Allegato II (art. 1, comma 2) Procedure per la verificazione periodica dei complessi di misurazione di carburante per autotrazione presso distributori stradali 1. I campioni di lavoro possono essere tarati dal soggetto che svolge la verificazione periodica con la riferibilita' ai campioni di riferimento di cui all'art. 2, aventi i requisiti richiesti dalla normativa vigente, purche' disponga di procedure idonee alla stima delle incertezze di misura connesse alle operazioni di taratura. La capacita' delle misure utilizzate deve essere adeguata a contenere il volume erogato dal complesso di misura alla portata massima effettiva nelle condizioni di utilizzo in un tempo non inferiore a 30 secondi. 2. La verificazione periodica prevede: a) un controllo visivo, al fine di verificare l'integrita' delle marcature e/o etichette adesive attestanti la verificazione prima, dell'esistenza sullo strumento delle iscrizioni regolamentari, dei sigilli o di altri elementi di protezione. Nel caso di sigilli elettronici con contatore di eventi si accerta la corrispondenza tra l'indicazione di detto contatore e il numero riscontrato, secondo i casi in occasione dell'ultima verificazione periodica, della verificazione prima, o CEE oppure dell'ultima rilegalizzazione; b) l'effettuazione di prove metrologiche per verificare il funzionamento ed il rispetto degli errori massimi tollerati. 3. Prove metrologiche e loro svolgimento. Le prove sui complessi di misura stradali per carburanti debbono essere effettuate con il liquido che lo strumento e' destinato a misurare: a) prova di tenuta del circuito idraulico. Attivata la pompa del complesso, mediante l'estrazione dalla propria sede del rubinetto di erogazione, che va tenuto rigorosamente chiuso, si osserva, per un periodo di circa 30 secondi, che l'indicatore parziale dei volumi non segnali un passaggio di liquido superiore al doppio del massimo errore permesso per la minima quantita' misurabile; b) verifica del raggiungimento della portata massima. Dopo la messa in pressione del circuito idraulico con l'apertura e la successiva lenta chiusura del rubinetto a pistola, azzerare la testata, aprire completamente il circuito idraulico ed erogare per almeno 30s, poi arrestare il flusso intervenendo sul microinterruttore. La portata in litri/minuto non deve essere inferiore al 60% della portata massima riportata in targa. Nel caso di un impianto con piu' pistole alimentate tramite una stessa pompa sommersa, la portata deve essere verificata su un erogatore per volta; c) accuratezza di misura alla portata massima, media e minima. Mettere in pressione il circuito del complesso, azzerare la testata, effettuare tre distinte misurazioni con erogazioni corrispondenti alla portata massima, media e minima del complesso. Si accerta che in ciascuna misurazione che l'errore non superi quello ammesso dalle norme vigenti; d) prova del contatore totalizzatore di volume. Dopo aver letto il valore iniziale sul totalizzatore, erogare un certa quantita' di prodotto, superiore alla minima quantita' misurabile. Il valore finale letto sul totalizzatore non deve differire dal valore indicato dall'unita' di visualizzazione del complesso di misura per piu' di 1 (uno) litro e comunque la differenza non visualizzata, nel caso di totalizzatori elettronici ed elettromeccanici deve essere conservata nel buffer di memoria e conteggiata nell'erogazione successiva. Se il totalizzatore e' meccanico, questo valore non deve differire per piu' di 0,1 litri. L'errore ammesso dipende comunque dalla risoluzione del totalizzatore; e) prova di funzionalita' del programma di autocontrollo nei complessi di misura muniti di testata elettronica. Si effettua mediante l'azionamento degli appositi tasti per le simulazioni; f) prove addizionali sui complessi di misura alimentati con pompe sommerse. Nei complessi di questo tipo, in aggiunta alle prove evidenziate ai punti precedenti, si deve verificare che: 1. sia presente un dispositivo atto a bloccare il funzionamento della pompa nel caso che il livello del liquido nel serbatoio interrato abbia raggiunto un valore minimo, al di sotto del quale si rende dubbia la possibilita' di un regolare rifornimento; 2. sia presente, nelle tubazioni di adduzione dalla pompa al misuratore, un manometro per il controllo della pressione del carburante; 3. il corretto funzionamento della valvola rivelatrice di fughe, in accordo con quanto previsto nei provvedimenti di ammissione a verificazione metrica degli specifici strumenti; g) complessi di misura associati a dispositivi elettronici ausiliari. Prove supplementari: 1. disponibilita' ricevuta. Controllare che, ove sia assente la stampante di ricevuta del terminale di' predeterminazione del piazzale (terminale self service), ovvero si verifichi un guasto rilevabile della stessa stampante, ovvero sia rilevata la mancanza di carta, si determini: 1.1, che sia inibita la prenotazione di una nuova erogazione; oppure 1.2, che sia chiaramente segnalata all'utente, l'indisponibilita' della ricevuta; 2. verifica della corrispondenza dei dati: 2.1, erogazione con carta elettronica. Dopo aver abilitato all'erogazione, effettuare un'erogazione e quindi verificare la corrispondenza tra i dati visualizzati dal complesso di misura e lo scontrino di ricevuta; 2.2, erogazione pre-pagata con banconote incompleta o non iniziata. Dopo aver abilitato all'erogazione per l'importo corrispondente alla/e banconota/e accreditata/e, avviare l'erogazione quindi interromperla chiudendo e riponendo la pistola. Verificare la congruenza dei dati dello scontrino di resto con quelli visualizzati dal complesso di misura; 3. cambio prezzo unitario. Con erogazione in corso, programmare un nuovo prezzo unitario per il prodotto in erogazione e verificare che l'importo dell'erogazione considerata sia determinato dal prezzo unitario originario; 4. regolatore di durata delle erogazioni prepagate. Si verifica la presenza di un tempo di attesa entro il quale, se l'utente non provvede a rifornirsi, l'erogazione si conclude in modo automatico; 5. simulazione condizione di basso livello cisterna nelle erogazioni prepagate. Simulando il segnale di basso livello sistema verificare che il complesso di misura si porti in stato di blocco. Se il segnale di basso livello cisterna si manifesta durante un'erogazione in corso la stessa deve essere portata a termine, mentre quelle successive devono essere inibite. La condizione di blocco sopra descritta va riferita o all'intero complesso di misura o al lato di rifornimento o al prodotto interessato dal segnale di basso livello intervenuto, secondo quanto previsto nel provvedimento di ammissione a verificazione metrica.