IL CIPE

  Vista  la  legge  21 dicembre  2001,  n.  443,  che, all'art. 1, ha
stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli
insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da
realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano
individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima
applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre
2001;
  Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a
recare  modifiche  al  menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad
autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo
Comitato  e  per  interventi  nel  settore  idrico  di competenza del
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  prevede che gli
interventi medesimi siano ricompresi in intese generali quadro tra il
Governo  e  ogni  singola  Regione  o  Provincia autonoma al fine del
congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
  Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo
dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
  Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001,
come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del
decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita'
dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo
Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo'
in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita',
come  modificato  -  da  ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre
2004, n. 330;
  Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante
«Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»,
secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di
investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di
progetto (CUP);
  Visto  il  decreto  legislativo 17 agosto 2005, n. 189, che apporta
modifiche ed integrazioni al citato decreto legislativo n. 190/2002;
  Visto  l'art.  1,  comma 84,  della  legge 23 dicembre 2005, n. 266
(legge  finanziaria  2006)  che, per la prosecuzione degli interventi
relativi al «sistema alta velocita/alta capacita», concede a Ferrovie
dello  Stato  S.p.a. o a societa' del gruppo contributi quindicennali
pari  a  complessivi  185 milioni di euro e che autorizza altresi' un
contributo  annuale  di  15  milioni  di  euro  per  quindici  anni a
decorrere   dall'anno  2006  per  il  finanziamento  delle  attivita'
preliminari  ai  lavori  di  costruzione,  nonche'  delle attivita' e
lavori   da  avviare  in  via  anticipata,  ricompresi  nei  progetti
preliminari   approvati   da   questo   Comitato   delle  linee  alta
velocita/alta capacita' (AV/AC) Milano-Genova e Milano-Verona incluso
il nodo di Verona;
  Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n.
51/2002  S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte
richiamato  art.  1  della  legge  n.  443/2001,  ha  approvato il 1°
Programma   delle  opere  strategiche,  che  include,  nel  Corridoio
plurimodale  padano,  tra  i  sistemi ferroviari, l'»asse ferroviario
sull'itinerario  del  Corridoio 5 Lione-Kiev (Torino-Trieste)» per il
quale indica un costo di 7.901,791 Meuro;
  Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n.
87/2003,  errata  corrige  in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la
quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del
CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al
punto 1.4 della delibera stessa;
  Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n.
248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a
svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi
inclusi nel 1 Programma delle infrastrutture strategiche;
  Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n.
276/2004),  con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve
essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili,
cartacei   ed   informatici,  relativi  a  progetti  di  investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
  Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003
di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, e s.m.i., con il quale - in relazione
al  disposto  dell'art.  15,  comma 5,  del  decreto  legislativo  n.
190/2002  -  e'  stato  costituito  il  Comitato di coordinamento per
l'alta sorveglianza delle grandi opere;
  Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  COM/3001/1, con la quale il
coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal
Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
  Vista  la  sentenza  n.  303  del 25 settembre 2003 con la quale la
Corte  Costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n.
443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama
all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola Regione ai
fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche
interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa
possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata
unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi
all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si
perfezioni;
  Visto  il  Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF)
2004-2007,  che,  in  ordine  al  1°  Programma  delle infrastrutture
strategiche,  riporta  in  apposito  allegato  l'elenco  delle  opere
potenzialmente  attivabili  nel  periodo considerato, tra le quali e'
incluso l'»AV/AC Verona-Padova»;
  Vista  la  nota  21 marzo  2006,  n. 218, con la quale il Ministero
delle  infrastrutture  e  dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la
relazione    istruttoria    del   «collegamento   ferroviario   AV/AC
Verona-Padova», integrata con la documentazione consegnata in seduta,
ed  ha proposto l'approvazione del progetto preliminare limitatamente
alle  tratte  di  1^ fase tra Verona e Montebello e tra Grisignano di
Zocco e Padova;
  Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere
programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della
suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere
successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di
finanziamento disponibili per ciascun intervento;
  Considerato  che  il  progetto  in  esame  e'  parte  della  tratta
Torino-Venezia,         inclusa         nell'«asse        ferroviario
Lione-Trieste-Divaca/Koper-Divaga-Lubiana-Budapest-frontiera
ucraina»,  di cui alla decisione n. 1692/96/CE, come modificata dalla
decisione  n.  884/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del
29 aprile  2004  e  che  in  particolare  detto asse e' incluso tra i
«progetti  prioritari  per  i  quali  l'inizio dei lavori e' previsto
entro il 2010»;
  Considerato  che  questo Comitato, con delibera 5 dicembre 2003, n.
120,   ha  approvato  il  progetto  preliminare  della  «linea  AV/AC
Milano-Verona»   del   pari   incluso   nella  citata  infrastruttura
strategica   »asse   ferroviario   sull'itinerario  del  Corridoio  5
Lione-Kiev (Torino-Trieste)»;
  Considerato   che   la   citata  infrastruttura»  asse  ferroviario
sull'itinerario   del   Corridoio   5  Lione-Kiev  (Torino-Trieste)»,
include,  oltre  a  quelli gia' esaminati da questo Comitato, anche i
progetti ferroviari relativi al «nodo di Verona» e alla tratta «AV/AC
VeneziaTrieste»;
  Considerato  che  il progetto all'esame fa parte della rete ad alta
velocita/alta  capacita'  italiana  ed  e'  allo  scopo  incluso  nel
cosiddetto  «resto  del  sistema AV/AC», comprendente il collegamento
Milano-Genova  e l'asse orizzontale Milano-Verona-Padova» e inserito,
unitamente   all'»asse   AV/AC   Torino-Milano-Napoli»   nel   PPI  -
edizione aprile  2004,  sul  quale  questo  Comitato  si  e' espresso
favorevolmente con delibera 20 dicembre 2004, n. 91;
  Considerato    che    la    «tratta    veneta    dell'asse    AV/AC
Milano-Venezia-Trieste  (Corridoio  TEN  5)»  e' compresa nell'Intesa
generale  quadro  tra  Governo  e  Regione  Veneto,  sottoscritta  il
24 ottobre  2003,  nell'ambito  delle  «infrastrutture  di preminente
interesse nazionale»;
  Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti;
  Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle
finanze;
                            Prende atto:
  1.  delle  risultanze  dell'istruttoria  svolta dal Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
    sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
      che,  come richiamato in premessa, la realizzazione della nuova
tratta  AV/AC  Verona-Vicenza-Padova e' compresa nella pianificazione
delle  grandi  infrastrutture  sia  a livello nazionale che a livello
europeo   e   costituisce   parte   della  trasversale  est  -  ovest
Torino-Milano-Venezia a sua volta inserita nel Corridoio europeo n. 5
Lione-Kiev;
      che lo scenario futuro di esercizio della nuova linea e' quello
al 2014 e prevede la seguente dotazione infrastrutturale:
        quadruplicamento     completo    AV/AC    della    direttrice
Milano-Roma-Napoli;
        quadruplicamento        completo       della       direttrice
Torino-Milano-Verona e della tratta Padova-Mestre;
        realizzazione del Terzo Valico sulla direttrice Milano-Genova
e quadruplicamento del tratto Tortona-Voghera;
        interventi   diffusi   di   potenziamento/velocizzazione  con
ripristini e raddoppi sulla rete ferroviaria del nord-est;
      che  la  tratta attuale Verona-Padova si estende dal chilometro
147+480,  stazione  di  Verona,  al  chilometro  229+408, stazione di
Padova, della linea storica Milano-Venezia;
      che  il  progetto  ha  per  obiettivo il quadruplicamento della
suddetta  tratta, di cui e' prevista la «rilocazione», in alcuni casi
di stretto affiancamento tra le due linee;
      che  le  stazioni/fermate  interessate  dalla  nuova linea sono
Verona  Porta  Vescovo,  San Bonifacio, fermata di Lonigo, Montebello
Vicentino,  Vicenza,  Lerino,  Grisignano di Zocco, Mestrino, Rubano,
Padova;
      che  il  modello  di esercizio della 1^ fase sulle tratte della
nuova  linea, con l'eccezione quindi del tratto Vicenza-Grisignano di
Zocco, prevede il passaggio di treni passeggeri di lunga percorrenza,
di  treni  merci  destinati  all'area di Padova/Venezia o all'area di
Treviso,  mentre sulla linea storica e' previsto il trasporto locale,
il  servizio  passeggeri  da  e  per  Treviso  ed  il trasporto merci
destinato all'area di Vicenza;
      che,  invece,  il modello di esercizio dell'intervento completo
(1^  fase  e  2^  fase) prevede l'utilizzo della linea alta capacita'
(AC)  completa  per  i  treni di lunga percorrenza che non effettuano
servizio viaggiatori a Vicenza e proseguono verso Padova, nonche' per
i treni merci diretti nell'area di Padova/Venezia;
      che,  pertanto,  i  treni  di  lunga percorrenza che effettuano
servizio  a Vicenza e quelli diretti a Treviso utilizzano la linea AC
ad  eccezione  che nel tratto di interconnessione di Vicenza mentre i
treni  merci non destinati nell'area di Padova/Venezia possono essere
instradati  verso  Treviso  dalla  interconnessione ovest di Vicenza,
fermo restando che il trasporto locale e' previsto sulla linea lenta;
      che  il  progetto  preliminare dell'opera e' stato trasmesso in
data  9 giugno  2003 dal soggetto aggiudicatore, R.F.I. S.p.a. (RFI),
al  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti con comunicazione
che  il medesimo era gia' stato trasmesso alla Regione Veneto ed alle
altre Amministrazioni interessate;
      che  la  Regione Veneto, con delibera 5 dicembre 2003, n. 3735,
ha formulato osservazioni al progetto avanzando richieste di studi di
variante  e studi di fattibilita', con riferimento al tracciato della
linea ferroviaria nelle tre province interessate di Verona, Vicenza e
Padova;
      che RFI con nota 23 giugno 2004 ha trasmesso al Ministero delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  i  dossier  relativi alle varianti
progettuali  ed  agli studi tecnico-economici richiesti dalla Regione
Veneto;
      che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con nota
29 settembre 2004, n. 544, ha comunicato a RFI le proprie valutazioni
sui suddetti dossier con riferimento alle soluzioni di minore impatto
economico,  invitando  la  Societa'  a provvedere allo sviluppo degli
elaborati necessari alla esatta individuazione delle varianti;
      che la Regione Veneto, con nota 8 ottobre 2004, ha reiterato le
richieste di cui alla delibera 5 dicembre 2003, n. 3735, invitando in
particolare   il   soggetto   aggiudicatore  ad  una  riprogettazione
rispettosa delle esigenze manifestate dalle comunita' locali;
      che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con nota
8 settembre   2005,  ha  comunicato  a  RFI  ulteriori  direttive  di
carattere  tecnico  relative  alle  decisioni  emerse nel corso degli
incontri tra le parti succedutisi nei mesi precedenti;
      che  la  Regione  Veneto,  con nota 27 ottobre 2005, preso atto
dell'esigenza  di contenimento del costo, nel confermare le richieste
di  cui  alla  richiamata  delibera,  ha  formulato  la  proposta  di
articolare la realizzazione dell'opera in due distinte fasi;
      che  RFI,  sulla  base  delle  indicazioni  del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e della Regione Veneto sopra riportate
e   di   quanto  concordato  in  ulteriori  successive  riunioni,  ha
provveduto  a redigere uno specifico studio integrativo che recepisce
le richieste avanzate;
      che lo studio integrativo elaborato da RFI concerne:
        ulteriori mitigazioni da realizzare nel comune di Verona;
        la   nuova  interconnessione  di  Vicenza  tra  Montebello  e
l'ingresso  agli  impianti  di stazione nella zona di Ponte Alto, con
ristrutturazione  del  dispositivo dei binari e dei relativi impianti
di   sicurezza   e   la  costruzione  di  un  parcheggio  nella  zona
dell'attuale scalo merci;
        il prolungamento della galleria a San Martino Buon Albergo;
        l'attrezzaggio     delle    stazioni/fermate    del    tratto
Vicenza-Padova  agli standard del «Servizio ferroviario metropolitano
regionale» (SFMR);
        adeguamenti  degli impianti sulla linea storica nei tratti di
affiancamento tra le due linee;
      che  nelle  suddette  riunioni era stato altresi' concordato di
articolare  il  progetto in una 1^ fase, funzionalmente indipendente,
costituita  dalla realizzazione del tracciato della nuova linea AV/AC
tra Verona e Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova; mentre il
completamento  dell'opera  veniva rinviato all'approfondimento di due
alternative  di  tracciato  per  la  tratta  centrale,  consistenti -
rispettivamente - nell'adozione del tracciato originario del progetto
preliminare   tra   Montebello   e   Grisignano   di  Zocco  o  nella
realizzazione  di un tratto di linea in galleria tra la zona di Ponte
Alto,  presso  la  stazione di Vicenza, e la zona di Lerino, a est di
Vicenza,  con prosecuzione in affiancamento alla linea storica fino a
Grisignano di Zocco;
      che  il  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio,
con  nota  21 dicembre  2005  ha  trasmesso il parere favorevole, con
prescrizioni,  della Commissione speciale VIA sul progetto originario
del 2003;
      che  e'  stato  acquisito  in  incontri  tecnici  il parere del
Ministero  per i beni e le attivita' culturali, che si e' pronunziato
con  prescrizioni,  e  che  si  e'  riservato di formalizzare proprio
parere;
      che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone
le  prescrizioni  da  formulare in sede di approvazione del progetto,
esponendo   le   motivazioni   in  caso  di  mancato  recepimento  di
osservazioni avanzate nella fase istruttoria;
      che,  per quanto concerne la 2^ fase funzionale dell'opera, nel
corso   di   incontri   tecnici  tenuti  presso  il  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti con la Regione nei mesi di dicembre
2005  e gennaio 2006 sono stati definiti gli interventi relativi, che
si   sostanziano  nella  realizzazione  di  un  nuovo  tracciato  che
sottoattraversa, in galleria, la stazione di Vicenza fino a Setteca',
in   prossimita'  dell'attuale  fermata  di  Lerino,  e  prosegue  in
affiancamento  alla  ferrovia  esistente  per  Lerino e Grisignano di
Zocco;
      che, per quanto concerne la suddetta 2^ fase, e' stato peraltro
solo  indicato  il  corridoio  nell'ambito  del  quale  si colloca il
tracciato  della  nuova  linea  AV/AC,  senza  procedere alla formale
localizzazione  urbanistica  ed alla valutazione della compatibilita'
ambientale;
    sotto l'aspetto attuativo
      che  il  soggetto  aggiudicatore  viene  individuato nella Rete
ferroviaria italiana S.p.a.;
      che l'opera verra' realizzata mediante affidamento a Contraente
generale;
      che   l'intero   periodo   di   progettazione,  approvazione  e
costruzione  della  1^ e 2^ fase dell'intervento e' pari a circa 11,5
anni  mentre  la  durata del solo periodo di realizzazione e' stimato
essere pari a circa 5,5 anni;
      che  la  data di inizio dei lavori prevista e' il 2009 e quella
di attivazione del modello completo (1^ e 2^ fase) e' il 2014;
    sotto l'aspetto finanziario
      che  il  costo  del  progetto,  comprensivo  delle prescrizioni
sviluppate  nello  studio  integrativo  redatto  da RFI, in relazione
all'articolazione  in fasi, risulta dal seguente prospetto, nel quale
il  costo  stesso  viene  posto a confronto con il costo del progetto
originario del 2003:

           ---->  Vedere Tabella a pag. 95 del S.O.  <----

      che,  come  precisato  nella  scheda  economico-finanziaria  ex
delibera n. 63/2003, risultano disponibili, a valere sulle risorse di
cui al Contratto di programma 1994-2000, 156,3 milioni di euro;
      che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone
di  autorizzare  RFI a stipulare apposito accordo di programma con il
Comune  di  Vicenza  affinche',  nell'ambito  delle  future dotazioni
finanziarie,  possa  essere corrisposto un contributo entro il limite
di  spesa di 115 milioni di euro per le opere necessarie ad integrare
la viabilita' comunale con la prevista stazione di Vicenza;
      che  l'analisi  costi-benefici presenta un valore attuale netto
economico  negativo  pari a -504 milioni di euro, mentre l'analisi di
redditivita'  del  progetto  evidenzia un tasso di rendimento interno
economico quantificato nel 3,80 per cento;
      che  il valore attuale netto economico e il tasso di rendimento
interno  economico  del progetto nel caso di sola realizzazione della
1ª  fase  sono  rispettivamente pari a 293 milioni di euro e 5,80 per
cento;
  2. delle   risultanze   della   seduta   ed  in  particolare  della
circostanza  che  il  rappresentante  del  Ministero  per i beni e le
attivita'  culturali, presente alla seduta stessa, conferma il parere
favorevole,   con   prescrizioni,   della   propria   Amministrazione
sull'opera,  con eccezione della tratta compresa tra il chilometro 36
e il chilometro 60;
                              Delibera:
1. Approvazione progetto preliminare
    1.1   Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  3  del  decreto
legislativo  n.  190/2002, come modificato dal decreto legislativo n.
189/2005,  nonche'  ai  sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente
della  Repubblica  n.  327/2001,  come  modificato  - da ultimo - dal
decreto  legislativo n. 330/2004, e' approvato, con le prescrizioni e
le  raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti,   anche   ai   fini  dell'attestazione  di  compatibilita'
ambientale  e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio,
il   progetto   preliminare   del   «collegamento  ferroviario  AV/AC
Verona-Padova»,  limitatamente  alle  tratte  di 1^ fase tra Verona e
Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova.
  E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed
edilizio,  l'intesa  Stato-Regione  sulla  localizzazione  dell'opera
limitatamente alle tratte di cui sopra.
  1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n.
190/2002,  l'importo di 3.333 milioni di euro, di cui alla precedente
«presa  d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento di 1^
fase.
  1.3  Le  prescrizioni  citate  al  punto 1.1, a cui e' condizionata
l'approvazione   del   progetto,   sono   riportate   nella  parte  I
dell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.
  Le  raccomandazioni  proposte  dal Ministero delle infrastrutture e
dei  trasporti  sono riportate nella parte II del citato allegato: il
soggetto  aggiudicatore,  qualora  ritenga di non poter dar seguito a
qualcuna  di  dette  raccomandazioni, fornira', al riguardo, puntuale
motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le
proprie  valutazioni  e  di  proporre a questo Comitato, se del caso,
misure alternative.
  1.4  L'approvazione  di  cui  al punto precedente e' effettuata nel
presupposto  che  il  parere  formale  del  Ministero per i beni e le
attivita'   culturali   non   sia   condizionato   all'osservanza  di
prescrizioni  ulteriori  rispetto  a  quelle  esposte  negli incontri
tecnici  e  prese in considerazione nella relazione istruttoria e nei
relativi   allegati.   Nell'ipotesi   contraria  il  Ministero  delle
infrastrutture   e   dei   trasporti   dovra'  formulare  le  proprie
valutazioni  in  merito  e proporre prescrizioni e raccomandazioni ad
integrazione e/o modificazione delle prescrizioni di cui all'allegato
1:  in  tal  caso  il  progetto medesimo dovra' essere ripresentato a
questo Comitato per l'approvazione.
  1.5  Per  la  rimanente  tratta,  per  la quale, come esposto nella
«presa  d'atto»,  e'  solo  individuato  il corridoio nell'ambito del
quale  si  colloca  il tracciato della nuova linea AV/AC, si rinvia -
per  la  valutazione  della  formale  localizzazione urbanistica e la
compatibilita'  ambientale  -  al  relativo  progetto  definitivo che
dovra'  essere  presentato,  ai  sensi  dell'art. 4-bis, comma 5, del
decreto   legislativo   n.   190/2002,  come  integrato  dal  decreto
legislativo  n.  189/2005,  contestualmente  alla  presentazione  del
progetto definitivo delle tratte oggetto dell'odierna approvazione.
2. Copertura finanziaria
  La  individuazione  della copertura finanziaria sara' effettuata in
sede  di  esame  del  progetto  definitivo  anche  in  relazione alle
risultanze  del  piano  economico-finanziario  previsto  dall'art. 4,
comma 134 e seguenti, della legge 24 dicembre 2003, n. 350.
  Il  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti, in occasione
della sottoposizione di detto progetto a questo Comitato, provvedera'
ad aggiornare la scheda ex delibera n. 63/2003, indicando le fonti di
copertura  dell'opera  e riportando la prevista distribuzione annuale
dei  costi,  fermo  restando  che  la  quota  da porre a carico delle
risorse    destinate    all'attuazione   del   1°   programma   delle
infrastrutture  strategiche  per  l'intero  complesso  di  interventi
riconducibili   alla   voce  «asse  ferroviario  sull'itinerario  del
Corridoio  5 Lione Kiev (Torino-Trieste)» non potra' superare - salva
compensazione - quella indicata nella delibera n. 121/2001.
3. Assegnazione CUP
  L'approvazione  del  progetto  preliminare  di  cui  al  punto 1 e'
subordinata  all'assegnazione del CUP (codice unico di progetto), che
il  soggetto  aggiudicatore  e'  tenuto  a richiedere entro 30 giorni
dalla  data  di  pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta
Ufficiale:  esso,  ai  sensi  della  delibera n. 24/2004 citata nelle
premesse,   va  evidenziato  nella  documentazione  amministrativa  e
contabile riguardante l'opera di cui alla presente delibera.
4. Disposizioni finali
  4.1  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei
documenti   componenti  il  progetto  preliminare  approvato  con  la
presente delibera.
  4.2 La Commissione VIA procedera' - ai sensi dell'art. 20, comma 4,
del decreto legislativo n. 190/2002 - a verificare l'ottemperanza del
progetto   definitivo   alle   prescrizioni   del   provvedimento  di
compatibilita'  ambientale  e  ad  effettuare gli opportuni controlli
sull'esatto  adempimento  dei contenuti e delle prescrizioni di detto
provvedimento.
  Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti, in sede di
approvazione   della   progettazione   definitiva,  provvedera'  alla
verifica   di  ottemperanza  alle  prescrizioni  che  debbono  essere
recepite in tale fase;
  Il   soggetto   aggiudicatore   procedera'   alla   verifica  delle
prescrizioni  che  debbono  essere  attuate  nelle  fasi  successive,
fornendo  assicurazione al riguardo al Ministero delle infrastrutture
e  dei  trasporti  e  curando,  tra  l'altro,  che le prescrizioni da
assolvere   nella   fase   di  cantierizzazione  siano  inserite  nel
capitolato  speciale  di  appalto e poste a carico dell'esecutore dei
lavori.
  4.3  Il  suddetto  Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di
supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti
di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla
normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui
alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
  4.4  Questo  Comitato  si  riserva,  in  fase  di  approvazione del
progetto   definitivo   dell'opera   e  in  adesione  alle  richieste
rappresentate  nella  citata  nota  del  coordinatore del Comitato di
coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare
prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia,
prevedendo  -  tra l'altro - lo svolgimento di accertamenti anche nei
confronti    degli    eventuali    subcontraenti   e   subaffidatari,
indipendentemente  dall'importo  dei  lavori, e forme di monitoraggio
durante la realizzazione dei lavori.

    Roma, 29 marzo 2006


                                                      Il Presidente
                                                        Berlusconi


Il segretario del CIPE
      Baldassarri

Registrato alla Corte dei conti il 7 novembre 2006
Ufficio  di controllo Ministeri economico-finanziari, Registro n. 6 -
Economia e finanze, foglio n. 130