Allegato 1 Lavori di costruzione dell'impianto potabilizzazione delle acque derivate dall'invaso di Conza della Campania e del serbatoio di testata dell'Acquedotto dell'Ofanto - Progetto preliminare. PRESCRIZIONI A. per memoria da iter autorizzativo gia' disponibile In fase di redazione del progetto definitivo. 1. Le opere di imbrigliamento in conglomerato cementizio da realizzare nell'alveo del fiume Ofanto inglobanti le tubazioni dovranno essere dimensionate idraulicamente rispetto alle interazioni con l'alveo di piena, per garantire il deflusso della portata di massima e minima piena e non costituire ostacolo alla portata ordinaria e alla subalvea. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ufficio del genio civile di Avellino. 2. Le opere a farsi non dovranno danneggiare o indebolire le sponde, l'alveo e non alterare il normale deflusso delle acque, valutando, all'occorrenza, la necessita' di realizzare, secondo criteri di compatibilita' e integrazione con le opere idrauliche esistenti, idonee opere a difesa delle sponde e del fondo alveo al fine di evitare fenomeni di erosione localizzati, specialmente nei tratti dove verranno realizzati l'innesto del canale di scarico delle acque dell'impianto di potabilizzazione e il condotto di scarico previsto a valle del viadotto a servizio della S.S. 91. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ufficio del genio civile di Avellino. 3. La stabilita' delle opere dovra' essere verificata in presenza di sisma, nonche' a seguito di rapido svuotamento della diga. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ufficio del genio civile di Avellino. 4. Gli sbocchi del canale di scarico delle acque di impianto di potabilizzazione e del condotto della linea di trattamento, saranno realizzati con andamento concordante secondo il verso del deflusso delle acque del fiume e secondo criteri idraulici che limitano fenomeni di rigurgito. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ufficio del genio civile di Avellino. 5. Qualora gli interventi determinino variazioni della proprieta' demaniale, si provvedera' alla demanializzazione o sdemanializzazione delle aree interessate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ufficio del genio civile di Avellino. 6. Non dovranno realizzarsi restringimenti delle sezioni idrauliche dell'alveo catastale demaniale, anche se dal calcolo idraulico dovesse scaturire una sezione idraulica di dimensioni inferiori all'attuale capace di smaltire la massima piena. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ufficio del genio civile di Avellino. 7. Le opere di sistemazione idraulica, intese come correzione dell'andamento del corso d'acqua, dovranno rispondere ai criteri di conformita' della normativa vigente, alle regole del buon regime idraulico e alla capienza della portata di massima piena. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ufficio del genio civile di Avellino. 8. Occorre verificare le sezioni idrauliche del fiume Ofanto, a valle delle opere di immissioni previste, in funzione della portata di massima piena e degli apporti degli scarichi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ufficio del genio civile di Avellino. 9. Il progetto sara' inviato anche alla competente Autorita' di bacino interregionale dell'Ofanto. 10. La sistemazione superficiale dell'area oggetto d'intervento e delle sue immediate adiacenze dovranno considerare l'impiego di moderne tecniche di ingegneria naturalistica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Soprintendenza per i beni ambientali archittettonici artistici e storici di Salerno e Avellino. 11. Saranno espressamente «regolamentate» le fluenze idriche del fiume in uscita dall'invaso (e dall'impianto) con costante monitoraggio sugli effetti prodotti, in maniera da razionalizzare l'intero regime idrico del fiume e migliorare la qualita' chimica delle acque di deflusso. Tali accorgimenti dovranno essere finalizzati ad evitare, a valle dell'invaso, modifiche ed alterazioni del profilo e dell'asta principale del corso d'acqua causate dalla riduzione delle fluenze idriche che potrebbero avviare fenomeni di desertificazione dell'alveo fluviale e delle sue sponde con conseguenti irreversibili trasformazioni del paesaggio e del contesto naturalistico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Soprintendenza per i beni ambientali archittettonici artistici e storici di Salerno e Avellino. 12. Dovranno essere sufficientemente chiarite in fase progettuale, tenuto conto dei documenti programmatici di settore alla luce della normativa vigente, le implicazioni relative allo smaltimento dei terreni di risulta per la realizzazione della discarica e alle opere propedeutiche al miglioramento della qualita' delle acque da realizzare a monte, tra le sorgenti dell'Ofanto e l'invaso di Conza (impianti di depurazione dei centri abitati e dei nuclei artigianali ed industriali, collettori fognari, ecc.). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici di Salerno e Avellino. 13. Per i lavori all'interno della galleria dello scarico di fondo, l'angolo di incidenza tra la direzione della corrente scaricata e l'asse del canale di scarico sara' ridotto realizzando la tubazione di scarico, per il tratto in avvicinamento al canale in prossimita' dello sbocco, con andamento planimetrico curvilineo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Registro italiano dighe. 14. Sara' prevista la demolizione del canale in calcestruzzo realizzato in fregio alla vasca di calma a valle dello scarico di fondo previsto per il convogliamento del prelievo idrico potabile. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia. In fase esecutiva. 15. I lavori che investono il sottosuolo (movimenti di terra, sottoservizi, ecc.) e che prevedono scavi saranno eseguiti sotto sorveglianza archeologica. Nel caso durante i controlli emergano presenze archeologiche, dovranno essere eseguiti saggi preventivi per stabilire l'entita' dei manufatti antichi. L'inizio dei lavori dovra' essere comunicato con congruo anticipo alla Soprintendenza archeologica per le province di Salerno, Avellino e Benevento. B. Prescrizioni ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002 da adottare nello sviluppo della progettazione definitiva In fase di redazione del progetto definitivo. 16. Le opere di presa dall'invaso di Conza dovranno essere proporzionate in modo che sia assicurata anche la derivazione delle acque destinate all'uso irriguo con la portata di 9 mc/s, gia' prevista dal progetto originario sottoposto alla Conferenza di Servizi citata nelle premesse. Dovranno altresi' essere realizzate anche le opere di regolazione e misurazione per la ripartizione delle portate tra l'uso potabile e quello irriguo. 17. Sara' necessario che l'impianto venga proporzionato per la portata di punta pari almeno a 1,5 mc/s, in modo che i previsti 32 Mmc annui (corrispondenti alla portata media di 1 mc/s) da destinare all'uso potabile, vengano trattati con la necessaria elasticita' di esercizio per adeguare la produzione di acqua potabile alle richieste dell'utenza. 18. Sara' necessario che a valle dei filtri a sabbia venga inserito anche un adeguato numero di filtri a carbone per consentire che l'acqua prodotta abbia i requisiti richiesti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 31/2001. 19. Gli importi inclusi fra le somme a disposizione dell'Amministrazione e quelli per spese di progettazione esecutiva dovranno essere supportati dalla necessaria analisi di spesa. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del responsabile del procedimento, come indicato dal competente organo regionale. 20. I prezzi unitari dovranno essere determinati sulla base degli attuali listini e non come aggiornamento dell'elenco prezzi dell'originario progetto. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del responsabile del procedimento, come indicato dal competente organo regionale.