Art. 2.
  Dopo  l'art.  256 e con lo spostamento della numerazione successiva
e' inserito il seguente  articolo  unico  relativo  alla  istituzione
della scuola diretta a fini speciali per "assistenti sociali".
  Art.  257.  -  E'  istituita una scuola diretta a fini speciali per
assistenti sociali presso l'Universita' di Ancona. La  scuola  ha  il
compito  di  preparare  personale  capace  di operare, in rapporto di
lavoro subordinato od autonomo, con  i  principi,  le  conoscenze,  i
metodi  specifici  del  servizio  sociale  e  nell'ambito del sistema
organizzato dalle risorse sociali, in favore di persona  singola,  di
gruppi  e  di  comunita',  per  prevenire  e  risolvere situazioni di
bisogno. La scuola rilascia il diploma  di  assistente  sociale,  che
costituisce   l'unico   titolo   abilitante   per  l'esercizio  della
professione.
  La scuola ha la durata di tre anni.
  Ciascun anno prevede trecento ore di insegnamento e duecento ore di
attivita' pratiche guidate salvo, per il primo anno, in cui le ore di
attivita' pratiche possono essere inferiori a duecento.
  In  base  alle  strutture  disponibili  la  scuola  e'  in grado di
accettare un numero massimo di  iscritti  determinato  in  venti  per
ciascun anno di corso e per un totale di sessanta studenti.
  Concorrono alla costituzione della scuola la facolta' di economia e
commercio e di medicina e chirurgia cui afferiscono gli insegnamenti.
  Nel  manifesto  annuale  degli  studi  viene indicata la sede della
direzione della scuola.
  Le  discipline  obbligatorie  sono  tutte  proprie della scuola. La
possibilita' della mutuazione si da' solo per le materie opzionali.
  Le discipline obbligatorie impartite nella scuola sono le seguenti:
  1) Discipline professionali caratterizzanti la scuola:
    principi e fondamenti del servizio sociale (annuale);
    metodi e tecniche del servizio sociale I;
    metodi e tecniche del servizio sociale II;
    metodi e tecniche del servizio sociale III;
    programmazione,  amministrazione  e  organizzazione  dei  servizi
sociali I;
    programmazione,  amministrazione  e  organizzazione  dei  servizi
sociali II;
    ricerca  applicata  al  servizio  sociale  (biennale con un unico
esame al termine del biennio);
    politica dei servizi sociali (annuale);
    totale esami del gruppo: otto.
  2) Discipline di base:
    diritto  privato, con particolare riguardo al diritto di famiglia
(annuale);
    diritto  pubblico,  con  particolare  riguardo all'organizzazione
della pubblica amministrazione (annuale);
    politica e legislazione sociale (annuale);
    psicologia e sociologia della devianza (annuale);
    istituzioni di sociologia (annuale);
    medicina sociale e igiene (annuale);
    psicologia   dello   sviluppo,  con  elementi  di  psicopatologia
(biennale con un unico esame al termine del biennio).
    Totale esami del gruppo: sette.
    Totale esami discipline obbligatorie: quindici.
  Le  discipline  obbligatorie  sono  cosi'  ripartite negli anni del
corso:
  Discipline obbligatorie del primo anno:
   1) principi e fondamenti del servizio sociale;
   2) metodi e tecniche del servizio sociale I;
   3)  diritto  privato,  con  particolare  riguardo  al  diritto  di
famiglia;
   4)  diritto  pubblico, con particolare riguardo all'organizzazione
della pubblica amministrazione;
   5) medicina sociale e igiene;
   6)  psicologia  dello  sviluppo,  con  elementi  di psicopatologia
(primo anno).
  Discipline obbligatorie del secondo anno:
   1) metodi e tecniche del servizio sociale II;
   2)  programmazione,  amministrazione  e organizzazione dei servizi
sociali I;
   3)  psicologia  dello  sviluppo,  con  elementi  di psicopatologia
(secondo anno);
   4) istituzioni di sociologia;
   5) ricerca applicata al servizio sociale (primo anno);
   6) politica e legislazione sociale.
  Discipline obbligatorie del terzo anno:
   1) metodi e tecniche del servizio sociale III;
   2) ricerca applicata al servizio sociale (secondo anno);
   3)  programmazione,  amministrazione  e organizzazione dei servizi
sociali II;
   4) politica dei servizi sociali;
   5) psicologia e sociologia della devianza.
  Le discipline opzionali sono le seguenti:
   1) antropologia culturale;
   2) diritto penale;
   3) diritto penitenziario;
   4) economia politica;
   5) igiene mentale e psichiatria;
   6) psicologia dei gruppi e delle istituzioni;
   7) psicologia sociale;
   8) sociologia della famiglia;
   9) statistica sociale;
  10) storia delle istituzioni politiche.
  Il  piano  di  studi e' predisposto annualmente dal consiglio della
scuola, deve contenere tutte le materie obbligatorie e almeno quattro
materie  opzionali,  delle quali ultime lo studente dovra' sceglierne
tre.
  Le propedeuticita' sono le seguenti:
   non  si  puo'  essere ammessi a sostenere gli esami di "politica e
legislazione sociale" se non si sono superati gli esami  di  "diritto
privato,  con  particolare  riguardo  al  diritto  di  famiglia" e di
"diritto pubblico, con particolare riguardo all'organizzazione  della
pubblica amministrazione";
   non  si  puo'  essere ammessi a sostenere l'esame di "psicologia e
sociologia della devianza" se non  si  sono  superati  gli  esami  di
"psicologia  dello  sviluppo,  con  elementi  di psicopatologia" e di
"istituzioni di sociologia";
   non  si puo' essere ammessi a frequentare il tirocinio pratico nel
secondo anno se non  si  sono  superati  gli  esami  di  "principi  e
fondamenti del servizio sociale" e di "metodi e tecniche del servizio
sociale I".
  Non sono ammesse abbreviazioni di corso.
  L'attivita'  pratica  comporta  la  partecipazione  ad attivita' di
formazione-lavoro in  strutture  attinenti  al  settore  dei  servizi
sociali sulla base di specifiche convenzioni con l'Universita'.
  Il  tirocinio  pratico  si  svolge  di  norma  sotto la guida di un
docente  di  materia  professionale  designato  dal  consiglio  della
scuola,  per  almeno  due  anni  e  per  un  minimo  di due giorni la
settimana, per periodi continuativi e per un  minimo  complessivo  di
cinquecento  ore  nel triennio. La guida del docente si esplica anche
attraverso   un   collegamento   con   i   supervisori   degli   enti
convenzionati.
  Lo  studente  ha  facolta'  di  ripetere  il  tirocinio  in caso di
valutazione negativa.
  La  frequenza  alle  lezioni  e la partecipazione al tirocinio sono
obbligatorie per almeno due terzi dell'orario previsto. Gli esami  di
profitto si svolgono con le medesime modalita' di quelli del corso di
laurea.
  Il  tirocinio  professionale  e'  valutato  da  una  commissione di
docenti di discipline  professionali  sulla  base  di  una  relazione
scritta dallo studente.
  La  valutazione tiene conto delle indicazioni dei supervisori degli
enti convenzionati.
  All'esame  di  diploma  lo  studente  viene  ammesso solo ove abbia
frequentato i corsi e superato gli esami in  tutti  gli  insegnamenti
fondamentali  ed  in almeno tre insegnamenti opzionali e tenuto conto
del tirocinio pratico.
  L'esame di diploma, sostenuto davanti ad una commissione costituita
secondo le vigenti norme universitarie, consiste nella discussione di
una    dissertazione    scritta    su    un   argomento   di   natura
teorico-applicativa assegnato almeno sei mesi prima.
  Il   presente   decreto   sara'   inviato  al  superiore  Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica  e  tecnologica  per  la
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
   Ancona, 23 marzo 1990
                                                    Il rettore: BRUNI