IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, concernente il coordinamento
delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunita'
europee  e l'adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi
comunitari e, in particolare, gli articoli 2 e 3, relativi ai compiti
del  CIPE  e  degli  altri  Comitati interministeriali in ordine alle
azioni necessarie per armonizzare la politica economica nazionale con
le   politiche   comunitarie,  nonche'  il  Fondo  di  rotazione  per
l'attuazione   delle  stesse  istituito  con  l'art.  5  della  legge
medesima;
  Vista  la legge 16 maggio 1970, n. 281, concernente i provvedimenti
finanziari  per  le  regioni  a  statuto  ordinario, e il decreto del
Presidente  della  Repubblica  24 luglio 1977, n. 616, concernente il
trasferimento delle funzioni alle regioni stesse;
  Viste  le  normative  nazionali  concernenti  i  singoli settori di
intervento previsti nel piano;
  Considerata  la  necessita'  di  procedere  al  rafforzamento della
coesione   economica   e  sociale  delle  Comunita',  anche  mediante
l'utilizzazione,  mirata  a  raggiungere  tale  obiettivo,  dei fondi
strutturali;
  Visto  il regolamento del Consiglio delle Comunita' europee n. 2052
in data 24 giugno 1988, relativo ai compiti dei fondi strutturali, al
rafforzamento  della  loro  efficacia e all'attuazione di un migliore
coordinamento anche con gli altri strumenti finanziari esistenti;
  Visto  il regolamento del Consiglio delle Comunita' europee n. 4253
in   data  19  dicembre  1988,  relativo  al  coordinamento  tra  gli
interventi dei fondi strutturali;
  Visto  il regolamento del Consiglio delle Comunita' europee n. 4254
del   19  dicembre  1988,  relativo  al  Fondo  europeo  di  sviluppo
regionale;
  Visto  il regolamento del Consiglio delle Comunita' europee n. 4255
del 19 dicembre 1988, relativo al Fondo sociale europeo;
  Vista  la  dichiarazione  della commissione delle Comunita' europee
posta  a  verbale  della  sessione del 19 dicembre 1988 del Consiglio
delle  Comunita' europee, con la quale la commissione si e' impegnata
a  prendere in considerazione elementi supplementari presentati dagli
Stati  membri  dopo  le  scadenze  previste  dall'art.  6  del citato
regolamento n. 4253/88;
  Vista  la  decisione  della  commissione delle Comunita' europee in
data  21  marzo  1989,  pubblicata  nella  "Gazzetta Ufficiale" delle
Comunita'  europee  n.  L/112  del  25 aprile 1989, che stabilisce un
primo elenco delle regioni colpite dal declino industriale;
  Vista  la  propria delibera in data 2 dicembre 1987, concernente le
"Procedure per l'applicazione della legge 16 aprile 1987, n. 183";
  Vista la propria delibera in data 21 dicembre 1988, di approvazione
della "Direttiva fondi comunitari a finalita' strutturale";
  Visto  il  decreto ministeriale 18 febbraio 1989, che ha costituito
presso   il   Dipartimento   per  il  coordinamento  delle  politiche
comunitarie, il Comitato interministeriale per il coordinamento degli
interventi dei Fondi strutturali della Comunita' europea;
  Visto  il  parere  reso  dal Comitato di cui al comma precedente in
data 21 giugno 1989;
  Vista  la  proposta  del  13  luglio  1989,  n. 152060 del Ministro
dell'industria, del commercio e dell'artigianato;
  Udite  le  relazioni  del  Ministro dell'industria, del commercio e
dell'artigianato e del Ministro per le politiche comunitarie;
                              Delibera:
  Il  programma presentato dal Ministro dell'industria, del commercio
e  dell'artigianato,  di  cui  all'allegato,  costituisce la proposta
italiana  relativa  ai  piani  di  riconversione  regionale e sociale
dell'obiettivo  2,  ai  sensi  del  regolamento  del  Consiglio delle
Comunita' europee n. 2052/88;
   la  proposta  di  cui  alla  presente delibera verra' inviata alle
competenti  autorita'  comunitarie  e  formera'  oggetto di ulteriore
esame  da parte di questo Comitato prima della definizione del quadro
comunitario  di sostegno, al fine di determinare le linee complessive
delle  azioni che formeranno oggetto del cofinanziamento comunitario;
nel  corso di tale esame particolare attenzione verra' riservata agli
interventi  intersettoriali di cui alla delibera del 21 dicembre 1988
citata  in  premessa ed all'efficacia degli interventi stessi ai fini
del  rientro  della disoccupazione nelle zone di riferimento. In tale
contesto   verranno  anche  considerate  le  proposte  relative  agli
obiettivi  1,  3 e 4 nonche' 5b del citato regolamento n. 2052/88 per
l'eventuale  definizione  di direttive concernenti l'individuazione e
l'ottimizzazione  di  sinergie tra i differenti programmi predisposti
dai   Ministeri  capofila  al  fine  di  apportarvi  gli  adeguamenti
necessari;
   le  azioni  attuative  del presente programma verranno predisposte
tenendo  conto del proficuo utilizzo dei fondi comunitari di cui alla
citata  delibera  del  21  dicembre  1988,  nonche' delle esigenze di
concertazione   tra   le   amministrazioni   capofila   e   le  altre
amministrazioni interessate;
   il  Ministro  dell'industria,  del  commercio  e  dell'artigianato
assicurera'   la   salvaguardia   dell'organicita'   delle   proposte
operative,  nonche'  la compatibita' degli interventi con il presente
programma e la loro fattibilita' nei termini previsti;
   il  quadro  finanziario  allegato  forma  parte  integrante  della
proposta  oggetto  di  questa  delibera; al finanziamento della quota
parte  nazionale  concorre,  per  quanto  di  competenza, il Fondo di
rotazione di cui all'art. 5 della citata legge n. 183/1987.
    Roma, addi' 12 settembre 1989
                              Il Presidente delegato: CIRINO POMICINO