IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto   il   decreto   della   Direzione  generale  del  Tesoro  n.
626376/66/AU-125 del 12  dicembre  1986,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale  n.  296  del  22  dicembre 1986, con cui e' stata disposta
un'emissione di certificati di credito del Tesoro a  tasso  variabile
al  portatore,  della durata di sette anni, con godimento 19 dicembre
1986, fino all'importo di lire 500  miliardi,  successivamente  tutti
sottoscritti;
  Visti,  in particolare, gli articoli 2 e 7 del suddetto decreto del
12 dicembre 1986, ove si prevede:
   che  i portatori dei titoli possono richiedere, nel periodo dal 19
al 31 dicembre 1987, la conversione dei medesimi  in  certificati  di
credito del Tesoro al tasso fisso lordo dell'8,75% annuale, di durata
sessennale con godimento 19 dicembre 1987;
   che  con  successivo decreto ministeriale si provvede ad accertare
l'importo dei certificati di credito a tasso variabile convertiti  in
certificati di credito a tasso fisso;
  Visto il decreto della Direzione generale del tesoro n. 426161/66 -
p.g. - 46 del 7 aprile 1987, pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale  n.
116  del  21  maggio  1987,  con cui fra l'altro, e' stato modificato
l'art. 6 del suddetto decreto del 12 dicembre 1986, disponendo che  i
pagamenti  degli  interessi  verranno  effettuati arrotondando alle 5
lire piu' vicine l'importo della  cedola  relativa  ad  un  ipotetico
taglio da lire un milione, determinando per moltiplicazione le cedole
afferenti agli altri tagli;
  Visto, altresi', l'art. 16 del citato decreto del 12 dicembre 1986,
ove si dispone che i certificati  a  tasso  fisso,  risultanti  dalle
operazioni  di  conversione  di  quelli  a  tasso variabile, verranno
allestiti secondo le caratteristiche da indicare col medesimo decreto
con cui si provvede ad accertare l'importo dei certificati stessi;
  Vista  la  lettera  con cui la Banca d'Italia ha comunicato che, al
termine  delle  operazioni  di  conversione  dei  titoli  in  parola,
l'importo  dei  certificati  convertiti  in  titoli  a tasso fisso e'
risultato pari a L.  25.000.000  e  che,  pertanto,  l'ammontare  dei
certificati a tasso variabile si riduce a L. 499.975.000.000;
  Visto  il  decreto  della  Direzione  generale  del  tesoro  del 21
novembre 1987, pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale  n.  277  del  26
novembre  1987,  con  cui si e' provveduto a determinare nella misura
dell'11,35% il tasso di interesse  annuale  da  corrispondersi  sulla
seconda  cedola  -  di  scadenza  19  dicembre  1988  -  dei suddetti
certificati di credito a tasso variabile,  relativamente  alla  quota
dei medesimi non convertita in titoli a tasso fisso;
  Visto l'art. 5 della legge 7 agosto 1985, n. 428;
                               Decreta:
                               Art. 1.
  Ai  sensi e per gli effetti dell'art. 7, secondo comma, del decreto
ministeriale del 12 dicembre  1986,  meglio  citato  nelle  premesse,
l'importo  dei  certificati  di credito del Tesoro a tasso variabile,
della  durata  di  sette  anni,  con  godimento  19  dicembre   1986,
convertiti  in certificati di credito del Tesoro al tasso fisso lordo
dell'8,75%, di durata sessennale, con  godimento  19  dicembre  1987,
ammonta a L. 25.000.000.
  Di   conseguenza,   l'importo  dei  suddetti  certificati  a  tasso
variabile  si  riduce,  dalle  iniziali  lire  500  miliardi,  a   L.
499.975.000.000.