(all. 2 - art. 1)
                                                         Allegato 2

CRITERI  PER  L'APPLICAZIONE  DEGLI  STUDI  DI  SETTORE IN VIGORE DAL
       PERIODO D'IMPOSTA 2004 NEL CASO DI ANNOTAZIONE SEPARATA

                     Nota tecnica e metodologica
1. Premessa.
    Il   decreto   del   Ministero   dell'economia  e  delle  finanze
24 dicembre 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre
1999,  n.  304,  ha  stabilito  criteri  e  modalita'  di annotazione
separata  dei  componenti  rilevanti  ai fini dell'applicazione degli
studi di settore.
    In  particolare,  il predetto decreto ha previsto l'obbligo della
annotazione  separata  dei  citati  componenti per i contribuenti che
esercitano  due  o  piu'  attivita'  di impresa, per le quali trovano
applicazione  gli  studi di settore, non comprese nello stesso studio
di  settore  (cosiddette  «imprese multiattivita»), ovvero una o piu'
attivita'  di impresa, per le quali trovano applicazione gli studi di
settore,  in  diverse  unita'  di produzione o di vendita (cosiddette
«imprese multipunto»).
    I  contribuenti,  nei  modelli  per  la  comunicazione  dei  dati
rilevanti   ai   fini   dell'applicazione  degli  studi  di  settore,
provvedono:
      a   indicare  separatamente  i  ricavi  relativi  alle  diverse
attivita'   d'impresa   esercitate  ovvero  alle  diverse  unita'  di
produzione o di vendita;
      ad  attribuire  alle  diverse  attivita'  d'impresa  esercitate
ovvero  alle  diverse unita' di produzione o di vendita, i componenti
direttamente  afferenti  e  quelli  promiscui  ripartiti  in  base al
criterio di prevalenza nell'utilizzo;
      ad  indicare  in  maniera indistinta, qualora non sia possibile
ripartire  nelle  diverse attivita' d'impresa esercitate ovvero nelle
diverse  unita'  di  produzione  o di vendita, i dati del personale e
quelli contabili.
    Il  decreto  del Ministero dell'economia e delle finanze 25 marzo
2002,  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale del 30 marzo 2002, n. 76,
ha  stabilito  i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai
contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una
o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita.
    Tali criteri possono essere riassunti nei seguenti punti:
      1)  neutralizzazione  delle  componenti  promiscue, annotate in
maniera  indistinta,  relative  ad  attivita'  di  vendita  di generi
soggetti ad aggio e/o a ricavo fisso;
      2) ripartizione delle componenti promiscue, annotate in maniera
indistinta,  ed  attribuzione delle relative quote parti alle singole
attivita' o alle singole unita' di produzione o di vendita;
      3) analisi della congruita' nel caso di annotazione separata;
      4) analisi della coerenza nel caso di annotazione separata.
2. Definizione  della  tabella  con  i  valori  delle incidenze delle
variabili sui ricavi.
    Per  l'applicazione  degli studi di settore in vigore dal periodo
d'imposta   2004   nel   caso   di  annotazione  separata,  e'  stata
appositamente  predisposta  la  tabella  con i valori delle incidenze
delle variabili sui ricavi.
    Le  variabili contabili per cui e' stata definita l'incidenza sui
ricavi sono di seguito elencate:
      costo del venduto;
      costo per la produzione di servizi;
      costo del venduto + costo per la produzione di servizi;
      valore dei beni strumentali;
      spese per lavoro dipendente;
      spese per acquisti di servizi;
      valore medio del magazzino1.
    Nella  predisposizione della tabella succitata relativamente agli
studi  di  settore in vigore dal periodo d'imposta 2004, per ciascuna
impresa,  ognuna  delle  variabili  contabili  e' stata rapportata ai
ricavi;  per  singolo  studio  di  settore,  e'  stata  analizzata la
distribuzione delle incidenze di ciascuna variabile2 sui ricavi ed e'
stato scelto il valore mediano di tale distribuzione.
    L'elaborazione e' stata condotta:
      sui   dati   contenuti   nei   questionari  utilizzati  per  la
definizione degli studi di settore;
      sui  dati  contenuti nei modelli per l'applicazione degli studi
di  settore  presenti  in  Unico nel caso in cui gli studi di settore
sono stati oggetto di evoluzione.
    Nell'allegato 3 viene riportata la tabella degli studi di settore
in vigore dall'anno d'imposta 2004 con i valori delle incidenze delle
variabili sui ricavi.
    1)  Il valore medio del magazzino e' pari a (esistenze iniziali +
rimanenze  finali)/2.  Le esistenze iniziali e le rimanenze finali si
riferiscono  «a  merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie,
semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale».
    2)  Nell'analisi sono stati considerati solo i soggetti che hanno
valorizzato il dato contabile.