Allegato PROTOCOLLO D'INTESA Per la gestione di crisi occupazionali con riferimento ai settori produttivi oreficeria, abbigliamento, tessile-maglieria, pelli-calzature nell'area territoriale della provincia di Arezzo. L'anno 2005, il giorno 8 del mese di marzo, presso il servizio lavoro della provincia di Arezzo, i signori: Alessandra Dori, assessore al lavoro della provincia di Arezzo; Paolo Grasso, provincia di Arezzo; Antonio Scarponi, provincia di Arezzo; Massimo Gambassini, CGIL Arezzo; Giuseppe Selvi, CGIL FILTEA Arezzo; Roberto Schinco, Confartigianato Arezzo; Alessandro Tarquini, associazione degli industriali di Arezzo; Domenico Badii, CISL Arezzo; Francesca Brogi, API Arezzo; Gianni Baiocco, UIL Arezzo; Simone Ponti, CNA Arezzo. Premessa. Considerato lo stato di crisi dei settori oreficieria, abbigliamento, tessile-maglieria, pelli-calzature, che colpisce in particolare le aziende della provincia di Arezzo, con pesanti ricadute sull'occupazione; Considerato, altresi', che le imprese della provincia di Arezzo si configurano, per la maggior parte, come aziende artigiane o aziende industriali fino a 15 dipendenti e, pertanto, prive della copertura degli ammortizzatori sociali; Considerata la necessita' di intervenire con misure che possano consentire il superamento della situazione di crisi, anche con specifici interventi in favore dell'occupazione, idonei al superamento dell'attuale fase di congiuntura negativa; Considerato che la provincia di Arezzo, con delibera della G.P. n. 20 del 17 gennaio 2005, nell'ambito delle funzioni di programmazione attribuitele con legge regionale n. 49/1999, ha approvato l'integrazione del protocollo d'intesa relativo al «Patto per lo sviluppo locale della provincia di Arezzo», contenente tra l'altro i seguenti progetti: a) interventi di supporto al settore orafo della provincia di Arezzo; b) progetto di marketing territoriale per il distretto dal Valdarno superiore (di concerto con la provincia di Firenze); c) progetto RF-ID per il distretto tessile e abbigliamento; d) progetto integrato di lavoro e orientamento. Considerato che la regione Toscana ha dato avvio, all'attuazione del progetto pilota integrato sul sistema moda nel territorio di Arezzo, che comprende il coordinamento e la programmazione integrata di azioni a carattere intersettoriale che comprendono incentivi agli investimenti delle imprese, investimenti, infrastrutturali, materiali e immateriali; Considerato che la provincia di Arezzo ha promosso la costituzione della istituzione dei distretti industriali con il compito di mobilitare le risorse e le energie per favorire lo sviluppo dei sistemi locali, composta dai soggetti competenti del territorio; Considerato che la provincia di Arezzo ha promosso la costituzione di una agenzia formativa settoriale specifica del settore (scuola dell'oro) costituita dagli enti e dalle categorie economiche interessate dal distretto orafo aretino; Considerato che la provincia di Arezzo e' promotore del Consorzio Arezzo innovazione, soggetto attuatore del progetto «Costituzione di un centro per l'innovazione di prodotto e di processo oro-moda» a cui partecipano gli enti e le categorie interessate, con il compito di promozione delle attivita' di ricerca a trasferimento tecnologico nel settore identificato; Ritenuta possibile l'applicabilita' alla situazione di crisi nei settori indicati l'art. 1, comma 155, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, ai fini della concessione, in deroga alla vigente normativa, della cassa integrazione guadagni straordinaria, anche alle aziende artigiane e alle imprese industriali fino a 15 dipendenti, appartenenti ai settori oreficeria, abbigliamento, tessile-maglieria, pelli-calzature, ubicate nella provincia di Arezzo. Le parti concordano quanto segue: 1. Ai sensi di quanto previsto all'art. 1, comma 155, verra' promosso apposito accordo, in sede governativa, diretto ad ottenere, per le aziende in crisi della provincia di Arezzo, appartenenti ai settori oreficeria, abbigliamento, tessile-maglieria, pelli-calzature, anche in deroga, alla normativa vigente, il trattamento di integrazione salariale a favore dell'aziende artigiane ed alle imprese industriali fino a 15 dipendenti. 2. L'autorizzazione alla concessione del trattamento di CIGS verra' richiesta anche per le imprese artigiane, con piu' di 15 dipendenti, non rientranti nella previsione di cui all'art. 12 della legge n. 223/1991. 3. In caso di esito positivo della richiesta di cui al punto 1), fino all'emanazione del decreto ministeriale di concessione della CIGS e, comunque per un periodo massimo di quattro mesi, i datori di lavoro erogheranno - fino a concorrenza del T.F.R. maturato da ogni lavoratore alla data del 31 dicembre 2004 - a titolo di prestito di durata inferiore ai dodici mesi non fruttifero d'interessi, l'importo necessario per integrare la retribuzione netta eventualmente spettante a ciascun lavoratore fino a Euro 700 per ciascuno dei quattro mesi. Quanto erogato a titolo di prestito sara' recuperato dall'azienda secondo le seguenti modalita': all'atto della cessazione del rapporto di lavoro sulla somma individualmente spettante a titolo di T.F.R., per i lavoratori che cesseranno il rapporto di lavoro prima del 31 dicembre 2005; a titolo di anticipazione de1 T.F.R., per i lavoratori ancora in forza alla predetta data del 31 dicembre 2005; qualora la domanda di CIGS non fosse accolta entro quattro mesi dalla data dell'accordo con il Ministero del lavoro, le parti si incontreranno per adottare gli opportuni interventi. 4. Per tutte le altre imprese dei settori sopra richiamati, verra' richiesta la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale di cui alla legge 20 maggio 1975, n. 164, per un periodo non superiore a ventiquattro mesi consecutivi, ovvero per piu' periodi non consecutivi di durata non superiore ai ventiquattro mesi in un triennio. 5. Viene inoltre, concordato il seguente programma di politica attiva del lavoro, finalizzato alla ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti nelle situazioni di crisi, attraverso l'orientamento, la formazione finalizzata all'inserimento lavorativo l'accompagnamento della persona e l'affiancamento della stessa nell'inserimento in una nuova attivita'. Detto programma deve considerarsi aggiuntivo rispetto a quanto deciso dalla G.P. con delibera n. 20 del 17 gennaio 2005 (come da premessa). I predetti interventi verranno effettuati secondo le seguenti modalita': a) il Centro per l'impiego della provincia di Arezzo, in collaborazione con le rappresentanze sindacali e la direzione delle aziende interessate, procedera' ad effettuare colloqui individuali con tutti i lavoratori, sia al fine di ricostruire il bagaglio di conoscenze e competenze di ciascun dipendente, propensioni e aspirazioni che per accertare la presenza di eventuali vincoli alla mobilita' territoriale; b) ricostruita la mappa delle competenze professionali, delle propensioni e delle potenzialita' dei lavoratori interessati, in raccordo con l'organizzazioni sindacali e quelle datoriali, si procedera' (a cura del servizio di incontro fra domanda e offerta di lavoro del Centro per l'impiego della provincia di Arezzo) a proporre ai lavoratori stessi le opportunita' di inserimento lavorativo delle quali il C.I. venga a conoscenza; c) per le finalita' di cui al punto precedente, le associazioni datoriali si impegnano ad interessare le aziende associate affinche', nei casi di incrementi di organico, richiedano, con priorita', la collaborazione e l'intervento del Centro impiego, ai fini della segnalazione dei soggetti disponibili all'occupazione; d) per i lavoratori per i quali fosse emersa la necessita' e l'interesse ad intraprendere interventi formativi finalizzati ad ampliarne le conoscenze e l'occupabilita', anche in comparti produttivi diversi, il Centro per l'impiego mettera' a disposizione un servizio di orientamento e assistenza finalizzato alla richiesta di voucher formativi per il finanziamento di percorsi formativi individuali; e) successivamente alla realizzazione di detti percorsi, che potranno essere anche collettivi, il cui svolgimento sara' costantemente monitorato «in itinere» dalla provincia di Arezzo e dallo associazioni firmatarie dal presente protocollo, il Centro per l'impiego realizzera', per i lavoratori che risultassero ancora in cerca di una occupazione, un servizio di ricerca attiva del lavoro, accompagnamento e inserimento al lavoro. 6. Al fine di monitorare il perseguimento delle predette finalita', le parti concordano di incontrarsi periodicamente, per iniziative dell'amministrazione provinciale o a seguito di richieste delle organizzazioni che hanno sottoscritto l'accordo; concordano altresi' che le procedure di assegnazione dell'intervento della CIGS debbano essere preventivamente discusse e concordate tra i rappresentanti dei datori di lavoro e le parti sindacali. 7. Da una prima ricognizione delle situazioni di crisi, le parti ritengono che il numero dei lavoratori che probabilmente saranno interessati agli interventi sara' pari a 1.600 e che le risorse necessarie dovrebbero ammontare a circa Euro 9.500.000. Si concorda, inoltre, che la definizione dell'elenco nominativo delle aziende interessate sara' effettuata successivamente, con apposito accordo tra le parti. 8. I firmatari del presente protocollo ritengono che quanto sopra concordato risponda alle esigenze occupazionali del territorio e sia funzionale a contribuire al superamento dell'attuale situazione di crisi dei settori richiamati. Letto, confermato e sottoscritto in tre originali.