Art. 9.
                       Fase di moltiplicazione
  1. La fase della moltiplicazione si attua in campi di piante madri,
in  laboratori  di  micropropagazione e in vivai per la produzione di
materiale  di  categoria  «certificato»,  sotto la responsabilita' di
vivaisti  singoli  o associati. I campi di piante madri, i laboratori
di   micropropagazione   ed   i   vivai,   riconosciuti  dai  servizi
fitosanitari  regionali o delle province autonome devono soddisfare i
requisiti  previsti  dai  disciplinari  di  produzione  delle singole
specie o gruppi di esse.
  2. Scopi della fase di cui al comma 1 sono:
    a) l'allevamento delle piante madri nel rispetto dei disciplinari
previsti per ciascuna specie;
    b) la  produzione,  nel  rispetto  dei  disciplinari  di ciascuna
specie, di materiale di propagazione (semi, marze, talee, portinnesti
e piante) di categoria «certificato».
  3. La moltiplicazione e' organizzata per specie o gruppi di specie.
  4.  I  centri  di  moltiplicazione  (CM)  che intendono ottenere il
riconoscimento dai SFR devono:
    a) disporre   di   un   responsabile  tecnico  interlocutore  nei
confronti  degli  organismi di controllo e certificazione in possesso
di specifiche competenze documentate;
    b) disporre  di campi e strutture atte a consentire le operazioni
di lavorazione e conservazione delle specifiche produzioni;
    c) disporre  di  attrezzature  meccaniche  per la lavorazione, la
conservazione  e  il  trasporto  da  utilizzare esclusivamente per le
attivita' della struttura.
  5.   Le  domande  per  ottenere  il  riconoscimento  di  centro  di
moltiplicazione   e   le   domande  per  ottenere  la  certificazione
genetico-sanitaria  del  materiale  vivaistico prodotto devono essere
presentate al SFR competente per territorio.
  6.  Le  aziende  vivaistiche  che  intendono  certificare  la  loro
produzione,  devono  farne richiesta al SFR competente per territorio
che,   dopo   aver   eseguito   i  controlli  previsti  nei  relativi
disciplinari    di   produzione,   rilascia   il   riconoscimento   e
l'autorizzazione alla certificazione genetica e sanitaria (cartellino
certificato).