Allegato Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Farra d'Alpago (Belluno), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 13 maggio 2001, composto dal sindaco e da dodici consiglieri, si e' venuta a deteminare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da sette componenti del corpo consiliare. Le citate dimissioni, presentate personalmente dalla meta' piu' uno dei consiglieri con atti separati contemporaneamente acquisiti al protocollo dell'ente in data 25 gennaio 2003, hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo. Verificatasi l'ipotesi disciplinata dall'art. 141, comma 1, lettera b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il prefetto di Belluno ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 169/13-4/Div.Gab. del 28 gennaio 2003, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerato che nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l'integrita' strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell'organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Farra d'Alpago (Belluno) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Cesare De Rosa. Roma, 18 febbraio 2003 Il Ministro dell'interno: Pisanu