Art. 21. 
                Caratteristica di isolamento termico 
 
  La caratteristica di isolamento  termico  degli  edifici,  chiamata
coefficiente  volumico  globale  di  dispersione  termica,  viene  di
seguito indicata col simbolo Cg. Il coefficiente Cg  e'  espresso  in
chilocalorie per ora, per metro cubo e per grado  centigrado  (kcal/h
m3 °C) oppure in Watt per metro cubo e per grado centigrado (W/3  °C)
ed e' dato dalla somma di due termini: Cd + Cv, dove: 
    Cd = rappresenta la potenza termica dispersa per trasmissione per
ogni unita' di volume e per ogni grado centigrado  di  differenza  di
temperatura; 
    Cv  =  rappresenta  la  potenza   termica   necessaria   per   il
riscaldamento dell'aria di ricambio per ogni unita' di volume  e  per
ogni grado centigrado di differenza di temperatura. 
  Il valore ed non deve superare il  valore  fissato  dai  presidenti
delle giunte regionali per ciascun comune delle rispettive regioni in
base a quanto indicato nel decreto. 
  Il coefficiente Cd dell'edificio si calcola  mediante  la  formula:
dispersioni per trasmissione 
    

                  dispersioni per trasmissione
            Cd = -------------------------------
                          V•Δt

    
  dove: 
    V = e' il volume dell'edificio come specificato  nel  decreto  ed
espresso in m3 ; 
    Δt = e' uguale a ti -te (°C) dove ti e'  la  temperatura  interna
dell'aria pari a 20 °C e te  e'  la  temperatura  esterna  minima  di
progetto indicata nell'allegato 1. 
  Le dispersioni termiche per trasmissione  devono  essere  calcolate
senza tener conto degli  aumenti  previsti  per  l'intermittenza  del
funzionamento. 
  Il valore di Cd in singoli ambienti dell'edificio non deve superare
quanto prescritto nel decreto. 
  Il coefficiente Cv  dell'edificio,  relativo  alle  dispersioni  di
calore per rinnovo dell'aria, si calcola come prodotto del  numero  n
dei ricambi di aria orari, fissato dalle normative vigenti, per  0,35
se espresso in W/m3 °C o per 0,3 se espresso in kcal/h m3 °C. Da tale
valore si detrae il rapporto tra la potenza eventualmente  recuperata
con idonee apparecchiature, ed il prodotto del volume per  il  Δt  di
progetto. 
  Per gli edifici della categoria E.1, n e' assunto convenzionalmente
uguale a 0,5. 
  Con l'esclusione degli edifici della categoria  E.1,  l'impiego  di
apparecchiature per il recupero del calore disperso  per  il  rinnovo
dell'aria,  quando  detto  rinnovo  avviene   mediante   ventilazione
meccanica, e' richiesto se la portata d'aria  di  ricambio  G  ed  il
numero di ore annue  di  funzionamento  M,  calcolato  in  base  alla
destinazione  dell'edificio   ed   alla   durata   del   periodo   di
riscaldamento indicata nel decreto, sono superiori ai valori  fissati
nel decreto stesso. In tali casi il valore di  Cv  dell'edificio  non
deve superare il 50% del valore che si  avrebbe  senza  l'impiego  di
dette apparecchiature. 
  La portata d'aria di ricambio G e' calcolata come prodotto di n• V1
, dove per V1 ,  si  intende  il  volume  di  edificio  al  quale  e'
applicata la ventilazione meccanica, espresso in m3 .