ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG40U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 70.11.0 - Valorizzazione e vendita immobiliare; - 70.12.0 - Compravendita di beni immobili effettuata su beni propri; - 70.20.0 - Locazione di beni immobili propri e sub locazione. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG40). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 77.783. I questionari restituiti sono stati 73.031, pari al 93,9% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita': ==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 70.11.0 - Valorizzazione e 12.245 9.714 79,3% vendita immobiliare 70.12.0 - Compravendita di beni immobili effettuata su beni propri 17.260 13.453 77,9% 70.20.0 - Locazione di beni immobili propri e sub locazione 48.278 49.864 103,3% ------------------------------------------------------------------- TOTALE 77.783 73.031 93,9% Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 25.499 questionari, pari al 34,9% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla localizzazione degli immobili venduti/locati/affittati (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 47.532. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi prestati, alle diverse tipologie di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI L'analisi ha messo in evidenza diverse modalita' di operare nel settore, riconducibili all'interazione di una serie di fattori discriminanti. Tali fattori sono indicativi di: - dimensione delle imprese, - tipologia di servizio erogato, - tipologia di prodotto immobiliare offerto e di clientela prevalentemente servita. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei. CLUSTER 1 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, DI LOCAZIONE DI FABBRICATI AD IMPRESE NUMEROSITA': 28.194 Il cluster e' composto da un numero molto elevato di imprese di piccole dimensioni, contraddistinte dalla circostanza di erogare ad altre imprese servizi di locazione di fabbricati ad uso "produttivo". Sebbene la natura giuridica con cui queste imprese operano sia quasi esclusivamente di tipo societario (55% societa' di persone, 42% di capitali), la struttura organizzativa di cui dispongono e' estremamente ridotta. E' praticamente nullo, infatti, il ricorso al personale dipendente mentre solo il 32% degli appartenenti al cluster utilizza un ufficio di circa 26 mq. L'attivita' quasi esclusiva di queste imprese e' la locazione. Il numero complessivo dei fabbricati locabili, risultante dalla somma di quelli locati e non, e' pari a circa 4, per una superficie media di circa 430 mq. Quelli locati sono 3, con superficie media leggermente superiore, pari a circa 500 mq. In genere, la destinazione d'uso dei fabbricati e' di tipo "produttivo": l'uso e' prevalentemente commerciale, industriale o ufficio e la clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da imprese con le quali viene realizzato il 96% dei ricavi complessivi. CLUSTER 2 - IMPRESE IMMOBILIARI DI GRANDE DIMENSIONE NUMEROSITA': 415 Il cluster riunisce imprese di grandi dimensioni che, prevalentemente, effettuano attivita' di compravendita di fabbricati e valorizzazione. La figura giuridica quasi esclusiva e' quella societaria, con ben l'87% degli appartenenti al cluster che opera in forma di societa' di capitali. Solo sporadica la presenza di personale dipendente (il 13% dichiara giornate retribuite per figure dipendenti con inquadramento diversificato) mentre e' un po' piu' consistente il lavoro apportato dai soci. In particolare, il 18% delle imprese occupa 1 socio in maniera prevalente mentre nel 58% dei casi sono 3-4 i soci con occupazione non prevalente; il 22% delle imprese, infine, dispone dell'opera di amministratori non soci. Il 45% delle imprese svolge la propria attivita' disponendo di un ufficio di 36 mq. Come anticipato, l'attivita' prevalente e' la compravendita di fabbricati e la valorizzazione. Sono ben 26, in media, i fabbricati disponibili per la vendita, con una superficie media di poco superiore a 60 mq. La destinazione d'uso di tali immobili e' prevalentemente abitativa; a conferma di tale dato c'e' la composizione della clientela: persone fisiche che apportano circa il 72% dei ricavi complessivi. Peraltro, il 34% di queste imprese effettuano locazione di fabbricati sempre a prevalente uso abitativo. Alla compravendita di fabbricati si accompagna una piu' ampia attivita' immobiliare di ristrutturazione e valorizzazione. Infatti, sono decisamente sopra la media e significative per questo cluster le spese di acquisto di aree edificabili e di immobili, le spese di progettazione, gli oneri di urbanizzazione, catastali e connessi alle licenze edilizie, le spese di costruzione effettuate da terzi (in media piu' di 640 mila euro). D'altra parte e' decisamente il piu' elevato tra i cluster anche l'ammontare delle caparre/acconti percepiti (di poco inferiore a 500 mila euro). CLUSTER 3 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, DI LOCAZIONE, ANCHE DI TERRENI NUMEROSITA': 341 Il cluster raggruppa imprese, per molti versi simili a quelle che costituiscono il cluster 1, che estendono la loro attivita' di locazione anche ai terreni. Dal punto di vista della natura giuridica, queste imprese operano quasi sempre in forma societaria; in particolare, si tratta di societa' di capitali nel 55% dei casi. Quasi sistematicamente non viene fatto ricorso a personale dipendente ne' viene frequentemente utilizzato un ufficio per lo svolgimento delle attivita', indicato da solo il 26% di soggetti per circa 18 mq. Caratteristica distintiva di queste imprese, come anticipato, e' l'affitto anche di terreni: si tratta di 5 terreni locati, con una superficie media di circa 90.000 mq, inoltre il 14% dei soggetti ha indicato di possedere terreni non locati. A quella dei terreni si abbina l'attivita' di locazione di fabbricati. La destinazione d'uso prevalente dei fabbricati locati e' quella abitativa seguita da quella commerciale/industriale. La clientela prevalente e' costituita da imprese (circa 70% dei ricavi complessivi) e per il rimanente da persone fisiche. CLUSTER 4 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, DI LOCAZIONE A PERSONE FISICHE NUMEROSITA': 11.230 Il cluster e' costituito da imprese di piccole dimensioni che effettuano attivita' di locazione di fabbricati a persone fisiche. La natura giuridica con cui queste imprese operano e' quella societaria: di capitali nel 49% dei casi, di persone nel 48%. Normalmente non viene fatto ricorso a personale dipendente e il 29% dei soggetti del cluster dispone di un piccolo ufficio, di 22 mq, per lo svolgimento dell'attivita'. Il patrimonio immobiliare di queste imprese e' costituito, in media, da 8 fabbricati destinati a locazione per una superficie media di 122 mq. Il numero di quelli locati, e' circa 6. La destinazione d'uso e' prevalentemente abitativa, ma non mancano le superfici commerciali/industriali e quelle destinate ad altro uso. Il 78% dei ricavi complessivi viene conseguito con persone fisiche anche se il 39% dei soggetti del cluster ha indicato di realizzare il 45% dei ricavi complessivi con imprese. CLUSTER 5 - IMPRESE DI GESTIONE DI PATRIMONI IMMOBILIARI NUMEROSITA': 2.338 Appartengono al cluster imprese, di dimensioni maggiori rispetto a quelle degli altri cluster, che gestiscono patrimoni immobiliari piuttosto consistenti, soprattutto destinati all'attivita' di locazione. La figura giuridica quasi esclusivamente utilizzata per il funzionamento di queste imprese e' quella societaria, in particolare di capitali (81%). Il 13% delle imprese del cluster vanta 1 socio con occupazione prevalente, il 51% circa 3 con occupazione non prevalente cui si affianca, nel 27% dei casi, 1 amministratore non socio. Talvolta, e piu' frequentemente delle altre, queste imprese fanno ricorso a lavoro prestato da personale dipendente (41%). Piu' in dettaglio, il 19% delle imprese ricorre all'opera di 1-2 impiegati, il 18% di 1-2 operai generici. Come anticipato, il patrimonio immobiliare gestito e' piuttosto ampio: i fabbricati, tra locati (17) e non locati, raggiungono complessivamente le 20 unita' per una superficie complessiva di circa 12.000 mq. Le destinazioni d'uso sono diversificate con leggera prevalenza di quella abitativa. Non e' da escludere, inoltre, che alla prevalente attivita' locativa possa affiancarsi quella di vendita, anche in virtu' della consistenza del patrimonio gestito. Tale consistenza, oltretutto, genera un volume di costi per manutenzione ordinaria e straordinaria, per amministrazione e gestione degli immobili, per consulenza legale, fiscale e amministrativa decisamente piu' elevato rispetto agli altri cluster. La clientela e' piuttosto diversificata, rappresentata per il 79% dei ricavi complessivi da imprese, seguono le persone fisiche anche se con percentuali decisamente minori. Inoltre l'8% dei soggetti realizza il 44% dei ricavi complessivi con Stato ed Enti Pubblici. CLUSTER 6 - IMPRESE IMMOBILIARI DI PICCOLA DIMENSIONE NUMEROSITA': 4.455 Il cluster individua imprese di piccole dimensioni che svolgono soprattutto attivita' di compravendita di fabbricati. Anche in questo caso l'attivita' e' svolta quasi esclusivamente in forma societaria, soprattutto di capitali (64%). Il personale dipendente e' quasi nullo mentre il 16% delle imprese occupa prevalentemente 1 socio e il 66% vanta 3 soci con occupazione non prevalente. Il 35% delle imprese, inoltre, utilizza per lo svolgimento dell'attivita' un piccolo ufficio di 25 mq. L'attivita' riguarda principalmente la compravendita di fabbricati. Sono 10, in media, quelli disponibili alla vendita, per una superficie complessiva pari a circa 840 mq. Di questi piu' della meta' sono venduti, 3 ad uso abitativo. Un soggetto su due affianca alla compravendita l'attivita' di locazione di fabbricati, principalmente ad uso abitativo e commerciale/industriale. All'attivita' di compravendita di immobili e' legato un volume piuttosto elevato di spese per acquisizione di immobili, per costruzione effettuata da terzi e per ristrutturazione edilizia (proporzionalmente piu' elevate che per gli altri cluster). La clientela e' costituita per il 65% dei ricavi complessivi da persone fisiche. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (Ricavi + Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, commi 1-4 del TUIR)(4) - Costo del venduto(5) - Costo per la produzione di servizi - Spese per acquisti di servizi) /(Numero Addetti(6) * 1.000); - margine operativo lordo sui ricavi = (Ricavi + Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, commi 1-4 del TUIR) - Costo del Venduto - Costo per la produzione di servizi - Spese per acquisti di servizi - Spese per lavoro dipendente) * 100 / (Ricavi + Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art. 60, commi 1-4 del TUIR)). Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 3 e 4; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 5 e 6. Per il margine operativo lordo sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ al 18^ ventile, per i cluster 1, 3, e 5; - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 2; - dal 2^ al 18^ ventile, per il cluster 4; - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 6. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate alla localizzazione degli immobili venduti/locati/affittati. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale, provinciale e regionale(7)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali, sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Somma dei metri quadrati dei fabbricati locati(8)". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Somma dei metri quadrati dei fabbricati locati". Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". In fase di applicazione dello studio di settore, affinche' la stima dei ricavi tenga conto dell'eventuale incremento delle rimanenze valutate a costo nel caso in cui la variabile "Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi" risulta negativa, si neutralizza l'apporto di tale variabile nelle funzioni di ricavo e si applica un fattore correttivo(9) al valore dichiarato delle seguenti variabili utilizzate nelle funzioni di ricavo: - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa; - spese per acquisti di servizi; - collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero); - soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero); - radice quadrata del valore dei beni strumentali. APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(10); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ----> vedere tabella a pag. 62 del S.O. <---- COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG40U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 6 ==================================================================== Fabbricati locati - Somma rendita catastale - - - - 0,5425 - Fabbricati Locati - Rendita catastale: "Uso commerciale/ industriale" 0,0271 - - 0,0661 - - Fabbricati Locati - Rendita catastale: "Uso ufficio" 0,2493 - - 0,6412 - - Fabbricati Locati - Rendita catastale: "Altro uso" 0,0383 - - 0,5583 - - ==================================================================== CORRETTIVI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TERRITORIALI 1 2 3 4 5 6 ==================================================================== Correttivo da appli- care al coefficiente dei "Fabbricati locati - Somma metri quadrati" Gruppo 3 della territorialita' generale a livello comunale, provincia- le, regionale - Aree ad elevata urbanizza- zione con notevole grado di benessere, istruzione superiore e caratterizzate da sistemi locali con servizi terziari evoluti 1,9567 - - - - - - Le variabili contabili vanno espresse in euro ALLEGATO 1.B VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio QUADRO G: - Tipologia della clientela: Persone fisiche - Tipologia della clientela: Imprese, societa', altri enti privati commerciali e non, esercenti arti e professioni, anche in forma associata - Tipologia di spese: Spese per acquisto di aree edificabili - Tipologia di spese: Spese per acquisto di immobili - Tipologia di spese: Spese di progettazione - Tipologia di spese: Oneri di urbanizzazione, catastali e altri connessi alle licenze edilizie - Tipologia di spese: Spese per costruzioni effettuate da terzi - Tipologia di spese: Spese per ristrutturazione edilizia - Tipologia di spese: Spese di manutenzione ordinaria sui beni immobili - Tipologia di spese: Spese di amministrazione e gestione di beni immobili - Tipologia di spese: Spese di consulenza legale, fiscale e amministrativa - Tipologia di spese: Spese notarili - Tipologia di spese: Spese per provvigioni a terzi - Tipologia di spese: Oneri finanziari - Prodotti in corso di lavorazione: Esistenze iniziali di prodotti in corso di lavorazione - Prodotti in corso di lavorazione: Rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione - Altri elementi specifici: Ammontare dei canoni di locazione e/o di affitto - Altri elementi specifici: Ammontare delle caparre/acconto prezzo - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) fino a 80.000 - numero - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 80.000 fino a 200.000 - numero - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 200.000 fino a 400.000 - numero - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 400.000 - numero - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) fino a 80.000 - mq - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 80.000 fino a 200.000 - mq - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 200.000 fino a 400.000 - mq - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 400.000 - mq - Fabbricati locati: Numero - Uso abitazione - Fabbricati locati: Numero - Uso comm./industr. - Fabbricati locati: Numero - Uso ufficio - Fabbricati locati: Numero - altro uso - Fabbricati non locati - numero - Fabbricati non locati - mq - Terreni affittati: Prezzo di affitto al mq annuo (lire) fino a 2.000 - mq - Terreni affittati: Prezzo di affitto al mq annuo (lire) oltre 2.000 fino a 5.000 - mq - Terreni affittati: Prezzo di affitto al mq annuo (lire) oltre 5.000 fino a 10.000 - mq - Terreni affittati: Prezzo di affitto al mq annuo (lire) oltre 10.000 - mq - Terreni non affittati - mq - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) fino a 1,5 - numero - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 1,5 fino a 3,5 - numero - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 3,5 fino a 6 - numero - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 6 - numero - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) fino a 1,5 - mq - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 1,5 fino a 3,5 - mq - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 3,5 fino a 6 - mq - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 6 - mq - Fabbricati venduti: Numero - uso abitazione - Fabbricati venduti: Numero - uso comm/industr - Fabbricati venduti: Numero - uso ufficio - Fabbricati venduti: Numero - altro uso - Fabbricati venduti: Rendita catastale - uso abitazione - Fabbricati venduti: Rendita catastale - uso comm/industr - Fabbricati venduti: Rendita catastale - uso ufficio - Fabbricati venduti: Rendita catastale - altro uso - Fabbricati invenduti - numero - Fabbricati invenduti: Rendita catastale - uso abitazione - Fabbricati invenduti: Rendita catastale - uso comm/industr - Fabbricati invenduti: Rendita catastale - uso ufficio - Fabbricati invenduti: Rendita catastale - altro uso - Aree edificabili vendute: Prezzo di vendita al mq (lire) fino a 100.000 - mq - Aree edificabili vendute: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 100.000 fino a 200.000 - mq - Aree edificabili vendute: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 200.000 fino a 300.000 - mq - Aree edificabili vendute: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 300.000 - mq - Aree edificabili invendute - mq - Altri terreni venduti: Prezzo di vendita al mq (lire) fino a 10.000 - mq - Altri terreni venduti: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 10.000 fino a 30.000 - mq - Altri terreni venduti: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 30.000 fino a 60.000 - mq - Altri terreni venduti: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 60.000 - mq - Altri terreni invenduti - mq ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG48U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.72.0 - Riparazione di apparecchi elettrici per la casa. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG48). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 4.697. I questionari restituiti sono stati 2.745, pari al 58,4% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 631 questionari, pari al 23% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di euro 5.164.569; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.114. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi offerti, alle varie modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Lo studio analizza il settore delle imprese che effettuano riparazioni di apparecchi elettrici per la casa. Tale settore e' caratterizzato dalla preponderante presenza di unita' di ridotte dimensioni e con un basso numero di addetti. La rapida e inarrestabile evoluzione tecnologica ha causato notevoli mutamenti nel settore della riparazione degli elettrodomestici: il continuo arrivo di nuovi prodotti che presentano un sempre maggior numero di funzioni e che sono offerti a prezzi che diminuiscono di anno in anno, ha modificato il comportamento del consumatore medio, il quale spesso preferisce sostituire un prodotto nuovo piuttosto che provvedere a ripararlo. Pur rimanendo il servizio principale, la riparazione viene affiancata da altre attivita', come ad esempio la vendita di accessori e ricambi, di altre apparecchiature elettriche e l'installazione di antenne. L'analisi ha permesso di individuare complessivamente 7 gruppi omogenei, differenziati in funzione di tre elementi principali: - dimensione, che permette di distinguere tra riparatori che hanno un'ampia disponibilita' di unita' locali, di beni strumentali e risorse umane, e coloro che operano con strutture di piccole dimensioni; - prodotti trattati, che permette di raggruppare tutti i soggetti in 4 grandi categorie ovvero riparatori di elettrodomestici bianchi, di apparecchiature elettroniche (elettrodomestici bruni), di piccoli elettrodomestici e riparatori generici; - tipologia di servizi offerti, che permette di distinguere tra operatori che svolgono quasi esclusivamente servizi di riparazione, da quelli che affiancano a questa anche l'attivita' di vendita al dettaglio di ricambi ed accessori e di altri apparecchi. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. CLUSTER 1 - RIPARATORI CON ABBINATA LA VENDITA DI RICAMBI ED ACCESSORI NUMEROSITA': 91 Questo cluster comprende imprese che operano sul mercato sia in qualita' di riparatori di elettrodomestici che di punti vendita al dettaglio. Sotto il profilo organizzativo esiste una leggera prevalenza di imprese che svolgono l'attivita' in forma individuale (60%) rispetto alle societa'. Le imprese appartenenti al cluster si occupano principalmente della riparazione di elettrodomestici bianchi (34% dei ricavi) o di piccoli elettrodomestici (12% dei ricavi), ma una quota di ricavi piuttosto significativa deriva anche dalla vendita di accessori e ricambi (33% dei ricavi) e nel 26% dei casi di apparecchiature elettriche (33% dei ricavi). Coerentemente con l'attivita' svolta, i locali destinati alla vendita ed esposizione interna della merce sono piuttosto ampi (33 mq), a questi si aggiungono spazi adibiti a magazzino (47 mq) e superfici piu' ridotte per le lavorazioni (30 mq). Dal punto di vista del personale impiegato, poi, la struttura si caratterizza per la presenza di tre addetti tra cui, nel 44% dei casi, sono compresi due dipendenti. I costi sostenuti per l'acquisto di ricambi presso la casa costruttrice, ove sono compresi i prodotti da rivendere al consumatore finale, sono consistenti ed ammontano a circa 25.000 euro. La dotazione di beni strumentali e' costituita da apparecchiature per la riparazione di elettrodomestici usati nella refrigerazione e da automezzi adibiti al trasporto merci. CLUSTER 2 - RIPARATORI DI MEDIE DIMENSIONI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE NUMEROSITA': 95 Appartengono al cluster imprese di grandi dimensioni specializzate nella riparazione di apparecchiature elettroniche (72% dei ricavi). Tra le figure giuridiche prevalgono le societa' di persone (48%), ma anche la ditta individuale e' abbastanza diffusa (43%). Il 36% dei soggetti affianca alla riparazione di elettrodomestici bruni l'attivita' di installazione di antenne da cui ottiene un quarto dei ricavi complessivi. Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono ampie e diversificate. Oltre ai locali dove sono svolte le riparazioni (66 mq), le imprese dispongono di magazzini (40 mq) e di spazi adibiti alla vendita di ricambi (31 mq). Dal punto di vista del personale addetto la struttura si caratterizza per la presenza, in oltre il 56% dei casi, di due dipendenti e nel 53% dei casi di tre soci con occupazione prevalente nell'impresa. Particolare attenzione, poi, e' posta alla formazione tecnica del personale come evidenzia il buon livello di spesa e di impiego di giornate per l'aggiornamento professionale. Complessivamente la spesa per l'acquisto di pezzi di ricambio presso la casa costruttrice, ammonta a 15.970 euro. Piu' della meta' dei soggetti (56%) opera come centro di assistenza autorizzato, ottenendo da riparazioni effettuate in garanzia il 20% dei ricavi, a fronte di una spesa per ricambi pari a 9.665 euro. La dotazione di beni strumentali e' ampia e di elevato valore. I beni impiegati per eseguire le riparazioni comprendono un personal computer provvisto di software per l'attivita' di assistenza tecnica, 2 oscilloscopi e 2 generatori. Il 61% dei soggetti dichiara inoltre di disporre di 3 automezzi adibiti al trasporto merci. CLUSTER 3 - RIPARATORI DI PICCOLI ELETTRODOMESTICI NUMEROSITA': 135 Questo cluster raggruppa le imprese specializzate nella riparazione di piccoli elettrodomestici. La forma giuridica piu' diffusa e' la ditta individuale (83%). Malgrado la riparazione di piccoli elettrodomestici sia l'attivita' prevalente, generando il 78% dei ricavi complessivi, non mancano i casi di imprese che effettuano anche vendita al dettaglio di ricambi e accessori (48%), ottenendo da tale attivita' ricavi non trascurabili (27% del totale). Le dimensioni dei locali destinati alle lavorazioni sono in linea con la media del settore (25 mq), mentre gli spazi destinati alla vendita risultano leggermente al di sopra (15 mq). Il personale dipendente e' presente solo nel 20% dei casi. Circa la meta' dei soggetti (49%) opera come centro di assistenza autorizzato, ottenendo da questa attivita' il 20% dei ricavi. I costi sostenuti per ricambi acquistati presso la casa costruttrice sono pari a 18.400 euro, di cui 3.600 relativi a interventi forniti in garanzia. La dotazione strumentale comprende principalmente apparecchi e strumenti di uso comune e solo un'impresa su quattro possiede un personal computer dotato di software per la manutenzione. CLUSTER 4 - RIPARATORI DI MEDIE DIMENSIONI DI ELETTRODOMESTICI BIANCHI NUMEROSITA': 253 Il cluster raggruppa le imprese di grandi dimensioni specializzate nella riparazione di elettrodomestici bianchi (88% dei ricavi). In esso si concentra un elevato numero di societa', pari al 62% del totale. Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono ampie e consistono in locali per le riparazioni (41 mq), magazzini (62 mq) e uffici (17 mq). Dal punto di vista del personale addetto, nel 64% dei casi la struttura e' caratterizzata dalla presenza di due dipendenti e, nel 57% dei casi, di due o tre soci con occupazione prevalente nell'impresa. Raggiungono, poi, un buon livello le giornate destinate all'aggiornamento professionale. All'elevata dimensione di queste imprese corrispondono i costi piu' alti sostenuti nel settore per l'acquisto di ricambi originali, pari a 37.672 euro. La maggior parte dei soggetti (82%) opera come centro di assistenza autorizzato, ottenendo da questa attivita' il 35% dei ricavi complessivi, a fronte di una spesa per ricambi in garanzia di 15.605 euro. Le apparecchiature impiegate nelle attivita' lavorative sono ampie e comprendono, 2 dosatori per gas freon, 2 pompe del vuoto, 2 manometri e nel 45% dei casi 1 personal computer provvisto di software per la manutenzione. La quasi totalita' dei soggetti dispone inoltre di 3 automezzi per la consegna/ritiro a domicilio degli elettrodomestici da riparare. CLUSTER 5 - RIPARATORI DI PICCOLE DIMENSIONI DI ELETTRODOMESTICI BIANCHI NUMEROSITA': 594 La peculiarita' delle imprese appartenenti a questo cluster e' quella di operare nell'area della riparazione degli elettrodomestici bianchi (94% dei ricavi). Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (91%). In generale le dimensioni dei vari ambienti sono piuttosto modeste e si attestano tutte al di sotto della media del settore: solo il 46% dei soggetti possiede locali per le lavorazioni (31 mq) ed il 44% dispone di magazzini (30 mq). E' rara la presenza di altri addetti oltre al titolare, che nella gran parte dei casi e' un artigiano. Piu' del 50% dei soggetti dispone dei beni strumentali di base per la riparazione degli elettrodomestici bianchi: dosatore del gas freon, pompa del vuoto, manometro. In oltre il 70% dei casi e' presente anche un automezzo per il trasporto dei prodotti da riparare. CLUSTER 6 - RIPARATORI DI PICCOLE DIMENSIONI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE NUMEROSITA': 529 Tali imprese si contraddistinguono per il fatto di effettuare prevalentemente interventi di riparazione su apparecchiature elettroniche. Si tratta per la maggior parte di ditte individuali (85%), in cui opera un unico addetto. L'attivita' principale produce il 75% dei ricavi ed e' molto bassa la percentuale di interventi di assistenza tecnica in garanzia. Il 29% delle imprese si dedica anche all'installazione di antenne terrestri e satellitari da cui ottiene un quarto dei ricavi complessivi. I locali utilizzati hanno dimensioni abbastanza ridotte: gli spazi destinati alle riparazioni misurano 26 mq, mentre i magazzini, presenti nel 43% dei casi, sono pari a 21 mq. La dotazione di beni strumentali e' piuttosto esigua e comprende, quasi sempre un oscilloscopio ed altri strumenti di uso comune. CLUSTER 7 - RIPARATORI GENERICI NUMEROSITA': 361 Le imprese appartenenti a questo cluster eseguono interventi di riparazione su tutte le tipologie di elettrodomestici. Si tratta, nell'87% dei casi, di imprenditori individuali che operano spesso senza personale dipendente in locali di dimensioni piuttosto limitate. La maggior parte delle imprese possiede solamente gli spazi destinati alle lavorazioni (25 mq), mentre il 37% dei soggetti ha indicato la disponibilita' di un magazzino di 23 mq. Date le ridotte dimensioni di questi operatori, sia le spese per ricambi acquistati direttamente dalle case costruttrici (1.268 euro) che quelle per ricambi usati per interventi in garanzia (265 euro) sono le piu' esigue di tutto lo studio. I soggetti appartenenti a questo cluster si occupano allo stesso tempo della riparazione di elettrodomestici bianchi e di piccoli elettrodomestici, mentre e' piu' limitato il numero di coloro che affiancano a queste due attivita' anche la riparazione di apparecchiature elettroniche (60% dei casi) o l'installazione di antenne (31% dei casi). Il ridotto grado di specializzazione merceologica si riflette sulla composizione dei ricavi complessivi: il 53% deriva dagli interventi sugli elettrodomestici bianchi, il 22% da quelli sui bruni e il 14% dalle riparazioni di piccoli elettrodomestici. Data la varieta' di elettrodomestici sui cui si effettuano gli interventi, i beni strumentali possono essere i piu' vari anche se generalmente sono poco numerosi e non sofisticati. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = [ricavi - (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)]/ [numero addetti(5) * 1.000]; - incidenza dei costi sui ricavi = [costo del venduto + costo per la produzione di servizi]/[ricavi]; Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ ventile, per i cluster 1, 2; - dal 2^ ventile, per il cluster 3; - dal 1^ al 19^ ventile, per il cluster 4; - dal 3^ ventile, per i cluster 5, 6, 7; Per l'incidenza dei costi sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli: - fino al 18^ ventile, per il cluster 1; - fino al 19^ ventile, per il cluster 2; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 3, 4, 7; - dal 2^ al 18^ ventile, per il cluster 5; - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 6; Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale(8)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base 10 del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Logaritmo in base 10 del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(9); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ----> vedere tabella a pag. 76 del S.O. <---- ALLEGATO 2.B VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO A: - Dipendenti a tempo pieno - Dipendenti a tempo parziale - Apprendisti - Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Soci con occupazione prevalente nell'impresa QUADRO B: - Mq dei locali destinati ad uffici - Mq dei locali destinati alle lavorazioni - Mq dei locali destinati a magazzino - Mq dei locali destinati all'accesso dei clienti, alla vendita e all'esposizione interna della merce QUADRO F - Modalita' di espletamento dell'attivita': Riparazione di elettrodomestici bianchi - % sui ricavi di cui: - frigoriferi - lavatrici - lavastoviglie - Modalita' di espletamento dell'attivita': Riparazione di apparecchiature elettroniche (bruni) - % sui ricavi di cui: - televisori - videoregistratori/lettori Dvd - Modalita' di espletamento dell'attivita': Riparazione di piccoli elettrodomestici - % sui ricavi di cui: - apparecchi da cucina (macchine per caffe', friggitrici, frullatori, ecc.) - apparecchi per la cura e la pulizia della casa (ferri da stiro, aspirapolvere, lucidatrici, ventilatori, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Vendita di accessori e ricambi - % sui ricavi di cui: - per apparecchiature elettroniche (bruni) - per piccoli elettrodomestici - per altri elettrodomestici - Modalita' di espletamento dell'attivita': Altre attivita' di vendita di apparecchiature elettriche - % sui ricavi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Installazione di antenne terrestri e satellitari - % sui ricavi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Ricavi derivanti da riparazioni effettuate in garanzia da parte dei centri autorizzati di assistenza tecnica (C.A.T.) - % sui ricavi QUADRO G - Costi sostenuti per l'acquisto di pezzi di ricambio: - presso la casa costruttrice - Ammontare dei costi per ricambi acquistati presso la casa costruttrice relativi ad interventi forniti in garanzia - Numero di giornate per l'aggiornamento professionale - Numero di marchi per i quali viene svolta l'attivita' di C.A.T. QUADRO I - Pompa del vuoto - Capacimetro - Generatore ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG52U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 74.82.1 - Confezionamento di generi alimentari; - 74.82.2 - Confezionamento di generi non alimentari. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG52). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.246. I questionari restituiti sono stati 588, pari al 47,2% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita': ==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 74.82.1 - Confezionamento di 251 136 54,2% generi alimentari 74.82.2 - Confezionamento di 995 452 45,4% generi non alimentari -------------------------------------------------------------------- TOTALE 1.246 588 47,2% Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 104 questionari, pari al 17,7% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro F del questionario (modalita' di espletamento dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative all'area di attivita' (quadro F del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 484. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle varie tipologie di prodotto confezionato, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI L'analisi svolta per il settore in esame ha evidenziato, sia una specializzazione delle attivita' per tipologia di prodotto confezionato (alimentare piuttosto che non alimentare) che una consistente presenza del conto terzismo. I fattori che caratterizzano principalmente le realta' oggetto di analisi sono: - modalita' organizzativa (conto proprio, conto terzi); - tipologia di attivita'; - dimensione della struttura; - tipologia di prodotto confezionato. La modalita' organizzativa ha permesso di individuare sia le imprese che lavorano prevalentemente in conto terzi (cluster 1, 2, 3) sia quelle operanti in conto proprio (cluster 4, 5). La tipologia di attivita' svolta, oltre a fotografare un insieme di imprese che si dedicano quasi esclusivamente all'attivita' di confezionamento (cluster 1, 2, 3), ha contraddistinto quelle realta' in cui sono presenti anche le attivita' di produzione e di commercializzazione (cluster 4, 5). Il fattore dimensionale ha consentito di identificare il cluster delle imprese con una struttura organizzativa piu' articolata (cluster 1). La tipologia di prodotto ha distinto all'interno del settore, le aziende confezionatrici di prodotti non alimentari (cluster 1, 3, 4) da quelle che confezionano prodotti alimentari (cluster 2, 5). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster). CLUSTER 1 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI CHE CONFEZIONANO PRODOTTI NON ALIMENTARI NUMEROSITA': 77 Questo cluster si contraddistingue per la grande dimensione della struttura. La natura giuridica prevalente e' la forma societaria e per l'esattezza, sia societa' di persone (36%) che di capitali (39%). Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono maggiori rispetto agli altri cluster e si articolano in locali destinati a imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione (oltre 750 mq), superfici destinate a deposito e magazzino (558 mq coperti) e locali destinati ad uffici (61 mq). La struttura e' composta in media da 11 addetti, di cui 9 dipendenti. Il 95% delle aziende del cluster ha indicato come attivita' prevalente quella di confezionamento di generi non alimentari. La modalita' organizzativa prevalente e' il conto terzi, infatti, il 78% dei soggetti dichiara di avere un numero di committenti superiore a 2 e, mediamente, oltre il 50% dei ricavi deriva dal committente principale. La tipologia di attivita' svolta e' rappresentata principalmente dal solo confezionamento e imballaggio (81% dei ricavi). Tra i materiali di confezionamento e imballaggio piu' utilizzati le maggiori voci di spesa sono rappresentate da cellophane, film plastici e imballaggi flessibili, scatole in cartone, contenitori e blister, astucci. La clientela e' costituita per il 73% dei ricavi dall'industria non alimentare, su un'area di mercato che va prevalentemente dal livello regionale al nazionale. Tra i beni strumentali indicati quelli piu' frequenti sono: nastri trasportatori, reggiatrici, etichettatrici, avvolgitrici e chiudicartoni. CLUSTER 2 - IMPRESE CONFEZIONATRICI DI PRODOTTI ALIMENTARI OPERANTI IN CONTO TERZI NUMEROSITA': 40 Le imprese del cluster operano nella maggior parte dei casi in conto terzi, infatti, il 62% dei ricavi deriva dal committente principale, unico nel 48% dei casi. Il 95% delle aziende del cluster ha indicato come attivita' prevalente il confezionamento di generi alimentari. Le aziende appartenenti a questo gruppo sono prevalentemente societa' (68%, equamente divise tra societa' di persone e societa' di capitali). Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono di medie dimensioni e cosi' articolati: locali destinati a imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione (310 mq), superfici coperte destinate a deposito e magazzino (oltre 400 mq per il 58% delle imprese) e locali destinati ad uffici (33 mq). La struttura e' composta in media da 8 addetti, di cui 5 dipendenti. L'85% dei ricavi deriva dalla sola attivita' di confezionamento e imballaggio. I materiali di confezionamento e imballaggio piu' utilizzati sono principalmente cellophane, film plastici e imballaggi flessibili, scatole in cartone e astucci. La clientela di riferimento e' costituita in larga parte dall'industria alimentare (89% dei ricavi per il 65% delle imprese) e dai commercianti all'ingrosso (65% dei ricavi per il 33% delle imprese). L'area di mercato va dal livello locale al nazionale. I beni strumentali piu' utilizzati sono rappresentati da: nastri trasportatori, macchine per il confezionamento sottovuoto, macchine chiudicartoni, etichettatrici, celle frigorifere e imbustatici. Inoltre, per lo svolgimento della propria attivita', il 45% dei contribuenti ha indicato l'impiego di beni strumentali in linea. CLUSTER 3 - IMPRESE CONFEZIONATRICI DI PRODOTTI NON ALIMENTARI OPERANTI IN CONTO TERZI NUMEROSITA': 217 Il cluster e' composto da aziende, nel 58% ditte individuali, operanti in conto terzi (il 68% dei ricavi deriva dal committente principale) che hanno indicato come attivita' prevalente il confezionamento di generi non alimentari (97%). La dimensione della struttura e' piuttosto ridotta, i locali destinati a imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione sono pari a 107 mq e i locali destinati a deposito e magazzino a circa 120 mq per il 48% delle imprese che li hanno indicati. La struttura e' composta in media da 3 addetti, con presenza di personale dipendente nel 38% dei casi. Le imprese del cluster sono specializzate nell'attivita' di confezionamento e imballaggio (92% dei ricavi). Tra i materiali piu' utilizzati per il confezionamento e l'imballaggio troviamo il cellophane, i film plastici e gli imballaggi flessibili e le scatole in cartone. La tipologia di clientela e' principalmente rappresentata dall'industria non alimentare (95% dei ricavi per il 70% dei soggetti) e dai commercianti all'ingrosso (86% dei ricavi per il 19% dei soggetti). L'area di mercato di riferimento e' quella locale, infatti, solo il 30% delle imprese ha indicato di operare al di fuori della provincia. La dotazione di beni strumentali, coerentemente con le ridotte dimensioni delle aziende appartenenti al cluster, e' particolarmente esigua. CLUSTER 4 - IMPRESE CONFEZIONATRICI DI PRODOTTI NON ALIMENTARI CON ATTIVITA' DI PRODUZIONE E/O COMMERCIALIZZAZIONE NUMEROSITA': 96 Le aziende del cluster, il cui 91% ha indicato come attivita' prevalente il confezionamento di generi non alimentari, rappresentano una realta' economica piu' integrata rispetto a quelle che confezionano generi non alimentari descritte negli altri gruppi omogenei ovvero oltre all'attivita' tipica svolgono anche quella di commercializzazione e spesso quella di produzione. In particolare, le aziende di questo gruppo sono nel 43% dei casi completamente integrate (90% dei ricavi derivante dalle attivita' di produzione, confezionamento e imballaggio e commercializzazione) e nel 50% dei casi integrate solo a valle (93% dei ricavi derivante da attivita' di confezionamento e imballaggio e commercializzazione). Il cluster e' formato da aziende che sono per il 68% ditte individuali e per il restante 32% societa'. Gli spazi utilizzati per l'esercizio dell'attivita' sono prevalentemente locali destinati a: imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione (94 mq), deposito e magazzino (68 mq) e spazi destinati alla vendita (66 mq nel 42% dei casi). La struttura e' composta in media da 2 addetti ed un'impresa su quattro ha indicato personale dipendente. I materiali di confezionamento e imballaggio acquistati sono costituiti principalmente da: scatole in cartone, astucci, contenitori e blister, cellophane, film plastici e imballaggi flessibili. La clientela di riferimento e' rappresentata, coerentemente all'attivita' svolta, da privati (83% dei ricavi per il 54% delle imprese), commercianti al dettaglio (55% dei ricavi per il 31% delle imprese) e commercianti all'ingrosso (54% dei ricavi per il 28% delle imprese). L'area di mercato prevalente e' quella locale, precisamente comunale e provinciale. La dotazione strumentale e' esigua. CLUSTER 5 - IMPRESE CONFEZIONATRICI DI PRODOTTI ALIMENTARI CON ATTIVITA' DI PRODUZIONE E/O COMMERCIALIZZAZIONE NUMEROSITA': 48 Il 94% delle imprese ha indicato come attivita' prevalente il confezionamento di generi alimentari. Le aziende di questo gruppo sono nel 69% dei casi integrate solo a valle (91% dei ricavi derivanti da attivita' di confezionamento e imballaggio e commercializzazione) e nel 25% dei casi completamente integrate (83% dei ricavi derivanti dalle attivita' di produzione, confezionamento e imballaggio, commercializzazione). Questo cluster raggruppa le aziende che sono per il 63% ditte individuali e per il restante 37% societa'. Le superfici disponibili, di dimensioni non particolarmente rilevanti, sono rappresentate da locali destinati a imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione (137 mq), locali destinati a deposito e magazzino (127 mq) e nel 27% dei casi locali destinati alla vendita (47 mq). La struttura e' composta in media da 4 addetti con personale dipendente nel 42% dei casi. I materiali di confezionamento e imballaggio piu' utilizzati sono: cellophane, film plastici e imballaggi flessibili, scatole in cartone, contenitori e blister, astucci e bottiglie. La tipologia di clientela e' costituita prevalentemente da commercianti al dettaglio (53% dei ricavi per il 67% delle imprese), commercianti all'ingrosso (40% dei ricavi per il 54% delle imprese) e privati (42% dei ricavi per il 44% delle imprese); l'area di mercato va dal livello locale al nazionale. I beni strumentali piu' utilizzati sono rappresentati da celle frigorifere e da nastri trasportatori. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti(5) * 1.000); - margine operativo lordo sui ricavi = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) * 100/ ricavi. Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2, 5; - dal 1^ ventile, per il cluster 3; - dal 1^ al 19^ ventile, per il cluster 4. Per il margine operativo lordo sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2, 3, 5; - dal 1^ ventile, per il cluster 4. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(6); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 3.A ----> vedere tabella a pag. 88 del S.O. <---- ALLEGATO 3.B VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per i lavoranti a domicilio QUADRO B: - Mq locali destinati alle operazioni di imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione - di cui destinati esclusivamente alla produzione e/o trasformazione - Mq locali destinati a deposito e magazzino QUADRO F: - Area di attivita': Confezionamento e/o imballaggio - Area di attivita': Confezionamento e/o imballaggio e commercializzazione - Area di attivita': Produzione, confezionamento e/o imballaggio e commercializzazione - Confezionamento e/o imballaggio conto terzi: Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi - Tipologia della clientela: Industria alimentare - Tipologia della clientela: Industria non alimentare - Tipologia della clientela: Commercianti al dettaglio - Tipologia della clientela: Privati QUADRO G: - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti ortofrutticoli freschi - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti alimentari secchi (legumi, cereali, farine, granaglie ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti alimentari conservati (confetture, salse ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti alimentari liquidi (olio, aceto, acqua, alcolici e non, ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti alimentari coloniali (the, caffe', caramelle, polveri da tavola ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Cibi cotti e precotti - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Altri prodotti alimentari - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti agricoli e sementi ortive (piante, fiori ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti chimici - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti cosmetici - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti farmaceutici - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Materiale elettrico, ferramenta e utensileria - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Libri, riviste, quotidiani, periodici (depliant, cataloghi ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Gadget e articoli promozionali - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Abbigliamento, calzature e accessori - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Altri prodotti non alimentari - Altri elementi specifici: Lavorazione, confezionamento e/o imballaggio con marchio proprio - Altri elementi specifici: Lavorazione, confezionamento e/o imballaggio con marchio di terzi ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG53U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 74.83.1 - Organizzazione di convegni; - 74.83.3 - Traduzioni e interpretariato. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo/compenso potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista o di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG53). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.573. I questionari restituiti sono stati 2.488, pari al 96,7% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita': ==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 74.83.1 - Organizzazione di 833 494 59,3% convegni 74.83.3 - Traduzione e 1.740 1.994 114,6% interpretariato -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.573 2.488 96,7% Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 506 questionari, pari al 20,3% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.982. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per suddividere i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare nove gruppi omogenei. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI I cluster risultanti dallo studio sono principalmente differenziati in base alla tipologia di evento organizzato e all'ampiezza del portafoglio di servizi offerti per chi effettua l'attivita' di organizzazione, alla tipologia di clientela servita e alla tipologia del servizio richiesto per chi effettua l'attivita' di traduzione ed interpretariato. Nelle successive descrizioni dei cluster emerse dall'analisi, salvo segnalazioni contrarie, l'indicazione dei valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster). CLUSTER 1 - ATTIVITA' DI TRADUZIONE E/O INTERPRETARIATO CON CLIENTELA IMPRESE E LIBERI PROFESSIONISTI NUMEROSITA': 493 I soggetti appartenenti al cluster, che per l'81% svolgono l'attivita' di lavoro autonomo, sono specializzati nella traduzione ed interpretariato. L'attivita' e' rivolta quasi totalmente ad imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata da cui proviene l'81% dei compensi/ricavi. L'attivita' e' svolta quasi sempre da un solo addetto all'interno di una struttura (ufficio) di dimensioni limitate con un uso promiscuo dell'abitazione nel 63% dei casi. Per quanto riguarda l'attivita' di traduzione, l'area di specializzazione riguarda prevalentemente quella tecnica e quella commerciale dalle quali provengono rispettivamente il 28% ed il 24% dei compensi/ricavi. Invece per l'attivita' di interpretariato, svolta per 55 giorni dell'anno dal 46% dei soggetti, la specializzazione e' prevalentemente nell'interpretariato di trattativa (indicato dal 44% per il 24% dei compensi/ricavi) e telefonico. Il 22% degli operatori completa l'offerta dei servizi di traduzione ed interpretariato con l'organizzazione di corsi di lingue (33% dei compensi/ricavi). Per l'esercizio dell'attivita', i soggetti appartenenti al cluster supportano mediamente 3 fra le lingue europee (francese/inglese/italiano/spagnolo/tedesco) ed il 21% dei soggetti supporta 2-3 fra le altre lingue europee ed esperanto. Il numero di cartelle tradotte, e conseguentemente, il numero di righe e di parole tradotte, sono inferiori alla media totale del settore coerentemente al limitato numero di addetti. Le spese sostenute risultano inferiori alla media. CLUSTER 2 - ATTIVITA' DI INTERPRETARIATO PREVALENTEMENTE PER SOCIETA' DI ORGANIZZAZIONE DI CONVEGNI NUMEROSITA': 231 I soggetti appartenenti al cluster sono liberi professionisti (91% dei casi) o imprese (9% dei casi), che svolgono la propria attivita' con un addetto, in strutture di dimensioni molto piccole (19 mq di ufficio per il 52% dei soggetti), con uso promiscuo dell'abitazione nel 78% dei casi. Svolgono attivita' di interpretariato simultaneo per il 54% dei compensi/ricavi, seguono il consecutivo (23% per il 68% dei soggetti) e, anche se con incidenza sui compensi/ricavi non elevata, il sussurrato indicato dal 30% dei soggetti. L'attivita' di interpretariato viene affiancata spesso da quella di traduzione principalmente tecnica e commerciale. La clientela e', coerentemente con l'attivita' svolta, costituita, oltre che da imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata, da societa' organizzatrici di convegni (con le quali il 58% dei soggetti appartenenti al cluster realizza il 34% dei compensi/ricavi), da centri di traduzione ed interpretariato (32% dei compensi/ricavi per il 56% dei soggetti), pubblica amministrazione centrale e locale (21% dei compensi/ricavi per il 39% dei soggetti) e da organismi internazionali. La clientela estera incide sui compensi/ricavi per il 21% nel 34% dei casi. Anche in questo cluster l'offerta e' completata con corsi di lingue (12% dei soggetti con compensi/ricavi del 24%). Le lingue supportate sono prevalentemente quelle europee (francese/inglese/italiano/spagnolo/tedesco), e le giornate di interpretariato indicate sono mediamente 77. CLUSTER 3 - AZIENDE DI ORGANIZZAZIONE CONVEGNI CON OFFERTA DI SERVIZI NUMEROSITA': 89 Il cluster e' composto da imprese la cui attivita' prevalente e' quella di organizzazione di convegni/seminari/business meeting dalla quale proviene il 44% dei ricavi seguita dall'organizzazione di congressi (36% dei ricavi per il 43% dei soggetti), fiere (30% dei ricavi per il 26% dei soggetti), mostre (46% dei ricavi per il 15% dei soggetti), feste/cerimonie (29% dei ricavi per il 22% dei soggetti) e, in piccola parte, dalla gestione di spazi espositivi (30% dei ricavi per il 15% dei soggetti). L'organizzazione degli eventi e' corredata da un'offerta di servizi piuttosto articolata; si evidenzia in particolare: elaborazione della linea grafica dell'evento ( offerta dal 26% dei soggetti in conto proprio e dal 57% dei soggetti affidata a terzi), ufficio stampa e pubbliche relazioni (il 45% in conto proprio ed il 20% affidata a terzi), servizio di agenzia di viaggi ( il 37% lo affida a terzi), servizio di segretariato (il 51% lo realizza in conto proprio), allestimento scenografico e di addobbi (il 16% in conto proprio e il 53% affidato a terzi), impiego di mezzi tecnici e audiovisivi (il 75% lo affida a terzi), realizzazione di servizi fotografici (il 58% lo affida a terzi), servizi di banqueting e catering (l'80% lo affida a terzi), servizio di traduzione ed interpretariato (il 40% lo affida a terzi), organizzazione di intrattenimenti collaterali all'evento (per il 36% realizzato in conto proprio e per il 38% affidato a terzi), servizio di hostess (il 28% in conto proprio e il 39% affidato a terzi). Le imprese del cluster hanno una struttura composta da uffici (45 mq), spazi per ricevimento clienti, sale riunioni (41 mq nel 17% dei casi), deposito/magazzino (44 mq nel 16% dei casi). La clientela e' articolata ed e' composta da: imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (che apportano il 47% dei ricavi), persone fisiche (26% dei ricavi per il 43% dei soggetti), associazioni ed enti (25% dei ricavi per il 38% dei soggetti), altri enti pubblici, pubblica amministrazione centrale e locale. Gli eventi organizzati hanno prevalentemente durata di un giorno (12 eventi indicati dal 63% delle imprese), frequenti anche eventi di durata da 2 a 4 giorni (6 eventi indicati dal 74% delle imprese), piu' rari quelli di durata oltre 4 giorni. Gli eventi maggiormente organizzati sono quelli che coinvolgono fino a 200 partecipanti. Le sedi scelte per la realizzazione dell'evento sono costituite principalmente: da complessi fieristici/centri congressi (il 66% delle imprese ha indicato che il 63% dei ricavi proviene da eventi organizzati in tali luoghi), da complessi alberghieri (42% delle imprese per il 49% dei ricavi), da ville (il 35% delle imprese per il 45% dei ricavi). Relativamente alle spese, le piu' rilevanti sono quelle per assicurazione, per affitto di spazi espositivi e congressuali. CLUSTER 4 - SOCIETA' DI GRANDI DIMENSIONI ORGANIZZATRICI DI CONGRESSI E CONVEGNI NUMEROSITA': 110 Il cluster e' composto da imprese che organizzano congressi e convegni piu' strutturate rispetto alle altre del settore. Si rilevano percentuali piu' alte di presenza di personale dipendente e di spazi destinati a ufficio, ricevimento clienti e sale riunioni. Il personale addetto all'attivita' ammonta a 4 unita' (due delle quali dipendenti). La forma giuridica adottata e' quella societaria per l'82% delle imprese. L'organizzazione dei congressi e' l'attivita' prevalente delle imprese del cluster, seguita a ruota dalla organizzazione di convegni/seminari/business meeting, che complessivamente forniscono circa l'80% dei ricavi. Viene svolta, anche se in misura limitata, la gestione di spazi espositivi (18% dei ricavi per il 27% dei soggetti). Lo svolgimento delle attivita' suddette porta alla realizzazione di un'offerta di servizi ampia ed articolata, prevalentemente affidata a terzi relativamente a: elaborazione linea grafica dell'evento (offerta dal 75% delle imprese), campagne pubblicitarie (39%), servizi di agenzia di viaggio (85%), servizio di sicurezza e scorta (45%), impiego di mezzi di trasporto (92%), allestimento scenografico (84%), impiego di impianti tecnici e audiovisivi (95%), servizi fotografici (88%), servizi di banqueting e catering (96%), servizi di traduzione ed interpretariato (84%), produzione di audiovisivi (73%), ideazione e realizzazione di siti web (55%), edizioni multimediali/elaborazione testi/ redazione atti congressuali (55%). I servizi offerti in parte in conto proprio ed in parte affidati a terzi sono invece i seguenti: ufficio stampa e pubbliche relazioni, allestimento hospitality desk, servizi di segretariato, organizzazione di intrattenimenti collaterali all'evento, servizio di hostess. Si rilevano anche i servizi di disbrigo pratiche ministeriali, di domiciliazione postale e recapito personalizzato svolti normalmente in conto proprio. La clientela e' composta prevalentemente da imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (con le quali le aziende del cluster realizzano il 44% dei ricavi), oltre che da associazioni ed enti (33% dei ricavi per il 48% dei soggetti) e altri enti pubblici (16% dei ricavi per il 36% dei soggetti). Gli eventi organizzati dalle aziende appartenenti al cluster hanno prevalentemente una durata media: si rilevano infatti circa 12 eventi di 2-4 giorni e presenza anche di eventi della durata di un giorno [8]. Gli eventi (in media 4) di durata maggiore ai 4 giorni sono stati indicati dal 43% delle imprese. Gli eventi organizzati piu' frequentemente sono quelli per un numero di partecipanti da 51 a 200 (in media 11). Piu' rari quelli organizzati per piu' partecipanti. I luoghi scelti per l'organizzazione dei congressi e dei convegni sono principalmente i complessi fieristici/centri congressi (37% dei ricavi) e i complessi alberghieri (35% dei ricavi), e piu' raramente le universita' (20% dei ricavi per il 47% dei soggetti) e le ville. Fra le spese si evidenziano quelle per viaggi e trasferte, per servizi di telecomunicazione, per l'affitto di spazi espositivi e per spedizioni postali che risultano le piu' alte rispetto agli altri cluster. CLUSTER 5 - ATTIVITA' DI TRADUZIONE PER CENTRI DI TRADUZIONE E INTERPRETARIATO NUMEROSITA': 611 I soggetti appartenenti al cluster effettuano traduzioni tecniche (47% dei compensi/ricavi), commerciali (12% compensi/ricavi), medico-scientifiche (21% dei compensi/ricavi per il 37% dei soggetti), di software e/o di siti web (21% dei compensi/ricavi per il 33% dei soggetti ) prevalentemente per centri di traduzione ed interpretariato (59% dei compensi/ricavi). Il 15% dei soggetti completa la propria attivita' con la realizzazione di corsi di lingue che apportano il 33% dei compensi/ricavi. L'89% dei soggetti svolge la libera professione e l'11% attivita' di impresa. L'attivita' e' prevalentemente svolta dal solo titolare, con uso promiscuo della abitazione nell' 80% dei casi. Le lingue straniere supportate sono 2-3 fra le lingue europee (francese/inglese/italiano/spagnolo/tedesco ) e il numero di cartelle e righe tradotte e' lievemente inferiore a quello medio del settore. Le spese sostenute per la realizzazione dell'attivita' sono decisamente inferiori alla media. CLUSTER 6 - AZIENDE DI ORGANIZZAZIONE DI CONVEGNI CON OFFERTA DI SERVIZI LIMITATA NUMEROSITA': 89 Le aziende del cluster svolgono attivita' di organizzazione di eventi con contenuta offerta di servizi aggiuntivi. I servizi offerti piu' frequentemente alla clientela sono: il servizio di elaborazione della linea grafica dell'evento (fornito dal 35% dei soggetti) ed il servizio di ufficio stampa e pubbliche relazioni (fornito dal 20% dei soggetti). Gli eventi principalmente organizzati sono convegni /seminari /business meeting (con la quale realizzano il 59% dei ricavi), fiere (61% dei ricavi per il 17% dei soggetti ), mostre (72% dei ricavi per il 13% dei soggetti) e feste e cerimonie (43% dei ricavi per il 13% dei soggetti). La clientela e' costituita prevalentemente da imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (con le quali il 56% delle aziende del cluster realizza il 67% dei ricavi) e da persone fisiche (51% delle aziende per il 51% dei ricavi). Le aziende appartenenti al cluster operano con l'ausilio di due - tre addetti, all'interno di una struttura di medie dimensioni costituita principalmente da uffici e/o da sale per ricevimento clienti (22 mq per il 22% dei soggetti). Data la piu' alta incidenza rispetto agli altri cluster dell'attivita' di organizzazione di fiere e mostre sul totale dei ricavi, si evidenzia una maggiore presenza anche di eventi organizzati con durata superiore ai 4 giorni (13 eventi nel 42% dei casi). La sede principale e' costituita da complessi fieristici/centri congressi (81% dei ricavi per il 43% dei soggetti), da complessi alberghieri (77% dei ricavi per il 35% dei soggetti) e da ville (68% dei ricavi per il 19% dei soggetti). Relativamente alle spese risultano abbastanza elevate le spese per affitto di spazi espositivi. CLUSTER 7 - AZIENDE DI TRADUZIONE ED INTERPRETARIATO NUMEROSITA': 109 Il cluster e' composto da imprese di medio - grande dimensione che svolgono attivita' di traduzione ed interpretariato, quest'ultima con incidenza sui ricavi notevolmente piu' bassa. Queste imprese si avvalgono del lavoro di 4 - 5 addetti, prevalentemente non dipendenti che operano in una struttura costituita da 52 mq di ufficio e, nel 48% dei casi, da 19 mq di spazi per ricevimento clienti. Realizzano attivita' di traduzione tecnica (per il 46% dei ricavi), commerciale (11%), asseverata/giurata/legalizzata (6%), per imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (il 69% dei ricavi) e, in misura limitata per centri di traduzione ed interpretariato e per studi legali/notarili. In questo cluster si evidenzia una presenza piu' alta rispetto agli altri di clientela estera (il 58% dei soggetti ha indicato che il 12% dei ricavi proviene da tale clientela). Le lingue straniere supportate sono numerose: sono presenti infatti tutte le lingue del gruppo europeo (francese /inglese /italiano /spagnolo /tedesco), 9 fra le altre lingue europee ed esperanto, 2 fra le lingue arabe /ebraiche /iraniane /turco /lingue antiche e 2 fra le lingue orientali. Il numero di cartelle tradotte nell'anno e' circa 9.300 con conseguente numero elevato di righe e parole tradotte; svolgono, mediamente, 45 giornate di interpretariato all'anno, utilizzando per lo svolgimento dell'attivita' 33 traduttori e 8 interpreti entrambi non dipendenti. Oltre all'attivita' principale si rileva il servizio di segretariato e la realizzazione di corsi di lingue entrambi offerti dal 22% dei soggetti. Fra le spese rilevanti risultano quelle per acquisto di licenze d'uso e aggiornamento hardware e software. CLUSTER 8 - ATTIVITA' DI TRADUZIONE E INTERPRETARIATO DI TIPO GIURIDICO NUMEROSITA': 43 Il cluster raggruppa professionisti che svolgono prevalentemente attivita' di traduzione asseverata/giuridica/legalizzata (dalla quale proviene il 25% dei compensi) per gli studi legali e notarili. Pur svolgendo, oltre all'attivita' principale, frequentemente traduzione commerciale e interpretariato di trattativa, si rileva per i professionisti del cluster un'alta incidenza di servizi di interpretariato di tribunale e di consulenza linguistica e peritale. Tra la clientela, oltre gli studi legali e notarili, un soggetto su due ha indicato che circa il 20% dei compensi deriva da autorita' giudiziaria. Tra le altre tipologie di clientela emergono le persone fisiche. L'attivita' e' svolta dal solo professionista che detiene un piccolo ufficio. L'uso promiscuo dell'abitazione e' indicato dal 70% dei soggetti. Le lingue supportate sono in media 3 fra il gruppo di lingue europee (francese /inglese /italiano /spagnolo /tedesco). Alcuni professionisti (21%) completano l'offerta con corsi di lingue. CLUSTER 9 - ATTIVITA' DI TRADUZIONE EDITORIALE PER CASE EDITRICI NUMEROSITA': 89 Il cluster e' composto da professionisti che operano prevalentemente con case editrici dalle quali proviene il 51% dei compensi, svolgendo attivita' di traduzione editoriale (46% dei compensi) e/o di traduzione pubblicitaria/cinematografica (43% dei compensi per il 34% dei casi). Tra le altre attivita' svolte da questi soggetti rientrano frequentemente la traduzione tecnica e quella commerciale, ma per alcuni risulta considerevole l'incidenza sul totale dei compensi della traduzione medico/scientifica e della produzione audiovisivi/multimediale. La tipologia della clientela e' composta anche da imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (34% dei compensi nel 47% dei casi), altri enti pubblici (37% dei compensi per il 26% dei soggetti), centri di traduzione ed interpretariato e agenzie di pubblicita'. I professionisti del cluster operano senza altri addetti in un ufficio di poco inferiore ai 20 mq nel 52% dei casi. L'uso promiscuo dell'abitazione e' indicato nel 79% dei casi. Le lingue supportate da tali professionisti sono mediamente 2 lingue fra quelle europee (francese /inglese /italiano /spagnolo /tedesco), rare le altre lingue. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO Una volta suddivisi i soggetti in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per ricavi da attivita' di impresa e per compensi da attivita' di lavoro autonomo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; e tutti i soggetti che presentano: - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi/compensi dichiarati. Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico delle attivita' in esame, differenziato per imprese e professionisti: Imprese: - valore aggiunto orario = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti 5 * 312 * 8). Professionisti: - resa oraria = (compensi derivanti dall'attivita' professionale o artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi - compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica)/(numero addetti(6) * 40 * 45). Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito per l'attivita' di impresa e per l'attivita' di lavoro autonomo. Sono stati quindi selezionati i soggetti che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto orario (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ ventile, per il cluster 1; - non sono stati effettuati tagli per i cluster 2, 5; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 3, 7; - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 4; - dal 1^ ventile, per il cluster 6. Per la resa oraria (professionisti) sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 1; - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 5; - non sono stati effettuati tagli per i cluster 8; - dal 1^ ventile, per il cluster 9. Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di compenso", per i professionisti che svolgono l'attivita' in forma individuale, si e' tenuto conto della eventuale influenza sui risultati economici dell'impegno in attivita' di lavoro dipendente a tempo pieno o parziale. A tale scopo quest'ultima attivita' e' stata rappresentata come una variabile dummy ed e' stata analizzata la sua interazione con la variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". E' stato ottenuto, nell'applicazione della funzione di compenso, un valore correttivo per il coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 4.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". Nell'allegato 4.A.2 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso". APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo/compenso di riferimento. Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ----> vedere tabella da pag. 102 a pag. 103 del S.O. <---- ALLEGATO 4.B VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO A: - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo A6 - % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di familiari diversi da quelli di cui al rigo A9 che prestano attivita' nell'impresa - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo A11 - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di soci diversi da quelli di cui al rigo A13 - Numero di amministratori non soci QUADRO B: - Mq di superficie di cui adibiti a: - deposito o magazzino - Uso promiscuo dell'abitazione QUADRO F: - Organizzazione di convegni e mostre: Convegni/Seminari/Business meeting - Organizzazione di convegni e mostre: Congressi - Organizzazione di convegni e mostre: Fiere - Organizzazione di convegni e mostre: Mostre - Organizzazione di convegni e mostre: Feste/Cerimonie - Organizzazione di convegni e mostre: Noleggio a terzi di apparecchiature tecniche, divise, ecc. - Organizzazione di convegni e mostre: Gestione di spazi espositivi e/o per convegni/congressi - Interpretariato: Di trattativa - Interpretariato: Simultaneo - Interpretariato: Consecutivo - Interpretariato: Sussurrato (chuchotage) - Interpretariato: Telefonico - Interpretariato: Di tribunale - Traduzione: Tecnica - Traduzione: Medico-scientifica - Traduzione: Commerciale - Traduzione: Editoriale - Traduzione: Pubblicitaria/cinematografica - Traduzione: Asseverata/giurata/legalizzata - Revisione - Consulenza linguistica e peritale - Servizi offerti: Elaborazione della linea grafica dell'evento, fornitura di materiale pubblicitario (brochure, gadget, ecc.) e attivita' di mailing - In conto proprio - Servizi offerti: Elaborazione della linea grafica dell'evento, fornitura di materiale pubblicitario (brochure, gadget, ecc.) e attivita' di mailing - Affidato a terzi - Servizi offerti: Disbrigo pratiche ministeriali - In conto proprio - Servizi offerti: Disbrigo pratiche ministeriali - Affidato a terzi - Servizi offerti: Servizio di agenzia viaggi (prenotazione e biglietteria) - In conto proprio - Servizi offerti: Servizio di agenzia viaggi (prenotazione e biglietteria) - Affidato a terzi - Servizi offerti: Allestimento di hospitality desk presso luoghi di transito (stazioni, aeroporti...) - In conto proprio - Servizi offerti: Allestimento di hospitality desk presso luoghi di transito (stazioni, aeroporti...) - Affidato a terzi - Servizi offerti: Servizio di segretariato - In conto proprio - Servizi offerti: Servizio di segretariato - Affidato a terzi - Servizi offerti: Impiego di mezzi di trasporto - In conto proprio - Servizi offerti: Impiego di mezzi di trasporto - Affidato a terzi - Servizi offerti: Allestimento scenografico e addobbi - In conto proprio - Servizi offerti: Allestimento scenografico e addobbi - Affidato a terzi - Servizi offerti: Impiego di impianti tecnici e audiovisivi - In conto proprio - Servizi offerti: Impiego di impianti tecnici e audiovisivi - Affidato a terzi - Servizi offerti: Servizi fotografici - In conto proprio - Servizi offerti: Servizi fotografici - Affidato a terzi - Servizi offerti: Servizi di banqueting e catering - In conto proprio - Servizi offerti: Servizi di banqueting e catering - Affidato a terzi - Servizi offerti: Produzione audiovisivi - In conto proprio - Servizi offerti: Produzione audiovisivi - Affidato a terzi - Servizi offerti: Organizzazione di intrattenimenti collaterali all'evento (feste, cene di gala, visite turistiche...) - In conto proprio - Servizi offerti: Organizzazione di intrattenimenti collaterali all'evento (feste, cene di gala, visite turistiche...) - Affidato a terzi QUADRO G: - Tipologia clientela: Persone fisiche - Tipologia clientela: Studi legali e notarili - Tipologia clientela: Pubblica Amministrazione centrale e locale - Tipologia clientela: Altri enti pubblici - Tipologia clientela: Autorita' giudiziaria (tribunali, preture, ecc.) - Tipologia clientela: Agenzie di pubblicita' - Tipologia clientela: Case editrici/cinematografiche - Tipologia clientela: Imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata - Tipologia clientela: Centri di traduzione e interpretariato - Tipologia clientela: Societa' di organizzazione di convegni - Numero degli eventi organizzati per durata: - un giorno - Numero degli eventi organizzati per durata: - da due a quattro giorni - Numero degli eventi organizzati per durata: - oltre quattro giorni - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - meno di 50 partecipanti - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - da 51 a 200 partecipanti - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - da 201 a 500 partecipanti - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - da 501 a 1000 partecipanti - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - oltre 1000 partecipanti - Eventi organizzati presso: - complessi fieristici/centri congressi - Eventi organizzati presso: - ville, dimore storiche e case private - Eventi organizzati presso: - complessi alberghieri - Eventi organizzati presso: - universita' - Area di svolgimento degli eventi: Nazionale (1=comune; 2=provincia; 3=fino a 3 regioni; 4=oltre 3 regioni) - Lingue straniere supportate: - altre lingue europee ed esperanto - Numero - Lingue straniere supportate: - arabo, ebraico, iraniano, turco e lingue antiche - Numero - Lingue straniere supportate: - cinese, giapponese ed altre lingue orientali - Numero - Numero di cartelle tradotte - Numero di parole tradotte - Numero di giornate di interpretariato - Addetti all'attivita' per profili professionali: Traduttori - Numero non dipendenti - Addetti all'attivita' per profili professionali: Traduttori - Numero giornate retribuite dipendenti - Addetti all'attivita' per profili professionali: Personale di segreteria - Numero non dipendenti - Addetti all'attivita' per profili professionali: Personale di segreteria - Numero giornate retribuite dipendenti - Addetti all'attivita' per profili professionali: Personale tecnico - Numero giornate retribuite dipendenti. ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG54U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 92.34.2 - Sale giochi e biliardi; - 92.34.4 - Altre attivita' di intrattenimento e spettacolo (solo se svolta da gestori di apparecchi di intrattenimento). La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG54). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 6.607. I questionari restituiti sono stati 2.403, pari al 36,4% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita': ==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 92.34.2 Sale giochi e biliardi 2.056 1.047 50,9% 92.34.4 Altre attivita' di 4.551 1.356 29,8% intrattenimento e spettacolo (solo se svolta da gestori di apparecchi di intratte- nimento) -------------------------------------------------------------------- TOTALE 6.607 2.403 36,4% Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 995 questionari, pari al 41,4% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative agli elementi specifici dell'attivita' (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.408. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Lo studio analizza le attivita' economiche relative al cosiddetto settore dell'intrattenimento automatico ovvero l'intrattenimento legato a videogiochi, biliardi, calcio balilla, bowling, flipper, giochi per bambini, ecc. installati presso locali pubblici o aperti al pubblico. I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono: - la tipologia di attivita'; - la dimensione delle imprese (ampiezza dei locali, numero di apparecchi, numero di addetti); - la tipologia di intrattenimento. Sulla base del primo fattore, la tipologia di attivita', l'analisi consente di operare una distinzione tra esercenti (cluster 1, 2, 3 e 6) e gestori (cluster 4 e 5). Con il termine esercenti si fa riferimento ai gestori delle sale specializzate nell'intrattenimento (sale giochi, sale biliardi, bowling). L'attivita' dei gestori di apparecchi di intrattenimento, invece, consiste nell'installazione dei propri apparecchi presso esercizi di varia natura (sale specializzate ma anche esercizi commerciali in cui l'attivita' prevalente e' diversa quali, ad esempio, bar, pizzerie, stabilimenti balneari, discoteche, ecc.). Nell'ambito dei gestori di videogiochi, il secondo fattore, la dimensione delle imprese, consente di distinguere tra imprese strutturate (cluster 5) - che presentano una certa articolazione in termini di personale, mezzi di trasporto, superfici utilizzate, nonche' un'ampia dotazione di apparecchi da intrattenimento - e realta' meno strutturate (cluster 4) sia in termini di addetti e di spazi che di apparecchi. Sulla base del terzo fattore, la tipologia di intrattenimento, e' possibile operare una distinzione tra sale giochi in cui prevalgono i videogiochi e i giochi a premio (cluster 6), sale in cui la principale attrazione e' rappresentata dai biliardi (cluster 3), sale giochi specializzate nell'intrattenimento dei piu' piccoli (cluster 2) e sale caratterizzate dalla presenza delle piste da bowling (cluster 1). Nella descrizione dei cluster individuati sulla base di tali fattori l'indicazione dei valori numerici riguarda, salvo segnalazioni contrarie, valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster). CLUSTER 1 - SALE BOWLING NUMEROSITA': 77 Al cluster appartengono le sale giochi di maggiori dimensioni (all'attivita' ricreativa sono destinati 980 mq). Si tratta di sale che offrono ai clienti molteplici tipologie di intrattenimento: sono infatti mediamente presenti 12 piste da bowling, 25 videogiochi, 5 biliardi a tariffa oraria, 3 calcio balilla, 2 flipper; gli altri apparecchi disponibili sono rappresentati da biliardi a gettone (6 nel 39% delle sale), apparecchi a premio (8 nel 42% delle sale) e tavoli da ping pong (3 nel 45% delle sale). Per completare l'offerta di intrattenimento sono generalmente presenti locali destinati a bar (107 mq) che dispongono mediamente di circa 40 posti a sedere. In un numero limitato di casi (10%) sono presenti anche locali destinati a ristorazione. Infine quasi meta' delle sale (43%) offre ai clienti la possibilita' di accedere a internet (internet point). Trattandosi di strutture destinate ad accogliere un elevato numero di clienti (concentrati solitamente nelle ore serali e nei giorni festivi), le sale sono generalmente collocate in zone periferiche (63% dei casi) o extraurbane (21%) ed e' spesso prevista un'area riservata al parcheggio (oltre 700 mq). Tra le funzioni svolte dai 4 addetti (di cui 2 dipendenti) mediamente occupati nell'attivita', rientrano la manutenzione degli apparecchi e la gestione del bar. La principale fonte di ricavo e' rappresentata dal gioco del bowling (41% dei ricavi) ma anche il servizio bar e distributori automatici fornisce un significativo contributo ( circa il 20%). La quota residua di ricavo e' distribuita soprattutto tra videogiochi (18% dei ricavi) e biliardi (8%). Coerentemente con la consistenza numerica degli apparecchi presenti nelle sale, sia le imposte sugli intrattenimenti (circa 9.600 euro) sia le spese per la manutenzione e la riparazione (circa 4.200 euro) sono superiori alla media del settore. Per quanto riguarda la forma giuridica, si tratta quasi esclusivamente (92% dei casi) di societa', in particolare di societa' a responsabilita' limitata (66% dei casi). CLUSTER 2 - AREE GIOCHI DEDICATE AI BAMBINI NUMEROSITA': 53 Trattandosi di imprese specializzate nell'intrattenimento dei piu' piccoli, la maggior parte dei ricavi (73%) deriva dai giochi per bambini; per il resto la principale attrazione e' costituita dai videogiochi. L'attivita' ricreativa e' svolta prevalentemente in spazi all'aperto (che ricoprono circa 270 mq). Poiche' nel cluster si riscontra una consistente presenza di esercizi con numero di giorni d'apertura non superiore a 180, si puo' presupporre che le strutture del cluster sono aperte prevalentemente stagionalmente o solo nei fine settimana. Il 42% dei soggetti dispone anche di locali al chiuso destinati all'attivita' ricreativa (circa 150 mq). In linea con la specializzazione delle strutture, il numero di giochi a gettoni per bambini (13) e' superiore alla media del settore; le strutture ospitano anche 45 videogiochi per il 36% dei casi, 6 flipper per il 26% e 8 apparecchi a premio per il 17%. Si tratta prevalentemente di ditte individuali (79%) in cui lavora solo il titolare raramente coadiuvato da altri addetti; i lavoratori dipendenti sono presenti solo nell'8% dei casi. CLUSTER 3 - SALE BILIARDI NUMEROSITA': 75 Il cluster e' formato dalle sale in cui la principale attivita' di intrattenimento e' rappresentata dai biliardi (45% dei ricavi). Presenti nelle sale anche videogiochi (che apportano il 21% dei ricavi) e apparecchi a premio (19% dei ricavi per il 37% dei soggetti). La quota residua dei ricavi, per il 39% delle imprese che la hanno indicata, e' riconducibile principalmente al servizio bar e distributori automatici. All'interno dei locali destinati all'attivita' ricreativa (che occupano 234 mq) trovano posto 8 biliardi a tariffa oraria e 13 videogiochi; in alcuni casi sono presenti apparecchi a premio (11 per il 44% dei soggetti), calcio balilla (2 per il 37% dei soggetti) e biliardi a gettone (5 per il 20% dei soggetti). Nel 60% delle sale sono presenti anche locali destinati a bar (che occupano 58 mq), meta' dei quali dispone in media di 30 posti a sedere. Relativamente alla forma giuridica, si evidenzia una prevalenza di ditte gestite in forma societaria (60% dei casi) rispetto alle ditte individuali. Mediamente operano in tali esercizi 1 o 2 addetti. CLUSTER 4 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI CHE GESTISCONO APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO NUMEROSITA': 516 Le imprese appartenenti al cluster gestiscono videogiochi ed altri apparecchi da intrattenimento presso esercizi di varia natura: bar/pub (da cui deriva il 68% dei ricavi), circoli (20% dei ricavi per il 56% dei soggetti) e sale giochi e biliardi (25% dei ricavi per il 35% dei soggetti). Negli ultimi anni si e' assistito ad un crescente interesse da parte degli utenti verso gli apparecchi a premio (ad esempio i videopoker). In linea con questa tendenza, la principale fonte di ricavo e' rappresentata proprio dai giochi a premio presso terzi (46% dei ricavi), seguiti da videogiochi (36%) e flipper (9%). Per quanto riguarda le spese, le imprese appartenenti al cluster oltre a pagare l'imposta sugli intrattenimenti (circa 8.850 euro), cedono una parte dell'incasso (circa 41.200 euro) ai titolari degli esercizi presso cui sono installati gli apparecchi. La dotazione di apparecchi delle imprese e' costituita da 52 videogiochi, 43 apparecchi a premio, 7 calcio balilla, 8 flipper. Inoltre sono presenti juke-box (5 per il 44% dei soggetti) e giochi a gettoni per bambini (10 per il 25% dei soggetti). Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese dispongono di locali destinati a deposito (74 mq) e uffici (sono presenti nel 42% dei casi e occupano 17 mq); quasi sempre dispongono di un automezzo per effettuare il trasporto degli apparecchi. Si tratta prevalentemente di ditte individuali (69% dei casi) in cui lavorano 1-2 addetti. L'area di svolgimento dell'attivita' e' prevalentemente provinciale. CLUSTER 5 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI CHE GESTISCONO APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO NUMEROSITA': 91 Le imprese di questo cluster si occupano della gestione di un numero di giochi consistente: 224 videogiochi, 206 apparecchi a premio, 33 flipper, 26 calcio balilla, 11 juke-box , 7 biliardi a gettone; un gestore su due indica in media 12 giochi per bambini. Gli apparecchi da intrattenimento vengono installati principalmente presso bar/pub (62% dei ricavi), ma anche presso sale giochi (15%) e circoli (14%). La principale fonte di ricavo e' rappresentata dagli apparecchi a premio installati presso terzi (47% dei ricavi); seguono i videogiochi (31%) e i flipper (9%). Dato l'elevato numero di apparecchi gestiti, sia l'imposta sugli intrattenimenti (circa 37 mila euro) sia la quota di incasso spettante agli esercenti dei locali presso cui sono installati gli apparecchi (circa 220 mila euro), sono superiori alla media del settore. Anche le spese sostenute per la manutenzione e la riparazione degli apparecchi (circa 14 mila euro) sono superiori alla media. Per gli interventi di manutenzione si dispone in media di 3 addetti quasi sempre dipendenti. Per la gestione dell'attivita' dispongono di locali destinati a deposito (279 mq) e uffici (34 mq). Il 25% dei soggetti dispone inoltre di locali destinati all'attivita' ricreativa (249 mq): una piccola parte dei ricavi deriva infatti da apparecchi installati presso esercizi propri. Per gli spostamenti delle apparecchiature da un esercizio all'altro, sono presenti mezzi di trasporto: 3 automezzi di portata fino a 3,5 tonnellate e, per il 57% delle imprese, 2 autovetture. Le imprese del cluster sono prevalentemente gestite in forma societaria (78%) ed impiegano in media 6 addetti di cui 3 - 4 dipendenti. L'attivita' si estende prevalentemente al di fuori dei confini provinciali. CLUSTER 6 - SALE GIOCHI NUMEROSITA': 544 Questo cluster, composto prevalentemente da piccole imprese che operano sotto forma di ditta individuale (81% dei casi), comprende sale di dimensioni contenute (circa 120 mq) la cui principale fonte di ricavo e' rappresentata dai videogiochi (55% dei ricavi). Seguono apparecchi a premio (19% dei ricavi), flipper (8%) e biliardi (6%). Il 13% delle sale giochi ha indicato inoltre di offrire alla clientela il servizio bar e/o distributori automatici. Le sale sono occupate principalmente da videogiochi (22); inoltre sono presenti 12 apparecchi a premio nel 57% delle sale, 3 flipper nel 55%, 2 calcio balilla nel 55% e 2 biliardi a gettone nel 37%. Non essendo previsti servizi aggiuntivi rispetto alla fruizione dei videogiochi e degli altri apparecchi, l'attivita' e' generalmente gestita dal solo titolare. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) /(numero addetti(5) * 1.000); Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2; - dal 1^ ventile, per i cluster 3, 5; - dal 2^ ventile, per il cluster 4; - dal 3^ ventile per il cluster 6. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello provinciale(6)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ----> vedere tabella a pag. 116 del S.O. <---- ALLEGATO 5.B VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio QUADRO B: - Mq dei locali destinati ad ufficio - Mq dei locali destinati all'attivita' ricreativa - Mq degli spazi all'aperto destinati all'attivita' ricreativa - Mq di parcheggio destinato ai clienti - Bar - Posti a sedere QUADRO D: - Automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5 QUADRO F: - Modalita' di espletamento dell'attivita': Videogiochi e simulatori presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Videogiochi e simulatori presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Apparecchi a premio presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Apparecchi a premio presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Flipper, calciobalilla e juke-box a premio presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Flipper, calciobalilla e juke-box a premio presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Biliardi presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Biliardi presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Bowling presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Bowling presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Ping pong presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Giochi e attrazioni per bambini presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Giochi e attrazioni per bambini presso terzi QUADRO G: - Esercizi di terzi presso i quali sono collocati i videogiochi e le altre apparecchiature: Bar/Pub - Addetti all'attivita' dell'impresa: Numero delle giornate retribuite per gli addetti alla manutenzione/riparazione delle apparecchiature - Dipendenti - Addetti all'attivita' dell'impresa: Numero di addetti esclusivamente al servizio di bar/ristorazione (in caso di gestione diretta) - Non dipendenti - Addetti all'attivita' dell'impresa: Numero delle giornate retribuite per gli addetti esclusivamente al servizio di bar/ristorazione (in caso di gestione diretta) - Dipendenti - Altri elementi specifici: Quote di incasso spettanti ai titolari degli esercizi presso i quali sono installate le apparecchiature - Altri elementi specifici: Spese relative a manutenzione e riparazione apparecchiature QUADRO I: - Beni strumentali: Piste di bowling - Numero - Beni strumentali: Biliardi (a tariffa oraria) - Numero - Beni strumentali: Biliardi (a gettone) - Numero - Beni strumentali: Apparecchi a premio - Numero - Beni strumentali: Flipper - Numero ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG55U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 93.03.0 - Servizi di pompe funebri e attivita' connesse. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG55). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 3.886. I questionari restituiti sono stati 2.781, pari al 71,6% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 462 questionari, pari al 16,6% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dei servizi prestati (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.319. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi prestati, alla tipologia di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI I cluster derivanti dall'analisi risultano differenziati in base ai seguenti fattori: - dimensioni della struttura; - acquisto di servizi da altre imprese del settore; - tipologia della clientela; - servizi offerti. Il fattore dimensionale ha contribuito a differenziare le aziende che presentano una struttura di piu' grandi dimensioni (cluster 1), in termini di superfici, numero di addetti, spese e numero di servizi effettuati, dalle aziende medie (cluster 2) o piccole (cluster 5). Il secondo fattore ha permesso di evidenziare le imprese che, per l'espletamento della propria attivita', si avvalgono perlopiu' di altre imprese funebri o centri servizi (cluster 3). In riferimento alla tipologia della clientela e' stato inoltre possibile distinguere gli operatori (cluster 6) che effettuano servizi per altre imprese di onoranze funebri. Infine e' emerso un cluster [4] le cui imprese completano l'offerta con la lavorazione marmi e/o con la vendita di singoli servizi. Nelle successive descrizioni dei cluster, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster). CLUSTER 1 - GRANDI IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI NUMEROSITA': 187 Il cluster in questione si contraddistingue principalmente per le grandi dimensioni. Le imprese infatti svolgono generalmente l'attivita' in piu' unita' locali in cui globalmente sono a disposizione: 70 mq per clienti, 70 mq per ufficio, 53 mq destinati a laboratorio, 157 mq per magazzino e 125 mq per rimessa dei carri funebri. Il personale addetto e' in media di 7-8 unita', compresi collaboratori e soci. La forma giuridica maggiormente diffusa e' quella societaria: il 52% dei soggetti sono societa' di persone e il 32% societa' di capitali. I ricavi provengono sostanzialmente (87%) da servizi completi per salme destinate a tumulazione, inumazione e cremazione, il cui numero annuo ammonta in media a 339. I servizi sono svolti prevalentemente in ambito comunale; il 33% dei soggetti inoltre ha dichiarato di svolgerne anche in ambito internazionale. Le spese sostenute dalle imprese del cluster sono generalmente elevate e nettamente superiori alla media del settore; in particolare si rilevano le spese per acquisto di casse in legno (116.378 Euro), di casse in zinco (17.566 Euro), per acquisto di fiori e corone (29.518 Euro) e le spese per pubblicita' (17.666 Euro). Anche la dotazione di beni strumentali e' consistente; in particolare 3-4 carri funebri, 1-2 furgoni per trasporto attrezzature, 3 carrelli per bare/cofani e 2 PC. CLUSTER 2 - IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI DI MEDIE DIMENSIONI NUMEROSITA': 500 Il cluster e' costituito da imprese che operano prevalentemente in forma di societa' di persone (53%) e di ditte individuali (37%). In circa la meta' dei casi l'attivita' viene svolta in piu' unita' locali, i cui spazi si suddividono in: 36 mq a disposizione dei clienti, 30 mq per ufficio, 80 mq per magazzino e 53 mq per rimessa dei carri funebri. Il totale addetti e' costituito da 3 unita', perlopiu' non dipendenti. I servizi effettuati consistono principalmente in tumulazioni (65% dei ricavi) e inumazioni (22%), per un totale annuo di 142, effettuati per la maggior parte in ambito comunale e rivolti quasi esclusivamente a privati, dai quali proviene il 96% dei ricavi. Le spese sostenute, coerentemente con la struttura delle imprese analizzate, sono leggermente superiori alla media, in particolare quelle per acquisto di casse in legno (49.841 Euro), di casse in zinco (8.321 Euro) e le spese per pubblicita' (6.837 Euro). La dotazione di beni strumentali comprende principalmente: 1-2 carri funebri, 1 furgone per trasporto attrezzature e 2 carrelli per bare/cofani. CLUSTER 3 - AGENZIE CON SERVIZI ESTERNALIZZATI NUMEROSITA': 152 Sono raggruppate in questo cluster le imprese di onoranze funebri di piccole dimensioni (si rilevano solo 24 mq a disposizione dei clienti e 28 mq per uffici) che operano principalmente in una sola sede e che generalmente esternalizzano i servizi offerti. Si tratta perlopiu' di societa' (66% dei casi), prevalentemente di persone, nelle quali operano complessivamente 2 addetti. I ricavi derivano quasi esclusivamente (94%) da servizi per la tumulazione l'inumazione e la cremazione. Il totale annuo di tali servizi, rivolti a una clientela privata, e' pari a 103. La dotazione strumentale e' esigua come anche le spese che generalmente risultano inferiori alla media, fanno eccezione quelle per l'acquisto di servizi da imprese funebri e/o centri servizi (circa 67 mila euro) che, caratterizzando le imprese analizzate, presentano un valore notevolmente piu' elevato rispetto agli altri cluster. CLUSTER 4 - IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI CHE COMPLETANO L'OFFERTA CON LAVORAZIONE MARMI E/O VENDITA DI SERVIZI SINGOLI NUMEROSITA': 132 La caratteristica del cluster e' data dalla diversificazione dei servizi offerti: infatti i ricavi derivano oltre che dalla tumulazione (44% dei ricavi) e dall'inumazione (16%), dalla lavorazione marmi (15%), dalle fotoceramiche per tombe, dalla stampa e affissione dei manifesti e dalla manutenzione tombe.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art. 60, commi 1-4 del TUIR)= (rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR) - (esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR). (5) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa. Numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (8) Le aree territoriali omogenee sia a livello comunale che provinciale e regionale, sono state individuate sulla base del comune, della provincia e della regione del domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una specifica area territoriale, e' stata ponderata in base alla percentuale dei ricavi conseguiti relativamente ad immobili, venduti/locati/affittati localizzati nell'area territoriale stessa. (9) Il fattore correttivo (FC) viene cosi' determinato: FC = 0 se il valore assoluto del costo del venduto + il costo per la produzione di servizi e' maggiore uguale delle spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni + le spese per acquisti di servizi altrimenti; FC = 1 + costo del venduto + costo per la produzione di servizi. (spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni + spese per acquisti di servizi). (10) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa. Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (8) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (professionista che opera in forma individuale) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine; Numero addetti (associazioni/societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio / 100. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4 Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (5) La variazione delle rimanenze valutate a costo e' pari alla differenza tra le rimanenze finali e le esistenze iniziali relative ai prodotti finiti, prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale e alle opere, forniture e servizi di durata ultrannuale art. 60 comma 5. (6) Il fattore correttivo FC viene cosi' determinato: FC = 1 se costi = 0 FC = 0 se variazione rimanenze valutate a costo > Costi FC = 1 - [variazione rimanenze valutate a costo / Costi] dove: Costi = costo del materiale impiegato + costo per la produzione di servizi + spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa + spese per acquisti di servizi + spese per noli a caldo + spese per noli a freddo. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. (1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (professionista che opera in forma individuale) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine; Numero addetti (associazioni/ societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio / 100. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.