(all. 2 - art. 1)
Allegato 2

                       GUIDA ALLA COMPILAZIONE

Premessa.
    La   segnalazione   spontanea   e'   una  comunicazione  relativa
all'insorgenza  di  una  reazione  avversa  che  si  sospetta  si sia
verificata   dopo  l'assunzione  di  un  farmaco.  E'  uno  strumento
semplice,  pratico  ed  economico applicabile a tutte le tipologie di
pazienti  e  a  tutti  i farmaci, che consente di rilevare potenziali
segnali  di  allarme.  A  tal fine la qualita' e la completezza delle
informazioni     riportate    sono    fondamentali.    La    qualita'
dell'informazione  e'  determinata  dalla  congruita' dei dati, dalla
loro  completezza  e  dalla  precisione  con cui sono riportati. Ogni
sezione  della  scheda  ha  una ragione di esistere e dovrebbe essere
adeguatamente compilata.
    Una  scheda  incompleta  non  consente  di  valutare  il nesso di
causalita'  tra  farmaco e reazione. Indipendentemente dall'algoritmo
che  verra'  usato  non si puo' fare a meno di conoscere la relazione
temporale,  se esistono o meno spiegazioni alternative sia per quanto
riguarda le condizioni cliniche che per quanto riguarda l'utilizzo di
altri  prodotti,  e  cosa  ha  determinato la sospensione del farmaco
ritenuto sospetto.
    E'   stata   quindi   eliminata   la  differenziazione  in  campi
obbligatori e facoltativi, prevista nel precedente modello, in quanto
essa  poteva  portare ad una compilazione parziale che non consentiva
di  fatto  la  valutazione  del  nesso  di  causalita'  tra farmaco e
reazione.
    Infine e' predisposto un unico modello di scheda per segnalare le
sospette  reazioni  avverse  a  tutti  i farmaci inclusi i vaccini. I
vaccini   sono   infatti   soggetti   al  doppio  monitoraggio  della
farmacovigilanza  (come per tutti i farmaci) e della prevenzione, con
il  principale  obiettivo  di  identificare  e correggere rapidamente
eventuali   errori   nel  programma  di  immunizzazione  al  fine  di
garantire,  in  modo piu' efficiente e piu' sicuro, quel diritto alla
salute rappresentato dalle vaccinazioni.
    L'adozione  di  un modello unico di scheda, che tiene conto degli
standard  internazionali,  semplifica  la  segnalazione  di  reazione
avversa  a  vaccino,  limita  i  possibili  duplicati  e velocizza le
operazioni di inserimento in banca dati essendo previsto il suo invio
al responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria.

Compilazione.
    Vengono   di   seguito   riportate  alcune  motivazioni  relative
all'esistenza  dei  diversi  campi  che  dovrebbero  essere tenute in
considerazione durante la compilazione.
    Paziente  e  data  di  insorgenza:  i dati di questa sezione sono
importanti  per  l'identificazione  del  caso ed il riconoscimento di
duplicati (insieme alle informazioni su farmaco e reazione).
    Per  motivi  di  privacy  non e' possibile scrivere per esteso il
nome  e  cognome  del  paziente; sara' comunque sufficiente riportare
prima la lettera iniziale del nome seguita dalla lettera iniziale del
cognome.  L'indicazione  della data di nascita, invece che dell'eta',
risulta  essere particolarmente importante in caso di segnalazioni di
reazioni  avverse  a  vaccino:  infatti,  le  vaccinazioni  dell'eta'
evolutiva  vengono  somministrate, di norma, ad eta' prestabilite. Le
iniziali,  insieme  alla data di nascita, consentono di distinguere i
casi,  operazione necessaria soprattutto in occasione di segnalazioni
di  cluster  di  reazioni  avverse da vaccini derivanti da una stessa
struttura.
    Inoltre la data di insorgenza della reazione insieme alle date di
inizio  e  fine  terapia  sono  indispensabili  perche' consentono di
stabilire  la  correlazione  temporale  tra  assunzione del farmaco e
reazione avversa.
    Il  campo  codice della reazione va compilato dal responsabile di
farmacovigilanza  dopo  l'avvenuto  inserimento della scheda in banca
dati.
    Reazione:   la   compilazione   di  questo  campo  e'  ovviamente
fondamentale, oltre alla descrizione della reazione e' prevista anche
la sua diagnosi ed i risultati di eventuali accertamenti diagnostici.
E' opportuno che tale descrizione avvenga nel modo piu' chiaro e meno
fantasioso possibile considerato che la descrizione dovra' poi essere
interpretata   e   codificata   da   un   altro   operatore  all'atto
dell'inserimento della scheda in banca dati. Nel caso di segnalazione
di  reazioni avverse a vaccini e' necessario riportare anche l'orario
di  insorgenza  della  reazione.  In allegato 3 sono riportati alcuni
suggerimenti  relativi  alla  descrizione delle reazioni da vaccino e
alla definizione di caso.
    Nella   sezione   «esami  di  laboratorio  e  strumentali»  vanno
riportati  i  risultati,  rilevanti  ai  fini della reazione avversa,
degli  esami effettuati e possibilmente le date a cui si riferiscono.
La  sola  citazione  dell'esame  senza  conoscere il risultato non e'
dirimente.
    E'  importante anche precisare se la reazione e' stata trattata e
come.  Il  segnalatore  puo'  allegare alla scheda eventuali referti,
lettere  di  dimissioni  ospedaliera,  relazioni cliniche rispettando
comunque la tutela della privacy del paziente.
    Gravita':  l'importanza  di  una  reazione avversa varia anche in
relazione  alla  sua  gravita'; va ricordato che la gravita' non deve
essere  stabilita  su  base  soggettiva  per  cui  non hanno senso le
affermazioni media gravita' o gravita' moderata ecc.
    Una reazione e' grave solo se:
      e' fatale;
      ha provocato o prolungato l'ospedalizzazione;
      ha provocato invalidita' grave o permanente;
      ha messo in pericolo la vita del paziente.
    Sono da considerare gravi anche le anomalie congenite e i difetti
alla  nascita  in  neonati  le  cui  madri  avevano assunto i farmaci
sospetti in gravidanza.
    In  questo ultimo caso la scheda sara' compilata con i dati della
madre,  ma  alla  scheda  stessa  dovra'  essere allegata un'accurata
relazione  clinica che oltre ai dati anamnestici dettagli la reazione
a carico del feto o del neonato e l'esito della stessa.
    Esito: analogamente alla gravita' e' importante riportare l'esito
della  reazione  facendo  attenzione  alle  voci  poste  al  di sotto
dell'esito  «decesso»:  infatti  ad esempio le frasi «il farmaco puo'
aver  contribuito»  oppure  «non  dovuto al farmaco» sono relativi ai
casi  fatali.  Nel  campo  esito  andranno riportate anche le date di
guarigione o di decesso.
    Farmaco sospetto: E' importante riportare il nome commerciale del
farmaco  e  non solo il principio attivo sia per consentire eventuali
accertamenti  legati  alla produzione dello stesso sia per consentire
alle aziende farmaceutiche titolari del farmaco sospetto di assolvere
ai  numerosi obblighi di farmacovigilanza nazionale ed internazionale
previsti  dalla legge. Inoltre nel caso dei farmaci generici, al nome
del principio attivo deve essere aggiunto il nome dell'azienda. Senza
questa informazione non sara' possibile procedere all'identificazione
del medicinale coinvolto.
    Deve  essere  indicato il dosaggio e non solo l'unita' posologica
(infatti  per un dato farmaco potrebbero ad esempio esserci compresse
da 250, 500 o 1000 mg).
    In  questa  sezione  e'  importante fornire anche le informazioni
relative  all'eventuale  miglioramento della reazione avversa dopo la
sospensione  del  farmaco  e  quando  disponibile anche il dato sulla
risomministrazione del farmaco (rechallenge).
    Nel  caso  di  segnalazione  di  reazioni  avverse  a  vaccini e'
necessario  riportare anche l'ora della somministrazione ed il numero
di dose (I, II III o di richiamo). Inoltre vanno specificati il lotto
e la data di scadenza.
    Non  va  tralasciata  l'indicazione  terapeutica  per la quale il
farmaco  e'  stato  assunto:  da tale indicazione potrebbero emergere
spiegazioni  alternative  all'insorgenza della reazione osservata che
potrebbe essere in realta' un aspetto della patologia trattata. Anche
le  indicazioni  vanno  riportate  nel  modo  piu'  preciso possibile
tenendo  presente  la  classificazione  internazionale delle malattie
(ICD IX: International classification disease).
    Condizioni    predisponenti:    la   disponibilita'   di   queste
informazioni  consente  di  accertare  la  presenza  o  meno di cause
alternative  al  farmaco  nel  determinare  la  reazione  avversa. In
particolare nel caso di segnalazione di reazioni avverse a vaccini e'
necessario   riportare  i  dati  anamnestici,  la  storia  clinica  e
farmacologica  rilevante. E' opportuno anche specificare la sede dove
e'  avvenuta  la  vaccinazione:  ASL,  studio  privato, scuola, altro
(specificare) ed il sito di inoculo del vaccino.
    Farmaci   concomitanti:   l'informazione   di  eventuali  farmaci
concomitanti  va  acquisita  soprattutto  in relazione alle possibili
interazioni.  Nell'apposita  sezione  andrebbero  riportate  anche le
altre  possibili  interazioni  con  integratori  alimentari, prodotti
erboristici  ecc.  Nel  caso  di  segnalazione  di reazioni avverse a
vaccini  e'  necessario riportare anche i vaccini somministrati nelle
4 settimane precedenti alla somministrazione.
    Fonte  e  segnalatore:  il  segnalatore  deve  essere chiaramente
identificabile,  anche  se  i suoi dati sono tutelati, in primo luogo
perche'  spesso  c'e'  la necessita' di contattare il segnalatore per
chiarimenti  o  follow-up  ed  inoltre  non  sono  accettabili schede
anonime.  Qualora  la  fonte venga riportata come «Altro» deve essere
specificato chiaramente la tipologia di segnalatore.
    Per  le  reazioni gravi, tanto piu' se non previste nel riassunto
delle  caratteristiche  del prodotto (RCP) o per le quali l'esito non
e'  conosciuto  al momento della segnalazione stessa e' opportuno far
seguire la segnalazione iniziale da un aggiornamento sul caso.
    La    scheda    compilata   va   inviata   al   responsabile   di
farmacovigilanza  della  struttura  sanitaria  di  appartenenza per i
successivi adempimenti ai sensi del decreto legislativo n. 95/2003.
    Per   approfondimenti  sulla  Farmacovigilanza  si  rimanda  alla
lettura  del volume IX di EudraLex disponibile all'indirizzo: http://
pharmacos.eudra.org/F2/eudralex/index.htm