Art. 13.
       Inquadramento dei marescialli di seconda e terza classe

  I  vincitori del concorso per titoli di servizio e colloquio di cui
al  precedente  articolo  sono  inquadrati, fino alla copertura delle
aliquote  di  posti  previste dalle lettere b), e), e d) dell'art. 9,
nelle qualifiche messe a concorso secondo la graduatoria di merito.
  I  marescialli di seconda e terza classe, idonei al concorso di cui
al  precedente  articolo,  che  non  hanno trovato collocazione nella
qualifica  di  vice ispettore per mancanza di posti disponibili, sono
inquadrati, anche in soprannumero, secondo l'ordine della graduatoria
di merito, nella qualifica di sovrintendente capo, seguendo nel ruolo
il personale di cui al nono comma dell'art. 10.
  Il   personale   di  cui  al  precedente  comma,  inquadrato  nelle
qualifiche di ispettore principale, di ispettore, di vice ispettore o
di  sovrintendente  capo,  che  non abbia demeritato a giudizio della
commissione  di  cui  all'art.  69  del  decreto del Presidente della
Repubblica  24  aprile  1982,  n. 335, consegue l'inquadramento nelle
qualifiche superiori o nel ruolo degli ispettori, progredendo in tale
ruolo  fino  alla  qualifica  di  ispettore  capo,  in relazione alle
vacanze  che  si  verificheranno  nel  tempo, nelle aliquote di posti
fissate dall'art. 9, lettere a), b) c) e d).
  Gli  inquadramenti di cui al comma precedente sono disposti secondo
l'ordine  di  ruolo,  e  decorrono dalla data in cui si verificano le
vacanze.
  I  marescialli  di  seconda  e  terza  classe  che  non superino il
concorso  o  che  non  vi  partecipino,  sono  inquadrati,  anche  in
soprannumero,  nella qualifica di sovrintendente principale del ruolo
dei sovrintendenti.
  I marescialli di seconda classe sono inquadrati secondo l'ordine di
ruolo  e  con  l'anzianita'  maturata  dall'avanzamento  al  grado di
maresciallo  di  terza  classe, che e' utile ai fini della promozione
alla qualifica di sovrintendente capo.
  I  marescialli  di terza classe sono inquadrati secondo l'ordine di
ruolo,  conservando  l'anzianita' maturata nel grado, che e' utile ai
fini della promozione alla qualifica superiore.