(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato 1
                 PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO
                DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
    1.1 Prescrizioni di carattere tecnico.
    Nelle successive fasi di progetto esecutivo:
      1) dovra'  essere  individuata la migliore soluzione che vada a
conciliare  gli  spazi  della stazione con l'effettiva ubicazione dei
ritrovamenti  archeologici  che  si  dovessero incontrare durante gli
scavi,  adattando  nel  migliore  modo  possibile  la struttura delle
stazioni  all'effettiva  giacitura  degli  eventuali ritrovamenti, al
fine di valorizzarli opportunamente;
      2) dovra'    essere   prevista   la   disponibilita'   per   la
Soprintendenza  di  un  magazzino  per  il  ricovero  definitivo  dei
reperti,  di  dimensione  adeguata  all'entita'  degli stessi reperti
emersi durante gli scavi, opportunamente attrezzato con scaffalature,
impianto elettrico ed antincendio, nonche' idoneo sistema di allarme;
      3) dovra'  essere  espressamente indicato a carico dell'impresa
che  tutti  gli interventi di scavo per la realizzazione dell'opera e
quelli  ad  essa  collegati  (ad  es. sottoservizi, cantierizzazioni)
anche  di  lieve  entita'  dovranno  essere eseguiti alla presenza di
archeologi  professionisti,  sotto la direzione della Soprintendenza,
che  dovranno  provvedere  a  lavare,  siglare e restaurare i reperti
secondo le direttive della stessa Soprintendenza;
      4) dovra'  essere  previsto  che  l'appaltatore  per la fase di
progettazione  esecutiva  e  per  tutta la durata dei lavori di scavo
preveda  al suo interno la figura di un archeologo che si coordinera'
con   la   Soprintendenza   sia  in  sede  preventiva  che  di  scavo
archeologico   nonche'   per   la   valorizzazione   degli  eventuali
ritrovamenti;
      5) dovranno  essere  adottati  tutti gli accorgimenti possibili
volti  a rendere l'inserimento delle stazioni piu' coerente possibile
con il contesto architettonico circostante;
      6) il  tracciato  dovra' essere affinato al fine di preservare,
per  quanto possibile, gli orti sociali in prossimita' del t. Cinghio
e  di  integrarsi  alle previsioni della scheda C5 e alle indicazioni
della Soprintendenza;
      7) dovra'  essere prevista la realizzazione di una struttura di
attraversamento del t. Cinghio di pregio architettonico;
      8) dovra'   essere   definito   se   occorre  prevedere  locali
presidiati ed eventuali postazioni di lavoro;
      9) dovra'   essere  valutata  l'opportunita'  di  inserire  nel
progetto  esecutivo  la  presenza  di servizi igienici per gli utenti
nelle stazioni;
      10) dovra'  essere  modificato l'accesso alla fermata aeroporto
della  linea C  per  i  portatori di handicap mediante l'eliminazione
delle  rampe  e  l'introduzione  di  due  «mini-ascensori»  ovvero di
piattaforme   elevatrici   conformi   all'art.   8.1.13  del  decreto
ministeriale n. 236/1989 con sbarchi a tutti i livelli intermedi;
      11) dovra'  essere  predisposto  il  Piano di manutenzione e il
Piano di sicurezza e coordinamento;
      12) dovranno  essere  rispettati  i  requisiti  in  materia  di
sicurezza  contenuti  nelle note interregionali emanate dalle regioni
Toscana ed Emilia-Romagna dal n. 1 al n. 31;
      13) dovra'  essere  definita  la  logistica  distributiva delle
attivita'  e  la precisa identificazione dei percorsi all'interno del
deposito;
      14) dovra'  essere  definita  la  logistica  per  le maestranze
impegnate  nei  lavori;  l'organizzazione  planimetrica delle aree di
cantiere;  l'indicazione  delle fasi e delle sottofasi delle opere da
eseguirsi;
      15) nel   capitolato   speciale   d'appalto   dovranno   essere
esplicitamente   inseriti  i  rimandi  alle  circolari  regionale  ed
interregionali  inerenti  le procedure per il contenimento dei rischi
durante le varie lavorazioni, con particolare evidenza alla direttiva
afferente il coordinamento della sicurezza nelle grandi opere;
      16) dovra'    essere    evidenziato    l'obbligo    a    carico
dell'appaltatore   di   stipulare   l'assicurazione   finalizzata  al
risarcimento danni durante la fase di realizzazione degli interventi;
      17) dovra'   essere   evitato   l'utilizzo   di   impianti   di
sollevamento  delle  reti  fognarie  miste  in  corrispondenza  delle
stazioni di via Verdi e di via S. Leonardo;
      18) dovra'  essere  effettuata un'analisi statica del serbatoio
per  accumulo  idrico  ad  uso  idropotabile in prossimita' del pozzo
«Solari»  e  il monitoraggio dell'opera durante la fase di esecuzione
dei lavori;
      19) dovranno  essere attentamente esaminate le interferenze tra
le opere in progetto ed i muri di difesa spondale del torrente Parma;
      20) dovranno  essere  attentamente  esaminate  le condizioni di
stabilita' dei muri citati in relazione alle possibili azioni indotte
da   significative   variazioni   dei   livelli   di   falda   dovute
all'importante sviluppo in sotterraneo delle opere in progetto;
      21) dovranno  essere  dettagliate  e specificate le tecniche di
costruzione dell'attraversamento fluviale in sotterraneo del torrente
Parma e delle relative opere provvisionali;
      22) dovranno  essere definiti per le aree ricadenti in fascia C
dei  programmi  di  previsione  e  prevenzione  ai  sensi della legge
24 febbraio  1992 n. 225 per piene con 500 anni di tempo di ritorno e
di  progettati,  con l'utilizzo di strumenti modellistici in grado di
fornire  informazioni  sulle  dinamiche di allagamento e sui battenti
che  si  instaurano  nelle  aree  di  interesse,  adeguati sistemi di
isolamento idraulico degli accessi alle linee, e di tutte le aperture
poste  a  quote  tali  per  cui possono rappresentare un varco per le
acque di esondazione completi di piani di gestione;
      23) dovra'  essere  predisposto  un affinamento delle soluzioni
prospettate relativamente al riordino del servizio TPL di superficie;
      24) al  termine  dei lavori, la pista cantiere di via Fontanini
dovra'  ripristinare  una  strada  con  sezione  carrabile  di 8.50 m
(tipo F2 locale extraurbana) con marciapiede su almeno un lato;
      25) il   posizionamento   e   la   geometria   della  rotatoria
all'altezza  della  s.p.  665R deve essere congruente con quanto gia'
previsto  nel  progetto  preliminare redatto dalla provincia di Parma
relativamente al potenziamento dell'asse stradale in oggetto;
      26) il  nuovo  asse  stradale  di progetto di via delle Scienze
dovra'  avere  - come minimo - le medesime dimensioni dell'esistente,
con  marciapiede  ai  lati,  prevedendo  altresi'  l'eliminazione  di
qualsiasi interferenza tra tracciato stradale e metropolitana;
      27) si   dovra'  valutare  la  possibilita'  di  realizzare  il
sottopasso  alla  tangenziale  nella zona Campus mediante scatolare a
spinta sotto il rilevato;
      28) per  la  prevista  pista  di  cantiere  con  accesso  dalla
rotatoria  Campus  si  dovra'  valutare  la possibilita' di prevedere
diversi punti di accesso;
      29) la  strada di accesso alla fermata Bandini dovra' avere una
sezione  della  carreggiata non inferiore a 7,50 m, un marciapiede da
1,50 m  ed  una  pista  ciclabile  di  almeno 2,50 m. Dovra' altresi'
rispettare l'ingombro della nuova scuola in corso di realizzazione;
      30) la  strada di accesso alla fermata Cinghio dovra' avere una
sezione  della  carreggiata non inferiore a 7,50 m, un marciapiede da
1,50 m ed una pista ciclabile di almeno 2,50 m;
      31) durante la fase di cantierizzazione, sulle strade Riboli ed
Orzi  Baganza  dovranno essere mantenuti i sensi unici con deviazioni
sulle strade limitrofe;
      32) durante  la  fase di cantierizzazione deve essere garantita
adeguata  funzionalita'  a p.le Barbieri (per cui va ristretta l'area
di  cantiere sul lato nord) garantendo comunque almeno due corsie per
senso di marcia;
      33) in  corrispondenza  dell'incrocio tra viale Milazzo e viale
Villettasi dovra' prevedere la realizzazione di una soletta carrabile
al  fine  di  evitare qualsiasi tipo di parzializzazione del viale di
circonvallazione interna;
      34) in  merito  all'ambito Garibaldi e' necessario prevedere la
continuita'  dei  flussi  veicolari  lungo  la direttrice est-ovest e
viceversa.  In  piazza Garibaldi pertanto il solettone carrabile deve
avere  una larghezza tale da consentire il passaggio contemporaneo di
due  mezzi TPL in sicurezza, oltre al mantenimento in attivita' della
filovia;
      35) si dovra' valutare attentamente il nodo di via San Leonardo
di  fronte  al Centro Torri, studiando il modo di rendere compatibile
il  nuovo  progetto  di adeguamento degli svincoli tra la Tangenziale
Nord  e  via  San  Leonardo con il tracciato della linea A; si dovra'
inoltre approfondire la compatibilita' con le aree dei campi sportivi
e   le   sedi   delle  associazioni  sportive  e  con  le  previsioni
urbanistiche a nord delle aree sportive;
      36) la strada di accesso alla fermata Moletolo dovra' avere una
sezione  della  carreggiata non inferiore a 7,50 m, un marciapiede da
1,50  m  ed  una  pista ciclabile di almeno 2,50 m con la funzione di
collegamento con quella esistente su via San Leonardo;
      37) la  strada  di  accesso alla fermata Serao dovra' avere una
sezione  della  carreggiata non inferiore a 7,50 m, un marciapiede da
1,50 m  ed  una  pista  ciclabile di almeno 2,50 m con la funzione di
collegamento con quella esistente su via San Leonardo;
      38) per  l'attraversamento  dell'impianto SNAM denominato Spina
Est  di  Parma  fra  le  stazioni  di  Barbieri  e Villetta si dovra'
realizzare  una  idonea  struttura  in  cls  per l'alloccamento della
condotta in variante;
      39) per   l'attraversamento   dell'impianto   SNAM   denominato
Cortemaggiore - Bologna DN300 fra le stazioni di Montanara e Cinghio:
si  dovra'  realizzare una idonea struttura in cls per l'alloccamento
della condotta in variante;
      40) sara'   necessario   definire  con  accordi  successivi  le
questioni patrimoniali connesse all'utilizzo delle aree ferroviarie;
      41) la cantierizzazione che interessera' il piazzale antistante
la stazione dovra' assicurare l'accessibilita' e la fruibilita' della
piazza per i servizi viaggiatori di FS;
      42) il  dimensionamento  ed  i  lay-out  delle  vie  di  fuga a
servizio  della stazione metropolitana stazione FS dovra' tener conto
dell'assetto  infrastrutturale  della  stazione ferroviaria ed essere
compatibilizzato con i piani di sicurezza di RFI;
      43) l'esecuzione  dei lavori in ambito della stazione FS dovra'
essere preventivamente concordata con RFI;
      44) con  riferimento  alle opere infrastrutturali della linea C
l'asse  della  fermata,  o  perlomeno  le  banchine,  dovranno essere
traslati di circa 50 m verso Milano;
      45) ripristinare   il  diametro  della  galleria  previsto  nel
progetto  preliminare (8,00 m) invece di quello proposto col progetto
definitivo  (7,10 m),  per  evitare  complicazioni  per l'inserimento
degli  impianti,  soprattutto trazione elettrica, complessita' per le
fasi  manutentive  e permettere una piu' ampia concorrenza in sede di
gara di appalto;
      46) perseguire   un   contenimento  dei  costi  attraverso  una
razionalizzazione  delle fermate, con l'eliminazione di quelle troppo
vicine;
      47) poiche'  la  stazione  FS risulta essere stazione terminale
per  la  prima  tratta  funzionale, dovranno essere previste tutte le
opere necessarie per le funzioni di capolinea;
      48) nelle  tratte  in  galleria la linea di contatto e' posta a
3,60  metri  dal  piano  del  ferro; su tale scelta e' necessario che
venga  predisposta una specifica analisi di sicurezza onde verificare
il rispetto della normativa vigente;
      49) dovranno   essere   forniti  maggiori  dettagli  in  merito
all'armamento  utilizzato,  ed  in  particolare  al  suo  sistema  di
ancoraggio,   evidenziando   fin  d'ora  la  perplessita'  di  questa
Amministrazione  verso  soluzioni che prevedono attacchi delle rotaie
solo con resine, senza ancoraggi meccanici;
      50) l'impianto  di  diffusione  sonora  dovra'  essere previsto
anche nelle gallerie di linea e non soltanto nelle stazioni;
      51) il  criterio  di  funzionamento del sistema di ventilazione
per  l'estrazione dei fumi dalle gallerie e dalle stazioni in caso di
incendio deve essere oggetto di una piu' approfondita analisi al fine
di  verificare  che  l'evacuazione dei passeggeri avvenga in assoluta
sicurezza;  a tale proposito si evidenzia che la scelta di evacuare i
passeggeri  in  galleria senza orientare preventivamente il movimento
dei  fumi  attraverso  gli  impianti di ventilazione non risulta, per
quanto  emerge  dalla  documentazione  trasmessa,  in  linea  con  le
indicazioni  di  questa  Amministrazione  gia'  espresse  in  sede di
approvazione delle altre infrastrutture in galleria;
      52) la  scelta  di  impiegare  ascensori  ad  alta capacita' in
sostituzione   di  scale  mobili,  seppure  ammesso  dalle  normative
vigenti,    appare    controproducente    dal    punto    di    vista
dell'appetibilita'   del   sistema  da  parte  degli  utenti  per  il
perditempo  che  potrebbe  crearsi  rispetto  all'uso  di  un sistema
continuo;
      53) il  materiale  rotabile  dovra'  essere conforme con quanto
stabilito  dalla  norma UNI  11174  «Materiale rotabile per tranvie e
tranvie veloci».
    1.2 Prescrizioni di carattere ambientale.
    Nelle successive fasi progettuali:
      54) dovra'  essere  prescritto  di  effettuare,  ai sensi della
legge  n.  443/2001,  le  verifiche  sulla  totalita'  dei  materiali
derivanti da ogni operazione di scavo;
      55) lo  smarino, dopo essere separato dai fanghi, dovra' essere
stoccato  temporaneamente  nel cantiere in C1, dove verra' campionato
per l'esecuzione dei test di cessione e quindi, se idoneo, inviato al
tombamento delle cave o ai centri di smaltimento autorizzati;
      56) dovra'  essere  specificato  che  i  materiali  di  risulta
dovranno  essere  stoccati  in  cumuli distinti, al fine di isolare i
materiali  per  i  quali  siano  state  adottate  uguali  tecniche di
intervento;
      57) dovra'  essere specificato che il materiale derivante dallo
scavo  delle attuali massicciate e dalla demolizione dei sottoservizi
e  dei  pozzetti,  dovra'  essere  stoccato provvisoriamente, in modo
separato  dagli  altri  materiali  di scavo, e conferito ai centri di
recupero autorizzati presenti sul territorio;
      58) il  Piano  di  monitoraggio  ambientale  dovra' definire le
frequenze,  le metodiche di campionamento e le analisi di laboratorio
da  effettuare  sui materiali provenienti dagli scavi, prima del loro
trasporto  nelle  aree  di  cava;  in ogni caso le verifiche dovranno
essere effettuate per lotti non superiori a 5.000 m3;
      59) dovra'  essere  attentamente considerata la possibilita' di
recupero  e  riutilizzo  dei materiali provenienti dagli scavi per la
realizzazione   delle   opere  e  solo  in  alternativa  previsto  il
tombamento delle aree di cava;
      60) dovra'  essere  verificata  la  necessita' di bonifica o di
messa  in  sicurezza,  ai sensi del decreto ministeriale n. 471/1999,
delle aree interessate dagli scavi prima dell'inizio dei lavori;
      61)  dovra'  essere vincolata la ditta appaltatrice ad eseguire
gli  interventi  di bonifica o di messa in sicurezza, qualora vengano
rinvenuti terreni e/o acque che configurino il sito come contaminato,
prevedendo   l'attivazione   delle  procedure  previste  dal  decreto
ministeriale n. 471/1999;
      62) dovranno  essere  definite  le  procedure  per le verifiche
dello  stato  di qualita' di suolo ed acque sotterranee nelle aree di
cantiere, prima della loro sistemazione finale, al fine di verificare
la  necessita'  di  eventuali  interventi  di  bonifica, a carico del
soggetto   attuatore,   che   dovranno   essere   svolti  secondo  le
prescrizioni del decreto ministeriale n. 471/1999;
      63) dovra'  essere  previsto  l'obbligo  per  l'appaltatore  di
acquisire   tutte  le  autorizzazioni  necessarie  all'esercizio  dei
cantieri (autorizzazione agli scarichi e alle emissioni in atmosfera,
ecc.), preventivamente alloro allestimento;
      64) dovranno  essere  individuati  nelle aree di cantiere tutti
gli impianti di depurazione dei reflui;
      65) dovra'  essere prevista l'impermeabilizzazione delle vasche
di decantazione, delle vasche di lavaggio dei mezzi, di tutte le aree
di  cantiere  interessate da serbatoi contenenti carburanti liquidi o
sostanze pericolose;
      66) dovranno  essere  definiti  i  rifiuti  prodotti in fase di
cantiere,  la  tipologia  (rifiuti  pericolosi o non pericolosi) ed i
relativi  quantitativi.  In  merito  ai fanghi bentonitici esausti ed
alle acque di pulizia dei motori, che verranno appositamente stoccati
in  serbatoi  e  vasche di decantazione, dovra' essere specificato se
tali  rifiuti  verranno  gestiti in regime di deposito temporaneo, di
cui all'art. 6 del decreto legislativo n. 22/1997 e s.m.i.;
      67) dovra'  essere  specificato  che,  qualora dovessero essere
utilizzate  sostanze  tossiche  e  radioattive, la ditta appaltatrice
dovra'  fornire  agli  enti  di  controllo le schede tecniche di tali
sostanze;
      68)  nel  piano  di  sicurezza  e coordinamento dovranno essere
individuati   i  sistemi  di  sicurezza  e  contenimento  relativi  a
carburanti liquidi o sostanze pericolose per l'ambiente;
      69) dovranno  essere  definite  le  caratteristiche  dei fanghi
bentonitici  utilizzate  per  lo  scavo delle gallerie profonde e dei
diaframmi.  Le  schede  tecniche dei prodotti dovranno essere fornite
alla  provincia di Parma, all'AUSL, ad ARPA e a Enia. La gestione dei
fanghi dovra' essere effettuata a ciclo chiuso, senza possibilita' di
scarico dei fanghi in corpo idrico superficiale e/o in fognatura;
      70) per  il  risparmio  della  risorsa  idrica,  dovra'  essere
previsto   che   le   acque  meteoriche,  raccolte  dalle  vasche  di
decantazione  dei  vari  cantieri, siano almeno in parte riutilizzate
per  le  operazioni di lavaggio e di abbattimento delle polveri nelle
aree di cantiere;
      71) dovra'  essere  opportunamente  approfondito  il  Piano  di
monitoraggio ambientale;
      72) dovra'  essere prevista la sospensione dei lavori quando il
monitoraggio  evidenziera'  il  superamento  di  livelli  di  guardia
predefiniti nel Piano di monitoraggio ambientale;
      73) i riferimenti normativi da rispettare nell'esecuzione delle
opere  dovranno  essere  integrati  con  l'Accordo di programma sulla
qualita'  dell'aria  e  con  la  legge regionale n. 30 del 31 ottobre
2000;
      74) dovranno  essere  applicate le misure previste dall'Accordo
di  programma  sulla qualita' dell'aria e dalla legge regionale n. 30
del 31 ottobre 2000;
      75) dovra'  essere  esplicitato  l'obbligo  di utilizzare mezzi
d'opera e autocarri con emissioni omologate almeno come euro 3;
      76) dovra'   essere  prevista  l'interruzione  delle  attivita'
suscettibili   di  provocare  dispersione  di  polveri  nel  caso  la
velocita' del vento superi 6 m/s;
      77) dovra'  essere eliminata la collazione di un deposito terre
in  prossimita' della fermata Caprazucca, in relazione alla vicinanza
del polo scolastico;
      78) dovra'  essere  previsto che le lavorazioni piu' rumorose e
con  produzione  di  polveri  nella  zona  del cantiere della fermata
Caprazucca  siano  effettuate  nel  periodo  estivo  quando le scuole
saranno chiuse;
      79) dovra'  essere  redatta  la  documentazione previsionale di
impatto  acustico  ai  sensi  della  DGR  Emilia-Romagna  n. 673/2004
«Direttiva  inerente  la redazione della documentazione di previsione
di  impatto  acustico e della valutazione del clima acustico ai sensi
della legge regionale 9 maggio 2001, n. 15»;
      80) dovranno essere approfonditi gli aspetti inerenti l'impatto
acustico  in  fase  di  esercizio  in  applicazione  della  normativa
nazionale  e  delle  disposizioni  regionali, anche in riferimento al
Piano di risanamento acustico che dovra' redigere il comune di Parma;
      81) dovra'  essere  prevista  la realizzazione dei piezometri e
dei  pozzi barriera individuati da Enia per l'attuazione del Piano di
monitoraggio e per il pronto intervento in caso di inquinamento delle
acque sotterranee;
      82) il  Piano  di  monitoraggio  ambientale  dovra' definire le
caratteristiche  dei piezometri di controllo delle acque sotterranee,
la   frequenza  dei  campionamenti  e  la  natura  delle  analisi  da
effettuare,  secondo le indicazioni di Enia, Arpa, e SIP dell'AUSL di
Parma;
      83) dovra'  essere  effettuato  un approfondimento dello studio
idrogeologico in prossimita' dei pozzi ad uso idropotabile e dovranno
essere  opportunamente individuate e descritte le sostanze utilizzate
nei  lavori  di possibile interesse sanitario, con le relative schede
tossicologiche    secondo   la   specifica   normativa   che   regola
l'etichettatura delle sostanze pericolose;
      84) dovra'  essere  approfondito  in  accordo  con Enia il tema
della   tutela   dei  pozzi  ad  uso  idropotabile;  con  particolare
attenzione  alle  opere  previste  in  prossimita'  dei  pozzi ad uso
idropotabile;
      85) alla  fine  dei lavori dovra' essere effettuata una ripresa
televisiva  dei  pozzi  «Imperia»,  «Solari», «Firenze Ovest ed Est»,
«Orzi Baganza», «Montanara»;
      86) nel  capitolato  speciale  d'appalto sara' specificato, nel
caso  si verificassero danni, l'obbligo di ripristino a regola d'arte
degli    impianti   e   alle   strutture   per   l'approvvigionamento
idropotabile;
      87) dovranno  essere  utilizzati, da parte di tutti i mezzi che
operano nel cantiere, oli biodegradabili.