ALLEGATO Al Presidente della Repubblica L'unita' socio-sanitaria locale n. 23 di Tropea (Catanzaro), che comprende alcuni comuni, quali quelli di Zambrone, Zungri, Parghelia, San Calogero, Nicotera e Limbadi, tristemente noti per l'accertata presenza di clan mafiosi, da tempo ha improntato la propria attivita' a criteri arbitrari e clientelari che costituiscono il riflesso, nel campo dell'amministrazione pubblica, delle influenze negative che dette organizzazioni esercitano sul territorio ricompreso nella competenza della U.S.L. medesima. Tra gli stessi amministratori e dipendenti di detta struttura sanitaria e' stata riscontrata la presenza di soggetti legati ad associazioni di tipo mafioso. Cio' risulta con chiarezza sia dalle informazioni fornite dall'Arma dei carabinieri di Tropea - presso la quale pendono numerose denuncie contro gli amministratori in questione - sia, in particolare, dal rapporto presentato dall'alto commissario per il coordinamento della lotta contro la delinquenza mafiosa. Quest'ultimo rapporto e' stato predisposto su richiesta del prefetto di Catanzaro, il quale, attese le gravi irregolarita' rilevate nella gestione dell'unita' sanitaria locale interessata, ha invitato l'alto commissario ad esercitare i poteri di accesso e accertamento presso detta unita' sanitaria locale, ex art. 1 del decreto-legge n. 629/1982, convertito nella legge 12 ottobre 1982, n. 762. Nel rapporto come sopra redatto si denunciano fatti e comportamenti dai quali emerge con chiarezza una costante collaborazione tra gli amministratori della citata unita' sanitaria locale e la malavita organizzata del luogo; particolarmente vengono evidenziati i rapporti tenuti dal presidente e dai membri del comitato di gestione con soggetti pluripregiudicati e diffidati di p.s., rapporti questi ultimi che per essere ampiamente noti nell'ambiente locale hanno creato una situazione di forte diffidenza, ed anche di intimidazione, nella popolazione del luogo. Nei fatti denunciati si manifesta in modo palese l'intenzione degli amministratori e dipendenti dell'unita' sanitaria locale di procurarsi vantaggi ingiusti attraverso l'assunzione del controllo diretto o indiretto di attivita' economiche, specialmente mediante provvedimenti di autorizzazione, e di concessione di appalti e di servizi pubblici. Al riguardo, si richiama l'episodio piu' emblematico costituito dall'affidamento della gestione del bar sito all'interno dell'ospedale al figlio di un noto esponente della mafia locale. Mette conto rilevare, inoltre, che il competente collegio dei revisori dei conti ha riscontrato gravi inadempienze contabili delle quali e' stata data notizia alla procura della Corte dei conti, ed alla procura della Repubblica; risulta, altresi', che l'organo regionale di controllo ha piu' volte invitato, senza risultato, l'amministrazione interessata a rimuovere le numerose irregolarita' riscontrate nell'assunzione di personale, negli avanzamenti di carriera, negli affidamenti degli incarichi. Da tali episodi sono scaturiti numerosi procedimenti penali a carico dei componenti gli organi di detta unita' sanitaria locale per reati contro la pubblica amministrazione e per associazione a delinquere di stampo mafioso. La situazione di illegalita' vigente all'interno dell'unita' sanitaria locale n. 23 di Tropea ha comportato immediati risvolti sulla sicurezza e sulla quiete pubblica, compromettendo gravemente l'ordine pubblico, cosi' come dimostrato dal perenne stato di malcontento generale creatosi nell'ambiente locale, dalle vibrate proteste da parte degli operatori sanitari e da parte delle organizzazioni sindacali. In seguito a cio' il prefetto di Catanzaro ha proposto lo scioglimento degli organi dell'unita' sanitaria locale n. 23 di Tropea, disponendo, nel contempo, la sospensione in virtu' del complessivo dettato dagli articoli 49 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e 323 del testo unico 1915 della legge comunale e provinciale, e 105 del regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2689. Tutto cio' considerato, si ritiene che nella specie ricorrano i presupposti per addivenire allo scioglimento, ai sensi delle summenzionate disposizioni, di detti organi in quanto la loro permanenza in carica potrebbe dar luogo ad ulteriori piu' gravi turbative dell'ordine pubblico. Mi pregio, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento dell'assemblea dell'associazione intercomunale e del comitato di gestione dell'unita' sanitaria locale n. 23 di Tropea (Catanzaro) ed alla nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione dell'unita' sanitaria locale stessa nella persona del dott. Antonio Pusateri. Roma, addi' 13 maggio 1989 Il Ministro dell'interno: GAVA