(Regolamento di esecuzione della L. 26 luglio 1975, n. 354-art. 37)
                              Art. 37. 
                      Corrispondenza telefonica 

 
  La corrispondenza telefonica dei condannati e degli internati con i
familiari   e   i   conviventi   e'   autorizzata   dalla   direzione
dell'istituto. 
  I detenuti e gli internati sono ammessi a corrispondenza telefonica
con i familiari una  volta  ogni  quindici  giorni,  allorquando  non
abbiano usufruito di colloqui con gli stessi. 
  E' concessa autorizzazione, oltre i limiti stabiliti nel precedente
comma, in considerazione di particolari e seri motivi. 
  La corrispondenza telefonica con altre persone e' ammessa quando vi
siano ragioni di particolare urgenza. 
  Per gli stessi motivi che consentono la sottoposizione a  visto  di
controllo della corrispondenza epistolare,  le  autorita'  competenti
per il visto possono autorizzare la conversazione disponendo che essa
sia  ascoltata  e  eventualmente  registrata,  a  mezzo   di   idonee
apparecchiature.  Dell'ascolto  e   della   registrazione   e'   dato
preventivo avviso agli interlocutori. 
  In ogni istituto sono  installati  uno  o  piu'  posti  telefonici,
secondo le occorrenze. 
  Il detenuto o l'internato che intenda effettuare  la  comunicazione
telefonica deve rivolgere istanza scritta  all'autorita'  competente,
indicando il numero richiesto, la persona con cui deve  corrispondere
e, nei casi di cui al terzo e quarto comma del presente  articolo,  i
motivi dell'istanza. 
  Il contatto telefonico viene stabilito dal personale dell'istituto.
La durata massima della conversazione telefonica e' di sei minuti. 
  La   corrispondenza    telefonica    e'    effettuata    a    spese
dell'interessato. 
  La contabilizzazione della spesa avviene per ciascuna telefonata  e
contestualmente ad essa. 
  In caso di chiamata dall'esterno diretta  ad  avere  corrispondenza
telefonica  con  i  detenuti  e  gli  internati,  e'   data   notizia
all'interessato  del  nominativo  dichiarato  dalla  persona  che  ha
chiamato.