ATTO FINALE Al termine dei negoziati tra le delegazioni della Repubblica italiana e della Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, i Plenipotenziari dei due Governi hanno firmato oggi a Osimo (Ancona): 1. Un Trattato tra i due Paesi con dieci Allegati; 2. Un Accordo sulla promozione della cooperazione economica tra i due Paesi con quattro Allegati. I due Accordi saranno ratificati secondo le procedure costituzionali in vigore nei due Paesi nel piu' breve tempo. Gli strumenti di ratifica dei due Accordi saranno scambiati alla stessa data, ed i due Accordi entreranno in vigore simultaneamente il giorno dello scambio degli strumenti di ratifica. Fatto a Osimo (Ancona), il 10 novembre 1975, in due originali in lingua francese. M. RUMOR M. MINIC ------------------------ Il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica italiana Osimo (Ancona), 10 novembre 1975 Signor Ministro, riferendomi all'articolo 3 del Trattato firmato oggi tra i nostri due Paesi, ed in deroga a quanto ivi previsto, ho l'onore di comunicare a V.E. quanto segue: Le persone che, in base allo scambio di lettere in materia di cittadinanza, ricevono il congedo dalla cittadinanza jugoslava e si trasferiscono in Italia, sono considerate, nei confronti della legislazione italiana, come se non avessero perduto la cittadinanza italiana. Voglia gradire, Signor Ministro, le assicurazioni della mia alta considerazione. M. RUMOR S.E. il Signor Milos MINIC Vice Presidente del Consiglio esecutivo federale e Segretario federale agli Affari Esteri della RSF di Jugoslavia -------------------- Il Vice Presidente del Consiglio esecutivo federale e Segretario federale agli Affari Esteri della RSF di Jugoslavia Osimo (Ancona), 10 novembre 1975 Signor Ministro, ho l'onore di confermare di aver ricevuto la lettera di V.E. del seguente tenore: "Riferendomi all'articolo 3 del Trattato firmato oggi tra i nostri due Paesi, ed in deroga a quanto ivi previsto, ho l'onore di comunicare a V.E. quanto segue: "Le persone che, in base allo scambio di lettere in materia di cittadinanza, ricevono il congedo dalla cittadinanza jugoslava e si trasferiscono in Italia, sono considerate, nei confronti della legislazione italiana, come se non avessero perduto la cittadinanza italiana". Ho l'onore di comunicarLe che il mio Governo non ha obbiezioni da formulare a quanto precede. Voglia gradire, Signor Ministro, le assicurazioni della mia alta considerazione. M. MINIC S.E. il Signor Mariano RUMOR Ministro degli Affari Esteri della Repubblica italiana