(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato 1
       SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA DI TRASMISSIONE NAZIONALE
    Linea  a  380  kV  «S.  Fiorano  (Italia) - Robbia (Svizzera)» in
doppia terna di interconnessione Italia-Svizzera.
Prescrizioni ambientali.
    1)   Sara'   data   attuazione  all'Accordo  di  programma  (AdP)
sottoscritto  presso  il Ministero delle attivita' produttive in data
24 giugno  2003  e relativa Appendice, con particolare riferimento al
cronoprogramma   dei  lavori,  ai  tempi  di  dismissione/riordino  e
smantellamento  di  quelle  linee  elettriche  esistenti che dovranno
essere  oggetto  di  specifica progettazione di razionalizzazione. La
non  ottemperanza agli obblighi di cui all'Accordo di programma sopra
citato,  comportera'  le conseguenze di legge, fatti salvi comunque i
successivi accordi che potranno essere perfezionati.
    2)  Sara'  demolito  l'elettrodotto  a 220 kV «Sondrio - Robbia»,
transitante  nei pressi del Santuario della Madonna di Tirano e della
chiesa di S. Perpetua.
    3)  Verra'  interrato  l'elettrodotto  a  132 kV n. 408 «Villa di
Tirano  -  Campocologno»,  transitante nei pressi del Santuario della
Madonna di Tirano e della chiesa di S. Perpetua.
    4)    Verra'    verificata    la    possibilita'   d'interramento
dell'elettrodotto  a 132 kV n. E027 «Villa di Tirano - Campocologno»,
nel  tratto  dal  sostegno  n.  15 al sostegno n. 24, transitante nei
pressi  del  Santuario  della  Madonna di Tirano e della chiesa di S.
Perpetua.
    5)   Dovra'  essere  finanziato,  in  accordo  con  l'Ente  Parco
Adamello,  un  progetto  di  monitoraggio/rinforzo sull'avifauna, con
particolare riferimento a tetraonidi, rapaci diurni e notturni, e sui
mammiferi,   che  comprenda  miglioramenti  ambientali  e  interventi
sperimentali per favorire la mobilita' della fauna selvatica.
In sede di redazione del progetto esecutivo.
    6)   Il  progetto  esecutivo  sara'  presentato  al  Comitato  di
sorveglianza  dell'AdP  e dovra' risolvere le seguenti problematiche,
anche  mediante  ulteriore  confronto con i rappresentanti degli Enti
territoriali, con particolare riferimento a:
      6.1)  ubicazione  dei  sostegni della nuova linea elettrica. In
proposito  i  sostegni dovranno essere ubicati sul territorio in aree
geologicamente   idonee,   individuate  sulla  base  di  approfondite
indagini  di  tipo  idraulico,  idrogeologico  e  valangologico. Tali
indagini  dovranno esaminare i dissesti esistenti ed a tale scopo, in
fase  di analisi, dovra' essere consultata la documentazione prodotta
dall'Autorita'  di Bacino del fiume Po («Piano stralcio per l'assetto
idrogeologico)  e  dalla  regione  Lombardia  (Carta  inventario  dei
dissesti»,   «archivio   dati   storici»,  «Carta  di  localizzazione
probabile  delle  valanghe»),  nonche'  gli  studi geologici comunali
esistenti,  predisposti  ai  sensi dell'art. 2 della l.r. 24 novembre
1997, n. 41.
      6.2)  limitazione, ove tecnologicamente possibile, dell'altezza
dei  sostegni,  cosi'  da  evitare  la colorazione bianco/arancio del
terzo  sommitale,  ricercando  anche  soluzioni tecnologicamente piu'
avanzate per evidenziare l'ingombro verticale dell'infrastruttura;
      6.3) limitazioni alle possibilita' di esbosco e dei popolamenti
forestali  di terreni interessati dall'infrastruttura, causa i limiti
operativi  in  tal  senso  determinati  dalla  stessa  e  fornire  di
conseguenza   le  soluzioni  progettuali  piu'  appropriate  per  non
limitare  il  governo  del  bosco.  Nel  contempo andra' garantita la
viabilita' forestale con funzioni anche antincendio;
      6.4)  valutazione delle potenziali interferenze con il progetto
della  nuova  strada  S.S.  38  della  Valtellina  e  con quant'altro
previsto in piani e programmi redatti a livello locale;
      6.5)  a  tutela  della  Chiesa  di  Santa Perpetua in Comune di
Tirano  l'ubicazione  dei  sostegni  dovra'  essere  il  piu' lontano
possibile dalla Chiesa e dall'abitato;
      6.6)  per quanto concerne i campi elettrici e magnetici saranno
analizzate  in  modo  specifico  le  situazioni  di  interferenza del
tracciato  con  i centri abitati, in particolare quella del comune di
Villa di Tirano, attraverso simulazioni modellistiche che riproducano
il campo di induzione magnetica generato dal nuovo elettrodotto lungo
sezioni  verticali  ed  ortogonali  all'asse  della  linea.  Cio' per
verificare  il  rispetto  dei limiti previsti dalla normativa vigente
nonche'  il  rispetto  dell'obiettivo di qualita' di 3 \mu T previsto
per i nuovi elettrodotti dal decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri  8 luglio  2003  attuativo dell'art. 4, comma 2, lettera a),
della  legge  22 febbraio  2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione
dalle  esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici).
I  risultati  delle analisi e simulazioni saranno prese a riferimento
per  la  definizione  del  Piano  di  Monitoraggio  di  cui al citato
D.P.C.M.
      6.7)  ai  fini  della  stima  dell'impatto  complessivo saranno
valutati  i  campi elettrici e magnetici preesistenti, analizzando la
situazione in modo specifico cosi' come richiesto al precedente punto
6.6),  in  particolare  per  quanto  riguarda  il  tratto di linea di
progetto  che  corre parallelamente all'esistente linea 380 kV doppia
terna S. Fiorano - Edolo;
      6.8)  saranno  definite  puntualmente  le opere e le misure per
risolvere  le eventuali situazioni di criticita' dove non puo' essere
garantito  il  rispetto  dei limiti e dell'obiettivo di qualita' gia'
richiamati, valutando anche la possibilita' di interrare tratti della
nuova linea elettrica.
    7)   In   prossimita'   dell'abitato   di   Cortenedolo,  saranno
posizionati  due  soli  sostegni  in corrispondenza dei vertici V27 e
V28,  posti  rispettivamente  alla  quota  di  circa  800 m e 1000 m,
evitando  l'inserimento di ulteriori sostegni di sospensione, al fine
di limitare l'impatto visivo ai soli conduttori.
    8)   In   prossimita'   della  chiesa  di  S.  Lorenzo,  verranno
posizionati  due  soli  sostegni  in corrispondenza dei vertici V13 e
V14,  posti  rispettivamente  alla  quota  di  circa  900  m e 850 m,
evitando  l'inserimento di ulteriori sostegni di sospensione, al fine
di limitare l'impatto visivo ai soli conduttori.
    9)  In  fase  di  progetto  esecutivo, da inviare alle competenti
Soprintendenze territoriali, verranno considerati i seguenti aspetti:
      9.1)   l'altezza  dei  sostegni  dovra',  ove  tecnologicamente
possibile,  essere  limitata,  e  dovranno essere evitate colorazioni
bianco/arancio  del terzo sommitale, nonche' dovranno essere adottate
verniciature  mimetiche  per  i  sostegni  armonizzandoli in funzione
delle caratteristiche del paesaggio attraversato;
      9.2)  a  tutela  della  Chiesa  di  Santa Perpetua in comune di
Tirano,  l'ubicazione dei sostegni, dovra' essere tale da minimizzare
l'impatto visivo dai siti di maggiore fruizione;
      9.3)  dovra'  essere  mantenuta inalterata la rete dei filari e
delle siepi interpoderali presenti lungo i fondovalle;
      9.4)  in  presenza  di particolari criticita' in prossimita' di
emergenze  storico-culturali,  si  dovra' prevedere l'opportunita' di
piantumazione  di  essenze  vegetali  ad  alto  fusto,  li'  dove  le
condizioni   pedologiche  ed  ambientali  lo  permettano,  atte  alla
costituzione  di quinte arboree che favoriscano l'assorbimento visivo
dei  sostegni.  In  fase  di  progetto  esecutivo  questi interventi,
insieme   a   quelli  di  verniciatura,  dovranno  essere  presentati
preliminarmente alle Soprintendenze territorialmente competenti;
    10)  In  merito  alla  variante  oggetto  delle pubblicazioni del
29 ottobre  2003 in ambito di procedura VIA si terra' conto di quanto
segue:
      10.1)  la  tutela  della  vegetazione  esistente  dovra' essere
rispettata  attraverso  l'adozione  di sostegni piu' alti, in modo da
mantenere  il franco minimo dalla chioma degli alberi sottostanti, la
verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione;
      10.2)   per   quanto   concerne   i  dissesti  di  versante  in
corrispondenza  del  valico che si trova tra Motto della Scala e Cima
Cadi, in fase di progettazione esecutiva dovra' essere effettuato uno
studio  di  compatibilita'  degli interventi con lo stato di dissesto
esistente o potenziale; ove si renda necessario, preventivamente alla
costruzione  dell'opera, dovranno essere realizzati idonei interventi
di  riassetto  idrogeologico  finalizzati  a  garantire la stabilita'
dell'infrastruttura. La verifica dell'attuazione di quanto prescritto
viene demandata alle competenti strutture regionali, previo eventuale
parere di competenza da parte dell'Autorita' di bacino del fiume Po.
    11)  Per  assicurare il rispetto delle prescrizioni relative alla
salvaguardia  di zone boscate, potranno essere impiegati sostegni, in
casi  eccezionali e localizzati, piu' alti rispetto a quanto previsto
nel progetto presentato.
    12) Si dovra' verificare che il franco minimo proposto sia idoneo
per   l'attraversamento   delle   zone   boscate  anche  in  caso  di
sovraccarico della linea, tenuto conto dell'importanza di tale franco
sia  per  la  continuita'  della funzionalita' della linea sia per la
salvaguardia    fisica   del   patrimonio   boschivo   e   ambientale
attraversato.
    13)    Dovra'    essere   condotto   uno   studio   acustico   di
approfondimento, con particolare riferimento alle peggiori condizioni
atmosferiche     (nebbia     o    pioggia    leggera),    finalizzato
all'individuazione  di  eventuali  recettori  sensibili.  In  caso di
superamento   dei   limiti   di  rumorosita'  presso  tali  eventuali
recettori,   dovranno   essere  effettuati,  a  carico  del  Soggetto
aggiudicatore,  interventi  di mitigazione con infissi antirumore nel
rispetto dell'architettura degli edifici e con il consenso e la piena
soddisfazione  dei  proprietari.  La  verifica  di ottemperanza sara'
svolta a cura della regione.
    14)  Verranno  eseguite  indagini  archeologiche  preventive,  da
definirsi   dopo   l'elaborazione   del   progetto   esecutivo.  Esse
consisteranno  in  ricognizioni di superficie tese all'individuazione
di   rocce   istoriate   e   di  resti  archeologici  e  in  sondaggi
stratigrafici  esplorativi,  che  si  rendessero  necessari  in  aree
ritenute   a  rischio  a  seguito  delle  suddette  ricognizioni,  in
corrispondenza  dei  tralicci  e  di  eventuali opere di cantiere. Le
indagini preventive saranno sottoposte all'esame della Soprintendenza
per i beni archeologici della Lombardia.
Nella fase di realizzazione delle opere.
    15)  Lungo  la  nuova  linea  elettrica  ed il suo intorno andra'
evitato  il  taglio  a  raso  limitandosi  ad  effettuare i lavori di
diradamento  alle  sole chiome (ove necessario), mantenendo la fascia
di  vegetazione  spontanea  presente.  Tutte  le  piante da abbattere
dovranno   essere  preventivamente  contrassegnate  da  parte  di  un
professionista  abilitato  ed  il  legname dovra' essere esboscato su
strada.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura della
regione.
    16) Sara' presa in considerazione l'eventuale riconversione delle
piste  di  cantiere, utilizzate per raggiungere i punti di ubicazione
dei  sostegni, in strada forestale, laddove possibile, limitrofa alla
linea   in   progetto,   al  fine  di  consentire  l'attivita'  della
selvicoltura  e  l'eventuale  manutenzione  della  linea. Le scarpate
stradali  andranno  stabilizzate  mediante  interventi  di ingegneria
naturalistica  ed  il tracciato di dettaglio andra' concordato con le
comunita' montane interessate.
    17)  A  seguito delle demolizioni degli elettrodotti i ripristini
verranno  effettuati  a  regola  d'arte ed in modo tale da consentire
nuovamente  il  corretto  uso del suolo, ricolmando le buche ottenute
dallo  sradicamento  dei  vecchi  sostegni e rimboschendo le fasce di
bosco  eliminate  con  la demolizione delle vecchie linee mediante la
posa  a dimora di piantine delle specie piu' rappresentate nelle zone
interessate.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della
regione.
    18)  Il re-impianto degli esemplari delle specie accantonate e di
quelli   da   impiantare   ex-novo,   avverra'   secondo  la  massima
diversificazione  di  specie  in  aderenza  al modello di vegetazione
potenziale   dei   luoghi   ed  alle  caratteristiche  pedologiche  e
microecologiche  puntuali.  Andranno, inoltre, garantiti l'equilibrio
fra alberi ed arbusti e la disetaneita' ponendo a dimora individui di
5-10 anni di eta' assieme ad individui di taglia minore, esemplari in
fitocella  e semi. Andranno impiegate specie idonee per interventi di
ingegneria   naturalistica   (palificate   vive,   coperture  diffuse
fascinate,  ecc.)  ai fini del consolidamento di particolari punti di
vulnerabilita'; ai fini della promozione della biodiversita' genetica
e  del  ripristino  delle  migliori  condizioni  ecologiche,  per gli
interventi    di   risistemazione   a   verde,   si   fara'   ricorso
all'approvvigionamento del materiale genetico ecotipico, rivolgendosi
con priorita' a vivai specializzati che trattino germoplasma e piante
autoctone  (si faccia riferimento al manuale ANPA - Agenzia nazionale
per  la  protezione  dell'ambiente  -  e  Comitato  per la lotta alla
siccita'  e  desertificazione  di  cui  al decreto del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  26 settembre 1997, Gazzetta Ufficiale n. 43
del  21 febbraio  1998  «Propagazione  per  seme di alberi ed arbusti
della flora mediterranea» - Roma 2001 e al Capitolato per le opere di
ingegneria  naturalistica  a  cura  del  Ministero dell'Ambiente); la
prescrizione  e'  sottoposta  a verifica di ottemperanza da parte del
Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del Ministero
per i beni e le attivita' culturali.
    19) La temporizzazione degli interventi di cantiere dovra' tenere
in  considerazione  i  periodi  riproduttivi delle specie prioritarie
stanziali  nei  pressi  dei  siti  a  maggior  interesse  faunistico,
concentrando   quindi   le  operazioni  di  cantiere  nell'intervallo
agosto-gennaio. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della
regione.
    20)   Saranno  limitate  le  attivita'  di  volo  in  elicottero,
finalizzate  alla  messa  in  opera  dei  conduttori e delle corde di
guardia,  sorvolando le pareti rocciose di fondovalle al di fuori del
periodo    riproduttivo    delle   specie   avifaunistiche   inserite
nell'Allegato  I  della Direttiva regionale «Uccelli». La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    21)  Stante  la necessita' dell'armonizzazione tra l'operativita'
della  realizzazione dell'elettrodotto e l'applicazione pratica delle
prescrizioni  19)  e  20)  di  cui  sopra  sono consentite deroghe ed
adeguamenti   alle   stesse  su  parere  vincolante  dell'Ente  Parco
dell'Adamello.  Il  Soggetto aggiudicatore e l'Ente Parco definiranno
opportune   opere   di  compensazione  atte  alla  protezione  ed  al
reinserimento dell'avifauna tipica.
    22)   Verranno   eseguiti  lavori  di  scavo  archeologico  e  di
assistenza  in  corso  d'opera  per  la  posa  dei  tralicci  in aree
considerate  a  rischio  sulla  base  dei  risultati  delle  indagini
preliminari  di  cui  al  punto  14).  Nella  fase realizzativa resta
comunque fatto salvo l'obbligo di ottemperare alle disposizioni della
vigente  legge  di tutela decreto legislativo n. 490/1999 che prevede
in   caso   di   rinvenimenti   archeologici   fortuiti,  l'immediata
sospensione   dei   lavori   e   la   tempestiva  comunicazione  alla
Soprintendenza archeologica competente per il territorio.
    23) I sostegni della linea saranno possibilmente posizionati dove
il  bosco  e'  piu'  diradato  o  al  piu'  in  zone a bosco misto di
latifoglie  meno  sensibili  alle  opere  di  taglio.  La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
    24) Le aree di cantiere, deposito materiali e carpenterie saranno
localizzate  esternamente  alle aree tutelate e ai S.I.C. e alle aree
vincolate  e di maggior fruizione visiva. La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura della regione.
    25)  Le  aree  oggetto  dei lavori dovranno essere ripristinate a
verde,  vale  a  dire  inerbite  e  cespugliate,  e  dove necessario,
occorrera'  realizzare  la  sistemazione  del  terreno  con  opere di
ingegneria naturalistica per evitare l'insorgere di fenomeni erosivi.
La  piantumazione  dovra'  prevedere  l'impiego  di  specie  vegetali
autoctone   ad   elevata   facilita'  di  attecchimento  e  a  minima
manutenzione.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della
regione.
        Tecniche in sede di redazione del progetto esecutivo.
    26)  Entro  il  termine  di dodici mesi, decorrenti dalla data di
efficacia  della  delibera di approvazione, la societa' Gestore della
rete   di   trasmissione   nazionale   S.p.A.  dovra'  presentare  al
Provveditorato  regionale  alle  OO.PP.  per  la  Lombardia,  a norma
dell'art.  116  del  predetto  regio  decreto  n.  1775/1933, i piani
particolareggiati  di  esecuzione,  descrittivi  di ciascuno dei beni
rispetto  ai  quali  e'  necessario procedere nella costruzione delle
opere in questione.
    27) Tutte le opere dovranno essere realizzate in conformita' alle
norme  tecniche  di  settore,  in  particolare  a quanto riportato al
decreto Ministero lavori pubblici 21 marzo 1988, n. 449, e successive
modifiche  ed  integrazioni,  alle  prescrizioni  tecnico-costruttive
specificate  dal  Consiglio superiore dei lavori pubblici nel voto n.
457/98   in  data  17 dicembre  1998,  nonche'  in  osservanza  delle
disposizioni  di  cui  al  decreto  del  Presidente del Consiglio dei
Ministri   8 luglio   2003  e  delle  norme  vigenti  in  materia  di
elettrodotti.
    28)  In  relazione  al  posizionamento  dei  sostegni, in fase di
progettazione  esecutiva,  dovra'  essere  effettuato  uno  studio di
compatibilita'  degli interventi con lo stato di dissesto esistente o
potenziale; ove si renda necessario, preventivamente alla costruzione
dell'opera, dovranno essere realizzati idonei interventi di riassetto
idrogeologico,     finalizzati     a    garantire    la    stabilita'
dell'infrastruttura. La verifica dell'attuazione di quanto prescritto
viene demandata alle competenti strutture regionali, previo eventuale
parere di competenza da parte dell'Autorita' di bacino del fiume Po.
    29)  I terreni di fondazione dei tralicci dovranno essere oggetto
di  indagini  in  sito al fine di determinare le loro caratteristiche
geotecniche  e  geomeccaniche,  che costituiscono dati essenziali per
consentire  la scelta delle migliori soluzioni da adottare in fase di
esecuzione dei lavori.
    30)  il  Gestore  della  rete di trasmissione nazionale S.p.a. e'
obbligato  al  rispetto  delle  disposizioni previste nella circolare
Comando Squadra Aerea - Stato Maggiore, protocollo SQA-133/8373/01 in
data   20 marzo   2001  «Rappresentazione  cartografica  delle  opere
costituenti  ostacolo  alla  navigazione  aerea», nei confronti della
competente autorita' militare e dell'Enav S.p.a.
         Raccomandazioni ambientali nella fase di esercizio.
    31)  Si  raccomanda  che i comuni territorialmente competenti non
consentano    nei   loro   atti   pianificatori   e/o   autorizzativi
trasformazioni  edilizie finalizzate alla realizzazione di fabbricati
destinati  ad  uso  civile,  nelle  fasce  di  territorio  con valori
dell'intensita'  di  induzione magnetica superiori ai limiti previsti
dalla normativa vigente al momento della realizzazione.
Programma interferenze.
    32) Il Gestore della rete di trasmissione nazionale S.p.a. dovra'
inviare il progetto esecutivo, al fine di dare corso alla risoluzione
delle interferenze con le opere esistenti, ai seguenti enti:
      Ministero  delle comunicazioni - Ispettorato territoriale della
Lombardia;
      Agenzia interregionale per il fiume Po - Ufficio di Mantova;
      ANAS S.p.a. Compartimento per la viabilita' della Lombardia;
      R.F.I.   Rete   ferroviaria   italiana   S.p.a.   -   Direzione
manutenzione - Direzione compartimentale infrastruttura - Milano;
      Edison S.p.a. - Milano;
      AEM Milano S.p.a.;
      Enel Produzione S.p.a.;
      Terna S.p.A. - Business Unit Milano;
      F.N.M.E. Ferrovie Nord Milano Esercizio S.p.a.;
      Amministrazioni  provinciali per l'attraversamento delle strade
provinciali;
      Amministrazioni comunali.
  Gli   attraversamenti  saranno  regolamentati  secondo  la  vigente
normativa tecnica di settore.
    33)  Nei  confronti dell'Agenzia interregionale per il fiume Po -
Ufficio  di  Cremona  il Gestore della rete di trasmissione nazionale
S.p.a.,  dovra' presentare il progetto esecutivo di cui sopra al fine
di  regolamentare  l'attraversamento del corso d'acqua di competenza,
in particolare:
      33.1)    verra'   data   all'Ufficio   di   Cremona   dell'AiPo
comunicazione  scritta  di  inizio  lavori in fregio al fiume Adda in
comune di Tirano;
      33.2)  i sostegni verranno posti alla distanza minima di 10.0 m
dalle  opere idrauliche, dalle sponde o dai manufatti idraulici, tale
distanza  va  calcolata dal piede di campagna dei rilevati arginali e
comunque verificata in sede di sopralluogo congiunto;
      33.3)  la  quota minima di attraversamento aereo della sommita'
delle opere idrauliche in genere sia non inferiore ai 7.0 m;
      33.4)  le  eventuali  opere a terra ricadenti in fascia A e/o B
verranno  verificate  ai  sensi delle vigenti norme di attuazione del
Piano  stralcio  dell'assetto  idrogeologico dell'Autorita' di bacino
del fiume Po di Parma;
      33.5)  la GRTN attuera' durante i lavori ogni provvedimento che
l'Ufficio  operativo in questione riterra' opportuno adottare ai tini
del  buon  regime  idraulico  del  corso d'acqua, per la salvaguardia
delle  proprieta'  demaniali e delle opere idrauliche di competenza e
per la garanzia della pubblica incolumita';
      33.6) venga eseguito ogni ripristino che si rendesse necessario
in  conseguenza dei lavori autorizzati, sia per i manufatti idraulici
che per le altre proprieta' demaniali;
      33.7) dovra' inoltre assicurare la disponibilita', per motivate
ragioni  e  soprattutto per quelle di sicurezza, di prendere in esame
eventuali  varianti  al  tracciato  realizzato,  salvo  le necessarie
autorizzazioni.   Il   pagamento   dell'eventuale  spostamento  sara'
definito secondo le vigenti disposizioni in materia.
    34)  Nella  fase  di  realizzazione  delle  opere,  gli oneri per
eventuali  lavori  di  modifica  di  linee  telefoniche  e  di  linee
elettriche   di   media  e  bassa  tensione  che  interferiscono  con
l'elettrodotto in costruzione, ai sensi dell'art. 127 del testo unico
sulle  acque e sugli impianti elettrici, saranno a carico del Gestore
della rete di trasmissione nazionale S.p.a.