IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
    Vista  la  legge  26  febbraio  1992, n. 211, e viste le leggi 30
maggio  1995,  n.  204; 4 dicembre 1996, n. 611; 27 febbraio 1998, n.
30;  18  giugno  1998,  n.  194; 23 dicembre 1998, n. 448; 7 dicembre
1999,  n. 472; 23 dicembre 1999, n. 488; 23 dicembre 2000, n.388, con
le  quali  sono  stati  rifinanziati gli articoli 9 e 10 della citata
legge  n.  211/1992  e/o  sono  state  dettate  norme  integrative  o
modificative;
    Visti  l'art.  1  della  legge  24  dicembre  1993, n. 537, ed il
decreto  del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 373, che,
in  attuazione della delega contenuta al comma 24 della norma citata,
ha disciplinato le funzioni dei comitati soppressi ai sensi del comma
21  dello  stesso  articolo,  tra  i  quali  figura  incluso il CIPET
competente  ad  assumere  determinazioni  in  ordine  ai programmi da
finanziare ai sensi della citata legge n. 211/1992;
    Visto l'art. 29, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144, che
stabilisce   il   mantenimento   in   bilancio  delle  disponibilita'
finanziarie  relative  agli  articoli 9 e 10 della succitata legge n.
211/1992 e non utilizzate al 31 dicembre 1998;
    Viste  le  delibere  con le quali questo Comitato ha assegnato le
risorse  di cui sopra, ammettendo a finanziamento numerosi interventi
sulla  base di apposite graduatorie redatte dalla commissione di alta
vigilanza (CAV), istituita presso il Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti ai sensi della normativa richiamata;
    Vista  la  relazione  aggiornata  sullo  stato  di attuazione del
programma  di  investimenti  nel  settore  del  trasporto  di  massa,
trasmessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con nota
n. 511 (Segr)E.41 del 24 maggio 2002;
    Vista  la  nota n. (SegrTIF)1111.E.45 del 22 ottobre 2002, con la
quale  il  citato  Ministero  ha  evidenziato  come si sia verificata
disparita'    di    trattamento    tra   le   iniziative   finanziate
successivamente  all'entrata  in vigore delle norme che hanno elevata
il contributo statale al 60% del costo, sia per gli interventi di cui
all'art.  9 della legge n. 211/1992, come sopra rifinanziata, sia per
le   ferrovie  concesse  e  talune  delle  iniziative  finanziate  in
precedenza,  proponendo  quindi  di  procedere  alla rideterminazione
delle quote di contributo sinora assegnate, in modo da prevedere tale
tetto  per  tutte le opere non altrimenti finanziate, con riferimento
al  costo indicato nell'ultima delibera e sulla base del saggio reale
di  interesse nell'ipotesi in cui i mutui siano stati gia' attivati e
sulla base del tasso vigente per gli altri casi;
    Vista la nota n. 1362/211 PG del 22 ottobre 2002, con la quale la
succitata  amministrazione  ha  comunicato  che l'intervento relativo
alla  metropolitana  di  superficie di Perugia, per il quale il costo
originariamente  stimato era stato poi ridimensionato a seguito dello
stralcio  di  opere  non  strettamente correlate alle finalita' della
legge  n.  211/1992,  e'  stato rimodulato in relazione ad aggiornate
scelte   trasportistiche   effettuate   dal   comune,   assumendo  la
denominazione  di "raddoppio ferroviario della tratta S. Anna - Ponte
S.   Giovanni"   e   recando  una  previsione  complessiva  di  spesa
riallineata a quella a suo tempo considerata da questo Comitato;
    Vista  la  nota  n. 1417/211 del 30 ottobre 2002, con la quale il
richiamato dicastero ha specificato i motivi che hanno determinato il
ripristino  del  costo  originario per altri interventi finanziati ex
art.  10  della citata legge n. 211/1992, interventi il cui costo era
stato  ridimensionato  con  delibera  21 aprile 1999, n. 66 (Gazzetta
Ufficiale n. 177/1999);
    Vista  la  nota  n. 1416/211 del 30 ottobre 2002, con la quale il
Ministero  in  questione  ha  fornito  precisazioni, per le citta' di
Genova   e   Venezia,  in  merito  all'accorpamento,  sotto  un'unica
denominazione,   di  interventi  relativi  alla  medesima  opera,  ma
approvati  con  delibere  successive  ed  ha,  altresi',  esposto  la
situazione   degli  interventi  relativi  alle  linee  A  e  B  della
metropolitana  di  Roma, per i quali si e' proceduto all'aggregazione
in un'unica voce degli importi attinenti al materiale rotabile;
    Preso atto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
nella  citata  relazione  sullo stato di attuazione del programma, ha
sottolineato come gli interventi con lavori in corso rappresentino il
41,47%  sul totale delle opere, gli interventi con gare in corso o da
espletare il 13,09% e gli interventi ancora in istruttoria il 45,44%;
    Preso atto che, nell'esporre i ritardi e le criticita' registrati
nella   realizzazione   degli  interventi,  il  citato  Ministero  ha
evidenziato   come  sia  stato  attivato  un  puntuale  monitoraggio,
imponendo  ai  soggetti  beneficiari  la  trasmissione trimestrale di
informazioni sullo stato dei lavori e sulle procedure di gara, e come
si  sia fatto ricorso -- per accelerare l'attuazione degli interventi
il  cui  termine  di  avvio  era  stato fissato dal Ministero -- alla
stipula  con  i  soggetti  beneficiari  di accordi procedimentali che
calibrano il cronoprogramma delle attivita' sulle specifiche esigenze
del  singolo  intervento  e  correlano la revoca del finanziamento al
mancato  rispetto  del  cronoprogramma  medesimo, salvo casi di forza
maggiore;
    Considerato  che  il  citato  Ministero, nella medesima ottica di
assicurare  velocizzazione alla realizzazione delle opere, propone di
estendere  la  procedura  degli  accordi  procedimentali  anche  agli
interventi  il  cui  termine di avvio e' stato a suo tempo fissato in
modo omogeneo da questo Comitato;
    Considerato  che,  nel  trasmettere  i  prospetti  concernenti la
rideterminazione dei contributi per gli interventi sinora finanziati,
il  suddetto  Ministero riepiloga le disponibilita' residue a seguito
della  ricognizione  e  prospetta  l'opportunita' di non procedere al
loro  utilizzo,  in  modo da consentire all'amministrazione stessa di
elevare  le  quote di contributo in caso di variazioni in aumento dei
tassi di interesse, fornendo tempestiva comunicazione dell'elevazione
a questo Comitato;
    Considerato  che  questo  Comitato,  nella  seduta del 31 ottobre
2002,  ha  preso  atto  dei  contenuti  della  citata relazione ed ha
effettuato  una  prima  valutazione  positiva  delle  proposte di cui
sopra;
    Considerato  che  e'  successivamente  emersa  l'opportunita'  di
procedere alla rimodulazione tecnico-economica di alcuni programmi di
intervento  rispetto  alle  previsioni contenute nei prospetti allora
esaminati   e   che  la  relativa  proposta  e'  stata  formalizzata,
conclusasi  l'apposita  istruttoria con il parere della CAV, con nota
n.  1544/TIF5/211  del 19 novembre 2002, nella quale si propone anche
di  procedere  all'assegnazione  definitiva  di un finanziamento gia'
attribuito in via programmatica al "sistema tranviario di Venezia";
    Considerato che e' successivamente emersa anche l'opportunita' di
una  diversa  imputazione  di due interventi concernenti la citta' di
Roma,  in  relazione  alle  variazioni  nel  frattempo intervenute in
merito   al   soggetto   da  considerare  beneficiario  del  relativo
finanziamento, e che il citato Ministero ha provveduto a formalizzare
la  proposta  di  variazione  con  nota  n.  1280(Segr)  E.4.1 del 26
novembre 2002;
    Considerato  che,  con  nota  n.  6994  del  27 novembre 2002, il
Ministero   delle   infrastrutture   e   dei   trasporti  ha  fornito
precisazioni  in  ordine  alle  modifiche  apportate  agli  originari
prospetti  di  rideterminazione delle quote di contributo, al fine di
adeguarli  alle  ulteriori nimodulazioni nel frattempo proposte e per
procedere,  in  particolare, all'elevazione del contributo stesso per
interventi  finanziati  in precedenza in misura inferiore alla soglia
massima;
    Ritenuto  che  la  proposta  di variante dell'intervento relativo
alla  ex  "Ferrovia Penne-Pescara", del quale il Ministero di settore
sottolinea   comunque   l'atipicita',   debba   essere  ulteriormente
approfondita, posto che la CAV - nell'astenersi dal formulare giudizi
definitivi  di  merito  -  non  ha  offerto  adeguate indicazioni per
valutare  la  congruenza  dell'intervento  rivisitato  e notevolmente
ridimensionato,   rispetto   alle  esigenze  di  mobilita'  dell'area
interessata;
    Ritenuto che le altre proposte formulate dal Ministero di settore
siano  condivisibili, in quanto mirate a velocizzare la realizzazione
di  interventi  che  assumono particolare significativita' ai fini di
uno  sviluppo  sostenibile dei trasporti, in linea con le indicazioni
del  Protocollo  di  Kyoto e con gli indirizzi del Piano generale dei
trasporti  e  della  logistica,  sul  quale  questo  Comitato  si  e'
definitivamente  pronunziato  con  delibera  1  febbraio  2001,  n. 1
(Gazzetta Ufficiale n. 54/2001);
    Ritenuto,   in   particolare,  che  sia  opportuno  procedere  ad
un'organica  ricognizione di tutti gli interventi finanziati, in modo
da  disporre  di  un  quadro  aggiornato delle disponibilita' residue
esistenti;
                              Delibera:
1. Interventi avviati.
    A  seguito  dell'avvenuta  attivazione  dei  relativi  mutui,  il
contributo  assegnato, a carico delle risorse di cui all'art. 9 della
legge  n.  211/1992, agli interventi riportati nell'allegato 1 -- che
forma  parte integrante della presente delibera -- e' definitivamente
quantificato nella misura indicata, nell'allegato medesimo, accanto a
ciascun  intervento, per il quale e' altresi specificata la legge cui
resta imputato l'onere relativo.
    Analogo  riepilogo  della  quota  definitivamente  assegnata agli
interventi  finanziati a carico degli stanziamenti di cui all'art. 10
della  predetta  legge, per i quali sono stati gia' accesi i relativi
mutui,  e'  riportato  nell'allegato  2,  che  del  pari  forma parte
integrante della presente delibera.
2. Interventi da avviare.
2.1. Rimodulazione precedenti programmi.
2.1.1. Rimodulazione finanziamento.
    a) Interventi ex art. 9 della legge n. 211/1992
      Gli  interventi relativi alle tratte Brin - Canepari e Principe
- Brignole della metropolitana del comune di Genova vengono unificati
a  quelli  concernenti le "ulteriori opere" ed il contributo a carico
dello Stato viene elevato al 60% dei costi indicati nella delibera 21
aprile  1999,  n. 66 (Gazzetta Ufficiale n. 177/1999) (388.375.588,12
euro  pari  a  752  miliardi di lire), somma che risulta inferiore al
costo  approvato  dal  Ministero  di  settore.  Nella tabella 3 viene
indicata  la  quota di contributo assegnata in relazione al volume di
investimenti  da attivare (71.890.800,35 euro pari a 139,200 miliardi
di lire), al netto del mutuo gia' acceso.
    b) Interventi ex art. 10 della legge n. 211/1992
      L'intervento  finanziato a favore della Ferrovia Centrale Umbra
denominato  "Metropolitana  di  superficie  di Perugia", il cui costo
originario,  pari  a  48.223.646,50  euro  (93.374.000.000 lire), era
stato  ridimensionato  a  38.398.570,45  euro (74.350.000.000 lire) a
seguito  dello  stralcio  di  opere  non  strettamente correlate alle
finalita'  della  suddetta  legge,  viene  rimodulato in relazione ad
alcune  scelte  trasportistiche  effettuate  nel frattempo dal comune
interessato  e ridefinito "raddoppio ferroviario della tratta S. Anna
- Ponte S. Giovanni", il costo relativo, integralmente posto a carico
dello  Stato  trattandosi di ferrovia gia' in gestione commissariale,
e'  determinato  in  complessivi  48.223.646,50  euro,  pari,  cioe',
all'importo originariamente considerato da questo Comitato.
      Figurando  gia'  acceso  un  mutuo  di  20.658.275,97 euro, cui
corrisponde una quota annua di 3.189.432,24 euro per 8 anni, a carico
del  primo  limite  di  impegno  previsto dall'art. 10 della suddetta
legge  n. 211/1992, resta assegnata all'intervento una quota annua di
4.198.350,52 euro, sempre per 8 anni, a valere sul medesimo limite di
impegno  previsto  dall'art.  10 della suddetta legge, quota che - al
saggio  di  interesse  praticato  dalla  Cassa  depositi  e  prestiti
nell'ottobre   2002   -   sviluppa   un  volume  di  investimenti  di
27.565.370,53 euro.
      L'intervento concernente il triplicamento della tratta Napoli -
Barra  della Ferrovia Circumvesuviana e la prima fase Napoli - Nola -
Baiano,  per il quale questo Comitato nella delibera 20 dicembre 1995
aveva  fatto  riferimento  al  costo  di  118.630.149,72  euro (229,7
miliardi  di  lire),  successivamente ridimensionato a 117.235.716,09
euro  (227  miliardi  di  lire)  in sede di esame da parte della CAV,
viene ricondotto al costo originario di 118.630.149,72 euro a seguito
della  correzione del relativo quadro economico effettuata in sede di
approvazione dell'intervento da parte del Ministero di settore.
      Il  collegamento  Soccavo  (Ferrovia  Circumflegrea)  -  Mostra
(Ferrovia  Cumana),  ammesso a finanziamento con delibera 21 dicembre
1995 sulla base del costo complessivo di 149.809.685,63 euro (290,072
miliardi  di lire), poi ridimensionato a 137.633.697,78 euro (266,496
miliardi  di  lire)  in sede di approvazione progettuale da parte del
Ministero  di settore, al quale, quindi, con delibera 21 aprile 1999,
era stata attribuita una quota di contributo suscettibile di generare
un  volume di investimenti di 66.923.001,44 euro (129,581 miliardi di
lire),  in  relazione  ai  maggiori  costi conseguenti alle modifiche
richieste   in   sede   di   Conferenza  di  servizi  per  migliorare
l'inserimento   dell'opera   nel  tessuto  urbano,  viene  ammesso  a
finanziamento   sulla   base  del  costo  complessivo  originario  di
149.809.685,63  euro (290,072 miliardi di lire). All'intervento viene
assegnata  la  quota di contributo annua specificata nell'allegato 4,
suscettibile   di   sviluppare  un  volume  di  investimenti  pari  a
79.095.890,55  euro  (153,151  miliardi  di  lire), corrispondente al
costo,   come  sopra  rideterminato,  al  netto  del  cofinanziamento
regionale  gia'  disponibile  (70.297.530,82  euro,  pari  a  136,115
miliardi di lire).
      L'intervento  relativo  al  ripristino  della linea ferroviaria
Foggia-Lucera   delle   Ferrovie   del   Gargano,   gia'   ammesso  a
finanziamento  sulla  base  del  costo  di 25.813.548,73 euro (49,982
miliardi  di  lire), poi ridimensionato, con delibera 21 aprile 1999,
n.  66,  a  25.036.281,10 euro (48,477 miliardi di lire) in relazione
all'onere   complessivo   risultante   dal  decreto  dirigenziale  di
approvazione  del  progetto  esecutivo, viene ammesso a finanziamento
nella  misura  del  60%  del  costo  originario di 25.813.548,73 euro
(49,982  miliardi  di  lire),  corrispondente  al 55,14% dell'importo
effettivo   dell'opera  quale  risulta  dal  nuovo  quadro  economico
approvato  - a seguito dell'incremento degli oneri per espropri - con
decreto  dirigenziale  del  Ministero  di  settore  6 aprile 2000, n.
502/211.
      Per   l'intervento  "Collegamento  Saronno  -  Malpensa"  delle
Ferrovie  Nord  -  Milano viene confermato il costo di 296.959.101,78
euro  (574,993  miliardi di lire) indicato nella delibera 21 dicembre
1995,  posto  che  il  nuovo  importo di 102.416.501,83 euro (198,306
miliardi  di  lire)  di  cui  alla  delibera  n.  66/1999,  a  quanto
specificato  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e  trasporti, era
riferito  all'approvazione  di  progetti  parziali: la percentuale di
finanziamento  a  carico  dello  Stato  e' contenuta nella misura del
17,4%,  essendo  la  residua  copertura  assicurata da altre fonti di
finanziamento.
2.1.2. Approvazione altre modifiche di programmi
    Sono approvate le seguenti modifiche:
      Gli interventi relativi alle linee A e B della metropolitana di
Roma, finanziati con delibera 20 novembre 1995 a carico delle risorse
di  cui all'art. 9 della legge n. 211/1992, a seguito della richiesta
avanzata dal comune di Roma al fine di procedere ad un'unica gara per
la  fornitura  del  materiale  rotabile  ed  in  relazione  al parere
favorevole a suo tempo espresso dalla CAV, vengono riaggregati in tre
diverse voci:
        potenziamento  e  ammodernamento  delle linee A e B del costo
complessivo di 107.954.469,16 euro (209,29 miliardi di lire), per cui
e'  previsto il cofinanziamento a carico dello Stato nella misura del
60%,  costituito  dai lotti "nodo di Termini" e "deposito Osteria del
Curato";
        "metropolitana  linea B - diramazione Piazza Bologna - Piazza
Conca  d'oro",  del  costo complessivo di 386.516.343,28 euro (748,40
miliardi  di lire), per il quale e', del pari, previsto un contributo
a carico dello Stato del 60%;
        "parco  rotabile linea A, B e Bl", posto a carico dello Stato
nella  misura  del  60%  del  costo  che,  ai  fini  all'esame, resta
quantificato in 256.317.094,21 euro (496,30 circa miliardi di lire).
      Sono  approvate  le  varianti  di  tracciato ai progetti di cui
appresso,  sulle  quali  si  e'  espressa favorevolmente la CAV nella
seduta del 12 novembre 2002:
        linea  2,  tratta  Peretola  -  Piazza Beccaria che viene ora
denominata  "tratta  Peretola  -  Piazza  della Liberta'", e linea 3,
primo  lotto  Careggi  -  Viale  Strozzi,  del comune di Firenze, con
conseguente rimodulazione della tempistica di attuazione;
        sistema  tranviario  del  comune di Palermo, con sostituzione
della   "linea   Calatafimi"   con  la  linea  "Michelangelo  -  nodo
Calatafimi"
        metropolitana leggera automatica tratta Concesio - S. Eufemia
del  comune  di  Brescia, che viene attestata alla stazione Prealpina
con  conseguente  eliminazione  della tratta Prealpino - Concesio, al
fine  di  contenere  entro  il  costo originario la spesa lievitata a
seguito  di  modifiche  richieste  in sede di VIA. L'intervento viene
accorpato ad altro intervento ammesso a finanziamento con delibera 22
giugno  2000,  n.  70  (Gazzetta  Ufficiale n. 230/2000) ed assume la
denominazione  di "metropolitana leggera automatica, tratta Prealpino
- 5. Eufemia";
        prolungamento  linea  1 della metropolitana di Torino, tratta
Porta  Nuova  - Lingotto, con utilizzo della disponibilita' residua -
rispetto   al  contributo  statale,  determinato  sul  maggior  costo
originario - per l'acquisto di materiale rotabile e per l'ampliamento
del deposito officina.
      E'  approvata  la  modifica  della  scelta  tecnologica  per il
collegamento EUR Palasport - Tor de' Cenci di Roma, cui, con delibera
4  agosto  2000,  n.  71  (Gazzetta  Ufficiale n. 244/2000), e' stato
trasferito il contributo gia' assegnato alla diramazione Mezzocammino
-  Spinaceto - Tor de' Cenci finanziata con delibera 21 dicembre 1995
(Gazzetta  Ufficiale  n.  57/1996).  La modifica, effettuata anche in
relazione  ad indicazioni ministeriali motivate dall'onerosita' della
soluzione   originaria,   comporta  il  passaggio  da  "metropolitana
automatica" a "tramvia su gomma".
      E'  approvata  la rimodulazione del programma di ammodernamento
della  linea  A  di  Roma  -  3o stralcio, finanziato con delibere 22
giugno  2000,  n.  70,  e 3 maggio 2001, n. 76 (Gazzetta Ufficiale n.
182/2001)  per  un importo complessivo di 130.286.581,93 euro (252,27
miliardi   di  lire),  rimodulazione  conseguente  alle  prescrizioni
dettate  dal  Gruppo di lavoro istituito dal Ministero di settore per
affrontare   le  relative  problematiche  di  sicurezza:  le  risorse
assegnate  da questo Comitato vengono convogliate sugli interventi di
ammodernamento  ritenuti urgenti dal comune beneficiaio e sono quindi
destinate  al  progetto  ridenominato  "ammodernamento  metropolitana
linea A: interventi urgenti".
2.1.3.  Traslazione  di  oneri  tra l'art.9 e l'art.10 della legge n.
211/1992
    In  relazione  alle  modifiche  intervenute nella tipologia delle
opere   e   conseguentemente   nella   titolarita'  del  soggetto  da
considerare   beneficiario   del   relativo   contributo,  gli  oneri
concernenti  il citato intervento "Sistema innovativo di collegamento
tra  la  stazione  EUR Palasport della metropolitana B e il quartiere
Tor de' Cenci", cui e' stato trasferito il contributo originariamente
concesso  per  la  diramazione  della  ferrovia  Roma - Lido - tratta
funzionale  Mezzocammino  -  Tor  de'  Cenci,  ora  da considerare di
competenza  del  comune  di Roma, vengono traslati dall'art. 10 della
legge   n.   211/1992   all'art.  9,  mentre  gli  oneri  concernenti
l'intervento sulla linea Roma - Pantano, tratta Torrenova - Giglioli,
ora ricompreso nella competenza della regione Lazio, vengono traslati
dall'art. 9 all'art. 10 della medesima legge.
2.2. Assegnazione definitiva di contributo
    Il  contributo  assegnato  in  linea  programmatica  al comune di
Venezia  per l'intervento "Linea tranviaria Favaro - Mestre - Venezia
-  S. Marta" con delibera 1 febbraio 2001, n. 15, (Gazzetta Ufficiale
n.  177/1999)  viene assentito definitivamente, in considerazione del
fatto  che  le  problematiche, sorte in sede CAV all'epoca dell'esame
preliminare del progetto, risultano ormai superate secondo il verbale
della seduta del 12 novembre 2002 della Commissione medesima.
2.3. Nuovo quadro finanziario
2.3.1. Interventi da avviare ex art.9 della legge n. 211/1992
    In  relazione  alle modifiche e alle assegnazioni di cui ai punti
2.1.  e  2.2., il quadro delle assegnazioni ex LL.211/1992, 611/1996,
30/1998 e 194/1998 per gli interventi non ancora avviati, concernenti
sistemi di trasporto di massa in ambito urbano, viene rideterminato -
sulla  base  del saggio di interesse praticato dalla Cassa depositi e
prestiti  alla  data  di  formulazione  della  proposta  da parte del
Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti (ottobre 2002) - come
riportato  nell'allegato 3, che forma parte integrante della presente
delibera.
    I contributi che vengono imputati, in tutto o in parte, su limiti
di  stanziamento  diversi  della  stessa  legge o su legge diversa da
quella  richiamata  nell'originaria delibera di finanziamento o nella
delibera   di   rideterminazione   dei  contributi  medesimi  vengono
traslati,  di  norma,  in  misura  inalterata:  gli  adeguamenti sono
disposti per elevare, ove necessario, la percentuale di copertura del
costo sino alla soglia massima stabilita dalla legge n. 30/1998.
2.3.2. Interventi da avviare ex art.10 della legge n. 211/1992
    Quadro  analogo  a  quello  di  cui  al  punto  precedente  viene
riportato,  per  gli  interventi  da  avviare concernenti le ferrovie
concesse  e  le  ferrovie ex gestione commissariale, nell'allegato 4,
che, del pari, forma parte integrante della presente delibera.
2.4. Modifica norme procedurali
2.4.1. Stipula di accordi procedimentali
    Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei trasporti stipulera'
accordi  procedimentali con i soggetti beneficiari per gli interventi
per  i  quali  il  termine  di  avvio dei lavori e' stato a suo tempo
fissato  da  questo  Comitato  indifferenziatamente  in diciotto mesi
dalla   pubblicazione   della  relativa  delibera  di  ammissione  al
finanziamento  e  definira',  in  tale  sede, il cronoprogramma delle
attivita' in relazione alla specificita' dell'intervento considerato,
prevedendo  la  revoca  del  finanziamento  nell'ipotesi  di  mancato
rispetto  del  suddetto  cronoprogramma,  fatti salvi i casi di forza
maggiore.   Il   citato   Ministero  provvedera'  a  dare  tempestiva
comunicazione a questo Comitato delle eventuali inadempienze, in modo
che  questo  Comitato  stesso  possa  procedere  ad  adottare formale
delibera di revoca.
2.4.2. Revisione delle quote di contributi
    Le  quote  di  contributo assegnate ai vari interventi nei citati
allegati  3 e 4 rappresentano il tetto massimo del contributo posto a
carico dello Stato per assicurare il cofinanziamento degli interventi
stessi,  nella misura indicata per ciascun intervento, sulla base del
minor  costo  tra  quello  riportato in delibera e quello considerato
congruo dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in sede di
approvazione  del  progetto  esecutivo.  Eventuali  economie maturate
nelle  varie  fasi  procedimentali  restano  acquisite allo Stato per
essere  assegnate,  a  cura  di  questo Comitato ed ove possibile, ad
altri interventi.
    Il   Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  potra',
peraltro,  procedere  alla rideterminazione della quota di contributo
indicata  nei  citati allegati 3 e 4 in caso di variazione in aumento
dei  tassi  di  interesse  praticati dalla Cassa depositi e prestiti,
purche'  la rideterminazione avvenga nell'ambito delle disponibilita'
esistenti  e  comporti,  per le tipologie dei sistemi di trasporto in
ambito  urbano e delle ferrovie concesse, contributi non superiori al
60%  del  costo come sopra calcolato, cioe' del minore tra il costo a
suo  tempo  considerato  da  questo Comitato e quello successivamente
approvato in sede tecnica dal suddetto Ministero. Il Ministero stesso
dara'  comunicazione  a  questo Comitato della variazione, non appena
intervenuta la stipula del relativo contratto di mutuo.
3. Disposizioni finali
    Restano   ferme  le  direttive  formulate  in  precedenza  e  non
esplicitamente modificate dalla presente delibera.
    Resta, in particolare, fermo l'onere posto a carico del Ministero
delle   infrastrutture  e  dei  trasporti,  da  ultimo  con  delibera
15 novembre   2001,  n.  101  (Gazzetta  Ufficiale  n.  41/2002),  di
relazionare, al 31 dicembre di ogni esercizio finanziario e sino alla
completa  realizzazione  del programma, sullo stato di attuazione del
programma medesimo e degli analoghi interventi finanziati a carico di
altre  fonti  di  copertura,  nonche'  sullo  stato di attuazione del
programma  di ammodernamento delle ferrovie concesse e delle ferrovie
gia'  in  gestione  commissariale  finanziato a carico della legge n.
910/1986  in  modo  da  offrire  a  questo  Comitato  una  panoramica
esaustiva   delle  iniziative  relative  al  settore,  dei  risultati
conseguiti  in  termini di soddisfacimento del bisogno di mobilita' e
delle necessita' ancora da soddisfare a carico della finanza statale.
      Roma, 29 novembre 2002

                                        Il Presidente delegato
                                              Tremonti
   Il segretario del CIPE
         Baldassarri
Registrato alla Corte dei conti il 27 dicembre 2002
Ufficio di controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n.
7 Economia e finanze, foglio n. 82