Allegato PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI In sede di progetto definitivo: dal km 1+535 al km 1+835, si prescrive che la curva del tracciato venga rettificata con uno spostamento di 27 m verso nord-est allontanandosi cosi' dalla zona abitata del comune di Pregnana. Si prescrive altresi' che l'altezza dello scavalco venga ridotta con un'altezza finale massima di circa 5.29 m. Resta inteso che le quote di dettaglio per la realizzazione della variante potranno subire delle modifiche in funzione dei regolamenti ferroviari vigenti ed in funzione dell'approfondimento relativo alla successiva fase progettuale, purche' venga rispettato l'aspetto funzionale della prescrizione; al km 1+150, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la rilocalizzazione dell'area di cantiere C1 lontano dal contesto urbano; al km 2+043, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi l'adeguamento del sottopasso ciclopedonale; al km 2+435, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi l'adeguamento del sottovia comunale mantenendo il collegamento carrabile tra Vittorio Veneto e la localita' Isola Maddalena; al km 2+500, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la rilocalizzazione dell'area di cantiere C2; al km 2+650, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione di un parcheggio di interscambio comprendendo il collegamento pedonale ai marciapiedi della fermata di Vanzago; al km 2+935, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la ridefinizione della rampa per disabili di accesso al nuovo sottopasso pedonale di stazione; al km 3+010 in corrispondenza del sottovia esistente Gattinoni-Ferrario, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione dell'accesso diretto dal sottovia ai marciapiedi dei binari della fermata ferroviaria; dal km 3+200 al km 3+706, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, deve essere mantenuta la continuita' dei percorsi ciclopedonali preesistenti interrotti con la realizzazione di interventi sostitutivi idonei; al km 5+800, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione degli interventi infrastrutturali necessari alla realizzazione della fermata di Nerviano; al km 6+300, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione di un nuovo sottopasso veicolare in via Olona; al km 7+489, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione di un nuovo passaggio ciclopedonale adiacente al ponte ad archi sul canale Villoresi; al km 8+384, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione del nuovo sottopasso ciclopedonale tra via IV novembre e via Battisti quale opera sostitutiva del PL eliminato; al km 9+150, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione del nuovo sottopasso veicolare al confine tra Parabiago e Canegrate; al km 10+367, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione di un nuovo sottopasso promiscuo in via Zanzottera; al km 13+300, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi l'adeguamento al nuovo FV del sottopasso pedonale e degli ascensori di accesso ai marciapiedi; al km 13+125, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione del parcheggio antistante la stazione di Legnano; dovra' essere elaborato il modello di esercizio in modo da tener conto dei programmi regionali, ed in coerenza con la normativa vigente in materia di ripartizione della capacita'; dovra' svilupparsi, valutata la fattibilita' tecnica dell'intervento, la previsione dell'inserimento nel modello di esercizio futuro della fermata di Nervino, in localita' Cantone, dettagliando le ricadute sia sul contesto territoriale, sia sul modello di esercizio, verificando, in questo caso, la rispondenza con quanto atteso dal SFR; il progetto definitivo dovra' essere integrato con i layout funzionali previsti per la messa a PRG delle stazioni di Gallarate e Rho, ed evidenziando gli interventi complementari tra Rho e Certosa finalizzati ad assicurare la funzionalita' dell'intero sistema afferente alla linea in oggetto dal punto di vista tecnico e d'esercizio; dovra' progettarsi una sistemazione adeguata del rapporto della nuova linea con la Villa del Castellazzo, e con gli altri ambienti paesaggisticamente elevati; nel caso di interferenza con il parco regionale di cintura metropolitana parco agricolo sud Milano ed il parco locale del Roccolo, dovra' essere approfondita la riqualificazione delle aree intercluse secondo quanto indicato dal Ministero dell'ambiente, ponendo particolare attenzione alle aree segnalate dallo stesso, attuando gli interventi previsti laddove verra' alterato lo stato dei luoghi; dovranno essere dettagliate le opere di trasformazione delle stazioni esistenti e della nuova stazione di Castellanza, in funzione del dettaglio richiesto dai termini di legge per tale fase progettuale ed adottando i seguenti criteri: ripristino dei caratteri architettonici originari; rimozione delle superfetazioni; riqualificazione delle opere architettoniche esistenti; inserimenti di fasce verdi; dovra' essere previsto il ripristino della vegetazione con specie delle serie autoctone, mediante la raccolta in loco di sementi, talee, ecc. da sviluppare presso vivai specializzati, relazionando le specie vegetazionali ai caratteri di ciascun ambito attraversato, prevedendo la sostituzione delle specie esotiche con specie autoctone dell'area, per quanto non gia' previsto ed in conformita' alle direttive regionali; nei casi in cui si renda necessario il fonoisolamento del recettore, dovranno essere progettati i relativi interventi per assicurare il rispetto dei limiti previsti all'interno dell'ambiente abitativo dall'art. 5.3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 459/1998, e dovra' essere approfondita la valutazione del clima acustico in corrispondenza dei recettori piu' sensibili; dovra' essere approfondita l'ottimizzazione della progettazione della barriere antirumore entro l'ambito dei costi preventivati, studiando soluzioni per ottenere la migliore efficacia e la migliore qualita' estetica, architettonica e funzionale, adottando, dove possibile, l'impiego di barriere costituite da essenze arbustive, da rilevati o da dossi cespugliati; dovra' essere approfondita l'elaborazione degli interventi di mitigazione per le vibrazioni; dovranno essere puntualizzate le caratteristiche di elettrificazione della linea; dovra' tenersi conto, nello sviluppo della progettazione definitiva, della presenza di industrie a rischio di incidente rilevante ex decreto legislativo n. 334/99 cosiddetta «Seveso 2»; dovra' essere dettagliata la cantierizzazione adottando i seguenti criteri: individuare le aree destinate al deposito temporaneo del terreno vegetale, specificando le procedure atte a mantenere nel tempo la vegetabilita'; indicare le provenienze e precisare le movimentazioni dei materiali e degli inerti; analizzare il rumore e le vibrazioni dei cantieri ed individuare i livelli di emissione nei confronti dei ricettori sensibili circostanti; specificare per ciascuna area di cantiere le quantita' e le qualita' degli scarichi delle acque di lavaggio, delle acque di prima pioggia, degli olii, dei carburanti e di altri inquinanti, prevedendo sistemi di collettamento separati e l'eventuale necessita' di preliminare trattamento; in riferimento al pSIC Bosco di Vanzago, nella fase di cantiere il soggetto aggiudicatore dovra' far adottare i seguenti criteri: nel cantiere C2 adottare barriere fonoassorbenti e pannelli antipolvere; approfondire preliminarmente i disturbi connessi all'uso della viabilita' perimetrale del pSIC; valutare i potenziali effetti cumulativi della attivita' del cantiere ferroviario con le opere viabilistiche; dovranno essere sviluppati gli interventi finalizzati al miglioramento complessivo del pSIC «Bosco di Vanzago» proposti; dovranno essere sviluppati gli interventi di mitigazione cosi' come proposti nello studio di impatto ambientale e successive integrazioni; dovra' essere valutata la possibilita' di anticipare la realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione ambientale rispetto al completamento dell'infrastruttura; dovranno essere inserite nei capitolati d'appalto le prescrizioni relative alle mitigazioni degli impianti in fase di costruzione e quelle relative alla conduzione delle attivita' di cantiere; dovra' essere predisposto quanto necessario per adottare, entro la consegna dei lavori, un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001 o al sistema EMAS (regolamento CE n. 761/2001); dovra' essere valutata la possibilita' di redigere gli elaborati in conformita' alle specifiche del sistema cartografico di riferimento; nell'ambito delle attivita' sistematicamente attuate dalle ferrovie per la manutenzione e/o il rinnovamento dell'armamento, dovra' essere predisposto nelle successive fasi progettuali un programma di manutenzione e/o di rinnovamento dell'armamento, orientate in via prioritaria al mantenimento di determinati standard di sicurezza ferroviari secondo la normativa vigente, ma anche volto, qualora possibile, alla riduzione nel tempo dei livelli di emissione del rumore e delle vibrazioni; dovra' essere predisposto un progetto di monitoraggio ambientale secondo le linee guida redatte dalla commissione speciale VIA ed inserime il relativo costo nel quadro economico; dovranno essere eseguiti i richiesti sondaggi archeologici preliminari in comune di Parabiago da km 6+776 al km 8+236, dal km 10+120 al km 11+623; in comune di S. Giorgio su Legnano, Canegrate, Legnano, dal km 13+801 al km 15+869 in comune di Castellana, Legnano, trattandosi di aree localizzate lungo il tracciato ad elevato rischio archeologico. Per il restante tratto, dovra' essere notificato alle autorita' competenti l'apertura dei cantieri e l'inizio dei lavori, al fine di ottenere l'opportuna assistenza archeologica. Nel corso dell'esecuzione delle opere: il soggetto aggiudicatore dovra' fare adottare strutture fisse di servizio ai cantieri compatibili con il rispetto dell'ambiente circostante; il soggetto aggiudicatore dovra' far garantire nella fase di cantiere l'efficienza della viabilita' locale; il soggetto aggiudicatore dovra' far assicurare la salvaguardia qualitativa delle falde acquifere captate; il soggetto aggiudicatore dovra' far controllare le aree interferite oggetto di scavo al fine di evitare danni ai reperti e la pronta interruzione dei lavori in caso dei rinvenimenti; il soggetto aggiudicatore dovra' assicurarsi che il realizzatore dell'infrastruttura possegga o, in mancanza, acquisisca per le attivita' di cantiere, anche dopo la consegna dei lavori e nel piu' breve tempo possibile, la certificazione ambientale 14001 o la registrazione ai sensi del regolamento CEE n. 761/2001 (EMAS); il soggetto aggiudicatore dovra' far perseguire con opportuni interventi l'integrazione dell'opera rispetto alle aree non urbanizzate, ed in attraversamento dei centri abitati per restituire almeno in parte la continuita' e la permeabilita' del territorio.