IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto l'art. 24, secondo comma, della legge n. 845/1978 che demanda al C.I.P.E. il compito di indicare, in conformita' dei parametri fissati dalla commissione interregionale di cui all'art. 13 della legge n. 281/1979, il limite massimo di spesa, entro cui ciascuna regione puo' autorizzare l'inoltro alla CEE di progetti formativi, per ottenere sia i contributi previsti dal Fondo sociale europeo, sia l'integrazione del fondo di rotazione istituito dall'art. 25 della stessa legge; Vista la proposta del Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 6808/7 in data 6 settembre 1988 di riparto - tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano - della dotazione complessiva di lire 314.940 miliardi del fondo di rotazione 1989, secondo coefficienti percentuali, salvo successive variazioni nelle disponibilita'; Acquisito il parere espresso dalla commissione interregionale ex art. 13 della legge n. 281/1970, nella seduta del 9 marzo 1989; Udita la relazione del Sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale; Delibera: 1. Le disponibilita', per il 1988, di lire 314.940 miliardi per il fondo di rotazione ex art. 25 della legge n. 845/1978, sono ripartite fra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano secondo gli importi riportati nell'allegato prospetto n. 1 facente parte integrante della presente delibera; 2. Le disponibilita', per il 1988, al momento previste in lire 330 miliardi per il fondo di rotazione ex art. 25 della legge n. 845/1978 sono ripartite fra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano secondo gli importi riportati nell'allegato prospetto n. 2 facente parte integrante della presente delibera; 3. Per l'utilizzo di eventuali economie residue, ovvero nel caso di variazioni successivamente intervenute nelle disponibilita' di bilancio, dovranno applicarsi i medesimi parametri indicati nei prospetti allegati. Roma, addi' 30 marzo 1989 Il Presidente delegato: FANFANI