(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato 1
                 MODIFICHE DA APPORTARE AL RIASSUNTO
                 DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
    4.4. Speciali avvertenze e precauzioni d'uso.
    Prima  di  istituire  la  terapia  con  il  Cefaclor, deve essere
attentamente  valutato  il  rapporto beneficio/rischio per il singolo
paziente,  in  particolare  si  raccomanda  di effettuare una attenta
anamnesi  familiare  ed  individuale  relativamente  alla comparsa di
reazioni da ipersensibilita' a questo o ad altri medicinali.
    Si  deve  attentamente  valutare  se  il  paziente  e'  risultato
precedentemente ipersensibile alle cefalosporine ed alle penicilline.
I  derivati della cefalosporina C dovrebbero essere somministrati con
prudenza  ai  pazienti  penicillino-sensibili.  Vi  sono prove di una
parziale   allergenicita'   crociata   tra   le   penicilline   e  le
cefalosporine.
    Pertanto  devono  essere  adottate  precauzioni utili a prevenire
reazioni indesiderate.
    Vi  sono  stati pazienti che hanno avuto gravi reazioni (compresa
l'anafilassi)  in  seguito  alla  somministrazione  di  penicilline o
cefalosporine,  reazioni IgE mediate che si manifestano solitamente a
livello cutaneo, gastroenterico, respiratorio e cardiocircolatorio.
    I  sintomi  possono  essere:  ipotensione  grave  ed  improvvisa,
accelerazione  e  rallentamento  del  battito  cardiaco, stanchezza o
debolezza   insolite,   ansia,   agitazione,  vertigine,  perdita  di
coscienza,  difficolta'  della  respirazione  o  della  deglutizione,
prurito generalizzato specialmente alle piante dei piedi e alle palme
delle  mani,  orticaria con o senza angioedema (aree cutanee gonfie e
pruriginose  localizzate  piu'  frequentemente  alle  estremita',  ai
genitali  esterni  e al viso, soprattutto nella regione degli occhi e
delle  labbra),  arrossamento  della  cute  specialmente intorno alle
orecchie,  cianosi,  sudorazione  abbondante,  nausea, vomito, dolori
addominali crampiformi, diarrea.
    4.8. Effetti indesiderati.
    Le  reazioni  avverse  considerate correlabili al trattamento con
cefaclor vengono qui riportate.
    Ipersensibilita':  Si sono osservate reazioni di ipersensibilita'
nell'1,5%  dei  pazienti,  comprese  le  eruzioni morbilliformi (1 su
100).  Prurito,  orticaria  e test di Coombs positivo si osservano in
meno di 1 paziente su 200 trattati.
    Sono  state  riportate  reazioni  generalizzate tipo «malattie da
siero-simili»  con  l'uso  del  cefaclor.  Queste sono caratterizzate
dalla  presenza di eritema multiforme, rash ed altre manifestazioni a
carico  della  cute,  accompagnate  da artriti/artralgie, con o senza
febbre, e si differenziano dalla classica malattia da siero in quanto
la  linfoadenopatia e la proteinuria sono raramente presenti, mancano
complessi  immuni  circolanti  e  non  c'e'  evidenza  a tutt'oggi di
sequele della reazione.
    Tali  reazioni  sono  state  riportate  con maggior frequenza nei
bambini  che  negli adulti, con un'incidenza di 1 su 200 (0,5%) in un
lavoro  clinico,  di 2 su 8.346 (0,024%) in altri lavori clinici (con
una  incidenza nei bambini pari allo 0,055%) ed infine di 1 su 38.000
(0,003%) nell'ambito di eventi spontanei.
    I  segni  ed  i sintomi si manifestano pochi giorni dopo l'inizio
della terapia e cessano pochi giorni dopo la sua conclusione.
    Solo    occasionalmente    queste    reazioni    hanno    causato
ospedalizzazione, che generalmente e' stata di breve durata (in media
da 2 a 3 giorni, secondo gli studi di «Post-Marketing Surveillance»).
    Nei  pazienti  che  erano  stati ricoverati, la sintomatologia al
momento del ricovero si era dimostrata da leggera a severa e comunque
piu'   grave   nel   bambino.  Gli  antistaminici  ed  i  cortisonici
favoriscono la remissione dei segni e dei sintomi.
    Non sono state riportate sequele gravi.
    Reazioni di ipersensibilita' piu' severe, comprese la sindrome di
Stevens-Johnson,  la necrolisi tossica epidermica e l'anafilassi sono
state  raramente osservate. Sono stati segnalati molto raramente casi
ad   esito  fatale;  l'insorgenza  e  l'evuluzione  di  una  reazione
anafilattica  grave  possono  essere  molto  rapide  pertanto occorre
adottare  tutte  le precauzioni utili a prevenire tali reazioni (vedi
punto  4.4).  L'anafilassi  puo'  essere osservata piu' facilmente in
pazienti allergici alle penicilline.
    Effetti  gastroenterici:  si  evidenziano  in  circa  il 2,5% dei
pazienti,   compresa  la  diarrea  (1  su  70  trattati).  La  colite
pseudomembranosa  puo' essere osservata durante e dopo il trattamento
antibiotico.  Raramente  si  osservano  nausea  e  vomito. Con alcune
penicilline  ed  altre cefalosporine raramente si evidenziano epatite
transitoria ed ittero colestatico.
    Altri:  angioedema,  eosinofilia  (1  su 50 trattati), prurito ai
genitali,  moniliasi  vaginale  e  vaginite  (meno  di  1  su 100) e,
raramente, trombocitopenia e nefrite interstiziale reversibile.
    Sono  stati  segnalati  casi  di  anemia  emolitica  in seguito a
trattamento con cefalosporine.
    Eventi per i quali la correlabilita' non e' certa:
      Sistema   nervoso   centrale:   raramente   vengono   riportate
iperattivita'   reversibile,   irrequietezza,   insonnia,  confusione
mentale,   ipertonia,   allucinazioni,   senso   di   instabilita'  e
barcollamento, sonnolenza.
    Alterazioni   transitorie  dei  valori  ematochimici  sono  state
riportate. Anche se di eziologia incerta, queste vengono riportate di
seguito come ulteriori informazioni per il clinico.
    Alterazioni  della  funzione  epatica:  sono stati riferiti lievi
aumenti  dei  valori delle SGOT e SGPT, o della fosfatasi alcalina (1
su 40).
    Alterazioni   ematologiche:  cosi'  come  per  altri  antibiotici
beta-lattamici,   sono   stati   riportati  linfocitosi  transitoria,
leucopenia   e,   raramente,   anemia  emolitica,  anemia  aplastica,
agranulocitosi     e    neutropenia    reversibile    di    possibile
significativita'  clinica. Ci sono state rare segnalazioni di aumento
del  tempo  di  protrombina  con  o  senza  sanguinamento  clinico in
pazienti   che  ricevevano  contemporaneamente  cefaclor  e  Warfarin
sodico.
    Alterazioni   renali:   sono   stati   riportati   lievi  aumenti
dell'azotemia  o della creatininemia (meno di 1 su 500) o alterazioni
dell'analisi delle urine (meno di 1 su 200).