IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
27 novembre   2003,  con  il  quale  e'  stato  dichiarato,  fino  al
31 dicembre   2004,   lo   stato   di  emergenza  in  relazione  agli
insediamenti  di  comunita'  nomadi nel territorio della provincia di
Napoli;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3330
del  19 dicembre  2003,  recante  «Disposizioni urgenti di protezione
civile  per  fronteggiare  l'emergenza  determinatasi  nel territorio
della provincia di Napoli in relazione agli insediamenti di comunita'
nomadi»;
  Vista   la  nota  del  24 marzo  2004  del  prefetto  di  Napoli  -
commissario delegato;
  Acquisita  l'intesa  della  regione  Campania con nota del 6 aprile
2004;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
14 gennaio  2002 con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre
2004,  lo  stato  di  emergenza  in  materia  di gestione dei rifiuti
urbani,  speciali,  speciali pericolosi, in materia di bonifiche e di
risanamento  ambientale  dei  suoli,  delle  falde  e  dei  sedimenti
inquinati,  nonche'  in  materia di tutela delle acque superficiali e
sotterranee e dei cicli di depurazione Regione siciliana;
  Viste  le  precedenti  ordinanze  di  protezione civile n. 2983 del
31 maggio  1999,  n.  3048  del  31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio
2000,  n. 3136 del 25 maggio 2001, n. 3190 del 22 marzo 2002, n. 3265
del 21 febbraio 2003 e n. 3334 del 23 gennaio 2004, con le quali sono
state emanate disposizioni per fronteggiare lo stato di emergenza nel
settore  dello  smaltimento  dei  rifiuti  solidi  urbani, speciali e
speciali  pericolosi, in materia di bonifica e risanamento ambientale
dei  suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, nonche' in materia
di  tutela  delle  acque  superficiali  e  sotterranee e dei cicli di
depurazione nel territorio della Regione siciliana;
  Viste  le  note  del  19 marzo e 1° e 6 aprile 2004 del commissario
delegato presidente della Regione siciliana;
  Vista  la  nota GAB/2004/3154/B09 del 6 aprile 2004 dell'ufficio di
Gabinetto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
29 gennaio  2004 con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre
2004,  lo stato di emergenza in relazione al grave fenomeno siccitoso
verificatosi  nel  territorio  dei  comuni  a sud di Roma serviti dal
Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio;
  Vista   l'ordinanza  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
18 luglio   2002,   n.   3228,   recante  «Disposizioni  urgenti  per
fronteggiare l'emergenza verificatasi nel territorio dei comuni a sud
di Roma serviti dal Consorzio o per l'acquedotto del Simbrivio»;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
31 ottobre  2002,  con  il  quale  e'  stato  dichiarato  lo stato di
emergenza   in   ordine  ai  gravi  eventi  sismici  verificatisi  il
31 ottobre 2002 nel territorio della provincia di Campobasso;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
8 novembre  2002,  con  il  quale  lo stato di emergenza in ordine ai
gravi  eventi  sismici verificatisi il 31 ottobre 2002 nel territorio
della  provincia  di  Campobasso  e' stato esteso anche al territorio
della provincia di Foggia;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
27 giugno  2003,  con  il  quale e' stato prorogato, fino al 31 marzo
2004,  lo  stato  di  emergenza  in  ordine  ai  gravi eventi sismici
verificatisi  il  31 ottobre  2002  nel  territorio delle province di
Campobasso e Foggia;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
12 marzo  2004,  con  il  quale  e' stato prorogato, fino al 31 marzo
2005,  lo  stato  di  emergenza  in ordine ai gravi fenomeni eruttivi
connessi  all'attivita'  vulcanica  dell'Etna  nel  territorio  della
provincia  di  Catania  e agli eventi sismici concernenti la medesima
area;
  Visto  l'art.  20-bis  del  decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 355,
convertito,  con  modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 47,
recante  «Proroga  di  termini previsti da disposizioni legislative»,
con  il  quale,  gli stati d'emergenza concernente gli eventi sismici
che  hanno  colpito il territorio delle regioni Molise e Puglia, sono
stati prorogati fino al 31 dicembre 2005;
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3253  del  29 novembre  2002,  n. 3279 del 10 aprile 2003, n. 3308 in
data 8 settembre 2003 e n. 3315 del 2 ottobre 2003;
  Vista  la  nota in data 9 aprile 2004, del Presidente della regione
Puglia  -  commissario  delegato  con  la  quale,  tra l'altro, viene
rappresentata l'esigenza di prorogare le disposizioni contenute nelle
ordinanze   emanate  per  fronteggiare  la  sopra  citata  situazione
emergenziale;
  Visto  il  decreto-legge  4 novembre  2002, n. 245, convertito, con
modificazioni,   dalla   legge  27 dicembre  2002,  n.  286,  recante
«Interventi   urgenti   a  favore  delle  popolazioni  colpite  dalle
calamita'  naturali nelle regioni Molise e Sicilia, nonche' ulteriori
disposizioni in materia di protezione civile»;
  Visto  l'art.  18  dell'ordinanza  del Presidente del Consiglio dei
Ministri  n.  3282  del  18 aprile  2003,  pubblicata  nella Gazzetta
Ufficiale  della  Repubblica  italiana  n.  99  del  30 aprile  2003,
recante: «Disposizioni urgenti di protezione civile»;
  Vista  la  nota  in  data 5 marzo 2004 del presidente della regione
Molise  -  commissario  delegato  con  la  quale,  tra l'altro, viene
rappresentata  l'esigenza di prorogare le disposizioni concernenti la
sospensione   dei  termini  relativi  agli  adempimenti  di  obblighi
tributari;
  Vista  la nota in data 3 febbraio 2004 del presidente della Regione
siciliana  - commissario delegato inerente alla medesima richiesta di
proroga dei termini;
  Viste le note del 23 e 26 febbraio 2004 del sub-commissario per gli
eventi sismici della provincia di Foggia;
  Vista  la  nota  del  1° marzo  2004  dell'ufficio territoriale del
Governo di Catania;
  Vista la nota del 14 aprile 2004 dell'ufficio legislativo - Finanze
del Ministero dell'economia e delle finanze;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
23 dicembre   2003,   con  il  quale  e'  stato  prorogato,  fino  al
31 dicembre 2004, lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti della
regione Campania;
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3341  del 27 febbraio 2004, n. 3343 del 12 marzo 2004, n. 3345 del 30
marzo   2004   e  n.  3347  del  2 aprile  2004,  recanti  «Ulteriori
disposizioni  urgenti  per  fronteggiare  l'emergenza  rifiuti  nella
regione Campania»;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
4 settembre  2003,  con  il  quale  e'  stato  dichiarato lo stato di
emergenza  in  ordine  ai  gravi  eventi  alluvionali verificatisi il
29 agosto  2003  nel territorio della regione autonoma Friuli-Venezia
Giulia;
  Visto l'art. 20-bis del decreto-legge del 24 dicembre 2003, n. 355,
convertito,  con  modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 47,
recante:  «Proroga  di termini previsti da disposizioni legislative»,
con  il  quale, lo stato d'emergenza relativo agli eventi alluvionali
che  hanno  colpito il Friuli-Venezia Giulia, e' stato prorogato fino
al 30 giugno 2005;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
11 settembre 2003, n. 3309, recante «Primi interventi urgenti diretti
a  fronteggiare  i  danni  conseguenti  ai  gravi  eventi alluvionali
verificatisi  il 29 agosto 2003 nel territorio della regione autonoma
Friuli-Venezia Giulia;
  Visto  l'art.  9  dell'ordinanza  del  Presidente del Consiglio dei
Ministri  in  data  27 novembre  2003, n. 3328, recante «Disposizioni
urgenti di protezione civile»;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
20 febbraio   2004,  n.  3339,  recante  «Ulteriori  disposizioni  di
protezione civile dirette a fronteggiare i danni conseguenti ai gravi
eventi   alluvionali   verificatisi  il  giorno  29 agosto  2003  nel
territorio della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia»;
  Vista la nota in data 26 aprile 2004 dell'assessore alla protezione
civile  della  regione  autonoma  Friuli-Venezia Giulia - commissario
delegato;
  Vista  la  nota  in  data  26 marzo  2003 del sindaco del comune di
Antillo in provincia di Messina;
  Vista   l'ordinanza   del   Ministro  per  il  coordinamento  della
protezione   civile   n.  2189/FPC  del  23 dicembre  1991,  recante:
«Interventi  diretti ad eliminare situazioni di rischio connesse alle
condizioni del suolo nel comune di Antillo in provincia di Messina»;
  Vista  l'ordinanza  di protezione civile n. 2609 del 23 giugno 1997
concernente la revoca della somma di L. 42.529.510 assegnate al sopra
citato comune di Antillo;
  Visto   l'art.  8  del  decreto-legge  12 novembre  1996,  n.  576,
convertito, con modificazioni, dalla legge 31 dicembre 1996, n. 677;
  Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1. All'art. 5, comma 1, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio
dei  Ministri n. 3330 del 19 dicembre 2003, le parole: «nel limite di
euro  620.000,00,» sono sostituite con le parole: «nel limite di euro
740.800,00».
  2.   Il   numero  dei  consulenti  previsto  all'art.  1,  comma 8,
dell'ordinanza  del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3343 del
12 marzo  2004,  e'  elevato  di un'ulteriore unita' avente specifica
competenza in materia geologica, nominata dal commissario delegato.