Art. 5. Il prospetto di ogni cedola e' limitato da una cornicetta simile a quella che contorna l'autoritratto di Raffaello nel corpo del titolo, ma piu' sottile, interrotta, in alto, dalla leggenda "Direzione Generale del Debito Pubblico". Nello spazio interno alla cornice, a ridosso dei lati orizzontali della stessa, sono ricavate due fasce prive di stampa, una superiore ed una inferiore, destinate alla numerazione per lettura magnetica. Nello spazio rimanente, su fondino uguale a quello del corpo del titolo, sono disposte, dall'alto verso il basso, le seguenti leggende: "Buoni del Tesoro poliennali - di scadenza 1 settembre 1990 - Leggi 7 agosto 1982, n. 526 e 22 dicembre - 1986, n. 910 e D.M. 27 agosto 1987 - cedola al (segue la data di pagabilita') Serie N. - di lorde lire (importo in cifre) - pari a nette lire (importo in lettere maiuscole) - per effetto della ritenuta fiscale del 12,50% di cui al D.L. 19 settembre 1986, N. 556 convertito, con modificazioni, nella legge 17 novembre 1986, n. 759, come modificato dal D.L. 27.8.1987, n. 348 e dalla L. 21.11.1987, n. 477". Il numero cedolare e' ripetuto due volte in due piccoli riquadri, privi della stampa del fondo, posti rispettivamente in alto a sinistra ed in basso a destra. Al di sotto del numero cedolare che si trova in alto a sinistra, e' riportato in cifre il tasso di interesse "11,25%", mentre in uno spazio quadrangolare in alto a destra, delimitato da un filo di cornice, sono disposte, dall'alto verso il basso, le seguenti leggende: "pagabile il (segue la data di pagabilita' della cedola) - lire - (importo in cifre) - nette". Sulla sinistra, al di sotto della leggenda "Serie", vi e' uno spazio circolare bianco, privo di sottofondo, per l'apposizione del bollino a secco con l'emblema dello Stato e la leggenda circolare "Debito Pubblico della Repubblica Italiana".