita'  del  ciclo).  In  genere  si  risolve
spontaneamente.   Se   si   protraesse,   prima   di  ogni  ulteriore
prescrizione   sono  consigliabili  indagini  sulla  possibilita'  di
disturbi ipofisari.
4.9. Sovradosaggio.
    Non   sono  stati  riportati  effetti  negativi  gravi  dovuti  a
sovradosaggio.
    In  questa circostanza possono comunque presentarsi sintomi quali
nausea,  vomito  e,  nelle ragazze giovani, lievi perdite di sangue a
livello vaginale.
    Non  vi  sono  antidoti  ed  un eventuale trattamento deve essere
sintomatico.