Allegato PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 1. In fase di progettazione definitiva dovranno essere posti in essere gli interventi di mitigazione e compensazione previsti dallo studio di impatto Ambientale propedeutico; 2. I materiali da costruzione e di risulta in esubero, dovranno essere allontanati e smaltiti presso discariche autorizzate oltre a quella gia' prevista ed autorizzata nel comune di Monopoli; 3. In fase di progettazione definitiva, il tracciato dal km 36+225 imbocco Nord Galleria Ornaro al km 40+750 imbocco sud galleria Maglianello, dovra' essere spostato sul versante opposto della valle del Fosso Ariana mantenendo il rispetto dei franchi idraulici e garantendo la conservazione della vegetazione ripariale esistente, lungo il fosso stesso. Il tracciato altresi' dovra' mantenersi ad ovest del centro abitato di S. Giovanni Reatino privilegiando i tratti in galleria; 4. In fase di progettazione definitiva, lungo il viadotto n. 20, in considerazione dei caratteri naturalistici nonche' della destinazione di piano, si dovranno prevedere idonee misure di mitigazione acustiche e paesaggistiche per un migliore inserimento ambientale necessarie agli impianti di previsione, che saranno ubicati sottostanti al viadotto medesimo; 5. In fase di progettazione definitiva, si dovranno prevedere idonee misure di mitigazione acustiche e paesaggistiche nel tratto dal km 45+079 galleria Maglianello e il km 46+100, per un migliore inserimento nel contesto territoriale attraversato; 6. Nella fase di cantierizzazione dovranno essere predisposti tutti i necessari accorgimenti per: controllare l'emissione di polveri mediante periodici annaffiamenti delle terre da movimentare; le strade interessate dalla percorrenza degli automezzi diretti da o per il cantiere dovranno essere mantenute libere e pulite da fango e/o polveri; 7. Nelle aree dei cantieri principali e nelle aree di stoccaggio materiali, sia in fase esecutiva che gestionale, dovranno essere realizzate tutte le opere provvisorie e definitive atte a garantire la sicurezza dei luoghi, la stabilita' del suolo, il buon regime delle acque di deflusso, la protezione delle falde da agenti tossici ed inquinanti, con particolare attenzione alle aree dei cantieri prossimali ai corsi d'acqua; 8. In fase di progettazione definitiva dovranno essere curate in modo opportuno la regimazione ed il drenaggio delle acque di scorrimento superficiale soprattutto per quanto concerne i tratti interessati da sottopassi, nelle zone di sbancamenti stradali e/o allargamenti della sede viaria, da rilevati stradali e nelle aree di svincolo; 9. Il materiale di risulta proveniente dagli scavi, dovra' essere sistemato stabilmente sul posto e/o riutilizzato per il rimodellamento morfologico del terreno di scarpata e il materiale eventualmente in esubero dovra' essere messo a dimora in una discarica autorizzata; nel caso sia necessario l'utilizzo di ulteriore materiale per la realizzazione dei rilevati, dovra' essere prevista in sede di progetto definitivo l'opportunita' di impiegare il materiale proveniente da sbancamenti e scavi di cantieri ubicati in aree limitrofe, evitando l'apertura di nuove cave o l'utilizzo di quelle esistenti; 10. L'eventuale approvvigionamento delle risorse naturali dovra' avvenire nell'ambito dei limiti delle concessioni legittimamente vigenti nei diversi siti di cava; 11. In fase di progettazione definitiva, dovra' essere elaborato, oltre a un piano di emergenza nel caso in cui si verifichino intercettazioni di falde in galleria, una metodica che assicuri il ripristino delle caratteristiche idrografiche, per quanto possibile, ante operam onde scongiurare modifiche sul reticolo idrogeologico generale ed effetti sulla vegetazione di superficie; 12. In fase di esercizio dell'impianto il clima acustico sia diurno che notturno dovra' rispettare le prescrizioni della vigente normativa; 13. In fase di cantiere per ovviare eventuali incrementi di rumore si dovranno prevedere interventi mitigativi consistenti nella messa in opera di barriere fonoassorbenti provvisorie mobili mentre in fase di esercizio ove eventualmente permarranno situazioni in cui i ricettori risultano prossimi e quindi presenteranno eccedenze da mitigare, dovranno essere previste ulteriori adeguate barriere antirumore. In linea di principio le barriere antirumore dovranno essere di diversa tipologia assicurando un diverso trattamento delle superfici sia per materiali (artificiale e/o naturali) tali da assicurare un corretto inserimento sia nelle zone antropizzate che naturali diversificando l'intervento in maniera da renderlo organico alle caratteristiche ed alla diversita' dei siti; 14. Il progetto esecutivo dovra' recepire integralmente le indicazioni contenute nello studio di impatto ambientale relativamente alla realizzazione degli interventi di mitigazione ambientale; 15. In fase di esercizio dell'opera dovra' essere assicurato, attraverso il ripristino della viabilita' secondaria esistente e/o gli accessi fondiari, la gestione agricola dei fondi; 16. Le specie arboree ed arbustive messe a dimora dovranno essere appartenenti all'orizzonte fitoclimatico del luogo. Inoltre dovra' essere assicurata la corretta manutenzione dell'impianto, per il buono stato vegetativo delle specie immesse; 17. Su tutti i rilevati previsti dal progetto, dovranno essere realizzati dei sottopassi di opportune dimensioni, finalizzati a consentire lo spostamento della fauna selvatica, per la frequentazione degli ambienti idonei allo svolgimento dei loro cicli biologici; 18. Per quanto concerne gli elettrodotti ubicati in aree boscate, si dovra' prevedere in fase di progettazione definitiva: la minore invasivita' possibile attraverso una adeguata tecnologia e metodica di installazione che eviti la realizzazione di piste e/o comunque interventi che vadano ad interferire con il sottobosco; si dovranno adottare idonei segnalatori lungo la linea elettrica per migliorare la sicurezza dell'elettrodotto nei confronti dell'avifauna eventualmente presente in prossimita' del sito; 19. In fase di progettazione definitiva dovranno essere rispettate tutte le indicazioni riportate nella relazione geologica e geomorfologica allegata al presente progetto, che non siano in contrasto con quanto indicato nelle successive prescrizioni; 20. Per le aree interessate da previsioni di esondazione da parte dell'AB Tevere, zone di Passo Corese e Rieti, dovranno essere acquisite preventivamente ed obbligatoriamente le autorizzazioni da parte dell'Autorita' di Bacino competente; 21. In fase di progettazione definitiva, dovra' essere predisposto uno studio specifico in merito alle opere di mitigazioni rispetto alle pericolosita' geologiche sia in fase esecutiva sia in fase gestionale dell'opera, che al momento appaiono definite in modo superficiale e generale; 22. In fase di progettazione definitiva, in base alla nuova ordinanza in materia sismica, dovranno essere eseguiti studi per accertare il fattore di amplificazione sismica della risposta locale, soprattutto nella zona del Comune di Belmonte Sabino fra le progressive 36+500 e 40+500, dove la ferrovia scorrera' su viadotti, nella zona di Montegrottone - Montecavallo dove e' presente una forte coltre di detrito, nella zona compresa fra la progressiva km 10+000 e la progressiva km 17+000 e fra la progressiva km 3 0+000 e la progressiva km 35+000; 23. Siano eseguiti analisi di stabilita' ante e post operam nella zona della progressiva km 10+500 dove e' stata indicata la presenza di una frana quiesciente e, di conseguenza, valutarne il grado di riattivazione in caso di eventi sismici o meteorici eccezionali; 24. In fase di progettazione definitiva, dovra' essere eseguito uno studio idrogeologico di maggior dettaglio delle interazioni dell'opera con l'ambiente ed in particolar modo in prossimita' delle opere di captazione ed adduzione interessate dal tracciato, che tenga conto in modo piu' specifico delle opere di mitigazione dei rischi; 25. In fase di progettazione definitiva, dovranno essere eseguiti, studi di dettaglio sulla stabilita' di versante nella zona di Cerdomare compresa fra la progressiva km 23+000 e km 29+000 dove si e' in presenza di franosita' diffusa; 26. I movimenti di terra ubicati lungo i versanti dovranno essere realizzati con idonee tecniche di messa in opera evitando accumuli di terreno facilmente erodibili e mobilizzabili per eventi esterni (agenti meteorici, eventi sismici, ecc.); 27. Dovranno essere realizzate idonee opere di regimazione delle acque superficiali, al fine di evitare forti cambiamenti nell'aspetto idrografico dell'area, qualsiasi fenomeno di erosione e impaludamento ed in modo da non comportare danno alle aree limitrofe non coinvolte nell'autorizzazione; 28. In fase di progettazione definitiva, dovranno essere assicurate tutte le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavori in considerazione ed eventuali distacchi o colamenti durante gli sbanchi effettuati sul materiale presente nell'area; 29. Prima dell'avvio dei lavori dovranno essere acquisiti tutti i pareri riguardanti eventuali vincoli presenti nell'area e per eventuali variazioni di destinazione d'uso in materia urbanistica; 30. Ogni intervento dovra' essere eseguito in conformita' con le indicazioni delle circolari e della normativa vigente in tema di costruzioni in zona sismica; 31. Per quanto riguarda le prescrizioni di cui ai punti 20, 21, 22, 23 e 24 dovranno essere acquisiti ulteriori pareri su elaborati esecutivi; 32. Dato l'interesse archeologico di alcune aree prossime al tracciato ferroviario, cosi' come emerge dallo «Studio archeologico» allegato al progetto, e viste le indicazioni della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio, dovranno essere presi opportuni contatti con la competente Soprintendenza prima della stesura del progetto definitivo al fine di verificare congiuntamente l'area interessata dai lavori del tracciato e dai cantieri; 33. In fase di progettazione definitiva, per tutto il tracciato, soprattutto per i tratti a piu' alto impatto paesaggistico e per le nuove SSE, dovra' essere posta particolare attenzione alla progettazione delle opere di mitigazione in relazione alle tipologie delle opere d'arte da realizzarsi. In particolare i viadotti dovranno essere oggetto di un'accurata progettazione architettonica sia dell'impalcato che delle pile, da sottoporre alla valutazione delle competenti Sopraintendenze; 34. In fase di progettazione definitiva, dovranno essere predisposte opportune opere di mitigazione ambientale, da prevedersi anche per la parte di tracciato previsto in viadotto; 35. In fase di progettazione definitiva si richiede un sopralluogo congiunto, in quanto l'area ricognita sembra parziale rispetto alle reali esigenze dei lavori, si dovranno considerare anche le aree interessate dalle opere di cantierizzazione; 36. Poiche' il tracciato sembra intercettare aree archeologiche, in fase di progettazione definitiva si dovranno eseguire indagini archeologiche e/o geofisiche; 37. I lavori dovranno essere seguiti quotidianamente da archeologi esterni secondo direttive della Soprintendenza, le cui prestazioni sono a carico dell'ente promotore, tali archeologi forniranno alla Soprintendenza i risultati conseguiti nel corso delle indagini.