IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista  la  legge 11 febbraio 1994, n. 109, recante la «Legge quadro
in materia di lavori pubblici»;
  Vista  la  legge  21 dicembre  2001,  n.  443,  che, all'art. 1, ha
stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli
insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da
realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano
individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima
applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre
2001;
  Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo
dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
  Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001,
come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del
decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita'
dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo
Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo'
in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita',
come  modificato  -  da  ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre
2004, n. 330;
  Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante
«Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»,
secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di
investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di
progetto (CUP);
  Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n.
51/2002  S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte
richiamato  art.  1  della  legge  n.  443/2001,  ha  approvato il 1°
Programma  delle  opere  strategiche,  che  riporta  all'allegato 1 -
nell'ambito  del «Sistema plurimodale padano», tra i sistemi stradali
ed  autostradali  -  la  infrastruttura denominata «Asse autostradale
medio  padano  Brescia-Milano  -  Passante di Mestre» con un costo di
2.737,222  Meuro,  e  che  all'allegato  2, nella parte relativa alla
regione  Lombardia,  tra i «Corridoi autostradali e stradali» risulta
citato il «Collegamento autostradale Milano-Brescia (BreBeMi)»;
  Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n.
87/2003,  errata  corrige  in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la
quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del
CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al
punto 1.4 della delibera stessa;
  Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n.
248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a
svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi
inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
  Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n.
276/2004),  con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve
essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili,
cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico,
e   deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari  sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
  Vista  la  sentenza  del 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la
Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n.
443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama
all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai
fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche
interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa
possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata
unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi
all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si
perfezioni;
  Visto  il  documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF)
2004-2007, che inserisce l'intervento «Asse autostradale medio padano
Brescia-Milano - Passante di Mestre» tra le iniziative potenzialmente
attivabili nel periodo considerato;
  Vista  la delibera del 5 dicembre 2003, n. 120, con la quale questo
Comitato  ha approvato il progetto preliminare, con le prescrizioni e
raccomandazioni  proposte  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei
trasporti, della «Linea AV/AC Milano-Verona»;
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze emanato
di  concerto  il  Ministro  delle  infrastrutture e dei trasporti, il
24 novembre   2004,   registrato   dalla  Corte  dei  conti  in  data
1° dicembre  2004,  n.  002173,  con  il  quale  sono state estese le
previsioni del decreto n. 117248 del 23 dicembre 2003;
  Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003
di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, come integrato dai successivo decreto
dell'8 giugno 2004, con il quale - in relazione al disposto dell'art.
15,  comma  5,  del  decreto  legislativo  n.  190/2002  -  e'  stato
costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
grandi opere;
  Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  COM/3001/1, con la quale il
coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal
Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
  Vista  la  nota  22 luglio  2005, n. 348, con la quale il Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la relazione
istruttoria  sul  «Collegamento  autostradale  di  connessione tra le
citta'   di  Brescia  e  Milano»,  proponendone  l'approvazione,  con
prescrizioni, del progetto preliminare;
  Considerato  che  l'«Asse autostradale medio padano Milano-Brescia»
e'  compreso tra le «infrastrutture di preminente interesse nazionale
a  carattere interregionale» individuate nell'Intesa generale quadro,
stipulata tra il Governo e la regione Lombardia l'11 aprile 2003;
  Considerato  che,  a seguito dell'avviso pubblicato da ANAS S.p.a.,
la  societa' Brebemi S.p.a., in data 28 giugno 2001, ha presentato la
proposta  per  la  costruzione  della  nuova  autostrada  in «project
finacing»  e  che  tale  proposta e' stata sottoposta a valutazione e
decretata  di pubblico interesse secondo l'art. 37-ter della legge n.
109/1994   sicche'   la  Societa'  proponente  e'  stata  formalmente
individuata quale promotore ai sensi di legge;
  Considerato  che  la  successiva  gara e la procedura negoziata, ai
sensi dell'art. 37-quater, lettera b), della legge n. 109/1994, si e'
conclusa  il  18 aprile 2003 con l'aggiudicazione provvisoria all'ATI
Brebemi  S.p.a.  ed  altri  e  che  l'aggiudicazione definitiva della
concessione  e'  successivamente  intervenuta  con  disposizione  del
Presidente dell'ANAS n. 100 del 10 giugno 2003;
  Considerato  che la Convenzione di concessione tra l'A.T.I. Brebemi
S.p.a.  ed  altri  mandataria Brebemi S.p.a. e l'ANAS S.p.a. e' stata
stipulata  il  24 luglio  2003  ed  e'  stato  approvata  con decreto
interministeriale del 16 ottobre 2003 ed e' divenuta efficace in data
18 ottobre   2004,   data   della  comunicazione  da  parte  di  ANAS
dell'avvenuta registrazione da parte della Corte dei conti;
  Considerato  che  il  costo  del  raccordo  autostradale, nel piano
finanziario posto a base della gara per la scelta del concessionario,
e'  quantificato in 679,548 Meuro, al lordo delle spese generali e al
netto dei presumibili ribassi, pari al 25% sui lavori a base d'asta e
al 10% sulle spese generali;
  Considerato  che l'intervento e' altresi' compreso nel Contratto di
programma  ANAS  S.p.a.  2003-2005,  sul  quale  questo  Comitato  ha
espresso parere favorevole con delibera 27 maggio 2005, n. 77, per un
importo di «progetto», al lordo cioe' dei presumibili ribassi d'asta,
di 866,185 Meuro;
  Considerato   che   l'intervento  in  questione  e'  riportato  nel
Documento  di  programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2006-2009,
sul  quale questo Comitato ha espresso una valutazione positiva nella
seduta  del  15 luglio 2005, e piu' specificatamente e' incluso tra i
progetti   allora   in   istruttoria   presso   il   Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  con  un  costo aggiornato di 1.480
Meuro, che tiene conto di incrementi nel frattempo realizzatisi;
  Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere
programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della
suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere
successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di
finanziamento disponibili per ciascun intervento;
  Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti;
  Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle
finanze;
                             Prende atto
delle   risultanze   dell'istruttoria   svolta  dal  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
  sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
    che il «Collegamento autostradale di connessione tra le citta' di
Milano  e  Brescia»  fa  parte  del  piu' ampio programma dei sistemi
stradali  e  autostradali  compresi nel «Sistema plurimodale padano»,
tra   le   infrastrutture   dell'«Asse   autostradale   medio  padano
Brescia-Milano»;
    che  il  suddetto  intervento  contribuisce a ridurre il traffico
della  congestionata  A4  poiche'  fornisce  una parziale risposta al
problema  degli  spostamenti  tra  le  citta'  di  Brescia  e Milano,
interagendo  con  altri  tre  progetti  compresi  nel  Programma:  il
collegamento  autostradale  Ospitaletto-Montichiari  (il cui progetto
definitivo  e'  stato  approvato  da questo Comitato nella seduta del
18 marzo 2005), la linea ferroviaria AC Milano-Verona, la tangenziale
est  esterna  di  Milano,  che  vanno  complessivamente  a  delineare
l'adeguamento infrastrutturale del quadrante ovest della regione;
    che  il collegamento diretto autostradale a pagamento tra le aree
metropolitane  di  Milano  e  di  Brescia  rappresenta  un contributo
sostanziale  al  decongestionamento  della rete stradale ordinaria ed
autostradale  lungo  la  direttrice  Milano-Bergamo-Brescia. Il nuovo
raccordo  autostradale,  infatti,  dovra'  rispondere  alle  notevoli
pressioni  dei  volumi  di  traffico  che  interessano  il  corridoio
infrastrutturale provenienti sia dal traffico di lunga percorrenza da
ovest di Milano diretto verso il Nord-Est d'Italia, sia dai bacini di
utenza  locali che insistono sui sistemi metropolitani di Milano e di
Brescia;
    che il suddetto intervento prende avvio dal raccordo autostradale
Ospitaletto-Montichiari   (la   futura  tangenziale  sud  esterna  di
Brescia) e termina in provincia di Milano all'altezza di Melzo con un
percorso  di  km  49,772,  dei  quali  27,150  in rilevato, 16,860 in
trincea,  4,475  in viadotto, 1,280 in galleria artificiale; che sono
previsti  2  barriere e 6 caselli, che assicurano le relazioni con la
fitta rete viaria statale e provinciale;
    che  e'  altresi'  prevista la realizzazione di opere connesse di
viabilita'  ordinaria  per  circa  50 km complessivi, di cui 26 km di
adeguamento  in  sede  e  circa  24  km  di  nuove  varianti e che in
particolare sono previsti i seguenti interventi:
      variante  alla  SS  11  a  partire  dall'innesto  del  raccordo
autostradale  sulla  SP  19  (Ospitaletto-Montechiari) fino alla zona
«Ippodromo»  di Brescia, denominata in progetto «Raccordo tangenziale
sud di Brescia» per uno sviluppo di circa 8,6 km;
      variante  alla  SP 17  (dalla  SS 11 alla SS 573) nei territori
comunali di Chiari e di Cologne, per uno sviluppo di circa 4,9 km, in
alternativa  alla strada provinciale che attualmente attraversa i due
centri abitati;
      variante  alla  SS  591  nelle  province  di  Cremona e Bergamo
(collegamento  casello  Romano  di  Lombardia  con  Camisano)  a  Sud
dell'arteria  autostradale  di  progetto. Si tratta del raccordo, con
uno  sviluppo  di  circa 4,4 km, tra il previsto casello di Romano di
Lombardia e la SP 12 presso Camisano;
      variante  alla  SS  591  nei territori comunali di Bariano e di
Morengo   (Collegamento  casello  di  Bariano  con  la  SP  129)  che
costituisce  il  raccordo  tra  il  previsto  casello di Bariano e la
SP 129   ha   uno   sviluppo   di   circa   2,2   km  in  alternativa
all'attraversamento dei centri abitati;
      variante   alla   SS   472   in   corrispondenza  di  Treviglio
(Collegamento  casello  di  Treviglio  con  la  SS 11). Si tratta del
raccordo  tra  il previsto casella di Treviglio ovest e la SS 11, tra
Cassano d'Adda e Treviglio, per uno sviluppo di circa 2,1 km;
      riqualificazione  della  SP  103  «Cassanese»  in  sede  tra il
previsto  svincolo  di Pozzuolo Martesana fino ad ovest di Pioltello,
in provincia di Milano, per uno sviluppo di circa 10,2 km;
      riqualificazione   della  SP 14  «Rivoltana»,  comprendente  il
collegamento  tra  la SP 103 a Est di Pozzuolo Martesana e la SP 104,
tra   Allignano   e   Truccazzano,   per   uno  sviluppo  complessivo
d'intervento   pari   a   circa  18,7  km,  dei  quali  12,5  km,  di
riqualificazione in sede della SP 14, tra Truccazzano e la SP 121;
    che  con  nota  del  3 maggio  2004,  n.  3806, l'ANAS S.p.a., in
qualita'   di   soggetto  aggiudicatore,  ha  trasmesso  il  progetto
preliminare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
    che  con  la  stessa  nota, il predetto soggetto aggiudicatore ha
trasmesso il progetto preliminare in esame alla regione Lombardia, al
Ministero  dell'ambiente  e della tutela del territorio, al Ministero
per i beni e le attivita' culturali, dandone altresi' avviso (in data
6 maggio 2004) sui giornali quotidiani locali e nazionali;
    che  con  delibera  5 agosto  2004, n. VII/18656, la giunta della
regione  Lombardia  ha  espresso  il  parere  positivo di competenza,
subordinato alle prescrizioni e condizioni contenute negli allegati A
(«Valutazione  tecnica  del  progetto»),  B  «Valutazione  di impatto
ambientale»   dell'atto   deliberativo   e   C  («Relazione  ai  fini
dell'intesa Stato-regione sulla localizzazione delle opere»);
    che  con  nota  26 maggio  2005,  n.  prot. GAB/2005/4715/B05, il
Ministero  dell'ambiente  e della tutela del territorio, ha trasmesso
il  parere  positivo,  condizionato all'ottemperanza di prescrizioni,
della Commissione Speciale VIA;
    che  con nota 26 luglio 2005, n. DIP 07.08.407/9604, il Ministero
per  i beni e le attivita' culturali, recependo le osservazioni delle
locali  Soprintendenze ha espresso parere favorevole con prescrizioni
e raccomandazioni;
    che  il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone le
prescrizioni  e  raccomandazioni da formulare in sede di approvazione
del progetto preliminare dell'opera, esponendo le motivazioni in caso
di   mancato  recepimento  delle  osservazioni  avanzate  nella  fase
istruttoria;
  sotto l'aspetto attuativo:
     che il soggetto aggiudicatore e' l'ANAS S.p.a.;
    che  la societa' Brebemi con la convenzione citata in premessa e'
concessionaria   per   la  costruzione  e  l'esercizio  del  raccordo
autostradale Brescia-Milano;
  sotto l'aspetto finanziario:
    che  il  costo  complessivo  dall'opera  in  oggetto,  cosi' come
risulta  evidenziato  nella  nota  ANAS  del 3 maggio 2004, e' pari a
866.185.262,91  euro,  al lordo dei presumibili ribassi d'asta, cosi'
articolato:
      lavori a base di gara: 656.258 Meuro;
      adeguamento sottoservizi: 44.989 Meuro;
      espropriazioni: 59.464 Meuro;
      indennizzi e spese varie: 25.434 Meuro;
      spese generali: 78.040 Meuro;
    che   l'importo   di  cui  sopra  comprende  le  opere  e  misure
compensative  dell'impatto territoriale e sociale per un ammontare di
173.554.368 euro;
    che  con  nota  24 giugno  2005, n. 5141, l'ANAS ha trasmesso una
documentazione  integrativa  che  - tenuto conto degli oneri connessi
all'affiancamento  alla  linea ferroviaria AV/AC Milano-Verona, delle
richieste/prescrizioni della Commissione speciale VIA e della regione
Lombardia,  nonche'  dei  maggiori oneri derivanti dall'aggiornamento
normativo  e  dei  costi  dei  materiali di costruzione - comporta un
aumento del costo complessivo dell'opera di circa 714 Meuro;
    che conseguentemente il costo complessivo dell'intervento e' pari
a circa 1.580 Meuro, dei quali:
      circa 1.059 Meuro per lavori;
      circa 521 Meuro per somme a disposizione;
    che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dichiara di
assumere,  in via prudenziale, i predetti extra-costi, riservandosi -
tra  l'altro  -  di  analizzare  quali  attengono alla risoluzione di
interferenze  con  la  citata  linea  AV/AC  e possono essere posti a
carico della TAV;
                              Delibera:
1. Approvazione progetto preliminare.
  1.1  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo
n. 190/2002, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente
della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo
n.  330/2004,  e'  approvato  -  con  le  prescrizioni  proposte  dal
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  -  anche ai fini
dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del
vincolo   preordinato   all'esproprio  il  progetto  preliminare  del
«collegamento  autostradale di connessione tra le citta' di Brescia e
di Milano».
  E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed
edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
  1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n.
190/2002,  l'importo  di  1.580  Meuro, di cui alla precedente «presa
d'atto»,  costituisce  il  limite  di  spesa stimato dell'intervento:
detto   importo   e'  superiore  a  quello  riportato  nei  documenti
programmatici citati in premessa, perche' e' al lordo dei presumibili
ribassi  d'asta sulle voci a base d'appalto ed e' comprensivo - oltre
che  delle  opere  compensative indicate nel quadro economico - anche
dei   sovraccosti   assunti   prudenzialmente   dal  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti nell'importo complessivo di 714 Meuro.
  1.3  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata
l'approvazione  del  progetto  e da recepire in sede di redazione del
progetto  definitivo, sono riportate nella prima parte dell'allegato,
che forma parte integrante della presente delibera.
  Le  raccomandazioni  proposte  dal Ministero delle infrastrutture e
dei  trasporti  sono  riportate nella seconda parte dell'allegato: il
soggetto  aggiudicatore,  qualora  ritenga di non poter dar seguito a
qualcuna  di  dette  raccomandazioni, fornira', al riguardo, puntuale
motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le
proprie  valutazioni  e  di  proporre a questo Comitato, se del caso,
misure alternative.
2. Ulteriori adempimenti istruttori.
  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con la
regione  Lombardia,  entro  il  mese di settembre 2005, sottoporra' a
questo  Comitato  una  relazione istruttoria nella quale, nell'ambito
del  limite  di  spesa  di  cui  al  precedente  punto  1.2, esporra'
dettagliatamente  le  categorie  di  sovraccosti  di  cui alla «presa
d'atto», precisando in particolare:
    la recepibilita' delle richieste avanzate in sede istruttoria dai
vari  soggetti  istituzionali  e  dalla  concessionaria in termini di
compatiblita' con la vigente normativa;
      la differibilita' di alcuni interventi e di alcune delle misure
proposte.
  In  particolare  il predetto Ministero, giusta la riserva formulata
nella relazione istruttoria, effettuera' - in contraddittorio con RFI
S.p.a.  e  ANAS S.p.a. - un'analisi piu' approfondita dei sovraccosti
concernenti    l'affiancamento    della   linea   ferroviaria   AV/AC
«Milano-Verona»,  individuando  le  opere  relative  alla risoluzione
delle  interferenze  con  detta  linea  da considerare ricomprese nel
progetto  della  medesima  e quindi incluse nel finanziamento posto a
carico  di  lnfrastrutture  S.p.a.  con  il decreto interministeriale
24 novembre 2004, meglio specificato in premessa.
  Il   predetto   Ministero,   d'intesa  con  la  regione  Lombardia,
verifichera'  inoltre  quali, tra le opere viabilistiche accessorie e
tra le altre misure ricomprese nel progetto complessivo approvato con
la  presente  delibera e da considerare improcrastinabili, presentino
un'autonomia che ne consenta la attuazione a cura di soggetto diverso
dalla  concessionaria,  individuando  lo  strumento  dell'Accordo  di
programma  quale  modalita'  a  garanzia dell'effettiva realizzazione
delle stesse.
  Il   Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  valutera'
d'intesa  con  la  regione  interessata  le possibili alternative per
fronteggiare  le  spese  aggiuntive  di  cui  sopra  e  formulera' le
conseguenti  proposte.  Le  soluzioni  sottoposte  a  questo Comitato
dovranno  essere  coerenti  con  la normativa comunitaria e nazionale
vigente in materia.
  In   particolare,   per  gli  oneri  relativi  ai  sovraccosti  che
rimarranno  a  carico  della  concessionaria,  ai sensi dell'art. 19,
comma  2-bis  della  legge n. 109/1994, e successive modificazioni ed
integrazioni  occorrera'  assicurare l'equilibrio del piano economico
finanziario  della concessione, a tal fine potendo anche utilizzarsi,
nei  limiti consentiti dalle norme italiane e comunitarie, la proroga
del  termine  di  scadenza  della  concessione,  gli incrementi delle
tariffe  di  pedaggio,  ed  il  valore  di  rinnovo  a scadenza della
concessione.  Il  nuovo piano economico finanziario sara' sottoposto,
oltre  che  al  vaglio  del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti  e  del  Ministero dell'economie e delle finanze anche alla
valutazione  dell'Unita'  tecnica finanza di progetto, dell'Unita' di
valutazione degli investimenti pubblici del Ministero dell'economia e
delle  finanze,  nonche'  degli  advisors  della struttura tecnica di
missione.
3. Clausole finali
  3.1  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei
documenti componenti il progetto preliminare.
  3.2   Il   citato   Ministero,   in   sede  di  approvazione  della
progettazione  definitiva,  provvedera' alla verifica di ottemperanza
alle prescrizioni di cui al precedente punto 1.3.
  3.3  Il  suddetto  Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di
supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti
di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla
normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui
alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
  3.4  Questo  Comitato  si  riserva,  in  fase  di  approvazione del
progetto   definitivo   dell'opera   e  in  adesione  alle  richieste
rappresentate  nella  citata  nota  del  Coordinatore del Comitato di
coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare
prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia,
prevedendo  -  tra l'altro - lo svolgimento di accertamenti anche nei
confronti  degli  eventuali  subcontraenti e subaffidatari e forme di
monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
  3.5  Il  codice  unico  di progetto (CUP), assegnato al progetto in
argomento,   ai   sensi  della  delibera  n.  24/2004  dovra'  essere
evidenziato  in  tutta  la  documentazione amministrativa e contabile
riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
  3.6  Gli  adempimenti  a  carico  del concessionario previsti dalla
normativa  vigente e dalla convenzione stipulata con l'ANAS decorrono
immediatamente   per   quanto  riguarda  la  redazione  del  progetto
definitivo;   decorrono   invece   dai  successivi  provvedimenti  di
copertura finanziaria dei sovraccosti di cui al punto 1.2. per quanto
attiene ai rimanenti adempimenti.
    Roma, 29 luglio 2005
                                            Il Presidente: Berlusconi
Il segretario del CIPE: Baldassarri
Registrata alla Corte dei conti il 26 ottobre 2005
Ufficio di controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n.
5 Economia e finanze, foglio n. 258