Art. 2.

  In  deroga  alle  disposizioni di cui alla legge 23 aprile 1981, n.
155,  e al decreto-legge 29 luglio 1981, n. 402, convertito in legge,
con modificazioni, dalla legge 26 settembre 1981, n. 537, la gestione
conservativa  del patrimonio della ex Azienda di Stato per le foreste
demaniali  del  Ministero dell'agricoltura e delle foreste provvede a
corrispondere,  per  gli  operai  assunti  a tempo determinato di cui
all'articolo  precedente,  i  contributi agricoli unificati dovuti, a
norma  del  regio decreto-legge 28 novembre 1938, n. 2138, convertito
in  legge,  con  modificazioni,  dalla  legge  2 giugno 1939, n. 739,
mediante versamenti trimestrali dei contributi medesimi per il numero
di  giornate  effettivamente  impiegate  in  ogni trimestre dell'anno
solare.
  Le  denunce  periodiche e i versamenti contributivi sono sottoposti
ai  termini  di  cui al decreto ministeriale 2 giugno 1982 pubblicato
nella  Gazzetta Ufficiale n. 159 dell'11 giugno 1982. Tale disciplina
si  applica altresi' alla denuncia degli operai a tempo indeterminato
e   al   versamento   dei   relativi   contributi   previdenziali   e
assistenziali.
  Le denunce della manodopera assunta dalla gestione conservativa del
patrimonio  della  ex  Azienda  di Stato per le foreste demaniali del
Ministero  dell'agricoltura  e  delle foreste ai sensi della legge 12
aprile  1962, n. 205, e i relativi versamenti dei contributi agricoli
unificati, effettuati fino all'entrata in vigore della presente legge
secondo termini e modalita' diversi da quelli previsti dalle leggi di
cui  al  primo comma, sono considerati validi e soggetti ad eventuale
conguaglio senza gravamenti di interessi per ritardato pagamento.

  La  presente  legge,  munita del sigillo dello Stato, sara' inserta
nella  Raccolta  ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.

  Dato a Roma, addi' 5 aprile 1985

                               PERTINI

                              CRAXI,  Presidente  del  Consiglio  dei
                                Ministri

Visto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI