Art. 14. 1. Il Ministero della sanita', qualora dai controlli effettuati sul latte di provenienza comunitaria siano emersi elementi tali da far ritenere che in uno stabilimento di un Paese membro non siano rispettate le condizioni cui e' subordinato il riconoscimento, ne informa, per il tramite del Ministero degli affari esteri, la competente autorita' centrale del Paese membro e la Commissione delle Comunita' europee. 2. Qualora, tuttavia, emergano dubbi sulla effettiva adozione o sull'adeguatezza delle misure adottate, il Ministero della sanita' attraverso dirette intese con la competente autorita' centrale del Paese membro interessato esamina tutti i mezzi, anche con un sopralluogo presso lo stabilimento contestato, per superare la controversia, informando poi la Commissione delle Comunita' europee delle soluzioni concordate. 3. Quando sia risultato impossibile raggiungere una intesa e sia stata adita la Commissione delle Comunita' europee per acquisire in materia il parere di uno o piu' esperti comunitari, il Ministero della sanita' dispone l'intensificazione dei controlli sul latte proveniente dallo stabilimento contestato, per l'adozione delle misure conseguenti che, come in ogni caso di referto analitico irregolare, possono comportare a richiesta dello speditore o dell'importatore o del loro rappresentante il rinvio del prodotto allo speditore o il suo impiego, ove possibile, per altri scopi non alimentari ovvero ai sensi dell'art. 7, paragrafo 4, della direttiva la sua distruzione. 4. Sulla base delle risultanze della perizia tecnico-sanitaria effettuata dagli esperti comunitari il Ministero della sanita' puo' disporre il provvisorio divieto d'introduzione nel territorio nazionale del latte trattato termicamente proveniente da detto stabilimento. 5. Tale provvedimento di divieto, da notificarsi agli uffici veterinari di confine, porto, aeroporto e dogana interna e, per il tramite del Ministero degli affari esteri, alle competenti autorita' centrali del Paese membro interessato ed alla Commissione delle Comunita' europee, rimane in vigore fino ad una nuova pronuncia ufficiale comunitaria.