(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato

      1. Prescrizioni e raccomandazioni di carattere generale.

    Di  seguito si riportano le prescrizioni e le raccomandazioni che
dovranno  essere  recepite  dal  Soggetto  Aggiudicatore  e  dovranno
trovare puntuale riscontro in sede di progettazione definitiva e/o di
realizzazione delle opere.
1.1. Prescrizioni:
    - aggiornare  il Progetto definitivo in base ai contenuti tecnici
prefigurati nella cosiddetta «Ipotesi di Variante 2003» come definita
nella SIA e cioe':
      - ridefinire  la  nave  e  il convoglio tipo di progetto per il
Sistema Idroviario Padano-Veneto;
      - utilizzare  le  risultanze  di  nuovi  studi sulla evoluzione
morfologica   dell'alveo   del   Po,   che  hanno  ridotto  la  stima
dell'entita'  dell'erosione  del  fondo da circa 10 cm/anno a circa 5
cm/anno;
      - ridimensionare la lunghezza della conca da 200 m a 120 m, con
conseguente sensibile contrazione dei costi di costruzione;
      - innalzare  la quota della soglia di fondo della vasca, la cui
entita' andra' individuata successivamente sulla base degli ulteriori
studi  di evoluzione morfologica attualmente in corso di elaborazione
per  conto  dell'Autorita'  di  Bacino  del fiume Po ed alla luce del
prevedibile  effetto prodotto dalla sistemazione dell'alveo di magra.
(Pertanto,  la determinazione di detto parametro e' condizionante per
lo   sviluppo   della   progettazione   definitiva  e  dovra'  essere
documentato nel Progetto definitivo);
      - sistemare  il mandracchio con l'individuazione di un posto di
attesa per le navi in transito e di banchine adatte al carico/scarico
delle merci nel caso di un fermo conca prolungato;
    - per  quanto  riguarda l'alimentazione dello specchio acqueo del
porto   di   Cremona,  verificare  gli  ulteriori  aspetti  idraulici
riguardanti in particolare:
      - la potenza elettrica dell'impianto di sollevamento;
      - le  fasi  realizzative  dell'impianto  sulla base delle reali
necessita';
      - la  possibilita' di utilizzare la conca esistente come «vasca
di risparmio»;
    - per   quanto   attiene  gli  aspetti  idraulici  dovra'  essere
effettuata   una   valutazione  comparativa  dei  costi  relativa  al
superamento del dislivello;
    - per  quanto  riguarda  gli  aspetti strutturali si prescrive di
subordinare la tensione da assegnare a ciascun tirante ad un piano di
verifiche sperimentali prescritte in sede di progetto definitivo.
    - il  valore  dell'attuazione  delle  prescrizioni e delle misure
compensative dovra' essere inserito nel quadro economico del progetto
definitivo.
1.2. Raccomandazioni:
    - si  raccomanda che sia il progettista a definire il piano delle
indagini  geotecniche,  alla  luce  delle  scelte tipologiche e delle
modalita' costruttive delle opere da realizzare;
    - si  raccomanda  di  verificare  gli  aspetti  impiantistici  ed
elettromeccanici riguardanti in particolare:
      - quelli dei dati esposti sull'impegno di potenza;
      - progettazione  di  tutti gli apparati di alimentazione per 20
kV.  In  particolare,  il  primario  dei  trasformatori dovra' essere
realizzato  con  doppia  tensione  di  imput  e  cambio  con semplice
spostamento  delle connessioni dei cavi, lato rete, senza alcun costo
aggiuntivo;
      - l'alimentazione   degli  apparati  di  sicurezza  e  gestione
dell'impianto e' da preferirsi un sistema ridondato di UPS;
       - prevedere  per  la supervisione del sistema una consolle con
monitor   a   colori   e   sistemi  di  visualizzazione  dello  stato
dell'impianto   con  telecamere  per  la  visione  diretta  dell'area
interessata del canale di accesso alla conca;
      - verificare  anche  nelle  condizioni  presenza  di  nebbia la
possibilita' di usare una torrefaro con lampade a vapore di sodio;
      - per  quanto  attiene  la  configurazione dell'impianto per le
pompe  di  sollevamento,  verificare  che  la  scelta  dei motori sia
effettuata  in  base  al  confronto  economico-prestazionale, tenendo
anche  conto  della  presenza  di  un  motore  sincrono per sfruttare
appieno  la  possibilita'  di  rifasamento  offerto da questo tipo di
macchine;
      - duplicazione   delle   elettrovalvole   di   pilotaggio   dei
distributori di manovra;
      - adozione  di  pompe  ad ingranaggi con pressioni di esercizio
inferiori ai 100 bar.
2. Prescrizioni e raccomandazioni del Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio.
2.1. Prescrizioni in fase di progettazione definitiva:
    - reperire  tutte  le  misure  di  mitigazione  degli  impatti  e
sviluppare  tutti gli interventi di compensazione ambientale previsti
nello studio di impatto ambientale, dettagliandone la localizzazione,
la tipologia e i costi analitici;
    - definire  e sviluppare in dettaglio il progetto di mantenimento
conservativo  e  riutilizzo  della  conca  esistente e delle opere di
regolazione  delle acque, tenendo conto dell'importanza dei manufatti
quale testimonianza archeo-industriale;
    - predisporre  ed  allegare al progetto definitivo il progetto di
Monitoraggio   ambientale   secondo  le  Linee  guida  redatte  dalla
Commissione speciale VIA;
    - per  le  opere di sistemazione a verde, ripristino ambientale e
rinaturazione   previste,  fare  ricorso  a  tecniche  di  ingegneria
naturalistica,  adottando le «Linee guida per capitolati speciali per
interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde» del
Ministero  dell'ambiente, Servizio VIA, settembre 1997; ai fini della
progettazione   definitiva   si  puo'  inoltre  fare  riferimento  al
«Quaderno  opere  tipo  di  ingegneria  naturalistica»  della regione
Lombardia  e  al  «Manuale di ingegneria naturalistica» della regione
Lazio, o ad altri manuali qualificati;
    - nel   progetto  dei  manufatti  curare  che  gli  stessi  siano
espressione  di un linguaggio architettonico che richiami la funzione
delle infrastrutture portuali;
    - commisurare  il  tirante  d'acqua  minimo  in  conca  a  quello
rinvenibile   nel   fiume   per  valore  della  Q340  (portata  media
riscontrabile almeno 340 giorni/anno) da assumersi non sulla base dei
dati   oggi   disponibili  ma  nell'ipotesi  che  sia  nel  frattempo
completata  la  sistemazione  a  corrente  libera  del  fiume  e  sia
incrementato il servizio di dragaggio;
    - presentare  una  specifica  relazione che confermi l'assenza di
effetti  delle opere nel pSIC/ZPS IT 4010018 ai sensi della direttiva
Ce 43192.
2.2. Prescrizioni in fase di realizzazione delle opere:
    - sviluppare  in dettaglio le modalita' di esecuzione degli scavi
attraverso  setti successivi e realizzazione di tappi di fondo scavo,
al  fine  di  minimizzare  gli  effetti delle operazioni di pompaggio
delle  acque  di  falda  necessarie  per  garantire  la sicurezza dei
lavori, adottando eventuali migliori tecnologie disponibili;
    - predisporre  quanto  necessario per adottare, entro la consegna
dei lavori, un Sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO
14001 o al Sistema EMAS (Regolamento CE 761/2001).
2.3. Raccomandazioni in fase di progettazione definitiva:
    - approfondire   la   valutazione   degli   effetti  sulla  fauna
dell'utilizzazione  come  attracco  di  imbarcazioni  da  diporto del
tratto di riva compreso tra la foce del Riglio e l'imbocco del porto.
2.4. Raccomandazioni in fase di realizzazione delle opere:
    - assicurarsi  che il realizzatore dell'infrastruttura possegga o
in  mancanza  acquisisca,  per  le  attivita'  di  cantiere,  dopo la
consegna dei lavori nel piu' breve tempo possibile, la certificazione
ambientale  ISP  14000  o  la  Registrazione di cui al Regolamento CE
761/2001 (EMAS);
    - stimare  in  dettaglio  le  emissioni  in atmosfera e il rumore
durante  la  fase di esercizio, dovute al previsto aumento dei flussi
di traffico in/out del porto di Cremona.
3. Prescrizioni  e  raccomandazioni  del  Ministero  per  i beni e le
attivita' culturali:
3.1. Prescrizioni in fase di progettazione definitiva:
    - dovra'  essere  realizzata ed estesa l'area di riqualificazione
della  fascia  spondale  del fiume Po, con rimboschimenti, oggetto di
specifica  progettazione  di  dettaglio da sottoporre al parere della
competente  Soprintendenza,  al  fine di costituire un filtro visuale
sulle   opere  previste  dai  principali  coni  ottici  e  panoramici
all'intorno;
    - i nuovi manufatti architettonici e le aree pavimentate dovranno
essere  oggetto di specifica progettazione di dettaglio da sottoporre
al  parere  della  competente  Soprintendenza,  che, nella scelta del
linguaggio  architettonico,  dei materiali e delle colorazioni, punti
alla  massima  integrazione  con il contesto e mitigazione della loro
visibilita'.
3.2. Prescrizioni in fase di realizzazione delle opere:
    - dovra'  essere  garantita la realizzazione, in concomitanza con
l'esecuzione  dell'opera  principale,  di  tutti  gli  interventi  di
mitigazione e compensazione, che dovranno essere oggetto di specifica
progettazione  di  dettaglio  in  fase  di progettazione esecutiva da
sottoporre al parere della competente Soprintendenza;
    - tutte  le  attivita'  di  scavo dovranno essere condotte con la
sorveglianza  di una ditta specializzata nel settore archeologico che
operera'  sotto  la  direzione  della competente Soprintendenza per i
beni archeologici.
4. Prescrizioni e raccomandazioni della regione Lombardia.
4.1 Prescrizioni in fase di progettazione definitiva:
    - nel  progetto  definitivo  e'  da  ritenersi accettabile che il
tirante  d'acqua minimo in conca sia commisurato a quello rinvenibile
nel  fiume  per valori della Q340 (portata media riscontrabile almeno
340  giorni/anno);  quest'ultimo e' da assumersi cautelativamente non
sulla  base  dei  dati  oggi  disponibili ma nell'ipotesi che sia nel
frattempo  completata  la  sistemazione a corrente libera del fiume e
sia incrementato il servizio di dragaggio;
    - si  raccomanda che le opere di compensazione siano circoscritte
a  quelle  migliorative  della  viabilita'  ciclo pedonale e stradale
nell'immediato interno del mandracchio, ed al completamento di quelle
esistenti, nel tratto compreso tra il fiume Po e il porto;
    - la  portata  del  nuovo  impianto  «reversibile»  di pompaggio,
prevista  in  1.00  mc/sec,  dovra'  tenere  conto, in caso di piena,
dell'eventuale adduzione di acqua proveniente dai coli che alimentano
il canale navigabile;
    - le  opere  per la raccolta delle acque di sentina e dei rifiuti
liquidi  e solidi dovranno essere adeguate all'incremento di traffico
previsto;
    - la  risposta  ad eventuali incidenti che possono comportar e il
rilascio  di  sostanze  in  acqua dovrebbe comunque essere adeguata a
tutte  le  tipologie  di  merci  trasportate  piu' frequentemente sul
sistema idroviario considerato;
    - l'illuminazione  dell'area  dovra'  rispettare  le  indicazioni
della legge regionale n. 17/00;
    - dovranno   essere   meglio  dettagliate,  dal  punto  di  vista
acustico,  le  informazioni  sulle modalita' di esercizio della nuova
conca.
4.2. Raccomandazioni in fase di progettazione definitiva:
    - e'   raccomandato   che   il   progetto  definitivo  prenda  in
considerazione il recupero e il riutilizzo ad attivita' complementari
di  quelle  attinenti la navigazione degli spazi attualmente occupati
dalla  avanconca  esistente,  che  e' destinata ad essere messa fuori
servizio con l'entrata in funzione della nuova opera;
    - e'   raccomandato  un  approfondimento  circa  il  mantenimento
conservativo  della  conca  esistente  (che  rappresenta  comunque un
esempio di archeologia industriale) anziche' la sua parziale o totale
demolizione.  Ulteriori  considerazioni possono essere compiute circa
il  riutilizzo  quale  bacino di carenaggio. In tal senso il progetto
dovra'  compiere una valutazione comparata dei costi di demolizione o
di mantenimento o di riconversione della conca esistente.
4.3. Prescrizioni  e  raccomandazioni  in fase di realizzazione delle
opere:
    - dovra'      essere      prestata     particolare     attenzione
nell'individuazione  del  sito  per  l'ammasso  degli  inerti  e  dei
percorsi stradali per il loro allontanamento;
    - in  fase  di predisposizione del cantiere si dovranno prevedere
tutti  gli  accorgimenti  necessari  ad  evitare  che  sia i fenomeni
atmosferici  di  particolare  intensita',  sia  le  piene  del fiume,
possano  causare  inquinamenti  dell'area,  a  causa  dei depositi di
sostanze  o prodotti attinenti alle attivita' di cantiere quali olii,
idrocarburi, batterie, rifiuti, ecc.;
    - dovranno  essere  utilizzati  mezzi  di trasporto con capacita'
differenziata, in modo da ottimizzare i carichi sfruttando al massimo
la  capacita'  degli  stessi.  Per  il  materiale sfuso dovra' essere
privilegiato  l'impiego  di  mezzi  di  grande  capacita'  al fine di
ridurre  il numero di veicoli in circolazione nelle zone limitrofe al
cantiere;
    - in uscita dal cantiere dovra' essere prevista una postazione di
lavaggio  delle  ruote  e  della  carrozzeria  dei mezzi, per evitare
dispersioni di materiale polveroso lungo i percorsi stradali;
    - i riempimenti dovranno essere fatti privilegiando il riutilizzo
del materiale derivante dagli scavi e dalle eventuali demolizioni;
    - cemento,  calce,  intonaci  ed altri materiali da cantiere allo
stato   solido  polverulento  dovranno  essere  stoccati  in  sili  e
movimentati  tramite  trasporti  pneumatici  presidiati  da opportuni
filtri  in  grado  di  garantire  valori  d'emissione di 10 mg/Nmc. I
filtri dovranno essere dotati di sistemi di controllo dell'efficienza
(pressostati con dispositivo d'allarme);
    - il  materiale  di  pezzatura  grossolana,  stoccato  in cumuli,
dovra'  essere  opportunamente umidificato in caso di vento superiore
ai  5 m/s. In zone non protette dovranno essere installati sistemi di
rilevazione della direzione e velocita' del vento;
    - eventuali  tramogge o nastri trasportatori di materiale sfaso o
secco,   di   ridotte  dimensioni  granulometriche,  dovranno  essere
opportunamente dotate di carter;
    - dovranno  essere  minimizzate le interferenze impattanti tra il
cantiere e la viabilita' esistente;
    - dovra'  essere  prevista  l'adozione  di  sistemi di carico del
carburante  in  circuito  chiuso  dall'autocisterna  al  serbatoio di
stoccaggio,  mentre durante la fase di riempimento dei serbatoi degli
automezzi  dovranno  essere utilizzati sistemi d'erogazione dotati di
tenuta  sui serbatoi con contemporanea aspirazione e abbattimento dei
vapori con impianto a carboni attivi, visto l'elevato numero di mezzi
previsti e di movimentazione degli stessi utilizzati durante tutta la
fase di cantierizzazione;
    - dovranno  essere  utilizzati  gruppi  elettrogeni  e  gruppi di
produzione di calore con caratteristiche progettuali tali da ottenere
le   massime  prestazioni  energetiche  al  fine  di  minimizzare  le
emissioni in atmosfera;
    - in fase di realizzazione dell'intervento, nel caso di eventuale
riutilizzo  di  materiali  litoidi  di  risulta,  il  loro asporto e'
subordinato  a  denuncia di prelievo e trasporto, da presentarsi alla
provincia  ed al comune di Cremona da parte del titolare del cantiere
o  del proprietario suo delegato, con l'indicazione dei volumi di cui
si  prevede  la movimentazione, luogo di prelievo e di collocazione o
di  deposito,  ai  sensi  dei  commi  2  e 3 dell'art. 35 della legge
regionale n. 14/98 in materia di cave;
    - la realizzazione di eventuali manufatti per lo stoccaggio delle
merci  quali  silos, container, ecc., e/o per la movimentazione quali
carri-ponte,  gru,  ecc.  dovra'  essere  progettata  avendo  cura di
limitare   al   massimo   l'interferenza   visiva  dei  medesimi  (in
particolare dai principali punti di visuale pubblica);
    - particolare   cura  dovra'  essere  posta  nella  progettazione
dell'architettura  dei  manufatti in modo che gli stessi siano chiara
espressione  di  un  «linguaggio  architettonico» che per significato
anche  simbolico richiami la funzione delle infrastrutture navigabili
e dei porti e possa anche costituirsi quale immagine riconoscibile di
un nuovo riferimento paesistico-ambientale;
    - il   dimensionamento   e  la  «finitura»  dei  piazzali  dovra'
garantire  un'adeguata  dotazione  di  suoli  permeabili,  in modo da
evitare  l'effetto  di  «desolanti  piazzali»  ed  avendo cura che la
progettazione  consegua  un  equilibrato  rapporto  fra  le  aree  di
stoccaggio ed aree pertinenziali a verde;
    - dovra'  essere riservata un'adeguata attenzione alla necessita'
di ampie piantumazioni, di essenze arboree autoctone di medio ed alto
fusto  da porre a dimora a gruppi e macchie lungo le sponde del Fiume
Po, a monte ed a valle del canale;
    - qualora  si  prevedesse il funzionamento, soprattutto notturno,
di pompe o altri impianti di servizio rumorosi, dovra' essere stimato
quantitativamente il loro effetto sui livelli di immissione di rumore
in  corrispondenza dei recettori esposti. Sulla base delle risultanze
dell'analisi dovra' quindi essere valutata l'opportunita' di adottare
eventuali misure mitigative per contenere il disturbo;
    - per quanto riguarda le emissioni rumorose della conca dovute al
traffico  delle imbarcazioni, pur non essendo stato ancora emanato il
decreto  del Presidente della Repubblica, previsto dall'art. 11 della
legge  n.  447/1995,  finalizzato  alla  disciplina dell'inquinamento
acustico  avente  origine  da  natanti  e  imbarcazioni,  si  ritiene
comunque  che  possano essere assunti come riferimento i limiti della
classificazione acustica comunale, a condizione che essa sia conforme
ai  criteri  definiti  dall'art.  2  della legge regionale n. 13/02 e
dettagliati dalla DGR VII/9776;
    - i  parcheggi  degli  automezzi,  se  di  nuova costruzione o in
ristrutturazione, dovranno possibilmente essere progettati in modo da
ridurre  le  evaporazioni  dei  COV  (composti organici volatili) dai
serbatoi adottando schermi frangisole o sistemi ombreggianti;
    - dovra'   essere  presentato  un  piano  di  monitoraggio  della
qualita' dell'aria nella fase di cantiere per il controllo dei valori
riferiti ai principali inquinanti atmosferici prodotti.