(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato 1
        Prescrizioni, Raccomandazioni, Programma interferenze
Collegamento    sottomarino   denominato   SAPEI   (Sardegna-Penisola
italiana)  500 kVcc S.E. Fiume Santo (Sardegna) - S.E. Latina (Lazio)
ed opere accessorie.
PRESCRIZIONI.
Prescrizioni ambientali.
In sede di redazione del progetto esecutivo.
    1.  Il  soggetto  aggiudicatore dovra' trasmettere all'Ente Parco
Nazionale  dell'Arcipelago  di  La  Maddalena  l'indagine  marina  di
dettaglio  del  progetto  esecutivo  per  la  parte  di interesse. La
verifica   di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  dell'Ente  Parco
Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena.
    2.  Il  soggetto  aggiudicatore dovra' trasmettere all'Ente Parco
Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena una mappa in scala 1:25.000
con   la   distribuzione   delle  praterie  a  Posidonia  oceanica  e
l'eventuale  incidenza  su tale habitat conseguente ai lavori in atto
per la parte di interesse. La verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura dell'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena.
    3.   Saranno   osservate   le  norme  di  cui  al  P.T.P.  (Piano
Territoriale Paesistico Ambito Territoriale) della provincia di Roma.
La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione
provinciale di Roma.
    4.  Siano  messi  in  atto  tutti  gli  accorgimenti tecnici e di
bioingegneria    per   salvaguardare   la   stabilita'   del   suolo,
regolamentare  il regime delle acque superficiali ed evitare fenomeni
di  inquinamento  delle  falde  idriche.  La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
    5.  Gli  interventi  nel territorio della provincia di Latina non
interferiscano  con  il  paesaggio  circostante  sia  per gli aspetti
ambientali che paesistici. La verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della amministrazione provinciale di Latina.
    6.  All'interno  del  poligono  militare di Nettuno dovra' essere
ristabilito  lo  stato  originale  e naturale dei luoghi, compreso il
ripristino  della  strada  sterrata  in  terra battuta, escludendo il
proposto  manto  d'asfalto, in quanto la superficie pavimentata della
strada  comporterebbe  l'alterazione  delle  naturali  condizioni  di
deflusso  delle  acque  pluviali  nel  terreno,  in  contrasto con le
esigenze  di  tutela  ambientale  e  paesaggistica.  La  verifica  di
ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  del  Ministero  per i beni e le
attivita' culturali.
Nella fase di realizzazione delle opere.
    7.  Il  soggetto  aggiudicatore  nella  realizzazione  dell'opera
dovra'   seguire  le  caratteristiche  tecniche  e  le  modalita'  di
esecuzione  presentate  nel  progetto  esecutivo  e  nella  relazione
ambientale, con particolare attenzione alla direzione del tracciato e
alle   modalita'   di  realizzazione  dello  scavo.  La  verifica  di
ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio.
    8.  Tutte  le  attivita' necessarie alla realizzazione dell'opera
dovranno   essere  effettuate  nel  pieno  e  totale  rispetto  delle
normative  vigenti  in materia di tutela e salvaguardia dell'ambiente
marino  utilizzando  le  migliori  tecnologie disponibili per ridurre
quanto piu' possibile le interferenze con l'ambiente, con particolare
attenzione  a  fenomeni  di  torbidita'  e dispersione dei sedimenti,
evitando  un eventuale rilascio di contaminanti nell'ambiente marino.
La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio.
    9. Per le opere a mare il materiale risultante dagli scavi dovra'
essere  riutilizzato  per  la  copertura  della  trincea ed eventuali
materiali  di  risulta  non  riutilizzabili  nell'ambito  dei  lavori
dovranno  essere  smaltiti  presso  idonea  discarica autorizzata che
dovra'  essere  individuata prima dell'inizio dei lavori. La verifica
di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura del Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio.
    10. Il soggetto aggiudicatore dovra' dare informativa al comitato
di  pilotaggio  del  santuario  dei mammiferi marini del Mediterraneo
rispetto  al  livello di rumore alla sorgente SPL per quanto riguarda
la  frequenza tra 20 e 200 Hz nell'area all'interno del santuario dei
mammiferi  marini del Mediterraneo. La verifica di ottemperanza sara'
svolta  a  cura  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio   e   dell'Ente  Parco  Nazionale  dell'Arcipelago  di  La
Maddalena.
    11.  In tutte le aree marine nelle quali l'indagine ambientale ha
evidenziato  la presenza di Posidonia oceanica, il cavo dovra' essere
semplicemente adagiato sul fondale mediante l'ausilio di sommozzatori
specializzati,  senza  procedere  ad  alcuna  attivita'  di  scavo ed
interramento.  Il  cavo  dovra' essere fissato sul fondo posizionando
degli  appropriati dispositivi di ancoraggio e avendo cura di evitare
ogni  perturbazione  alla  Posidonia  oceanica medesima e al connesso
ecosistema.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta a cura del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
    12. Il soggetto aggiudicatore fara' elaborare in sede di progetto
ed  attuare  da  un istituto scientifico pubblico o universitario con
oneri a proprio carico, un piano di monitoraggio ambientale nell'area
marina   in   esame.  Tale  monitoraggio,  finalizzato  al  controllo
dell'area  marina  interessata  dal passaggio del cavo, dovra' essere
effettuato  con  cadenza quadrimestrale e dovra' avere una durata non
inferiore ai ventiquattro mesi. Durante l'indagine dovra' essere data
particolare attenzione alle zone interessate da prateria di Posidonia
oceanica  anche  ai  fini  del  recupero  della  prateria  stessa  da
situazioni   di  stress  ambientale.  I  risultati  del  monitoraggio
dovranno  essere  inviati  con  cadenza  quadrimestrale  alla Regione
autonoma  della  Sardegna  - Assessorato della difesa dell'ambiente e
alla  regione  Lazio  -  Direzione  regionale  ambiente  e protezione
civile,  al  fine  della pianificazione di misure di compensazione in
caso  di  eventuale  impatto ambientale, al Ministero dell'ambiente e
tutela  del  territorio  - Divisione per la protezione della natura e
all'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena. La verifica
di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura del Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio.
    13.  Per  le  opere  a  mare,  qualsiasi  variazione  si rendesse
necessaria  durante  la  fase  di  realizzazione rispetto al progetto
presentato,  dovra'  essere  preventivamente  comunicata al Ministero
dell'ambiente  e  della  tutela  del  territorio  -  Direzione per la
protezione  della  natura  e  ai  capi  dei  compartimenti  marittimi
interessati.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
    14.  Nella realizzazione delle opere marine dovranno essere messe
in   atto   tutte   le   azioni   necessarie   volte   al  ripristino
dell'esistente.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
    15.  Il  soggetto  aggiudicatore  e'  tenuto  a  collaborare  e a
realizzare qualsivoglia iniziativa venisse considerata necessaria dal
Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del  territorio,  Regione
autonoma   della  Sardegna,  dalla  regione  Lazio  e  dai  capi  dei
compartimenti   marittimi   interessati,   ai   fini   della   tutela
dell'ambiente marino, interessato dalla realizzazione delle opere. La
verifica   di   ottemperanza   sara'  svolta  a  cura  del  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio.
    16.  Per  le  opere  a mare il soggetto aggiudicatore e' tenuto a
sostenere  le spese relative all'attivita' di controllo cosi' come le
spese   per   eventuali  misure  di  compensazione.  La  verifica  di
ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio.
    17.  Nelle  aree  boscate  del  sito  SIC Bosco del Foglino e del
Cerreto  Crocetta  il  tracciato dovra' essere realizzato all'interno
della  strada  di  servizio, limitatamente alla fascia necessaria per
l'esecuzione  degli  scavi  e  per  il  transito  dei  mezzi d'opera,
preservando  il  piu'  possibile  le  alberature  esistenti ed i loro
apparati  radicali.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
    18. Lungo il tratto che affianca la strada Nettuno-Acciarella, il
tracciato   della   trincea  dovra'  essere  realizzato,  cosi'  come
previsto,  marginalmente alla pista sterrata al fine di salvaguardare
i vicini apparati radicali dei pini secolari presenti. La verifica di
ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  del  Ministero  per i beni e le
attivita' culturali.
    19.  Considerato  che  il  tracciato  di scavo attraversa zone di
interesse  archeologico  solo  parzialmente  conosciute, il limitrofo
tracciato  della  via Severiana e l'area di interesse archeologico di
Astura,  si  richiede  l'assistenza  archeologica  allo  scavo per la
redazione  di  documentazione  archeologica della trincea di posa dei
cavi  ad  alta tensione e dei possibili ritrovamenti di beni tutelati
dal  codice  dei  beni  culturali, decreto legislativo n. 42/2004. La
verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero per i beni
e le attivita' culturali.
    20.   Ai   fini   della  salvaguardia  delle  zone  di  interesse
archeologico,  si dovra' seguire con particolare attenzione i lavori,
sia   per   quanto  attiene  alla  realizzazione  della  stazione  di
conversione,   sia  per  gli  scavi  delle  trincee,  affidandone  il
controllo  quotidiano a personale specializzato nel campo delle faune
fossili  di Fiume Santo. Il soggetto aggiudicatore fomira' la massima
collaborazione  al  fine  di ottenere i migliori risultati col minimo
dispendio  di  risorse  possibile.  La verifica di ottemperanza sara'
svolta a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
    21.  Saranno rispettate le pertinenti disposizioni della legge n.
963/1965   («Disciplina   della  pesca  Marittima»)  e  del  relativo
regolamento  di esecuzione decreto del Presidente della Repubblica n.
1639/1968  e  successive modifiche. La verifica di ottemperanza sara'
svolta a cura del Ministero delle politiche agricole e forestali.
    22.  Si  minimizzera'  al  massimo la torbidita' ed i fenomeni di
dispersione  dei  sedimenti  durante  le  operazioni di posa dei cavi
marini nell'area di competenza della regione Sardegna. La verifica di
ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  della  Regione  autonoma  della
Sardegna.
    23.  Si  limitera'  la  durata  delle  attivita' di posa dei cavi
marini  e  dei  volumi  di  materiale  da  movimentare  nell'area  di
competenza  della regione Sardegna. La verifica di ottemperanza sara'
svolta a cura della Regione autonoma della Sardegna.
    24.  Non si effettueranno attivita' di movimentazione del fondale
marino  nell'area  di  competenza  della  regione Sardegna durante il
periodo  estivo, corrispondente al periodo riproduttivo della maggior
parte  delle specie ittiche che popolano le praterie di Posidonia. La
verifica  di  ottemperanza sara' svolta a cura della Regione autonoma
della Sardegna.
    25.  Nell'area  di competenza della regione Sardegna si eseguira'
un  monitoraggio  ambientale  al  termine delle attivita' di posa dei
cavi  marini,  nell'area  in  esame per i parametri gia' indagati nel
rapporto  d'indagine ambientale, con particolare riferimento all'area
della  prateria di Posidonia in cui sono state ubicate le stazioni di
monitoraggio  e  i  relativi  risultati  dovranno essere trasmessi al
servizio tutela delle acque della Regione autonoma della Sardegna. La
verifica  di  ottemperanza sara' svolta a cura della Regione autonoma
della Sardegna.
    26.  Per  quanto riguarda gli interventi all'interno del SIC cod.
IT6030047 «Bosco di Foglino»: i lavori non devono essere eseguiti nel
periodo  compreso  tra  il  1° marzo ed il 31 luglio; il taglio della
vegetazione   arborea  sia  limitato  allo  stretto  necessario  alle
esigenze dell'intervento e, ove possibile, spiantando e reimpiantando
gli  esemplari arborei con specifico riferimento a quelli di Farnetto
(Quercus frainetto); sia adottata ogni cautela per non danneggiare il
piccolo  stagno  riscontrato nelle vicinanze al sito d'intervento; il
previsto  argine  da realizzare a ridosso dello stagno deve essere di
piccole  dimensioni  (non  piu'  di  50  cm  di  altezza)  e non deve
interessare  l'intera  circonferenza  (max.  la  meta' della stessa),
evitando  quanto  piu'  possibile  la circolazione di mezzi meccanici
intorno  allo stagno medesimo; a lavori ultimati, il tratto di strada
interessato  dai  lavori  dovra'  preferibilmente  rimanere  sterrato
evitando  di  asfaltarlo;  la parte fertile delle terre di scavo deve
essere  riutilizzata  sul  posto mentre quella sterile non utilizzata
per  il  reinterro, deve essere smaltita a norma di legge; non devono
essere  realizzate  aree  di  cantiere  o  stoccaggio  materiali.  Su
indicazioni  della  regione  Lazio, la verifica di ottemperanza sara'
svolta  a  cura  dei  coordinamenti  provinciali del CFS di Roma e di
Latina,  che devono assicurare tramite il loro personale una continua
sorveglianza  sul  rispetto  delle  prescrizioni  indicate  e  devono
garantire che, in caso di imprevedibili e non descritti disturbi alla
fauna  selvatica  o agli habitat dei SIC in argomento, siano adottate
immediate  ed  idonee  misure  per interrompere o ridurre il disturbo
derivante dalla gestione del cantiere.
    27.  Per  quanto riguarda gli interventi all'interno del SIC Cod.
IT6030049 «Zone umide ad ovest del Fiume Astura»: i lavori non devono
essere eseguiti nel periodo compreso tra il 1° marzo ed il 31 luglio;
la  parte  fertile  delle terre di scavo deve essere riutilizzata sul
posto  mentre  quella  sterile  non utilizzata per il reinterro, deve
essere  smaltita  a norma di legge; non devono essere realizzate aree
di  cantiere  o  stoccaggio  materiali.  Su indicazioni della regione
Lazio,   la   verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  dei
coordinamenti  Provinciali  del  CFS  di Roma e di Latina, che devono
assicurare  tramite  il  loro personale una continua sorveglianza sul
rispetto  delle prescrizioni indicate e devono garantire che, in caso
di imprevedibili e non descritti disturbi alla fauna selvatica o agli
habitat  dei  SIC  in  argomento,  siano adottate immediate ed idonee
misure  per  interrompere  o  ridurre  il  disturbo  derivante  dalla
gestione del cantiere.
    28.  Nel  territorio  della  provincia  di  Roma  il materiale di
risulta  sia  sistemato  in  loco  in maniera tale da non alterare il
preesistente  profilo del terreno ne' l'idrografia naturale, e quello
in esubero sia ricollocato in altro sito nel rispetto della normativa
vigente  in  materia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
della amministrazione provinciale di Roma.
    29. Nel territorio della provincia di Roma le eventuali superfici
nude   conseguenti  ai  lavori  siano  sistemate  in  modo  adeguato,
rinverdite  mediante  inerbimento  e/o cespugliamento. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di
Roma.
    30.   Nel   territorio   della  provincia  di  Roma  il  soggetto
aggiudicatore  si  impegni  a realizzare tutte le opere necessarie al
riassetto  del  suolo  che gli verranno imposte, qualora si dovessero
ravvisare  situazioni di turbativa all'ambiente, per cio' che attiene
l'assetto  idrogeologico.  La verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della amministrazione provinciale di Roma.
Prescrizioni Tecniche.
In sede di redazione del progetto esecutivo.
    31.  Le distanze di sicurezza da elementi pericolosi, situati sia
all'interno   che  all'esterno  dell'area  interessata  dalle  opere,
vengano  individuate  dal  soggetto  aggiudicatore  a  seguito di una
valutazione  approfondita  del  rischio  incendio  e della successiva
valutazione  delle  conseguenze, con l'obiettivo di evitare eventuali
effetti  domino con conseguenze non prevedibili. Si fa presente a tal
proposito  che  in  localita'  Borgo Sabotino (regione Lazio) e Fiume
Santo  (regione  Sardegna),  luogo  dove dovranno sorgere le centrali
elettriche,   risultano  rispettivamente  posizionate  l'ex  centrale
nucleare,  attualmente  in  fase di dismissione a cura della societa'
SOGIN,  e  la  centrale termoelettrica di Fiume Santo. La verifica di
ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  del  Ministero  dell'interno  -
Dipartimento  Vigili  del  Fuoco,  soccorso  pubblico  e della difesa
civile - Area rischi industriali.
    32. Nelle stazioni di conversione siano adottate idonee misure di
prevenzione  e  protezione  antincendi, in relazione alla presenza di
sostanze  combustibili  e/o infiammabili e all'esistenza di possibili
sorgenti   di   innesco.   In   particolare   per  quanto  attiene  i
provvedimenti   di   protezione  antincendio,  si  ritiene  opportuno
segnalare  la necessita' che i medesimi siano progettati e realizzati
con  l'obiettivo  non  solo  di limitare i danni connessi a probabili
incendi,  ma  anche  di  garantire  la  sicurezza  delle  squadre  di
intervento.  A tal proposito e in particolare per quanto riguarda gli
impianti  di  protezione  attiva,  si  ritiene  opportuno  che  venga
esaminata  la  possibilita',  previa  dettagliata analisi del rischio
incendio  secondo  le  indicazioni riportate nel decreto ministeriale
10 marzo  1998,  di  realizzare a protezione dell'opera e in aggiunta
agli  impianti  gia'  previsti in progetto, ove necessari, impianti a
saturazione  d'ambiente  e  rete  idrica  antincendio.  Nel  progetto
esecutivo  da presentare al comando, ai sensi dell'art. 2 del decreto
del  Presidente della Repubblica n. 37/1998, dovranno essere indicate
tutte  le  attivita'  che  ricadano  nell'elenco  allegato al decreto
ministeriale  16 febbraio  1982,  redigendo la documentazione tecnica
prevista   (relazione  tecnica  ed  elaborati  grafici)  dal  decreto
ministeriale  4 maggio 1998. La verifica di ottemperanza sara' svolta
a  cura  del  Ministero dell'interno - Dipartimento Vigili del Fuoco,
soccorso pubblico e della difesa civile - Area rischi industriali.
    33.  Per  le opere a mare si dovra' tener conto della presenza di
cavi  e condotte sottomarini lungo tutta la zona delle operazioni. La
verifica   di   ottemperanza   sara'   svolta  a  cura  dell'Istituto
idrografico della marina.
    34.  Saranno  comunicate all'Istituto idrografico della marina le
valutazioni  di  eventuali  variazioni  di  campo magnetico terrestre
nella  zona  di transito dei cavi marini. La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura dell'Istituto idrografico della marina.
    35.  Il  dispersore (catodo), in prossimita' della costa laziale,
sara'  spostato  in  idonea zona in direzione Ovest Sud Ovest come da
nota  del  soggetto  aggiudicatore  prot. AD/2005000099 del 21 giugno
2005.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero
della difesa - Direzione generale degli armamenti terrestri.
    36.  La  pista interessata dal cavidotto nel poligono militare di
Nettuno  sara'  asfaltata  lungo  tutto  il percorso, escluse le zone
all'interno  dei  boschi  e  le aree SIC. La verifica di ottemperanza
sara'  svolta  a cura del Ministero della difesa - Direzione generale
degli armamenti terrestri.
    37.  Lungo  il percorso in affiancamento all'esistente recinzione
perimetrale  del  poligono  militare  di Nettuno sara' realizzata una
nuova  recinzione tipo industriale (costituita da cordolo e basamento
in  cemento armato, griglia in ferro zincato e corda in ferro spinato
al limite superiore). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
del  Ministero  della  difesa  -  Direzione  generale degli armamenti
terrestri.
    38.  Nella  zona  antistante  il litorale della regione Lazio, la
collocazione dei cavi, del dispersore (catodo) e di quanto necessario
per  il  funzionamento della linea non dovra' interferire, in sede di
progetto  esecutivo,  ne' direttamente ne' indirettamente, tramite le
aree  di  rispetto,  con le attivita' estrattive previste all'interno
delle  aree di interesse indicate in allegato C2 e D1 alla nota della
regione  Lazio  prot.  D2/177005  del 19 ottobre 2005. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
    39.   Il   soggetto  aggiudicatore,  nel  corso  delle  attivita'
propedeutiche  alla  posa  dei  cavi  marini nella zona di competenza
della   regione  Lazio,  dovra'  eseguire  quelle  indagini  ritenute
necessarie   dalla  regione  Lazio  per  la  definizione  delle  aree
estrattive all'interno delle aree di interesse C2 e D1 che potrebbero
subire  interferenze  con  la  posa dell'elettrodotto. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
    40.   Il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   tenere   informata
l'amministrazione regionale del Lazio sulle scelte esecutive adottate
e  su  eventuali  aggiornamenti  apportati  al progetto nella zona di
competenza  della  regione  Lazio.  La verifica di ottemperanza sara'
svolta a cura della regione Lazio.
    41.   Si  dovra'  formalizzare  l'attraversamento  dei  fossi  di
competenza  della  provincia di Roma, facendo pervenire al servizio 2
del   Dip.to   IV  dell'amministrazione  provinciale  di  Roma  e  al
competente  consorzio di bonifica una distinta dei fossi attraversati
con  la  specifica  relativa  al  foglio  e  particella catastale. La
verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della amministrazione
provinciale di Roma.
    42.  Nel  territorio  della  provincia  di  Latina si preservi il
sistema  artificiale  del  bacino  di  scolo gestito dall'idrovora di
Valmontorio.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della
amministrazione provinciale di Latina.
    43.  Per  le  opere nel comune di Castelsardo sara' presentata la
dichiarazione  del direttore e dell'esecutore dei lavori prevista dal
procedimento  di  concessione  edilizia.  La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura del comune di Castelsardo.
    44.  Gli  elaborati  grafici  saranno  firmati  da  un  ingegnere
abilitato   ed   iscritto   all'albo,  come  previsto  dalla  vigente
normativa,  al  fine  dell'assunzione di responsabilita' sulle scelte
tecniche le verifiche di protezione degli impianti, dei cavi, ecc. La
verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura del Ministero delle
infrastrutture  e  trasporti  -  SIIT  per  il  Lazio, l'Abruzzo e la
Sardegna.
    45.  Sara'  dato corso alla formalizzazione della concessione sul
demanio  marittimo.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
del   Ministero  delle  infrastrutture  e  trasporti  -  Dipartimento
navigazione   Marittima  ed  interna  -  Direzione  generale  per  le
infrastrutture della navigazione marittima ed interna.
Nella fase di realizzazione delle opere.
    46. Sara' osservato quanto previsto dall'art. 10 legge 2 febbraio
1960,  n.  68 («Norme sulla cartografia ufficiale dello Stato e sulla
disciplina   della   produzione   e   dei   rilevamenti  terrestri  e
idrografici»).  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura
dell'Istituto idrografico della marina.
    47.  Dovra'  essere  comunicato  all'Istituto  idrografico  della
marina  il  periodo  effettivo  di  esecuzione dei lavori in mare. La
verifica   di   ottemperanza   sara'   svolta  a  cura  dell'Istituto
idrografico della marina.
    48.  Al  termine  dei  lavori  saranno  fornite  indicazioni  del
tracciato   marino   all'Istituto   idrografico   della   marina  per
aggiornamento  della cartografia nautica. La verifica di ottemperanza
sara' svolta a cura dell'Istituto idrografico della marina.
    49.  L'opera  dovra'  essere  integrata  dagli  interventi che il
soggetto  aggiudicatore  si e' impegnato ad effettuare con nota prot.
AD/2005000099  del  21 giugno 2005. La verifica di ottemperanza sara'
svolta  a  cura  del  Ministero della difesa - Comando militare della
capitale.
    50.  Le  operazioni  di consegna e ripresa delle aree interessate
dall'opera   nel   poligono   militare  di  Nettuno  dovranno  essere
effettuate  dall'8°  Reparto  infrastrutture  che  seguira' tutti gli
sviluppi   fino   al   computo   degli  indennizzi  da  corrispondere
all'Agenzia  del  demanio  per  l'occupazione  e  l'imposizione della
servitu'  creatasi.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
del  Ministero  della  difesa - Dipartimento militare marittimo dello
Jonio e del Canale d'Otranto.
    51.  Si  dovra'  dare  preventiva  notifica  di  cinque giorni al
Dipartimento  militare  marittimo  dello Jonio e del Canale d'Otranto
delle  date di effettivo inizio/fine delle attivita' nella rispettiva
area  di  giurisdizione  (da punto 41° 27.2N - 012°19.5E al punto 41°
25.00N  -  012°  19.5E)  onde  garantire  la regolare emissione degli
avvisi  ai naviganti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura
del  Ministero  della  difesa - Dipartimento militare marittimo dello
Ionio e del Canale d'Otranto.
    52.  Si  dovra'  fornire al Dipartimento militare marittimo dello
Jonio  e  del  Canale  d'Otranto,  al termine dei lavori in mare, una
planimetria  dello  stato  dei  luoghi, affinche' il Comando militare
marittimo   autonomo  della  capitale  possa  interessare  l'Istituto
idrografico   della  marina  per  l'aggiornamento  della  cartografia
nautica.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  del
Ministero  della difesa - Dipartimento militare marittimo dello Ionio
e del Canale d'Otranto.
    53.  L'area  demaniale di competenza dell'ufficio delle dogane di
Sassari  sara'  utilizzata esclusivamente per eseguire e mantenere le
opere necessarie alla realizzazione dell'elettrodotto. La verifica di
ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  dell'ufficio  delle  dogane  di
Sassari.
    54.  Saranno  comunicate  le  date  di avvio e di conclusione dei
lavori alle competenti capitanerie di porto, al fine di regolamentare
lo svolgimento degli stessi con un'ordinanza di polizia marittima. La
verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  delle  competenti
Capitanerie di porto.
    55.   Il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   tenere   informata
l'amministrazione  regionale  del  Lazio  sulle  attivita'  marine in
corso,  consentendo  al  personale della stessa regione di effettuare
verifiche  e  controlli  sul  posizionamento  dei cavi marini e delle
attrezzature  connesse.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a
cura della regione Lazio.
    56.  Le  opere a mare nell'area di competenza della regione Lazio
dovranno  essere eseguite nei termini temporali previsti dal progetto
per  l'autorizzazione  alla  costruzione ed esercizio. La verifica di
ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
    57. Il soggetto aggiudicatore e' tenuto, al termine dei lavori in
mare  nell'area  di competenza della regione Lazio, a presentare alla
regione   Lazio  -  Dipartimento  territorio  -  Direzione  regionale
ambiente  e  cooperazione  tra  i  popoli - Area difesa del suolo una
relazione  sull'andamento  degli  stessi  ed  a  comunicare  i  nuovi
elementi   di  conoscenza  acquisiti  in  relazione  alle  operazioni
effettuate.  La  verifica  di  ottemperanza sara' svolta a cura della
regione Lazio.
    58.  I lavori per l'attraversamento dei fossi di competenza della
provincia  di  Roma verranno eseguiti durante il periodo di magra dei
fossi.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  della
amministrazione provinciale di Roma.
    59.  Nell'attraversamento dei fossi di competenza della provincia
di  Roma i materiali di risulta verranno allontanati e trasportati in
discarica.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della
amministrazione provinciale di Roma.
    60.  Nell'attraversamento dei fossi di competenza della provincia
di  Roma,  nei  lavori  di  sistemazione  in fregio al fosso, saranno
rispettate  le  specifiche  indicazioni  di  cui  al regio decreto n.
523/1904  e  n.  368/1904. La verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della amministrazione provinciale di Roma.
    61.  Nel  territorio  della  provincia di Roma saranno realizzate
nelle  varie  fasi dei lavori tutte le opere provvisorie e definitive
atte  a  garantire  la stabilita' del suolo, non lasciando scarpate o
fronti  di  scavi  privi  di  opere  a  protezione  e  prevedendo  la
realizzazione   di   idonee   opere   provvisionali  e  definitive  a
contenimento.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della
amministrazione provinciale di Roma.
    62.  Nel  territorio  della  provincia  di Roma i lavori di scavo
strettamente  necessari saranno eseguiti nei luoghi e nelle quantita'
previste  negli  elaborati  del  progetto  per  l'autorizzazione alla
costruzione  ed esercizio. La verifica di ottemperanza sara' svolta a
cura della amministrazione provinciale di Roma.
    63.  Venga  verificata  nel  tempo,  in  fase di realizzazione ed
esercizio,  l'affidabilita'  dei materiali utilizzati sia per l'anodo
di   Punta  Tramontana,  in  Sardegna  che  per  il  catodo  previsto
posizionato  a  largo della costa laziale, in particolare il progetto
esecutivo dovra' verificare:
      che  i  materiali  utilizzati per l'anodo ed il catodo dovranno
assicurare  le  caratteristiche  di progetto nel tempo, attraverso un
adeguato  piano di gestione, che dovra' essere consegnato agli uffici
competenti per i controlli;
      lo  stato  di  fatto degli elettrodi esistenti in Sardegna e la
verifica  dell'anodo con 1'implementamento degli ulteriori elettrodi,
comunicandolo  al  Ministero  delle infrastrutture e trasporti - SIIT
per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna;
      effettiva  misurazione  in  sito  della resistivita' dell'acqua
marina  in  relazione  alle  ipotesi di progetto, nonche' prima della
messa  in esercizio dell'impianto, la verifica strumentale del valore
del  campo elettrico sia in prossimita' dell'anodo che del catodo, al
fine  di  accertarne  la  sicurezza  per l'eventuale stazionamento di
subacquei,   con   un   piano  dei  controlli  e  misurazioni  almeno
semestrale.
    La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero
delle  infrastrutture e trasporti - SIIT per il Lazio, l'Abruzzo e la
Sardegna.
Nelle fase di esercizio.
    64.  L'area  demaniale di competenza dell'ufficio delle dogane di
Sassari  sara'  utilizzata esclusivamente per eseguire e mantenere le
opere necessarie alla realizzazione dell'elettrodotto. La verifica di
ottemperanza  sara'  svolta  a  cura  dell'ufficio  delle  dogane  di
Sassari.
RACCOMANDAZIONI.
Raccomandazioni ambientali.
In sede di redazione del progetto esecutivo.
    65.   Si   consiglia   che   il   rivestimento  dell'edificio  di
sezionamento  nel  comune  di Castelsardo venga realizzato con pietra
locale.
PROGRAMMA INTERFERENZE.
    66.   Il   soggetto  aggiudicatore  dovra'  inviare  il  progetto
esecutivo,  al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze
con le opere esistenti, ai seguenti enti:
      Ministero  delle  comunicazioni  -  Direzione  generale  per  i
servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione;
      amministrazione provinciale di Roma;
      amministrazione provinciale di Latina;
      amministrazione provinciale di Sassari;
      comuni di: Sassari, Porto Torres, Castelsardo, Latina, Nettuno;
      Enel distribuzione S.p.a.;
      consorzio di bonifica Agro Pontino;
      consorzio di bonifica Pratica di Mare;
      Poste   Italiane   -   Divisione   corrispondenza  -  Direzione
comunicazioni elettroniche;
      Telecom Italia - Direzione regionale Lazio;
      Telecom Italia SPARKLE.
    Le  interferenze saranno regolate secondo la vigente normativa di
settore.
    67.    In   relazione   alle   interferenze   con   impianti   di
telecomunicazione,  in  accordo  a  quanto  sottoscritto dal soggetto
aggiudicatore  con dichiarazione d'impegno prot. GRTN/P2005014848 del
1° agosto 2005, il Ministero delle comunicazioni - Direzione generale
per  i  servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione, ai
sensi  della «Procedura per il rilascio dei consensi alla costruzione
ed  esercizio  relativi  agli elettrodotti di 3ª classe», di cui alla
nota  del Ministero delle comunicazioni prot. 0029455 del 26 novembre
2003  e successive modifiche ed integrazioni, fara' emanare, da parte
del  soggetto aggiudicatore, la documentazione ufficiale dei progetti
esecutivi,    di    eventuali    interferenze   con   le   linee   di
telecomunicazioni    delle   relative   societa'   licenziatarie   e,
successivamente,  comunicazione di fine lavori per poter programmare,
con  i funzionari preposti dall'Ispettorato in indirizzo, la prevista
verifica  tecnica.  Si  dovra'  tenere  conto, compatibilmente con la
dichiarazione d'impegno citata dei seguenti aspetti:
      presenza,  nella  tratta  del mar Tirreno interessata dai nuovi
impianti,   di  numerosi  cavi  telegrafici  e  telefonici  da  tempo
inattivi;  si  raccomanda  la  massima  prudenza onde evitare danni a
persone o cose;
      si  evidenzia  la  necessita' di mantenere, per gli impianti di
Telecom  Italia S.p.a., qualora presenti, razionali ed irrinunciabili
condizioni, da considerare sia in fase di organizzazione dei cantieri
sia  in  fase  di  realizzazione  delle opere, che ne garantiscano la
funzionalita',  l'integrita' e la continuita' del servizio, anche, se
necessario,   con   adeguamenti   e/o   spostamenti   provvisori  e/o
definitivi;   gli   oneri  derivanti  per  gli  eventuali  lavori  di
spostamento  e/o  adeguamento  degli  impianti di TLC, correlati alla
realizzazione  delle opere in oggetto, saranno addebitati al soggetto
aggiudicatore;   saranno   redatti,   dopo  eventuale  determinazione
congiunta  e  puntuale  degli  interventi  da  effettuare,  opportuni
preventivi;
      con riferimento agli attraversamenti di cavi telefonici marini,
sara'  effettuato,  da  parte dei tecnici del soggetto aggiudicatore,
uno  studio in merito alle sovrapposizioni tra i diversi tipi di cavi
che  escluda la possibilita' che i cavi elettrici possano schiacciare
i  cavi  telefonici,  notevolmente piu' leggeri dei primi; a tal fine
sara'  stipulato  un  accordo cosiddetto di incrocio volto a definire
l'ampiezza  delle  aree  di rischio relative ai punti di intersezione
nonche'  le  modalita'  di intervento per la riparazione di eventuali
guasti di entrambi i tipi di cavi.
    68.  In  relazione  alle  interferenze con la sede stradale della
s.p. Nettuno-Acciarella dal km 2+600 al km 3+200:
      lo scavo verra' realizzato a tratti di circa m 100 di lunghezza
massima, salvo casi particolari, e si procedera' ad eseguire il nuovo
tratto  solo dopo aver ultimato il tratto precedente, esclusa la posa
in  opera  del  manto  di  usura che verra' eseguito dopo il completo
rinterro di tutto lo scavo;
      la   profondita'   dello   scavo,  misurata  dalla  generatrice
superiore  del  tubo  o dell'estradosso del manufatto protettivo, non
dovra'  essere  inferiore  a  m 1,00 per gli scavi paralleli all'asse
stradale e non inferiore a m 1,20 per quelli trasversali;
      lo  scavo  sara'  a  sezione  obbligata  con  adeguate opere di
sostegno  delle pareti anche per evitare la deformazione laterale del
terreno;
      al  termine dello scavo si procedera' alla regolarizzazione del
piano di posa, i materiali degli scavi dovranno essere immediatamente
allontanati  dal  cantiere  e  portati  a  rifiuto  a  cura  e  spese
dell'impresa in discariche autorizzate;
      il riempimento sara' effettuato con impasto misto costituito da
breccia, sabbione e kg 100 di cemento per mc. di impasto, ovvero, con
materiale  betonabile  (tipo  Geomix  o similari) avente resistenza a
compressione  a  24  h  non  inferiore  a  2  daN/cmq  e a 28 gg. non
inferiore  a  15  daN/cmq;  il  riempimento in misto cementato dovra'
essere   eseguito  a  strati  successivi,  di  30  cm,  singolarmente
compattati;
      la  pavimentazione  sara'  eseguita  con  cm 15 di conglomerato
bituminoso  (binder)  da  porsi in opera entro la fine della giornata
lavorativa  in  modo tale da rendere agibile e transitabile il tratto
di  strada manomesso; lo strato di binder dovra' comprendere le fasce
laterali dello scavo aventi ciascuna una larghezza di cm 40;
      il ripristino del tappeto di usura sara' eseguito sul 50% della
carreggiata  e, nel caso di scavi eseguiti su pavimentazioni recenti,
sul  100%,  mediante  uno  strato  di conglomerato bituminoso siliceo
dello  spessore  finito  di  cm 4, steso con macchina vibrofinitrice,
previa  fresatura  e  curando tutti i raccordi con la pavimentazione,
resta  inteso  che  se  venisse  danneggiata od invasa dagli scavi la
restante  meta'  della  carreggiata, il ripristino del manto di usura
dovra' interessare l'intera sede stradale;
      i  pozzetti  dovranno  essere muniti di soletta in calcestruzzo
armato;  il chiusino a norma UNI-EN 124 dovra' essere posto a livello
della pavimentazione;
      il  soggetto aggiudicatore sara' tenuto, al termine dei lavori,
al  ripristino  delle  cordolature,  dei canaletti laterali di scolo,
delle caditoie, dei marciapiedi e delle banchine, se necessario anche
mediante   la   completa  ricostruzione  delle  opere  e  delle  loro
caratteristiche  strutturali, alla rettifica delle pertinenze secondo
quanto   ordinato  sul  posto  ed  al  ripristino  della  segnaletica
orizzontale  e  verticale; prima dell'inizio dei lavori dovra' essere
formalizzata l'autorizzazione ai sensi del Codice della strada previa
presentazione della modulistica in uso debitamente compilata completa
della   documentazione   tecnica   e   dei  versamenti  previsti  dal
regolamento provinciale.
    69.  In  relazione  alle  interferenze con la sede stradale delle
strade provinciali in provincia di Latina:
      saranno presentati gli appositi elaborati progettuali esecutivi
ai  fini della formalizzazione della concessione per l'occupazione di
suolo pubblico;
      sara'  prodotta  una  documentazione  integrativa  dalla  quale
risultino  in  dettaglio,  lungo  una sezione trasversale quotata sia
altimetricamente    che    planimetricamente,    le    tipologie   di
attraversamento,  le interferenze con la sezione idraulica dei canali
e le misure atte a ridurne l'impatto;
      non  si  realizzino  opere  che possano aumentare il livello di
incidentalita'  stradale sulle due arterie di competenza provinciale,
gia'  caratterizzate  da  una  pericolosita'  elevata  e per le quali
l'amministrazione  provinciale  di Latina sta programmando interventi
finalizzati  ad  aumentare  lo  standard  di  sicurezza;  in  fase di
esecuzione  dei lavori saranno adottate le necessarie misure previste
dal Codice della strada;
      venga  consentito  il  libero  deflusso  delle  acque  lungo le
cunette  ed  i  fossi  di  guardia,  ubicati  ai  lati  delle  strade
provinciali;
      le  aree  di  pertinenza, con particolare attenzione alle fasce
frangivento,  siano conservate a verde, mediante la conservazione del
manto   vegetale   esistente   nonche'  vengano  adottati  tutti  gli
interventi  di pulizia e manutenzione, atti a prevenire i pericoli di
incendio,  cosi'  come previsto dalla normativa nazionale e regionale
vigente  (legge  21 novembre 2000, n. 353, legge regionale 28 ottobre
2002, n. 39 e regolamento regionale 18 aprile 2005, n. 7).
    70.  In  relazione alle interferenze con linee elettriche di Enel
distribuzione S.p.a.:
      e'  necessario  il fuori servizio cautelativo delle linee media
tensione  situate  nelle  immediate vicinanze dei lavori di scavo, da
richiedere con congruo anticipo.