(parte 2)
legge  752, il documento del Piano sciogliera' le opzioni e conterra'
le scelte da sottoporre alle decisioni del CIPE. Si sottolinea che il
dettato  legislativo  della  legge 752, analogamente a quanto dispone
per  il  settore  propriamente  agricolo,  affida  al CIPE in materia
forestale  il  duplice  compito di deliberare sulle azioni del Piano,
definendolo  e  disciplinandolo,  e  di  ripartire  tra  esse i fondi
disponibili.
Le  determinazioni  del  Piano  si tradurranno percio', attraverso le
decisioni  del  CIPE,  in  disposizioni  attuative  incluse quelle di
carattere finanziario.
255.  Nel  capitolo  precedente sono state identificate ed illustrate
nella   loro   tipologia   nove  azioni  che  insieme  compongono  la
configurazione  operativa  del  Piano.  Ai  fini  di  una  ipotesi di
ripartizione delle risorse finanziarie, le azioni indicate si possono
ricondurre sotto i quattro gruppi seguenti:
a) miglioramento della gestione forestale;
b) manutenzione e sviluppo: boschi poveri;
manutenzione e sviluppo: pioppicoltura e arboricoltura produttiva;
manutenzione e sviluppo: specie pregiate;
c) ricerca
informazione
promozione e mercato
d) verde urbano.
I  raggruppamenti  tengono conto di un certo rado di affinita' tra le
singole  azioni e, quindi, della flessibilita' nell'allocazione delle
risorse tra azioni appartenenti al medesimo gruppo.
Assunzioni ed ipotesi di riparto
256.  Sulla base delle considerazioni fatte circa l'effettivo arco di
tempo triennale in cui si dislochera' la spesa e tenendo anche conto,
alla  luce  dell'esperienza,  dei  tempi amministrativi e tecnici che
caratterizzano   le   fasi   di  avvio,  e'  ragionevole  prendere  a
riferimento,  per  ciascuno degli anni dal 1988 al 1990, una cifra di
lire  166  miliardi  come  somma  disponibile  per  il riparto tra le
diverse  azioni.  Si  tratta, e' bene ripeterlo, di una assunzione di
massima.
Su  questa  base  un'ipotesi  plausibile  potrebbe  essere  quella di
concentrare  le  risorse  finanziarie sui primi due gruppi di azioni,
dato  il  forte  rilievo  ai  fini di interventi che si collocano nel
cuore della politica forestale delineata nel Piano. Si potrebbe cosi'
avere  la seguente ripartizione, riferita ai quattro gruppi di azioni
indicati al paragrafo precedente:
- azioni lettera a): 45 miliardi
- azioni lettera b): 90 miliardi
- azioni lettera c): 21 miliardi
- azioni lettera d): 13 miliardi.
All'interno  di  ciascun gruppo di azioni sono naturalmente possibili
diverse  ipotesi  di  sottoripartizione.  Si determinano interessanti
margini   per  una  gestione  flessibile  del  Piano,  attraverso  le
determinazioni affidate al CIPE.
257.  Le  ipotesi  finanziarie sopra indicate si combinano variamente
con  ipotesi  concrete  di  possibili  meccanismi  applicabili che si
indicano  qui di seguito. Non si danno cifre sui risultati in termini
di  superficie,  per  azioni,  come quelle sotto la lettera c), i cui
risultati non sono direttamente quantificabili.
258.  Per  quanto concerne il miglioramento della gestione forestale,
che  potrebbe  indicativamente  assorbire  i  due  terzi  della cifra
attribuita  alle  azioni  della  lettera a), si possono prevedere due
tipi  di contribuzioni: una contribuzione "una tantum" come incentivo
alla formazione dei consorzi e una contribuzione corrente.
Se si ipotizza una cifra di 200.000 L/ha come contributo "una tantum"
e  una  cifra 50.000 L/ha come contributo corrente annuo, si potrebbe
attivare,  complessivamente,  forme  consortili su 120/140.000 ettari
nel triennio.
Potra' essere previsto inoltre un contributo alla redazione dei piani
di assestamento.
Nell'ambito   dei   fondi  destinati  alle  azioni  per  lo  sviluppo
tecnologico  sara'  previsto anche il cofinanziamento della attivita'
di formazione professionale.
259.  Per  quanto  concerne  le  azioni indicate sotto la lettera b),
cioe'  quelle  indirizzate  alla  manutenzione ed allo sviluppo delle
foreste  esistenti,  si fanno le seguenti ipotesi per le tre distinte
tipologie   di   intervento:  boschi  poveri,  pioppicoltura,  specie
pregiate.
260.  Boschi  poveri.  E'  questo  l'intervento  di maggior rilievo e
merita  di  avere  una  parte  importante,  sino  a  due  terzi delle
disponibilita' ipotizzate per il gruppo di azioni qui considerato.
Si puo' prevedere un contributo annuo sino a 500.000 L/ha (contributo
medio:  400.000  L/ha).  In  tale caso si potrebbe intervenire su una
superficie  di  100.000 ha nella ipotesi di spesa di 40 miliardi e di
150.000   ha  nella  ipotesi  di  60  miliardi.  Data  la  situazione
estremamente  variegata  del nostro patrimonio boschivo in termini di
assetto  eonomico,  si  potrebbe ipotizzare contributi articolati con
conseguenze e superfici interessate.
I  contributi  in  esame, data la natura delle operazioni colturali a
cui  si  riferiscono, possono essere cumulabili con altre provvidenze
finanziarie   gia'   in   essere,  anche  concernenti  diradamenti  e
conversioni   di   cedui,  purche'  non  si  ecceda  il  costo  degli
interventi.
261.  Pioppicoltura  e  arboricoltura produttiva (castagno, sughero).
Ipotizzando   un  contributo  annuo  di  300.000  L/ha,  si  potrebbe
intervenire,  rispettivamente  con  18, 21 e 24 miliardi di spesa, su
una superficie di 60.000, 70.000 e 80.000 ettari.
Tali   superfici   sono   da  raffrontare,  ad  esempio,  con  quella
complessiva  a  pioppo,  forma  di arboricoltura da legno attualmente
sviluppata,  che  e'  valutabile  in  circa  120-130.000  ha.  Sempre
guardando  al  pioppo, se si considera che la produzione nazionale in
complesso  offre  un reddito lordo annuo stimabile in 65-70 miliardi,
l'aumento  di  reddito  aggregato derivante dai minori costi per cure
(nel  caso  che queste vengano gia' realizzate) o dal miglior accesso
al  mercato  (nel  caso  che  queste  vengano  gia' realizzate) o dal
miglior  accesso al mercato (nel caso che le cure siano stimolate dai
finanziamenti),  risulterebbe  piuttosto  consistente,  e  capace  di
generare,  quando  assicurato  su un arco temporale lungo, una spinta
all'aumento della superficie forestata.
Anche  in  questo  caso  i  contributi  indicati  devono considerarsi
cumulabili  con  altri  finanziamenti gia' previsti nell'ambito della
legislazione  nazionale  e  regionale, purche' non si ecceda il costo
dell'intervento.
262.  Specie  pregiate.  Ipotizzando  un  contributo  "una tantum" di
1.000.000  L/ha,  si potrebbe intervenire su una superficie di 10.000
ha all'anno, per complessivi 30.000 ha nell'arco del triennio.
A  titolo  di  confronto,  anche  se solo parzialmente pertinente, si
osserva  che  l'attuale  ritmo  di  rimboschimento  e'  stimabile  in
5-10.000 ha all'anno.
Poiche'   la   finalita'  perseguita  attraverso  le  azioni  per  il
rimboschimento  con  specie  pregiate  e'  quella di creare motivi di
"preferenza"  da  parte  degli  operatori, i contributi indicati sono
comulabili  con ogni forma gia' in essere di incentivo alle attivita'
di rimboschimento, purche' non si ecceda il costo dell'intervento.
163.  Per  quanto concerne il verde urbano, ipotizzando un contributo
di  5.000.000  L/ha  "una  tantum",  si potrebbe attivare un processo
riguardante  annualmente 6600, 5000 e 2600 ha, rispettivamente, nelle
tre  ipotesi  di  spesa  (19.800,  15.000  e 7800 ha, rispettivamente
nell'arco   del   triennio).   Il  calcolo  ha  un  valore  puramente
indicativo. L'ipotesi plausibile di fare ricorso a mutui con la Cassa
Depositi  e  Prestiti  comporta ovviamente una diversa modulazione di
effetti, a parita' di esborsi netti di finanza pubblica.
                         Elementi statistici
Si   ritiene   utile   accompagnare  il  testo  con  alcuni  elementi
statistici.
Gli  elementi  presentati  costituiscono  corredo  al testo proposto,
senza alcuna pretesa di completezza.
            SUPERFICI E MASSE LEGNOSE DEI BOSCHI ITALIANI
                     Superficie Massa legnosa Massa legnosa
                      (ettari) presente per ettaro
                                     (metri cubi) (metri cubi/
                                                         ettaro)
Boschi cedui 3.858.300 337.859.684 88
Fustaie 2.557.600 419.610.101 163
Altre formazioni
(arbustei, macchia
mediterranea,
riparie, altro) 2.239.200 - -
TOTALE 8.657.100 - -
Fonte: Inventario Forestale Nazionale

   ---->  Vedere Immagini da Pag. 75 a Pag. 80 della G.U.   <----