(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
    Il  comune  di  Seminara (Reggio Calabria), i cui organi elettivi
sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 27 maggio
2007,  presenta  forme  di  ingerenza  da  parte  della  criminalita'
organizzata    che   compromettono   la   libera   determinazione   e
l'imparzialita'    degli   organi   elettivi,   il   buon   andamento
dell'amministrazione  ed  il  funzionamento  dei  servizi,  con grave
pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica.
    Il  comune di Seminara, il cui territorio e' caratterizzato dalla
presenza  di una cosca mafiosa, era gia' stato interessato, nell'anno
1991, da un provvedimento di scioglimento degli organi amministrativi
per ingerenze della criminalita' organizzata nella vita dell'ente.
    In  relazione  all'esito  di  specifica  attivita'  investigativa
condotta   dalla  Procura  della  Repubblica  di  Reggio  Calabria  -
Direzione distrettuale antimafia, il 17 novembre 2007 venivano tratti
in  arresto,  in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in
carcere,  depositata  dal g.i.p. del Tribunale di Reggio Calabria, il
sindaco,  il  vice  sindaco  ed  un  assessore,  per  il  delitto  di
associazione  mafiosa finalizzata al controllo delle elezioni di quel
comune,  svoltesi  nel  maggio  del  2007,  al  fine di condizionarne
l'attivita'.
    Il  prefetto provvedeva, contestualmente, con decreto adottato ai
sensi dell'art. 143, comma 5, del decreto legislativo 18 agosto 2000,
n.  267,  a  disporre  la  sospensione  del  consiglio  comunale e ad
affidare  la provvisoria gestione dell'ente a tre commissari, al fine
di scongiurare il perpetrarsi di situazioni in grado di compromettere
sia  il  normale  svolgimento  dell'attivita'  amministrativa, sia il
mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica.
    In   particolare,   secondo   quanto   si   evince  dai  rapporti
investigativi   e  dalla  stessa  ordinanza  di  custodia  cautelare,
esistono    contatti    costanti,   diretti   ed   indiretti,   della
amministrazione  comunale di Seminara con la cosca mafiosa locale che
risulta  aver  influenzato  e,  di  fatto,  orientato  e  gestito  lo
svolgimento  delle  elezioni  comunali  del maggio 2007, imponendo la
rielezione del sindaco in carica.
    L'intervento  della cosca locale si e' evidenziato fin dalla fase
di  composizione  della  lista dei candidati collegata al sindaco: la
cosca  mafiosa  si  e'  adoperata, infatti, nel dirimere un conflitto
interno  alla  compagine  politica  da loro «sostenuta», imponendo la
ricandidatura  del  sindaco  uscente  e  convincendo  il vice sindaco
uscente  a  desistere  dall'idea di concorrere con una propria lista,
cio'  al  fine  di  conservare  in  capo  ai  due politici le cariche
ricoperte  anche  nella nuova consiliatura. Veniva imposta, altresi',
la candidatura del nipote del capo cosca, con impegno alla successiva
nomina assessorile.
    L'impegno della cosca risulta proseguito nel corso della campagna
elettorale  attraverso  un'azione  di  accaparramento  dei  voti  con
sistemi  in  grado  di  influenzare  e  controllare la volonta' degli
elettori.  Al  riguardo appare significativo l'atteggiamento assunto,
in  prossimita' delle elezioni, da un esponente della locale famiglia
mafiosa,   il   quale,  dopo  essersi  fatto  consegnare  le  tessere
elettorali da alcuni elettori, le restituiva loro solo poco prima che
questi  si  recassero  al  seggio  elettorale.  Risultava,  altresi',
distribuito  agli  elettori  analfabeti  il cosiddetto «stampino» per
l'espressione delle preferenze.
    Va  aggiunto,  inoltre,  che  la campagna elettorale del sindaco,
oltre che sul determinante appoggio della locale famiglia mafiosa, e'
stata sostenuta con la previsione di lavori pubblici e la promessa di
assunzioni,  soprattutto  in  riferimento  alle  opere  in  corso per
l'ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
    Lo   stato   di  condizionamento  e  controllo  esercitato  dalla
criminalita'   organizzata   sugli  organi  elettivi  del  comune  di
Seminara, emerge in tutta la sua evidenza a proposito di un incontro,
avvenuto   dopo  le  elezioni  e  prima  del  consiglio  comunale  di
insediamento,  tra  il  sindaco e due elementi della famiglia mafiosa
locale,  nel  corso  del quale e' avvenuta la concertata designazione
della  giunta,  ivi  compresa  la  nomina ad assessore del componente
della  famiglia,  nel  rispetto dei patti intercorsi al momento della
presentazione della lista.
    Il   condizionamento   pressoche'   totale   della  consultazione
elettorale  del  maggio  2007  da  parte  della  cosca  locale  si e'
tradotto,    successivamente,   in   condizionamento   dell'attivita'
dell'ente  locale,  tant'e'  che  i  contatti  con  i neo eletti sono
continuati,  come  emerge dalle intercettazioni ambientali, a riprova
dell'interesse  economico e di potere che si sarebbe indirizzato alle
«procedure di appalto», relative ai vari lavori pubblici interessanti
quel territorio, ed alla promessa di assunzioni.
    Ulteriori elementi sintomatici della situazione di compromissione
della  vita  dell'ente  sono  stati evidenziati, con riferimento alle
disfunzioni       e       alle       inefficienze       dell'apparato
burocratico-amministrativo,   dalla   commissione   incaricata  della
gestione provvisoria dell'ente, nella relazione del 12 dicembre 2007.
    Nel  documento si evidenzia in particolare: lo stato di abbandono
e   incuria   del   centro   abitato;  la  deresponsabilizzazione  ed
inefficienza  della  struttura amministrativa, anche conseguente alla
politica  di  accentramento delle funzioni amministrative sul vertice
politico;   l'estrema   riduzione  del  gettito,  legata  al  mancato
adeguamento dei canoni dell'acqua e alla tassa per lo smaltimento dei
rifiuti  solidi  urbani,  fermi  da anni; la manifesta irrazionalita'
nella   gestione   delle   entrate   e  delle  spese  che  predispone
all'insorgenza  di  difficolta'  di  cassa;  una gran massa di debiti
fuori bilancio; le numerose irregolarita' nella rendicontazione della
societa'  cui  e'  stata  affidata  la riscossione delle entrate, con
possibile danno erariale per intervenuta prescrizione.
    Pertanto  il  prefetto  di  Reggio  Calabria,  con  relazione del
13 dicembre  2007,  ha  proposto l'applicazione della misura prevista
dall'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
    La  descritta  condizione  di  condizionamento  necessita che, da
parte  dello  Stato,  sia  posto  in  essere  un intervento mirato al
ripristino  del  la  legalita'  mediante  il recupero della struttura
pubblica al servizio dei suoi fini istituzionali.
    La  valutazione  della  situazione  in  concreto riscontrata e la
necessita'  di  riportare l'azione politico-amministrativa nell'alveo
della  legalita'  e dell'efficienza, rendono necessario che la durata
della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi.
    Ritenuto  pertanto  che  ricorrano  le  condizioni  indicate  per
l'adozione   del  provvedimento  di  cui  all'art.  143  del  decreto
legislativo  18 agosto  2000, n. 267, si formula rituale proposta per
l'adozione  del  provvedimento di scioglimento del consiglio comunale
di Seminara (Reggio Calabria).
      Roma, 20 dicembre 2007
                                      Il Ministro dell'interno: Amato